Non so a quanti di voi sia mai capitata una cosa del genere, ma a me succede quasi sempre, tanto da essere diventato un disturbo molto presente nella mia vita, che mira ai rapporti con i miei simili (uomini e donne) ed mi spinge sempre più all'isolamento. Oramai posso dire che, sono solo, non ho amici e quelli che provano a far amicizia con me, vengono in qualche modo freddati da me stesso.
Vi spiego inizialmente, che sono un misto, una specie di ermafrodita nella psiche, ovvero mi sento uomo e nello stesso momento donna, in certi periodi più uno che l'altro. Nonostante mostri segni maschili nel portamento, nella voce è pratichi sport maschile, è vero anche che all'interno mi sento più come una ragazza, la cosa non può essere spiegata, poiché bisogna immaginare un ragazzo maschile con la capacità sentimentale e mentale di una ragazza...
Cmq, questa specie di inferiorità l'ho sempre avuta, ma di solito non ne do peso più di tanto ma mi accorgo che è diventata come una "enorme barriera" (che divide i territori dei bruti dai sette regni) che non riesco più a superare. L'altro giorno, un modesto (bellissimo) ragazzo gay mi ha chiesto di uscire assieme, uno alla moda, con tanti amici, macchina bei vestiti ecc... ed in me è scoppiato questa specie di "dolore" interno, che inizialmente non capivo da dove provenisse. Ho pensato che forse, il perche di questa reazione e che ero diverso da lui. Io sempliciotto, senza amici e con tanti problemi. Poi diciamo che rimuginando su questa cosa, ho capito qual'era davvero il mio problema, il non essere come lui aveva una sola e chiara interpretazione.... io non sono abbastanza.
Ciò è un complesso di inferiorità che di solito viene da mancanza di affetto, o per una "enorme" svalutazione fatta sulla tua persona da gente, che si crede di essere chissà chi. Purtroppo io vivo da quando sono nato con una fratello orribile, uno che mi ha sempre ricordato chi ero, ovvero un piccolo essere fallito che non avrebbe mai concluso niente dalla vita (diciamo che mi ha violentato e torturato psicologicamente fin da quando ho ricordi di lui) infine comunque è ciò che sono davvero diventato, forse perche, me l'ha ripetuto talmente tante vole, che infine mi sono arreso.
Ed ora mi chiedo, c'è, un qualcosa che mi aiuti a superare questo enorme blocco?.
Anche perche si presenta quando qualcuno mi invita alle feste, ad uscire nelle comitive. Ho pensato che inizialmente il mio pensarmi di essere diverso fosse la causa, ma in realtà, non è l'essere diverso che mi blocca, ma il non essere abbastanza per "loro" in modo generico, intendo la società stessa, non sentirsene parte, non sentirsi di essere alla moda come loro ecc.. ecc.. ecc...
Praticamente ha bloccato tutta la mia esistenza, fin da quando ha iniziato ad insinuarsi dentro di me, all'età di 14 anni.