Essere se stessi.

Quando essere se stessi va ad intaccare i rapporti sociali?

"Chi trova un amico trova un tesoro". Parliamo del nostro modo di metterci in relazione con i nostri amici e, in generale dei problemi tipici delle relazioni sociali.

Essere se stessi.

Messaggioda TheDarkKnight » 21/03/2018, 20:59



Sono sempre stato me stesso con il risultato di essere solo da sempre.
All'uomo piace l'ordinario, ciò che esce dagli schemi prestabiliti è pericoloso, dannoso, possibilmente da ignorare.
A volte ho anche mostrato qualcosa di più personale pensando che la trasparenza potesse creare un contatto diretto con l'interlocutore senza stupidi filtri, ma non è stata una buona idea e visto che io non ho voglia di creare un personaggio di fantasia per interagire con questa specie ho trovato la soluzione standomene per i fatti miei così nessuno deve farsi problemi a gestire qualcosa di troppo complicato per i propri standard.
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“Con suo disappunto, non poter scegliere il proprio percorso è la triste condizione dell’uomo. Gli è solo dato di scegliere come atteggiarsi quando il destino chiamerà sperando che non gli manchi il coraggio di rispondere”.

"...tu per loro sei solo un mostro come me..."

"Sono cambiato, mi sono abituato, sono un sopravvissuto."

"Se Dio non può sconfiggere il male allora non è onnipotente,
Se può sconfiggerlo e non vuole farlo allora Dio è malvagio,
Se invece non vuole e non può farlo allora perché chiamarlo Dio???"


"Ho provato a essere come loro. A vivere come loro. Ma finisce sempre nello stesso modo.Mi hanno portato via tutto."

"Combattere per sopravvivere, come se foste già morti; lottare per la vittoria, come se foste già sconfitti"

Se la vita è un dono perché ne pago io il prezzo?

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Messaggioda Cla » 21/03/2018, 22:26



Per mia indole non riesco a mentire nemmeno su me stessa. Ho sempre desiderato essere accettata per ciò che sono ma anche con i miei limiti e i miei problemi psicologici ed esistenziali. Però, essendo sempre stata giudicata strana e diversa, e sapendo che non tutti sono dotati di empatia, mi sono confidata solo con persone che mi sembravano più sensibili e meno prevenute. La maggior parte delle volte sono comunque rimasta delusa così ho pensato che fosse meglio non essere troppo trasparente. Però, non riuscendo a fingere, ho adottato un atteggiamento schivo ed evasivo quando parlo di me stessa, sforzandomi di apparire una persona 'normale'. Neanche questo funziona perché questo modo di essere un po' sfuggente spesso viene equivocato. Insomma, se sono me stessa non vengo accettata, fingere di essere un'altra proprio non riesco, essere gentile ma evasiva non è gradito (o così mi sembra) e comunque certo non mi aiuta a superare i problemi relazionali che ho da sempre, anzi... Sinceramente non so qual è il modo giusto di rapportarsi con gli altri, forse non c'è per me. Ma del resto ormai mi sono rassegnata alla solitudine. Vorrei solo trovare il coraggio di fare tutto anche se sono sola senza vergognarmi.
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Messaggioda Anuar » 22/03/2018, 0:45



Diamond ha scritto:Dipende da cosa devi dire. Alcune cose è meglio nasconderle o dirle solo a chi ritieni segno di saperlo e di cui ti fidi (per esempio non direi mai ad una persona appena conosciuta che sono depressa, lo riferirei piuttosto a qualcuno che conosco da tanto e si cui sono sicura che non avrà pregiudizi)...se poi parli di quello che pensi tu degli altri vale lo stesso. A volte è meglio una bella bugia piuttosto che una brutta verità. Sono cose che ho imparato col tempo essendo una persona che dice le cose in faccia, belle o brutte che siano.


Già, anche io faccio così, però sarebbe bello essere capiti da tutti senza dover temere i pregiudizi o giudizi

elle8n ha scritto:Ho questo timore da sempre, per questo spesso mi nascondevo dietro inutile maschere ma ora ho ormai smesso di farlo da tempo. Anche io ho qualche disturbo ma non lo dico a tutti, solo alle persone che ritengo meritino e possano capire. Se non dovesse succedere... beh, una persona in meno.
.

Mi sembra giusto :bookread: .

Disperso ha scritto:Credo sia più importante riuscire ad essere se stessi nel scegliere e nell'agire che nel preoccuparsi di cosa dire. Con gli altri si può stare zitti o seguire l'etichetta. Se temi che gli altri s'allontanino questo significa che hai comunque bisogno dell'approvazione altrui, quindi i base la forza di essere te stesso è già carente.


Difatti fatico ad essere me stesso, è proprio questo il mio disturbo ultimamente :lol: , spesso mi trovo a dover fingere di essere me stesso, perché tendo a deragliare. Sto diventando sempre più lunatico con l'aumentare dello stress aumenta anche questo aspetto di me.
Comunque guarderò il video :coolok:

TheDarkKnight ha scritto:Sono sempre stato me stesso con il risultato di essere solo da sempre.
All'uomo piace l'ordinario, ciò che esce dagli schemi prestabiliti è pericoloso, dannoso, possibilmente da ignorare.
A volte ho anche mostrato qualcosa di più personale pensando che la trasparenza potesse creare un contatto diretto con l'interlocutore senza stupidi filtri, ma non è stata una buona idea e visto che io non ho voglia di creare un personaggio di fantasia per interagire con questa specie ho trovato la soluzione standomene per i fatti miei così nessuno deve farsi problemi a gestire qualcosa di troppo complicato per i propri standard.


Per una gran fetta della mia vita, almeno 6-7 anni, ho fatto anche io così, poi però ho cominciato a sentire il bisogno di contatto umano, purtroppo abbiamo bisogno di relazionarci con gli altri, non siamo fatti per stare da soli, beh, la maggior parte per lo meno, ci sono anche gli eremiti :bookread: .
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Messaggioda Anuar » 22/03/2018, 0:49



Cla ha scritto:Per mia indole non riesco a mentire nemmeno su me stessa. Ho sempre desiderato essere accettata per ciò che sono ma anche con i miei limiti e i miei problemi psicologici ed esistenziali. Però, essendo sempre stata giudicata strana e diversa, e sapendo che non tutti sono dotati di empatia, mi sono confidata solo con persone che mi sembravano più sensibili e meno prevenute. La maggior parte delle volte sono comunque rimasta delusa così ho pensato che fosse meglio non essere troppo trasparente. Però, non riuscendo a fingere, ho adottato un atteggiamento schivo ed evasivo quando parlo di me stessa, sforzandomi di apparire una persona 'normale'. Neanche questo funziona perché questo modo di essere un po' sfuggente spesso viene equivocato. Insomma, se sono me stessa non vengo accettata, fingere di essere un'altra proprio non riesco, essere gentile ma evasiva non è gradito (o così mi sembra) e comunque certo non mi aiuta a superare i problemi relazionali che ho da sempre, anzi... Sinceramente non so qual è il modo giusto di rapportarsi con gli altri, forse non c'è per me. Ma del resto ormai mi sono rassegnata alla solitudine. Vorrei solo trovare il coraggio di fare tutto anche se sono sola senza vergognarmi.


Io ho notato che mi sento più capito parlando con gente simile a me, che capisce i miei problemi e non fa solo finta come fanno molti.
Io di solito sono sincero, spesso troppo, ma talvolta si palesano delle situazioni in cui o sei sincero o passi per un'incapace.
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Citazione: Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia.
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Messaggioda Mark91 » 22/03/2018, 1:33



TheDarkKnight ha scritto:Sono sempre stato me stesso con il risultato di essere solo da sempre.
All'uomo piace l'ordinario, ciò che esce dagli schemi prestabiliti è pericoloso, dannoso, possibilmente da ignorare.
A volte ho anche mostrato qualcosa di più personale pensando che la trasparenza potesse creare un contatto diretto con l'interlocutore senza stupidi filtri, ma non è stata una buona idea e visto che io non ho voglia di creare un personaggio di fantasia per interagire con questa specie ho trovato la soluzione standomene per i fatti miei così nessuno deve farsi problemi a gestire qualcosa di troppo complicato per i propri standard.

Proprio per questo anche se sono d' accordo con te, purtroppo ho sempre dovuto mostrarmi forte agli occhi degli altri, non che questo mi abbia aiutato moltissimo ma sta ritardando il fatto di rimanere solo (anche se so che prima o poi accadrà).
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Messaggioda Ensō » 22/03/2018, 8:08



Io sono un soggetto borderline, per cui se dovessi rendere partecipi gli altri degli aspetti della mia personalità, con tutta probabilità susciterei sentimenti di disagio e di sgomento. Perfettamente comprensibile, a volte mi riesce difficile "sopportarmi" quindi posso prefigurarmi l'effetto sulle altre persone.
Si finge, la vita è tutta una finzione, non ho mai incontrato in vita mia persone veramente autentiche. Non puoi sottrarti a questo altrimenti la società ti infliggerà la condanna da scontare per tutta la vita: l'emarginazione che tu commuterai in reclusione volontaria.
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Messaggioda IlSolitoIgnoto » 22/03/2018, 11:48



Leggendovi mi viene in mente solo una cosa:che mondo di merda pieno di ipocrisia ed egoismo,mamma mia.
Alla faccia del volersi bene ed essere tutti fratelli!
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La mia anima è avvolta in aspro riposo. Mezzanotte scende nel suo manto scuro e tenebroso. Ma soffuso ammira. Un raggio di sole sta aprendo un varco di abbagliante bagliore. Il mio cuore si espande. Un bubbone si sente. Ispirato alla vostra bellezza rifulgente.

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Messaggioda Ensō » 22/03/2018, 16:09



IlSolitoIgnoto ha scritto:Leggendovi mi viene in mente solo una cosa:che mondo di merda pieno di ipocrisia ed egoismo,mamma mia.
Alla faccia del volersi bene ed essere tutti fratelli!


Non è il mondo ad essere sbagliato, sono io ad essere sbagliato.
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Citazione: La vita non è né brutta né bella, ma è originale.

"La coscienza di Zeno" Italo Svevo.
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Messaggioda TheDarkKnight » 22/03/2018, 21:29



Anuar ha scritto:
Diamond ha scritto:Dipende da cosa devi dire. Alcune cose è meglio nasconderle o dirle solo a chi ritieni segno di saperlo e di cui ti fidi (per esempio non direi mai ad una persona appena conosciuta che sono depressa, lo riferirei piuttosto a qualcuno che conosco da tanto e si cui sono sicura che non avrà pregiudizi)...se poi parli di quello che pensi tu degli altri vale lo stesso. A volte è meglio una bella bugia piuttosto che una brutta verità. Sono cose che ho imparato col tempo essendo una persona che dice le cose in faccia, belle o brutte che siano.


Già, anche io faccio così, però sarebbe bello essere capiti da tutti senza dover temere i pregiudizi o giudizi

elle8n ha scritto:Ho questo timore da sempre, per questo spesso mi nascondevo dietro inutile maschere ma ora ho ormai smesso di farlo da tempo. Anche io ho qualche disturbo ma non lo dico a tutti, solo alle persone che ritengo meritino e possano capire. Se non dovesse succedere... beh, una persona in meno.
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Mi sembra giusto :bookread: .

Disperso ha scritto:Credo sia più importante riuscire ad essere se stessi nel scegliere e nell'agire che nel preoccuparsi di cosa dire. Con gli altri si può stare zitti o seguire l'etichetta. Se temi che gli altri s'allontanino questo significa che hai comunque bisogno dell'approvazione altrui, quindi i base la forza di essere te stesso è già carente.


Difatti fatico ad essere me stesso, è proprio questo il mio disturbo ultimamente :lol: , spesso mi trovo a dover fingere di essere me stesso, perché tendo a deragliare. Sto diventando sempre più lunatico con l'aumentare dello stress aumenta anche questo aspetto di me.
Comunque guarderò il video :coolok:

TheDarkKnight ha scritto:Sono sempre stato me stesso con il risultato di essere solo da sempre.
All'uomo piace l'ordinario, ciò che esce dagli schemi prestabiliti è pericoloso, dannoso, possibilmente da ignorare.
A volte ho anche mostrato qualcosa di più personale pensando che la trasparenza potesse creare un contatto diretto con l'interlocutore senza stupidi filtri, ma non è stata una buona idea e visto che io non ho voglia di creare un personaggio di fantasia per interagire con questa specie ho trovato la soluzione standomene per i fatti miei così nessuno deve farsi problemi a gestire qualcosa di troppo complicato per i propri standard.


Per una gran fetta della mia vita, almeno 6-7 anni, ho fatto anche io così, poi però ho cominciato a sentire il bisogno di contatto umano, purtroppo abbiamo bisogno di relazionarci con gli altri, non siamo fatti per stare da soli, beh, la maggior parte per lo meno, ci sono anche gli eremiti :bookread: .


Io il contatto umano lo vivo per forza maggiore ma non lo ricerco mai, non ne ho bisogno, fino ad ora credo di aver provato qualcosa solo per un piccolo animale domestico, le persone non mi fanno effetto forse anche perché godono di cose che a me non hanno mai riguardato, quello che ho provato verso qualcuno alla fine era frutto di idealizzazioni, non potevo pretendere nient'altro e ora mi sono stancato anche di questo. Spero che dopo tanti anni sia veramente finita, quell'odioso giochino del credere di poter essere in qualche modo interessante agli occhi di qualcuno al punto da sperare e immaginare qualcosa di diverso da uno scontatissimo destino.
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“Con suo disappunto, non poter scegliere il proprio percorso è la triste condizione dell’uomo. Gli è solo dato di scegliere come atteggiarsi quando il destino chiamerà sperando che non gli manchi il coraggio di rispondere”.

"...tu per loro sei solo un mostro come me..."

"Sono cambiato, mi sono abituato, sono un sopravvissuto."

"Se Dio non può sconfiggere il male allora non è onnipotente,
Se può sconfiggerlo e non vuole farlo allora Dio è malvagio,
Se invece non vuole e non può farlo allora perché chiamarlo Dio???"


"Ho provato a essere come loro. A vivere come loro. Ma finisce sempre nello stesso modo.Mi hanno portato via tutto."

"Combattere per sopravvivere, come se foste già morti; lottare per la vittoria, come se foste già sconfitti"

Se la vita è un dono perché ne pago io il prezzo?

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