Autolesionismo (?) Psicologico (??)

[Hydlv]

Come contrastate questo autolesionismo sui generis?

Esempi per far capire di che parlo:

- allontanamento di persone interessanti, che avrebbero potuto aiutarti, per cui provi affetto...
- umiliazione verbale e sentimentale di chi ti adora
- circondarsi di persone che ti umiliano, addolorano e ti mettono in pericolo

Credo che la causa ultima sia un estremo tentativo di esasperare, e quindi rendere percepibili, le mie esperienze emotive, dal momento che, appunto, non provo niente. Voi che motivi avete trovato per il vostro comportamento?

[Ben Sahar]

Penso che l'ansioso e il depresso si autosabotino continuamente. Più questa condizione psicologica permane più ci si autolimita e si pensa di non essere in grado di fare tante cose. Anche io l'ho fatto per una vita, e forse lo faccio ancora anche se sto cercando di darmi qualche possibilità in più, ossia pensavo che con l'ansia che mi attanaglia fosse impossibile avere una relazione seria e quindi evitavo in partenza di creare qualsiasi legame, anche se magari la possibilità c'era. Pensavo che fosse meglio così per entrambi, tanto nelle mie condizioni non poteva che finire male.

[Hydlv]

Quando hai rifiutato di coinvolgere un’altra persona nel tuo mondo, l’hai fatto solo per paura di fallire e venir rifiutato dopo che ti saresti rivelato nei tuoi difetti o l’hai fatto anche per proteggere, per altruismo? Cosa rende una relazione profonda, significativa e forte, secondo te?

[Ben Sahar]

L'ho fatto soprattutto perchè non volevo coinvolgere nel mio inferno personale una persona che non aveva colpe. Non mi va di scaricare i miei problemi sugli altri, non lo trovo giusto. Forse anche io comunque non mi sentivo all'altezza per gestire una relazione così stretta e impegnativa. Secondo me una relazione è vera e profonda quando si può essere completamente sinceri, senza dover nascondere nulla. Sentirsi capiti e accettati in toto.

[Hydlv]

Quindi non importa se qualcuno è in difficoltà, perché, se questo non viene accettato, non è la relazione che stai cercando. Che ne pensi?

Io credo molto nella NON esistenza di “quell* giust*”: preferisco infatti vedere proprio la relazione come giusta o sbagliata. Anzi... non esiste nemmeno una relazione giusta o sbagliata, ma una relazione che può essere costruita o no. E chi determina la costruzione di una relazione? Entrambi. A volte una delle due parti non è interessata a coltivare la relazione, vive passivamente, al traino, aspettandosi di essere adorata, coccolata e servita. (Ok, tutto questo disprezzo è rivolto a me: sono io che mi comporto così nelle relazioni.)
Una relazione si costruisce con attività e gite fatte assieme, passioni coltivate assieme, sostegno emotivo, interesse genuino nell’Altro, stima... vedo molte relazioni sbilanciate o nate dalla paura di stare soli (fa molta paura).

Pensieri su queste considerazioni?