Buongiorno a tutti, sono nuova e a breve farò anche le presentazioni...
Sono qui perché non so più cosa fare e con chi parlare.
Vorrei introdurvi la mia vecchia e lunga storia.
Scritta su word tempo fa e già scritta in un forum, ma ahimè ho perso tutti i dati e vorrei anche spiegare ciò che è successo dopo questa vecchia storia.
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Spero di non aver sbagliato sezione e/o forum...
Salve a tutt*, vorrei non dilungarmi troppo, ma so già che non sarà possibile.
Ho bisogno di raccontare questa storia a persone totalmente esterne all'accaduto, perché ho seriamente bisogno di capire quali sono i miei problemi, dove effettivamente ho sbagliato e se, da un punto di vista del tutto esterno e neutro, ho sbagliato solo io, o se il torto sta da entrambe le parti.
Allora prima di tutto mi scuso per sintassi e la grammatica, sto scrivendo tutto di getto, ho provato più volte a scriverlo per bene e molto articolato, ma non riesco, mi scuso anche per la grammatica, spero di non fare troppi strafalcioni.
Il mio nome è XXX, userò nomi o sigle per tutte le persone coinvolte, dubito che quest’ultime frequentino questo forum, però voglio comunque mantenere la loro privacy giustamente.
Prima di buttarmi nella storia vi dico due cose su di me e sulla mia persona, sono stata, da come mi hanno sempre detto, una bambina tremenda, super agitata, rumorosa, sfacciata, a volte manesca e incredibilmente fastidiosa. Non avevo amici all’asilo, così mi hanno sempre detto, in tutte le foto della mi infanzia sono imbronciata, arrabbiata, non sorrido mai o piango.
Alle elementari risulto essere ancora molto agitata, non più manesca, ma comunque fastidiosa, agitata, rumorosa e senza amici.
Il primo anno, ai primi colloqui, le maestre e il maestro dicono a mia madre che su di me non avrebbero scommesso neanche una moneta bucata, che ero già un caso perso, ma in realtà per tutte le elementari ho sempre avuto voti tra il distinto + e l’ottimo e lode (si usava ancora così, le poche volte che prendevo solo buono per me erano giorni bruttissimi.
Nonostante questo le maestre mi trattavano come una sciocca, solo perché ero una bambina estremamente agitata, di conseguenza ho ricevuto parecchie sberle e tirate d’orecchie a scuola e a casa.
Purtroppo il rapporto con mio padre non è mai stato bello.
Ancora non ho amiche, vado al compleanno delle compagne perché le madri invitavano tutta la classe e loro vengono comunque al mio perché mia madre invitava tutti quanti.
Iniziano le medie sono leggermente più calma, ma comunque una spina nel fianco, rumorosa, diversa, strana, buoni voti, pessimo comportamento, ancora non ho amici.
Vengo esclusa dalle feste, ora che i compagni possono scegliere da soli chi invitare, vengo bidonata agli appuntamenti, vengono invitata e poi nessuno si fa trovare nel posto scelto. Non mi rispondono al telefono e cominciano a chiamarmi col mio nome aggiungendo “ona” alla fine, perché per loro se avevi giusto un po’ di pancetta, non ero per nulla grassa, ma ero già quasi ragazza col mio corpo, eri una grassona obesa.
Mi deridono, mi prendono in giro, iniziano a dirmi che peso troppo per uscire con loro.
La cosa non sembra farmi male al momento. Io non reagisco e resto sola.
Inizio le superiori, finalmente faccio la scuola che mi piacere, il liceo artistico. Mio padre non voleva, dopo qualche mese di scuola mia madre si presenta in classe e dice che deve portarmi via da scuola.
Mi porta via e mi porta in un altro liceo, quello che voleva mio padre, almeno se avessi fatto quella scuola avrei potuto fare l’università giusta per il futuro, detta da lui, e li mi iscrive.
Entro a metà anno, molto indietro con materie mai fatte, contro voglia, con uno stile di vestiario, che mantengo leggermente anche ora, molto diverso.
Nessuno mi parla.
Non voglio fare quella scuola, il primo anno non studio, non tolgo i libri dal cellophane. Mi bocciano.
A giugno di quell’anno, 2008, mio padre mi dice che se proprio volevo avrei potuto fare l’artistico, vedendo la delusione nei suoi occhi dico no e a settembre ricomincio a fare la scuola che voleva lui.
Cambio look, forse è meglio così, inizio a essere più femminile, indossare gonne, farmi i boccoli, cerco di studiacchiare il giusto per avere 6, tanto per non essere bocciata o rimandata.
Mi faccio tre amiche.
Passo il primo anno. Al secondo due se ne vanno e cambiano scuola, una resta, ma al terzo cambierà scuola.
I miei genitori si separano.
Dal terzo anno sono di nuovo sola, ormai troppo lontane per vederci smettiamo anche di sentirci.
La vera me torna, torno ad essere quello che ero davvero, con look e carattere, continuo a studiacchiare tanto per.
Non ho amici.
Quarto anno conosco un ragazzo ci mettiamo insieme e comincio ad avere qualche amicizia, sono contenta, si, anzi penso di sapere cosa voglia dire essere amati e ben voluti. Finisce dopo un anno e mezzo.
Perdo anche gli amici.
Entro in un circolo di libertinaggio per un po’, ma sempre senza amici.
Scopro di avere un problema genetico neurologico, non grave, ma compromettente, passo un mese e mezzo dell’ultimo anno in ospedale. Inizio una potente e pesantissima cura.
Nessuno se ne interessa a scuola, passo con un misero 70.
Finisce la scuola, non posso fare l’università, nessuno può pagarmela. Lavoro e cerco di pagarmela, impossibile perché lavoro 4 sere a settimana, prendo poco e faccio orari massacranti. Mollo.
Per un anno lavoro, ma i soldi vanno a casa, niente a me.
L’anno seguente ci riprovo, ma i soldi vanno a casa e niente a me, quindi non riesco a mantenermi gli studi.
Per un altro anno lavoro e basta. E siamo al 2016.
Mollo il lavoro da cameriera e ogni tanto ricomincio ad uscire con questa ragazza del mio paese Mina e un’altra Gina
Ad aprile 2016 lei, Mina, mi introduce nella sua compagnia. Qui inizia la storia vera e propria.
Conosco: Cecilia e Bruno, sono fidanzati da qualche anno, Camilla, sorella di Cecilia, Chanel, migliore amica di Camilla, Berta e Giovanni, fidanzati anche loro da qualche anno, Mattia, Caio, Penelope, migliore amica di Cecilia, tutti altri membri della compagnia e Rino. Rino è il migliore amico di Bruno e Giovanni.
Ha la fama di dongiovanni, mai avuto storie più lunghe di due mesi, bellissimo e intelligente.
Penelope lo ha amato per un sacco di tempo, hanno provato a uscire, ma lui ha chiuso il rapporto per incompatibilità, lei lo ha accettato dopo anni e anni e anche Cecilia in passato ha avuto una furente cotta per lui, per tanto che anni fa si era convinta di aver fatto sesso con Rino, invece era un altro ragazzo.
Inizio a uscire con loro, mi trovo bene, sembra che finalmente dopo 22 anni abbia trovato degli amici.
Cecilia mi spinge verso Rino. Ci conosciamo e ci mettiamo insieme.
Dopo due mesi Cecilia inizia, secondo me, ad avere comportamenti strani nei miei confronti, smetti di scrivermi, di invitarmi, mi risponde in maniera superba, fa la “maestrina”, mi parla sopra, non mi calcola, mi ignora, mi esclude, sembra che mi mal sopporti.
Sopporto, passo interi weekend di uscita, uscivo con loro comunque perché stavo e sto anche ora con Rino, orribili, dopo le serata torno a casa e piango, quasi disperata, sto male, sembra che lei non mi accetti, mi sento esclusa, purtroppo non posso neanche concentrarmi sulle altre persone perché sono comunque tutte amiche di Cecilia prima, non mia e poi non escono sempre con noi.
Settembre, ottobre, novembre, dicembre e gennaio, li passo così, piangendo, stando male.
Già da settembre avevo iniziato a parlare di queste mie impressioni a Mina e Gina, su un gruppo di WhatsApp, spesso nei messaggi che inviavo c’era tanto astio perché stavo davvero male, parecchie volte possono essermi sfuggiti termini “non la sopporto, è str***a, si comporta male, che faccia da c*lo”, termini non belli, ma dettati maggiormente dalla mia tristezza, dal mio sconforto e dal mio stare male.
Gina mi da subito ragione, mi spinge a credere che Cecilia mi tratta male, mi asseconda, Gina inizia a insultare pesantemente Cecilia, a dire che non la voleva vedere che preferiva uscire con me e Mina. Mi da manforte, sempre. Mina invece cerca di contrariarmi.
Sul gruppo ogni tanto si parla di cose normali, altre no, a volte Mina fa battute poco belle su Berta, Gina parla con cattiveria di tutti, ogni tanto si parla del rapporto di Cecilia e Bruno, secondo noi e moltissime altre persone, un po strano.
Si è detto che secondo noi Bruno era un po’ sottomesso da Cecilia per svariati motivi, ma fondamentalmente a noi non interessava il loro rapporto, erano solo chiacchiere inutili che ci si scambiava tanto per.
Presento questo problema anche Berta e Giovanni e mi danno molto ragione, iniziano a parlare male di Cecilia.
Parlo con Cecilia e lei mi dice che non si rende conto di trattarmi così e altre cose, per un paio di settimana è carina. Ricomincia a trattarmi male, le parlo ancora, per altre due settimane è carina e poi ricomincia. Le parlo una terza volta, per due settimana è carina e poi ricomincia, io smetto di sperarci e sto male per conto mio, smetto anche di parlare con Gina, perché Gina mi ha insultata.
Ne parlo con Mina e Berta, che mi danno ragione, ora mi da ragione anche Mina.
Il gruppo WhatsApp è praticamente inattivo, non parliamo più con Gina, Mina e io.
Dopo qualche tempo io e Mina vogliamo parlare a Cecilia di Gina, vogliamo metterla in guardia, in quanto Gina è bugiarda e cattiva, perché se io mi sfogavo e a volte dicevo parole poco lusinghiere su Cecilia era perché stavo davvero male, tanto da tagliarmi, mentre invece Gina le diceva così gratuitamente e le diceva veramente cattiva, brutte e pesanti.
Decidiamo di raccontare a Cecilia che Gina ci aveva detto di aver visto il suo ragazzo Bruno con un’altra in questo locale, omettendo perché che anche Cecilia era presente, perché l’intenzione di Gina era quella di raccontarci una cosa vera in maniera diversa per metterci la pulce nell’orecchio.
Cecilia si arrabbia con noi, non con Gina, pazienza.
Qualche sera dopo Cecilia mi dice testuali parole “Ti scrivo domani così andiamo a bere qualcosa.” Domani arriva, nessuno mi scrive, Cecilia è a una festa insieme alla famosa e malvagia Gina, la ragazza che dice cattiverie e inventa bugie. Mi arrabbio, non per la festa, ma perché a quanto pare preferisce uscire con gente che si inventa cose cattive sul suo conto e neanche mi aveva avvisata che alla fine non ci sarebbe stata a bere qualcosa. Le scrivo che se preferisce passare il tempo con persone cattive sono fatti suoi, ma almeno di avvisare le persone con le quali aveva già preso impegni.
Cecilia fa leggere il messaggio a Gina così Gina mostra quel ormai morto gruppo di WhatsAppp dove ero solita sfogarmi e dove c’erano alcuni insulti scritti da Mina e Gina, ma Gina toglie i suoi insulti.
Berta, Gina e Cecilia non parlano più con me e Mina.
Faccio di tutto per spiegare perché avessi detto quelle cose, che stavo male, scrivo anche una lettera a Cecilia, lei travisa ciò che scrivo e si arrabbia ancora di più.
Cecilia perdona Gina, nonostante l’avesse insultata parecchio e pesantemente e nonostante desse ragione a me, perdona Berta, nonostante Berta abbia sempre dato ragione a me quando dicevo che Cecilia sotto sotto era str***a, e alla fine perdona Mina, che ha scaricato la maggior parte della colpa su di me.
Io ora sono sola.
Io pensavo che la ragione stesse nel mezzo, mi tratti male, non mi vieni incontro, mi sfogo e sto meglio, colpa tua che mi tratti così e mia che mi sfogo facendo papiri dove dico che sei str***a.
Ma ora tutti mi odiano e non ho più amici, perché tutti pensano sia colpa mia.
Una ragazza mi ha detto che invece è colpa di entrambe e che forse è vero che Cecilia mi trattava male, per una remota gelosia verso Rino.
Cosa ne pensate?
Sono stata una stupida cattiva? E’ solo colpa mia? Di entrambe? Sono in panico…
A parte i miei già grandi problemi di inserimento, autostima, insicurezza, instabilità, ansia, panico, paure, ipocondria, e altra roba, problemi in famiglia e al lavoro si è aggiunto anche questo e non faccio altro che “flagellarmi”, mi incolpo ogni giorno e ci sto male.
E' successo a fine agosto/inizio settembre e ancora ci sto male, non mi diverto più, non mi godo più nulla, ancora meno di prima che succedesse tutto, mi sento fuori dal mondo, mi faccio schifo, mi sento inutile, non so come spiegarlo. Vorrei una vostra opinione esterna, se c’è torto da entrambe le parti, solo dalla mia, solo dalla loro, e se ho sbagliato solo io sapere come mi sarei dovuta comportare e come poter affrontare situazioni simili in futuro. E cosa potrei fare ora? Non voglio tornare amica di queste persone, anche perché Bruno ha smesso di parlare con Rino e la situazione è delicata, ma mi piacerebbe far capire il perché di questi miei messaggi, non sono un mostro.
Se volete altre delucidazioni sulla storia o altri dettagli non c’è problema!
Siamo a marzo/aprile 2018. Decido di chiarire con tutte queste persone, decido di farmi scivolare addosso ogni cosa, prendermi tutta la colpa, non solo la mia, ma tutta e basta. Soffro troppo per continuare... I rapporti sembrano riprendere, ma ora, a luglio, io mi sento ancora come un tempo, esclusa, sottovalutata, trattata come una stupida, vengo ignorata, a volte anche presa in giro, sono stanca, non sopporto più questa cosa, non fanno altro che parlarmi della ex del mio ex, io mi sento inferiore rispetto a questa ragazza. Ne sono ossessionata ormai, è una ragazza bellissima, ha un carattere totalmente diverso da queste persone, volgare e sboccata rispetto a loro, un carattere che andrebbe d'accordo col mio, non con il loro, eppure loro ne erano veramente amici in passato, nonostante il carattere diversissimo, la volgarità e altre cose super discordanti. IO e la sua ex abbiamo un carattere molto simile, non capisco eprché con lei fossero così uniti e con me no, la storia con la sua ex è durata 4 mesi, la nostra ormai 2 anni. Lui mi dice di dare tempo al tempo, ma due anni sono francamente tanti, lunghi e dolorosi... Ho fallito anche qui, 24 anni buttati nel water. Sono inutile, non sono simpatica, intelligente, bella, spiritosa, brillante, non riesco a farmi degli amici, faccio tre lavori per tirare a campare, l'università non va come dovrebbe, sono ferma in un loop di apatia, stanchezza e noia... Torno dal lavoro e non faccio niente. Non mi metto davanti alla tv piuttosto che studiare. No. Mi metto sul divano in silenzio e resto li, stesa a fissare il muro o il soffitto. Non faccio niente... Sono svogliata, triste e stanca, mi sento così inutile, incapace, non brillo in qualcosa, non sono brava in una cosa particolare, sbaglio anche le cose più stupide ed elementari. L'unica cosa che sembra riuscirmi è pulire fino a farmi uscire le vesciche e il calli e sto entrando in un loop infinito di rituali che mi fanno restare tranquilla, come se potessi avere il controllo almeno ogni tanto sulla vita. Spegnere le luci in tot di volte, passare la scopa in un modo, usare un panno piuttosto che un altro. Inizia a pesarmi tutto...
Scusate la lunghezza, spero vivamente che qualcuno mi legga...