milvius 75 ha scritto:sto bene per persone più giovani e forse perchè rimpiango gli anni passati.
Intanto se ti trovi bene continua. Voglio dire: in psicologia non è sbagliato ciò che non genera sofferenza.
Se ti piace, godine.
Io verso la fine dell'adolescenza sono stato per un po' con dei ragazzi un po' più giovani di me, perchè i miei soliti amici avevano iniziato a parlare di matrimoni, mangiate dai genitori della fidanzata, case, mutui e arredamento, mentre io ancora volevo pensare alle cose adolescenziali: esperienze con ragazze, discoteche, bevute, ciucche, canne, ecc.
Sul percorso della vita ero rimasto un po' "indietro"
ma a me piaceva così. Solo che i miei amici continuavano ad andare avanti...
Ancora adesso sono sempre un po' adolescente e orgoglioso di esserlo: non ho mai avuto figli, con la mia compagna si faceva vita simil-adolescenziale, ecc. Adesso vivo solo, anche.
Ecco: l'ideale per te sarebbe trovare una fidanzata (o degli amici) con la tua stessa sindrome da peter-pan.
A volte peró penso che una persona più giovane ha più possibilità di me di farsi una vita propria (famiglia e cose cosi) cosa che manca a me. È come se avessi paura di perdere questi amici. Mi sento frustrato ed impaurito
Questa è una str**zata.
Ti posso dire che questa cosa succede continuamente: per esempio attorno ai 35 anni ho visto tornare parecchi miei vecchi amici, perchè si erano separati. Ma dopo qualche anno si sono rimessi con un'altra e hanno ricominciato a figliare come conigli.
Sono cose che vanno e vengono, tutto passa. Bisogna
gustare il presente.
Te lo dice uno che all'età di 46 anni può dire di avere passato e visto eventi anche sconvolgenti, di quelli che stravolgono la vita.
Anche la vita stessa prima o poi finisce, la nostra e quella delle persone a noi care.
Germano