Amicizia recuperabile o no?
Inviato: 06/10/2018, 15:05
Ciao a tutti. Sono nuovo, avrei molte cose da dirvi...
Mi chiamo Pasquale e ho 22 anni. Voglio chiedervi un parere riguardo questa situazione, vi ringrazio in anticipo.
Non so se è la sezione giusta. Mettetevi comodi...
Parto dicendo che sono gay e che solo da pochi mesi ho cominciato a sentire il bisogno di conoscere altri ragazzi come me, per confrontarmi e sentirmi veramente accettato. Utilizzando Grindr, mi contatta un ragazzo della mia città con il quale si crea un bel rapporto, chattiamo molto spesso durante le giornate (cosa che non faccio mai perché sono molto timido) ed è sempre molto piacevole chiacchierare con lui. Nessuno dei due cercava una relazione, almeno non apertamente. In questo periodo era lui a cercarmi o a "guidare la conversazione" e a compiere praticamente tutti i vari passi, fino alla richiesta di uscire. Io temevo che lui volesse una relazione: è stata la prima volta che ho fatto tutto ciò, non mi sentivo pronto. Lui lo sapeva, infatti era disponibilissimo a parlare di qualsiasi cosa riguardasse l'omosessualità, mi ha spiegato molte cose e con il passare del tempo non ha avuto problemi a raccontarmi cose anche molto intime, sempre con lo scopo di "istruirmi". Ci prendiamo il caffè e passiamo una bella serata. Dal vivo però mi ha un po' deluso esteticamente. Nei giorni successivi pensavo di doverlo allontanare perché se già avevo timore della relazione, l'aspetto estetico "insoddisfacente" non può che peggiorare le cose; Mi sarei sentito uno str***o però a comportarmi così, decisi quindi che finché il mio è solo un sospetto, vado avanti. L'amicizia migliora ancora di più, chattiamo per giornate intere e ci prendiamo in giro a vicenda. Posso dire che - per quello che è durata - è la più bella che abbia mai avuto.
Ad un certo punto però, dopo circa un mese e mezzo, le cose cambiano. Comincia a snobbarmi con la scusa della stanchezza per via del caldo e dello studio. A ferragosto ero lontano da casa, in un paesello di 3000 anime. Contatto il mio amico per avere un po' di compagnia e chiedergli come stesse passando il ferragosto. Mi risponde dicendo che gli sta andando bene, perché ha incontrato un ragazzo con il quale si sentiva da due settimane e si stava innamorando. Io non me la prendo assolutamente, gli chiedo solo se saremmo rimasti amici anche nel caso si fosse fidanzato. (Ho fatto questa domanda perché ero reduce di un amicizia finita esattamente così). Mi risponde dicendo di sì che non c'è nulla di male. Intanto però riprende a snobbarmi più di prima. Lo invito a prendere un caffè quando torno in città e accetta. Era molto meno scherzoso del solito, ma comunque parliamo tranquillamente e lui continua a darmi consigli come faceva di solito. Colgo l'occasione di un consiglio datomi per utilizzarlo in quel momento con lui: gli chiedo di nuovo perché si comportasse così. Risposta: "Quando conosco un ragazzo faccio sempre così, è solo un periodo e poi mi passa, tranquillo." Nel pomeriggio non ci sentiamo. La sera smonto dal lavoro e gli racconto la giornata lavorativa, come facevo di solito. Ad un certo punto vedo sparire la propic di whatsapp. Aveva cancellato il mio numero, ma continuava a rispondermi. Fingo di non averlo capito, gli segnalo il problema e gli chiedo spiegazioni. Risponde ipotizzando che sia dovuto a un aggiornamento che aveva appena fatto (stronzata). Lo invito ad andare in qualche posto la mattina dopo. Immaginavo già il rifiuto, ma tento comunque. Visualizza e non risponde. Preso dallo sconforto esco allo scoperto: gli dico che questo suo atteggiamento mi ferisce e che non so cosa provo, ma adesso miei sentimenti vanno oltre l'amicizia. Risponde chiedendomi scusa, ammettendo di essersi comportato male e dicendo che sarebbe stato meglio allontanarci per un po', che lui è preso da un'altra persona. Ero già pronto al rifiuto, infatti non è questo ad avermi ferito, ma ciò che mi ha fatto male è stata la fine dell'amicizia. Lui risponde dicendomi che sarebbe tornato a parlarmi, ma che prima un periodo di lontananza mi avrebbe fatto bene, che ci è passato già al mio posto e lo dice per esperienza. Lo saluto accettando il consiglio. Snobba anche il saluto, lo visualizza ore dopo e non risponde. Se al momento della rottura non ho sofferto molto, i giorni successivi sono stati terribili. Ripensando al modo in cui mi ha trattato e alle puttanate che ha detto, preparo un messaggio molto lungo in cui gli dico tutto ciò che ho da dirgli, nel bene e nel male, concludendo con un addio. Lo tengo conservato aspettando il momento giusto. Ad un tratto però, la propic compare di nuovo: ha salvato il mio numero. Si riaccende la speranza di recuperare l'amicizia. Aspetto ancora qualche giorno e poi gli mando un messaggio in cui gli spiego (sinceramente) che la mia era una cotta e la stavo superando, lo invito a prenderci un caffè per togliermi i sassolini dalla scarpa, in amicizia, senza litigare, solo per mettere a posto le cose. Non visualizza il messaggio anche essendo online. Dopo qualche ora provo a chiamarlo ma chiude la telefonata. Mi innervosisco un po', gli mando un sms in cui gli dico che se vuole può tranquillamente mandarmi a fanculo, ma deve avere il coraggio di affrontarmi. Ovviamente anche in questo caso non ottengo nessuna risposta. Passano due settimane, mi trovo davanti a una scena buffa che mi fa pensare a lui. Credendo che due settimane siano state sufficienti a stemperare il clima, decido di mandargli un vocale in cui gli racconto l'accaduto e anche un messaggio in cui gli dico che farò il suo stesso test d'ingresso per l'università, in modo da evitargli l'effetto sorpresa. Risponde un po' irritato chiedendomi perché continuavo a contattarlo. Gli rispondo dicendo che mi aveva detto che sarebbe tornato a parlarmi e che se non vuole basta che me lo dice. Non ha visualizzato la risposta e qualche ora dopo ha di nuovo cancellato il mio numero.
Arriva il giorno del test, lo incontro dopo alla fermata del bus per tornare nella mia città. Lo saluto con un bacio come avevamo sempre fatto. Cominciamo a parlare del test, in modo molto freddo. Dopo un po' comincio a parlare del nostro rapporto e lui cerca di evitare dicendo che non vuole parlarne. Io vado avanti. Gli dico che, dal momento che dobbiamo essere entrambi a volere il riavvicinamento, se non vuole più saperne di me rispetto la sua scelta, ma deve dirmelo. Non risponde. Gli chiedo di rimanere amici, anche abbastanza "alla lontana" se vuole, perché immagino si sia fidanzato. Lui conferma il fidanzamento e per l'amicizia dice che deve pensarci. Ogni sua risposta sembra una presa per il c*lo. Mi trattengo fino a che con un certo nervosismo gli chiedo se mi stesse prendendo in giro. Risponde di no e che deve pensarci davvero. Finalmente cambia il modo di rispondere. Gli dico di nuovo che la mia è una cotta che ho superato, ma lui non mi crede perché ci è già passato. Lo ringrazio per i consigli che mi ha dato e gli dico che lui è molto importante per me. Mi risponde da str***o dicendo: "Ma ci sono tante persone oltre a me". Gli spiego che lui è l'unico che sa che sono gay, l'unico con in quale posso essere davvero me stesso e che per quanto sono timido, tutto ciò è davvero tanto da parte mia. Sembra aver compreso e non risponde. Lo saluto e mi allontano.
Saliamo sul bus per il ritorno e sono di nuovo vicino a lui (non accanto). Per tutto il tempo è chiaro che cerca di evitare il mio sguardo, lo metto a suo agio girandomi dall'altra parte di tanto in tanto, dal momento che sul bus trovo mio cugino, seduto anche lui lì vicino. Mi aspettavo almeno un "ciao" prima che scendesse, invece ha approfittato di un mio momento di distrazione per strisciare inosservato fino alla porta, ben prima che il bus si fermasse. Questo comportamento mi ha fatto abbastanza schifo, tuttavia appena sceso mi sono reso conto che ha salvato di nuovo il mio numero.
Il test è andato male per entrambi, ma nessuno dei due ha speso una parola di conforto per l'altro. La settimana scorsa ci incontriamo in piazza e ci salutiamo tanquillamente, entrambi col sorriso anche se visibilmemte imbarazzati.
E' passato circa un mese e mezzo dalla rottura. Il fatto che abbia salvato il numero mi fa credere che ci sia una speranza (non ne avrebbe avuto il motivo se avesse voluto allontanarmi per sempre).
Secondo voi posso recuperare l'amicizia?
Grazie se siete giunti fin qui
Mi chiamo Pasquale e ho 22 anni. Voglio chiedervi un parere riguardo questa situazione, vi ringrazio in anticipo.
Non so se è la sezione giusta. Mettetevi comodi...
Parto dicendo che sono gay e che solo da pochi mesi ho cominciato a sentire il bisogno di conoscere altri ragazzi come me, per confrontarmi e sentirmi veramente accettato. Utilizzando Grindr, mi contatta un ragazzo della mia città con il quale si crea un bel rapporto, chattiamo molto spesso durante le giornate (cosa che non faccio mai perché sono molto timido) ed è sempre molto piacevole chiacchierare con lui. Nessuno dei due cercava una relazione, almeno non apertamente. In questo periodo era lui a cercarmi o a "guidare la conversazione" e a compiere praticamente tutti i vari passi, fino alla richiesta di uscire. Io temevo che lui volesse una relazione: è stata la prima volta che ho fatto tutto ciò, non mi sentivo pronto. Lui lo sapeva, infatti era disponibilissimo a parlare di qualsiasi cosa riguardasse l'omosessualità, mi ha spiegato molte cose e con il passare del tempo non ha avuto problemi a raccontarmi cose anche molto intime, sempre con lo scopo di "istruirmi". Ci prendiamo il caffè e passiamo una bella serata. Dal vivo però mi ha un po' deluso esteticamente. Nei giorni successivi pensavo di doverlo allontanare perché se già avevo timore della relazione, l'aspetto estetico "insoddisfacente" non può che peggiorare le cose; Mi sarei sentito uno str***o però a comportarmi così, decisi quindi che finché il mio è solo un sospetto, vado avanti. L'amicizia migliora ancora di più, chattiamo per giornate intere e ci prendiamo in giro a vicenda. Posso dire che - per quello che è durata - è la più bella che abbia mai avuto.
Ad un certo punto però, dopo circa un mese e mezzo, le cose cambiano. Comincia a snobbarmi con la scusa della stanchezza per via del caldo e dello studio. A ferragosto ero lontano da casa, in un paesello di 3000 anime. Contatto il mio amico per avere un po' di compagnia e chiedergli come stesse passando il ferragosto. Mi risponde dicendo che gli sta andando bene, perché ha incontrato un ragazzo con il quale si sentiva da due settimane e si stava innamorando. Io non me la prendo assolutamente, gli chiedo solo se saremmo rimasti amici anche nel caso si fosse fidanzato. (Ho fatto questa domanda perché ero reduce di un amicizia finita esattamente così). Mi risponde dicendo di sì che non c'è nulla di male. Intanto però riprende a snobbarmi più di prima. Lo invito a prendere un caffè quando torno in città e accetta. Era molto meno scherzoso del solito, ma comunque parliamo tranquillamente e lui continua a darmi consigli come faceva di solito. Colgo l'occasione di un consiglio datomi per utilizzarlo in quel momento con lui: gli chiedo di nuovo perché si comportasse così. Risposta: "Quando conosco un ragazzo faccio sempre così, è solo un periodo e poi mi passa, tranquillo." Nel pomeriggio non ci sentiamo. La sera smonto dal lavoro e gli racconto la giornata lavorativa, come facevo di solito. Ad un certo punto vedo sparire la propic di whatsapp. Aveva cancellato il mio numero, ma continuava a rispondermi. Fingo di non averlo capito, gli segnalo il problema e gli chiedo spiegazioni. Risponde ipotizzando che sia dovuto a un aggiornamento che aveva appena fatto (stronzata). Lo invito ad andare in qualche posto la mattina dopo. Immaginavo già il rifiuto, ma tento comunque. Visualizza e non risponde. Preso dallo sconforto esco allo scoperto: gli dico che questo suo atteggiamento mi ferisce e che non so cosa provo, ma adesso miei sentimenti vanno oltre l'amicizia. Risponde chiedendomi scusa, ammettendo di essersi comportato male e dicendo che sarebbe stato meglio allontanarci per un po', che lui è preso da un'altra persona. Ero già pronto al rifiuto, infatti non è questo ad avermi ferito, ma ciò che mi ha fatto male è stata la fine dell'amicizia. Lui risponde dicendomi che sarebbe tornato a parlarmi, ma che prima un periodo di lontananza mi avrebbe fatto bene, che ci è passato già al mio posto e lo dice per esperienza. Lo saluto accettando il consiglio. Snobba anche il saluto, lo visualizza ore dopo e non risponde. Se al momento della rottura non ho sofferto molto, i giorni successivi sono stati terribili. Ripensando al modo in cui mi ha trattato e alle puttanate che ha detto, preparo un messaggio molto lungo in cui gli dico tutto ciò che ho da dirgli, nel bene e nel male, concludendo con un addio. Lo tengo conservato aspettando il momento giusto. Ad un tratto però, la propic compare di nuovo: ha salvato il mio numero. Si riaccende la speranza di recuperare l'amicizia. Aspetto ancora qualche giorno e poi gli mando un messaggio in cui gli spiego (sinceramente) che la mia era una cotta e la stavo superando, lo invito a prenderci un caffè per togliermi i sassolini dalla scarpa, in amicizia, senza litigare, solo per mettere a posto le cose. Non visualizza il messaggio anche essendo online. Dopo qualche ora provo a chiamarlo ma chiude la telefonata. Mi innervosisco un po', gli mando un sms in cui gli dico che se vuole può tranquillamente mandarmi a fanculo, ma deve avere il coraggio di affrontarmi. Ovviamente anche in questo caso non ottengo nessuna risposta. Passano due settimane, mi trovo davanti a una scena buffa che mi fa pensare a lui. Credendo che due settimane siano state sufficienti a stemperare il clima, decido di mandargli un vocale in cui gli racconto l'accaduto e anche un messaggio in cui gli dico che farò il suo stesso test d'ingresso per l'università, in modo da evitargli l'effetto sorpresa. Risponde un po' irritato chiedendomi perché continuavo a contattarlo. Gli rispondo dicendo che mi aveva detto che sarebbe tornato a parlarmi e che se non vuole basta che me lo dice. Non ha visualizzato la risposta e qualche ora dopo ha di nuovo cancellato il mio numero.
Arriva il giorno del test, lo incontro dopo alla fermata del bus per tornare nella mia città. Lo saluto con un bacio come avevamo sempre fatto. Cominciamo a parlare del test, in modo molto freddo. Dopo un po' comincio a parlare del nostro rapporto e lui cerca di evitare dicendo che non vuole parlarne. Io vado avanti. Gli dico che, dal momento che dobbiamo essere entrambi a volere il riavvicinamento, se non vuole più saperne di me rispetto la sua scelta, ma deve dirmelo. Non risponde. Gli chiedo di rimanere amici, anche abbastanza "alla lontana" se vuole, perché immagino si sia fidanzato. Lui conferma il fidanzamento e per l'amicizia dice che deve pensarci. Ogni sua risposta sembra una presa per il c*lo. Mi trattengo fino a che con un certo nervosismo gli chiedo se mi stesse prendendo in giro. Risponde di no e che deve pensarci davvero. Finalmente cambia il modo di rispondere. Gli dico di nuovo che la mia è una cotta che ho superato, ma lui non mi crede perché ci è già passato. Lo ringrazio per i consigli che mi ha dato e gli dico che lui è molto importante per me. Mi risponde da str***o dicendo: "Ma ci sono tante persone oltre a me". Gli spiego che lui è l'unico che sa che sono gay, l'unico con in quale posso essere davvero me stesso e che per quanto sono timido, tutto ciò è davvero tanto da parte mia. Sembra aver compreso e non risponde. Lo saluto e mi allontano.
Saliamo sul bus per il ritorno e sono di nuovo vicino a lui (non accanto). Per tutto il tempo è chiaro che cerca di evitare il mio sguardo, lo metto a suo agio girandomi dall'altra parte di tanto in tanto, dal momento che sul bus trovo mio cugino, seduto anche lui lì vicino. Mi aspettavo almeno un "ciao" prima che scendesse, invece ha approfittato di un mio momento di distrazione per strisciare inosservato fino alla porta, ben prima che il bus si fermasse. Questo comportamento mi ha fatto abbastanza schifo, tuttavia appena sceso mi sono reso conto che ha salvato di nuovo il mio numero.
Il test è andato male per entrambi, ma nessuno dei due ha speso una parola di conforto per l'altro. La settimana scorsa ci incontriamo in piazza e ci salutiamo tanquillamente, entrambi col sorriso anche se visibilmemte imbarazzati.
E' passato circa un mese e mezzo dalla rottura. Il fatto che abbia salvato il numero mi fa credere che ci sia una speranza (non ne avrebbe avuto il motivo se avesse voluto allontanarmi per sempre).
Secondo voi posso recuperare l'amicizia?
Grazie se siete giunti fin qui