Buona domenica, cari amici del forum!
Ecco uno dei miei quesiti ciclici, una domanda che in passato ho posto spesso ad amici e parenti anche.
Cosa ne pensate dell'essere sinceri sempre, al 100%, con chiunque?
Intendo dire sempre tutta la verità, nient'altro che la verità in qualsiasi contesto, anche di fronte a domande scomode o personali. A tutti.
Io, seppur sia rispettato in ogni ambiente per essere notoriamente diretto e cristallino (ma sempre con diplomazia), ho a volte pagato a caro prezzo la mia brutale sincerità, perché persone "poco limpide" hanno poi utilizzato le mie confidenze intime per tentare di creare danno alla mia reputazione.
Ora, io vi domando: vale sempre la pena essere trasparenti, in maniera sì idilliaca ma forse anche ingenua?
Purtroppo questo mondo non è il paese delle fiabe, quindi io oggi sono cambiato: sono sì per l'essere sinceri il più possibile, ma solo per non ingannare gli altri o creare danno a esterni. E per non tradire, chiaramente, né in amicizia né in amore.
Per tutto il resto, nel tempo, ho invece capito che conviene eludere il più possibile domande troppo personali, specie poste con indiscrezione da sconosciuti.
Se proprio presi a bruciapelo, a quel punto penso la cosa più sana da fare per tutelarsi sia quella di edulcorare un pochino le cose che si dicono, anche perché a quella persona non cambierebbe niente, ma per noi la differenza invece può essere tanta.
Esempio banale: gente che ti chiede se tu abiti a Milano, ma magari tu ci abiti realmente. Allora che si può fare per non dire qualcosa che riteniamo troppo privato? --> "No, non abito a Milano, ma a città xyz".
Ancora: persona che ti domanda se tu abbia mai assunto droghe, è un esempio a caso eh. Risposta preferibile, qualora dovesse essere affermativa --> "No, ma nella vita mai dire mai, meglio non giudicare".
Voi che ne pensate di tutto questo? Omettere è essere bugiardi?
Ribadisco ancora una volta: qua non parliamo di ingannare gli altri o truffarli / tradirli, ma solo di difesa personale della propria privacy, onde poi non dover appellarsi al diritto all'oblio.