L'altro lato della solitudine

"Chi trova un amico trova un tesoro". Parliamo del nostro modo di metterci in relazione con i nostri amici e, in generale dei problemi tipici delle relazioni sociali.

L'altro lato della solitudine

Messaggioda Lena » 26/11/2021, 8:38



Buongiorno utenti del forum,

in questi giorni riflettevo sul fatto che secondo me nella solitudine di per sé non c'è è non dovrebbe esserci niente di male.
Io sono una persona solitaria, mi piace fare cose da sola, passare del tempo con me stessa e con i miei gatti. Mi piacciono molto anche le occasioni sociali ma non ho l'energia per stare dietro a tanti stimoli.
Penso sia più importante avere amici su cui si può contare davvero che generici amici con cui uscire. Apparte ciò a volte sento la pressione sociale di socializzare per forza, specialmente in feste come capodanno, Halloween, ferragosto etc.. (Le classiche feste con amici)
Sento che se non mi aggrego a qualche evento sono un po' strana, bizzarra, un lupo solitario. Allo stesso tempo, però, non mi importa niente di festeggiare certe festività e starei bene per conto mio.

Dopo 8 anni di una lunga relazione sento che la libertà di fare quello che mi pare è veramente appagante, ma allo stesso tempo ho timore di isolarmi troppo.

Voi come la vedete? Festeggiate le ricorrenze obbligate con delle persone o state da soli? Vi pesa essere in solitudine?
Come la vivete? Cosa ne pensate?
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L'altro lato della solitudine

Messaggioda Malky » 26/11/2021, 9:24



Basti a te stessa. In linea di massima la penso come te, spesso ho visto persone con mila amici (non per modo di dire) che poi avevano difficoltà a gestire. Alla fine erano conoscenti e credo che sebbene la distinzione sia chiara spesso si tenda ad ignorarla, per la più.
Per quanto riguarda il rapporto con partner credo che la relazione sia più sana con spazi condivisi, e quindi anche con momenti di solitudine. Mi fa venire in mente una poesia di Neruda.

Voi come la vedete? Festeggiate le ricorrenze obbligate con delle persone o state da soli? Vi pesa essere in solitudine?
Come la vivete? Cosa ne pensate?

In linea di massima anche a me piace stare da solo, ma essendo una solitudine obbligata ogni tanto mi pesa. Poi passa. Per le ricorrenze tendo ad essere morbido, purché poi mi lascino in pace. Halloween mi piace (sono molto infantile) e adoro travestirmi, quindi mi faccio il costume e spesso esco da solo. Raramente si vedono mostri in compagnia, dico io.

In fondo ognuno dovrebbe poter vivere come sta bene, nel rispetto di certe norme dettate dalla convenienza sociale. La solitudine è lenitiva su molte cose, aiuta, se la si vuole apprezzare. Diciamo che non dovrebbe essere un 100% della vita.
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Messaggioda Hystèria » 26/11/2021, 9:25



Io sono totalmente d'accordo con te. La solitudine è una saggia compagna se si sa imparare ad apprezzarla. Siamo animali sociali ma ognuno con i suoi modi e i suo i tempi. A me stare troppo a lungo con tante persone o troppi giorni di fila mi esaurisce. Mi piace anche stare a casa mia nella mia tranquillità a leggere senza sentire nessuno o farmi un lungo bagno caldo.
Sto rimparando la piacevolezza dello stare sola in mia compagnia dopo un brutto periodo in cui non ne volevo sapere di stare sola con me stessa.
Detto questo se ha uno non piace la propria condizione di solitudine non è giusto che la mandi giù a forza.
Ognuno deve trovare il proprio equilibrio.
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Messaggioda VeraVita » 26/11/2021, 9:57



Lena ha scritto:Buongiorno utenti del forum,

in questi giorni riflettevo sul fatto che secondo me nella solitudine di per sé non c'è è non dovrebbe esserci niente di male.
Io sono una persona solitaria, mi piace fare cose da sola, passare del tempo con me stessa e con i miei gatti. Mi piacciono molto anche le occasioni sociali ma non ho l'energia per stare dietro a tanti stimoli.
Penso sia più importante avere amici su cui si può contare davvero che generici amici con cui uscire. Apparte ciò a volte sento la pressione sociale di socializzare per forza, specialmente in feste come capodanno, Halloween, ferragosto etc.. (Le classiche feste con amici)
Sento che se non mi aggrego a qualche evento sono un po' strana, bizzarra, un lupo solitario. Allo stesso tempo, però, non mi importa niente di festeggiare certe festività e starei bene per conto mio.

Dopo 8 anni di una lunga relazione sento che la libertà di fare quello che mi pare è veramente appagante, ma allo stesso tempo ho timore di isolarmi troppo.

Voi come la vedete? Festeggiate le ricorrenze obbligate con delle persone o state da soli? Vi pesa essere in solitudine?
Come la vivete? Cosa ne pensate?


Bella domanda :") ma senza ruotarci troppo intorno la vivo piuttosto male. Anche se ammetto che nella solitudine non ci sia nulla di sbagliato e sia una grande ricchezza al nostro interno. Solo che mi piacerebbe molto condividere la mia vita con qualcuno di simile a me, ecco. Le ultime ricorrenze le ho sempre passate da sola o in compagnia di mia mamma. Giusto una volta sono stata invitata (sempre insieme a mia mamma da una mia exissima amica) a capodanno del 2020.. ma a parte quella ricorrenza poi sono sempre stata sola oppure lavoravo.. che poi per carità io so anche come usare al meglio la solitudine ma ti ripeto mi manca molto avere qualcuno con cui poter parlare di tutto ciò che mi passa nella testa senza essere giudicata oppure il semplice fatto di condividere, di potermi sentire utile in qualcosa. Spesso osservo le mie amiche con un mix di invidia e ammirazione che escono con i loro fidanzati e amici e organizzano tante cose belle e serate indimenticabili. Mentre io sempre sola nella mia camera o a farmi interminabili passeggiate. Adesso, poi con questa storia del covid mi è diventato ancora più invivibile. Certo, adesso che ho scritto questa cosa mi è venuto in mente che a volte è meglio starsene soli piuttosto che stare con persone con cui non ti rispecchi. Poi, sai, un'altra che spesso mi dicono è che la solitudine si sceglie e non una persona che ti prende e ti dice che devi stare solo. Però, per come la vedo io la solitudine non l'ho scelta. Quando non la si pensa mai come la massa o la mentalità in generale si tende a stare così. Ma anche se non rispetti certi canoni fisici sei buttato fuori. Questa almeno è stata la mia esperienza opinabile ma è ciò che posso raccontarti.
Insomma, dopo una vita di solitudine mi piacerebbe uscirne lo spero sempre ma rimango sempre sola :((
Dai, speriamo che sia l'ultima volta che lo dico ;-)
Grazie per la tua domanda e il commento che mi è piaciuto ^-^ buone cose
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Messaggioda hiraeth- » 03/12/2021, 11:28



io avrò sempre bisogno di tempo da sola per ricaricarmi e riequilibrarmi. È qualcosa che non cambierà mai, e che non voglio cambiare, solo smussare, affinché il mio bisogno di star da sola una-due ore al giorno non sia ciò che mi precluda una vita faticosamente “normale”. (Un termine migliore è ‘equilibrata’)
Ho conosciuto persone ancora più introverse di me però :) e in passato ero più chiusa io stessa. Quindi credo di star andando verso la direzione giusta (con alcuni decenni di ritardo, ma è un dettaglio...)
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Messaggioda Kakushigoto9 » 03/12/2021, 12:04



Belle riflessioni, ma è anche normale pensarla così dopo 8 anni di relazione. Mentre magari chi non ha una relazione da anni desidererebbe una persona con cui condividere il proprio mondo, e meno solitudine.
Purtroppo per quanto si voglia girare intorno alla questione, la solitudine fa bene se alternata anche ad un po' di compagnia. Se una persona la compagnia la ha di rado diventa arduo riuscire a sopportare la situazione. Il bello è proprio quando si ha il lusso di poter scegliere, del tipo "oggi potrei uscire ma non mi va, lo farò tra qualche giorno", ma quando questa scelta non c'è e magari si hanno a disposizione solo due uscite al mese per dire, allora la situazione cambia.
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Messaggioda Semir88 » 03/12/2021, 18:00



Io adoro i miei spazi...non sono fatto per la convivenza...la mia relazione più lunga è stata 2 anni...capisco che dopo 8 tu stai rivalutando e considerando la solitudine in modo diverso...
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Messaggioda TheDarkKnight » 03/12/2021, 20:28



Al di fuori di cene di lavoro sono uscito poco tempo fa in compagnia di qualcuno penso per la prima volta dopo 10 anni e l'ho fatto in parte per rendermi conto di cosa era cambiato a livello relazionale tra me e loro e non è che differisca poi di molto. Fondamentalmente avverto che a stare in mezzo agli altri non ne traggo un gran piacere come invece dovrebbe essere normale. Credo di essere stato veramente troppo in disparte per gran parte della mia vita e ormai ho imparato a fare a meno di tutti. Di recente ho nuovamente accarezzato l'idea di stare con qualcuno, ma anche qui è come mettere nella stessa gabbia due specie differenti sperando che facciano amicizia. Se ti tengono in uno zoo per tutta la vita inizierai a credere che nulla esista al di fuori di esso. Credo che per lo stesso motivo ho sviluppato con il tempo un odio profondo verso le feste, le ricorrenze, gran parte di quei momenti in cui le persone socializzano dimenandosi sotto effetto di alcolici. In tali circostanze l'unico ruolo che potrei impersonare al massimo sarebbe quello di Jason.
Ormai il momento in cui mi trovo più a mio agio è quando cammino da solo al freddo e al buio.
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“Con suo disappunto, non poter scegliere il proprio percorso è la triste condizione dell’uomo. Gli è solo dato di scegliere come atteggiarsi quando il destino chiamerà sperando che non gli manchi il coraggio di rispondere”.

"...tu per loro sei solo un mostro come me..."

"Sono cambiato, mi sono abituato, sono un sopravvissuto."

"Se Dio non può sconfiggere il male allora non è onnipotente,
Se può sconfiggerlo e non vuole farlo allora Dio è malvagio,
Se invece non vuole e non può farlo allora perché chiamarlo Dio???"


"Ho provato a essere come loro. A vivere come loro. Ma finisce sempre nello stesso modo.Mi hanno portato via tutto."

"Combattere per sopravvivere, come se foste già morti; lottare per la vittoria, come se foste già sconfitti"

Se la vita è un dono perché ne pago io il prezzo?

Immagine :shifty:
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Messaggioda germano » 06/12/2021, 9:15



Penso che chi ha questa dote di non aver bisogno degli altri abbia vinto al superenalotto della vita: sei indipendente e stai bene in quello stato che è di equilibio (solitudine) mentre per stare con gli altri (non equilibio) è necessario adoperarsi attivamente e dover anche dannarsi a gestire le psicoogie di tutti.
Ovviamente però non deve essere fonte di sofferenza.

Mi spiego: se stai da sola perchè sei sociopatica allora ne soffri e ,per esempio, hai difficoltà a vivere anche le indispensabili situazioni in cui dobbiamo avere a che fare con altri (anche solo recarsi in posta o cose del genere).
Cioè, se questo tuo modo di essere non ti crea problemi e sei felice, allora fai benissimo e un po' ti invidio anche.

Personalmente adoro la solitudine quando so che non è obbligatoria.
Anch'io sono uscito da una lunga convivenza e in questo momento mi sto godendo la beatitudine di una stanza silenziosa in cui posso stare in pace, oltre alla libertà di governare la mia vita come pare a me senza dover sempre rendere conto a qualcuno. Devo dire che ho riscoperto il mio vero modo di essere.
Magari un domani potrò anche frequentare una fidanzata, ma mai più a convivere!
Esco con parecchi amic...conscenti e devo dire che al giorno d'oggi, con internet, è di una facilità incredibile se si ha un hobby e se si è un po' entusiasti e con la voglia di vivere.

Spesso cerco di stare in compagnia durante le feste, perchè so che altrimenti mi sentirei uno sfigato e percepirei appunto la solitudine non voluta.
Quindi alcune volte mi sforzo un po' proprio per....."fare il pieno di vita sociale" in modo da calarmi piacevolmente nella solitudine per un po'.
Ti faccio un esempio: per oggi pomeriggio (a Milano facciamo il ponte, con S.Ambrogio) stavo pensando di caricarmi sacco a pelo ecc per passare la notte in montagna in un bivacco in compagnia solo del fuoco, però alcuni miei amici vanno ad un mercatino di natale in un paese in c*lo ai lupi. Bene: io detesto la folla e non capisco il senso dei mercatini (al massimo mi comprerei una bottiglia di bombardino) e bisogna anche stare tutto il tempo con la mascherina, tuttavia stao per pensare di andare con loro, perchè so che nei prossimi giorni mi verrà la malinconia delle feste natalizie.
Invece ,al diavolo, ho deciso che me ne andrò a fare l'eremita in montagna :)

Bisogna star con gli amici per il vero piacere di vederli, non per la paura di star soli!

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Messaggioda Elcoco92 » 16/12/2021, 18:44



Ragazzi dipende, stare soli è secondo me fondamentale perché capisci effettivamente che cosa vuoi e cosa ti piace fare, in compagnia anche perché avere amici è molto importante soprattutto per confrontarsi, il top sarebbe avere al tuo fianco una fidanzata che ti capisce a 360 gradi
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