Premessa 2: Verso oltre metà luglio, nel periodo in cui io ero in vacanza, questa ragazza inizia ad avere un comportamento strano. Per es le chiedevi che cosa hai mangiato oggi a pranzo e ti rispondeva in modo aggressivo con: "E tutto ti devo dire?".
Questa ragazza in questo periodo litiga con una ragazza del nostro gruppo (che è sempre quella con cui si era fidanzata il ragazzo che le piaceva). Allora, un giorno, prima che chiudesse con me, mi chiama al telefono e si confida con me dicendomi che c'era rimasta male per un il comportamento di questa ragazza. Mi dice di non dirglielo a lei. (Stiamo parlando di cavolate di foto su instagram ecc...). Allora, durante quella conversazione telefonica avevo speso oltre 1 ora e mezza di tempo per spiegarle che ci sono delle cose famigliari, personali che sono private e che è giusto che uno le tenga riservate e altre che sono impegni superficiali tipo andare in piscina con una amica, o andare in pizzeria con un altra, che non c'è bisogno di nascondere e tenere riservato. Allora, anche per dimostrarglielo con i fatti, dato il suo comportamento strano, le dissi: questa cosa tua personale non la dirò a nessuno (che poi con tutti i problemi che ho avuto, non me la ricordo più nemmeno); mentre questa questione con questa ragazza ne parlo con lei così vi chiarite e riappacificate.
Un giorno quando si incontrano per via di un compleanno e iniziano a discutere G dice ad M guarda che S (io) mi ha detto che te la sei presa a morte (che poi non è neanche vero, le avevo semplicemente detto che M c'era rimasta UN PO' MALE), allora M le risponde: Sarà mi ha detto che anche tu c'eri rimasta male. (Praticamente G c'era rimasta male per il fatto che M le aveva fatto osservare una cosa che non doveva fare, e per il fatto che M c'era rimasta male. Lo so non ha senso. Ma la mente di G funziona così). Allora quando M le dice così, mentre M e D ci stavano raccontato la discussione che avevano avuto con G, io le mando un messaggio dicendole: "Cmq, ti voglio bene e spero che rimarremo amiche". Mi risponde con un audio in maniera piuttosto risentita: "Senti S non voglio essere più tua amica, perchè tu ti sei comportata, hai fatto la SPIA
(neanche 007 ), ti sei messa in mezzo anche fra me e M, non erano affari che ti riguardavano, quindi mi hai perso. Ciao.". Allora, io dico, benchè io possa anche aver sbagliato a riferire a M che G c'era rimasta male per ecc, non ho riferito a M un suo fatto personale, famigliare, personale e riservato. Ho riferito a M un emerita cavolata, e chiudere l'amicizia con me, dopo tutto quello che io ho fatto per lei, per questa cavolata mi sembra assolutamente inconcepibile. Senza contare che l'avevo fatto con buone intenzioni ovvero, al fine che quelle due si riappacificassero. Giovedì scorso ho provato a chiarire con G, era riuscita a comprendere, la mia intenzione positiva. Quindi c'eravamo più o meno chiarite. Inoltre, quel giorno continuava a dirmi: "io, non mi fido più di te" (ah pur da sopra, dopo tutto quello che ho fatto per lei, e lei ha anche l'ardire di dire che non si fida più di me?), non è riuscita a comprendere che con me si è comportata malissimo perchè in rapporto a ciò che ho fatto io, quello che ha fatto lei nei miei confronti è molto più grave perchè ha tentato di chiudere l'amicizia con me per una cavolata, comportandosi da irrispettosa e irriconoscente nei miei confronti, e mi diceva "non dire niente a M di quello che ci siamo dette" (siamo alle solite, perchè io devo nascondere certe cavolate?) poi mi diceva ho saputo che nel gruppo avete parlato alle mie spalle e mi hanno chiamato bambina e io voglio sapere i nomi di queste persone" allora, ho cercato di spiegarle che come lei non vuole che la nostra conversazione venga riportata ad altri, non potevo farlo tanto meno nei confronti degli altri. Inoltre, ho cercato di spiegarle, anche che non è un parlare alle spalle, ma è un semplice volersi confrontare su quanto effettivamente fosse successo, in tutto in due ore di tempo. Che cosa succede? Che venerdì mattina mi chiama tutta innervosita: "Ma tu hai parlato con M di ciò che ci siamo detti ieri sera?" Mi sono girate le scatole. E durante la conversazione telefonica le ho detto che al posto di pensare a queste cavolate doveva pensare a studiare! Già ero insoddisfatta della conclusione di giovedi sera poichè non è riuscita a comprendere che con me si è comportata malissimo perchè in rapporto a ciò che ho fatto io, benchè io possa anche aver sbagliato a riferire a M che G c'era rimasta male per ecc, non ho riferito a M un suo fatto personale, famigliare, personale e riservato. Ho riferito a M un emerita cavolata. E il suo comportamento nei miei confronti, è stato molto più grave perchè chiudere l'amicizia con me, dopo tutto ciò che io ho fatto per lei, per una cavolata del genere, senza contare che ripeto l'avevo fatto al fine che quelle due si riappacificassero, è gravissimo e inconcepibile perchè nei miei confronti si è comportata da irrispettosa e da irriconoscente. Quella telefonata mi ha fatto veramente innervosire, praticamente saremmo state al punto di partenza senza concludere nulla. Inoltre, chiedendomi se avessi parlato con M di quello che c'eravamo dette io e lei significa che non ha compreso nulla del mio discorso che non è un parlare alle spalle ma un semplice volersi confrontare. Allora ho deciso, con tanto dolore nel cuore di chiudere questa amicizia, inviandole anch'io un audio simile al suo. Però mi rattrista sapere che non si rende conto che il suo comportamento nei miei confronti è stato sbagliato, e che in rapporto a ciò che ho fatto io la sua reazione, quella di chiudere l'amicizia con me, è stata spropositata ed eccessiva.
WUBBA LUBBA DUB DUB 
