Vorrei raccontarvi la storia di uno dei miei rapporti più incisivi. Nel 2011 mi iscrivo all'università e conosco un gruppo di ragazze, tutte matricole, e tra queste poi, c'è quella che sarebbe diventata la mia migliore amica. A detta sua, non era molto avvezza a confidarsi, e non si fidava delle persone, ma con me si confidò da subito, stupendosi lei stessa, o almeno così mi disse. Premetto che non so perchè, ma spesso gente appena conosciuta, mi racconta delle cose molto riservate e personali, e non ho ancora capito se ispiro fiducia, o sono persone che parlano dei loro fatti con chiunque, ma comunque non è importante.
Tornando alla mia amica, siamo state amiche fino al 2019, ma il rapporto ha iniziato ad incrinarsi molto prima. Quando ci siamo conosciute pesavo 70 kg, ed eravamo entrambe in carne diciamo, ovviamente a me non è mai fregato nulla, e non le ho mai fatto pesare questa sua condizione, perchè per me l'importante era che lei stesse bene, io però non mi piacevo più, e ho indagato le cause del mio peso, dato che mangiavo molto poco rispetto a quest'ultimo, e ho iniziato un'alimentazione più decente e nel giro di un anno ho perso 20 kg, ma senza fare cose dannose per la mia salute.
Un giorno siamo andate all'università e io non volevo andare in aula studio perchè all'epoca soffrivo fortemente di ansia, quindi le dissi che l'avrei aspettata fuori. Lei insisteva che doveva scaricare delle cose con il pc e che ci avrebbe messo un'oretta, e io le dissi che non c'era problema e che l'avrei aspettata fuori, quindi esco, e lei viene fuori, dicendomi che non si aspettava da me un comportamento del genere.
Poi successivamente mi propose di seguire un corso di coreano, a cui poi non prese mai parte, ma che io invece iniziai a frequentare, e che denigrava continuamente, però a me piaceva e continuai ad andarci. Ma una volta mia disse:" Perchè invece di andare lì, non ci vediamo?" Potevamo vederci altri giorni, ma invece doveva essere per forza quello. Io ovviamente declinai la proposta.
Spesso mi diceva che ero cambiata, perchè preferivo frequentare quel posto, ma a me non andava di essere sempre solo noi due. Ho provato a condividere le conoscenze, ma non le andava mai a genio nessuno, sebbeno io con le sue di conoscenze invece mi ci trovassi bene, e non ero per nulla gelosa. Ma la prima cosa che mi fece male, fu quando mi disse che ero meglio prima, quando ero più in carne, e credo che l'apice dell'assurdo, sia avvenuto quando decisi di tagliare i miei lunghi capelli e fare un caschetto. Non scherzo se dico che lei ci rimase addirittura male.
La parte peggiore è stata quando ha conosciuto quella che sarebbe diventata la sua fidanzata. Una persona con il disturbo borderline. Ora, io non ho niente contro le persone che hanno problemi, io stessa non sono perfetta, ma ero molto preoccupata per lei, perchè questa persona constantemente la trattava male e la rimproverava di cose che obiettivamente erano solo nella sua testa, come la gelosia nei miei confronti ad esempio. Nonostante ciò, io le ho sempre lasciato i suoi spazi e rispettato le sue scelta, dicendole che in ogni caso ci sarei stata per lei, se ne avesse avuto bisogno o avesse voluto, ma quando si sono lasciate, ha iniziato ad essere assente, e ho pensato che volesse affrontare il dolore e non avesse voglia o non riuscisse ad essere troppo presente. Quindi le ho ribadito quanto detto sopra, finchè non ho iniziato a notare che preferiva la compagnia di altri, che a sua detta non sopportava, al posto della mia, e io nel mentre ho iniziato un brutto periodo, dove avevo bisogno di lei, ma lei non c'era. Tutto questo finchè un giorno, decidiamo di vederci, ma essendo che lei abitava in un'altra città, ed io ero molto stanca e anche poco motivata, le dico che non andrò, anche se ci eravamo comunque accordate sul fatto che non fosse sicura la cosa. In sostanza lei se la prende, e tipo due mesi dopo, quando ci sentivamo quasi mai, al telefono mi dice che a quel punto avrebbe valutato col tempo come gestire il nostro rapporto e che in pratica avrebbe dovuto vedere se valeva la pena e che in base a come sarebbero andate le cose, forse saremmo tornate come prima. A quel punto le dissi che non doveva farmi l'elemosina e piuttosto che essere messa ulteriormente alla prova, potevamo benissimo chiuderla lì, perchè non me ne sarei fatta nulla di un'amicizia tanto per, soprattutto se prevedeva una sorta di mea culpa da parte mia. Abbiamo pianto tanto al telefono, dicendoci che forse un domani quando ci sarebbe passata, avremmo potuto rivederci, se non fosse che lei mi contatta un anno dopo, chiedendomi di rivederci, ma come se nulla fosse successo, quando per me invece, essendo venuta meno la fiducia, non aveva più senso. Infatti poi non ci siamo più sentite.
Quello che vi chiedo è : voi cosa avreste fatto? Come la vedete la situazione? Perchè io , solamente una volta uscita da quella situazione, mi sono resa conto di quanto, almeno per me fosse tossica, anche se non rinnego niente e mi ha fatto crescere tanto, pur facendomi perdere fiducia nell'amicizia, o almeno nella visione forse utopistica che avevo della stessa.
Grazie a chiunque risponderà o leggerà e spero di non avervi ammorbato