Dirla tutta, ma proprio tutta tutta eh...

La verità ripaga sempre e comunque?

"Chi trova un amico trova un tesoro". Parliamo del nostro modo di metterci in relazione con i nostri amici e, in generale dei problemi tipici delle relazioni sociali.

Dirla tutta, ma proprio tutta tutta eh...

Messaggioda Eliminato » 29/05/2022, 12:09



Buona domenica, cari amici del forum! :hi:

Ecco uno dei miei quesiti ciclici, una domanda che in passato ho posto spesso ad amici e parenti anche.

Cosa ne pensate dell'essere sinceri sempre, al 100%, con chiunque?

Intendo dire sempre tutta la verità, nient'altro che la verità in qualsiasi contesto, anche di fronte a domande scomode o personali. A tutti.

Io, seppur sia rispettato in ogni ambiente per essere notoriamente diretto e cristallino (ma sempre con diplomazia), ho a volte pagato a caro prezzo la mia brutale sincerità, perché persone "poco limpide" hanno poi utilizzato le mie confidenze intime per tentare di creare danno alla mia reputazione.

Ora, io vi domando: vale sempre la pena essere trasparenti, in maniera sì idilliaca ma forse anche ingenua?

Purtroppo questo mondo non è il paese delle fiabe, quindi io oggi sono cambiato: sono sì per l'essere sinceri il più possibile, ma solo per non ingannare gli altri o creare danno a esterni. E per non tradire, chiaramente, né in amicizia né in amore.

Per tutto il resto, nel tempo, ho invece capito che conviene eludere il più possibile domande troppo personali, specie poste con indiscrezione da sconosciuti.

Se proprio presi a bruciapelo, a quel punto penso la cosa più sana da fare per tutelarsi sia quella di edulcorare un pochino le cose che si dicono, anche perché a quella persona non cambierebbe niente, ma per noi la differenza invece può essere tanta.

Esempio banale: gente che ti chiede se tu abiti a Milano, ma magari tu ci abiti realmente. Allora che si può fare per non dire qualcosa che riteniamo troppo privato? --> "No, non abito a Milano, ma a città xyz".

Ancora: persona che ti domanda se tu abbia mai assunto droghe, è un esempio a caso eh. Risposta preferibile, qualora dovesse essere affermativa --> "No, ma nella vita mai dire mai, meglio non giudicare".

Voi che ne pensate di tutto questo? Omettere è essere bugiardi?

Ribadisco ancora una volta: qua non parliamo di ingannare gli altri o truffarli / tradirli, ma solo di difesa personale della propria privacy, onde poi non dover appellarsi al diritto all'oblio.
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Messaggioda Semir88 » 29/05/2022, 12:14



Bisogna imparare ad essere furbi e tutelarsi. Nella vita e nel lavoro e soprattutto non parlare male di nessuno e stare sempre sulle proprie. Dire sempre tutta la verità non sempre è giusto perché qualcuno potrebbe farsi un'idea sbagliata su di te e valutarti male come persona. Poi tutti sbagliamo e l'importante è imparare dai propri errori...anche mentendo... esistono le bugie a fin di bene...
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Messaggioda VeraVita » 29/05/2022, 12:31



Broken Mirror ha scritto:Buona domenica, cari amici del forum! :hi:

Ecco uno dei miei quesiti ciclici, una domanda che in passato ho posto spesso ad amici e parenti anche.

Cosa ne pensate dell'essere sinceri sempre, al 100%, con chiunque?

Intendo dire sempre tutta la verità, nient'altro che la verità in qualsiasi contesto, anche di fronte a domande scomode o personali. A tutti.

Io, seppur sia rispettato in ogni ambiente per essere notoriamente diretto e cristallino (ma sempre con diplomazia), ho a volte pagato a caro prezzo la mia brutale sincerità, perché persone "poco limpide" hanno poi utilizzato le mie confidenze intime per tentare di creare danno alla mia reputazione.

Ora, io vi domando: vale sempre la pena essere trasparenti, in maniera sì idilliaca ma forse anche ingenua?

Purtroppo questo mondo non è il paese delle fiabe, quindi io oggi sono cambiato: sono sì per l'essere sinceri il più possibile, ma solo per non ingannare gli altri o creare danno a esterni. E per non tradire, chiaramente, né in amicizia né in amore.

Per tutto il resto, nel tempo, ho invece capito che conviene eludere il più possibile domande troppo personali, specie poste con indiscrezione da sconosciuti.

Se proprio presi a bruciapelo, a quel punto penso la cosa più sana da fare per tutelarsi sia quella di edulcorare un pochino le cose che si dicono, anche perché a quella persona non cambierebbe niente, ma per noi la differenza invece può essere tanta.

Esempio banale: gente che ti chiede se tu abiti a Milano, ma magari tu ci abiti realmente. Allora che si può fare per non dire qualcosa che riteniamo troppo privato? --> "No, non abito a Milano, ma a città xyz".

Ancora: persona che ti domanda se tu abbia mai assunto droghe, è un esempio a caso eh. Risposta preferibile, qualora dovesse essere affermativa --> "No, ma nella vita mai dire mai, meglio non giudicare".

Voi che ne pensate di tutto questo? Omettere è essere bugiardi?

Ribadisco ancora una volta: qua non parliamo di ingannare gli altri o truffarli / tradirli, ma solo di difesa personale della propria privacy, onde poi non dover appellarsi al diritto all'oblio.



In base alla mia esperienza: no, non bisogna sempre dire tutto ciò che si pensa. A meno che quella persona non ce lo chieda nel modo più specifico, oppure, siamo proprio esasperati dalla situazione. È un atteggiamento estremamente maleducato. Perchè la sincerità è soggettiva, dipende, da persona a persona e ognuno è libero la vita che desidera avere, con tutti i pro e i contri della situazione. Sii assume, lui, le proprie responsabilità. Non sta a me, dire come deve vivere. A meno che come ripeto, non me lo chieda di persona, perché dall'esterno per me, è più facile vedere la situazione, allora, si, gli dò una mano. Ma se, ad esempio, una persona si veste in un certo modo che non mi piace, non posso dirglielo nella maniera più assoluta che non mi piace. Sta a lui decidere come si sente meglio e a suo agio. Io non posso andare a dire, ad esempio, ad un barbone che per me, lui, ha scelto di stare così, che dipende da lui stare meglio a meno. O, chi fuma e chi si alcolizza non lo devono fare perché poi si faranno male a lungo andare. Le persone sono libere. Tu mi dirai che la tua libertà inizia dove finisce la mia. Io sono d'accordo ma dico un'altra cosa: io sto fra i miei simili e con persone che sposano la mia idea. Non posso dire alle persone come devono vivere. Sanno loro come meglio vivere. A meno che come ririri ripeto me lo chiedano, allora, si. Glielo dico eccome, dove secondo me, sbagliano. Ma non mi devo imporre, e non devo assolutamente, costringere qualcuno. Quello che fa bene a me, non vuol dire che faccia bene a te. Se a me, ad esempio, non mi piace chi è poligamo, chi dice bugie per avere il suo torna conto personale, chi mi comanda a bacchetta e via discorrendo, stai sicuro che non sarà mai mio amico. Tornando alla tua domanda: no, ci deve essere un equilibrio. Perchè quella persona potrebbe non capire. Un passo alla volta. Ci sono molti modi per dire qualcosa o per insegnare qualcosa. "Io dico sempre come la penso", "io sono sincera", "tu non raggiungi il successo perché non sei così e co lì" Scusami, ma per me, sono comportamenti estremamente maleducati. Poi, per carità io sono bassa (uno dei miei tanti difetti) e sai quante volte mi hanno massacrata per questo mio dono? Sai, quante me ne hanno dette? Sai, quante volte ho risposto e loro hanno solo saputo minimizzare ciò che erano? Non siamo perfetti ma siamo umani. Questo penso io. Parere non richiesto: non sentirti in colpa se magari non se magari non dici proprio tutto, anzi, ti stai facendo un gran favore, molto probabilmente, secondo me, non saresti vivo! Scusami, ma se uno deve pensare a tutto quello che gli dicono non vive più!
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Messaggioda Eliminato » 29/05/2022, 12:32



Semir88 ha scritto:Bisogna imparare ad essere furbi e tutelarsi. Nella vita e nel lavoro e soprattutto non parlare male di nessuno e stare sempre sulle proprie. Dire sempre tutta la verità non sempre è giusto perché qualcuno potrebbe farsi un'idea sbagliata su di te e valutarti male come persona. Poi tutti sbagliamo e l'importante è imparare dai propri errori...anche mentendo... esistono le bugie a fin di bene...


Decisamente d'accordo con te, Semir. Grazie!
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Messaggioda Eliminato » 29/05/2022, 12:36



VeraVita ha scritto:
Broken Mirror ha scritto:Buona domenica, cari amici del forum! :hi:

Ecco uno dei miei quesiti ciclici, una domanda che in passato ho posto spesso ad amici e parenti anche.

Cosa ne pensate dell'essere sinceri sempre, al 100%, con chiunque?

Intendo dire sempre tutta la verità, nient'altro che la verità in qualsiasi contesto, anche di fronte a domande scomode o personali. A tutti.

Io, seppur sia rispettato in ogni ambiente per essere notoriamente diretto e cristallino (ma sempre con diplomazia), ho a volte pagato a caro prezzo la mia brutale sincerità, perché persone "poco limpide" hanno poi utilizzato le mie confidenze intime per tentare di creare danno alla mia reputazione.

Ora, io vi domando: vale sempre la pena essere trasparenti, in maniera sì idilliaca ma forse anche ingenua?

Purtroppo questo mondo non è il paese delle fiabe, quindi io oggi sono cambiato: sono sì per l'essere sinceri il più possibile, ma solo per non ingannare gli altri o creare danno a esterni. E per non tradire, chiaramente, né in amicizia né in amore.

Per tutto il resto, nel tempo, ho invece capito che conviene eludere il più possibile domande troppo personali, specie poste con indiscrezione da sconosciuti.

Se proprio presi a bruciapelo, a quel punto penso la cosa più sana da fare per tutelarsi sia quella di edulcorare un pochino le cose che si dicono, anche perché a quella persona non cambierebbe niente, ma per noi la differenza invece può essere tanta.

Esempio banale: gente che ti chiede se tu abiti a Milano, ma magari tu ci abiti realmente. Allora che si può fare per non dire qualcosa che riteniamo troppo privato? --> "No, non abito a Milano, ma a città xyz".

Ancora: persona che ti domanda se tu abbia mai assunto droghe, è un esempio a caso eh. Risposta preferibile, qualora dovesse essere affermativa --> "No, ma nella vita mai dire mai, meglio non giudicare".

Voi che ne pensate di tutto questo? Omettere è essere bugiardi?

Ribadisco ancora una volta: qua non parliamo di ingannare gli altri o truffarli / tradirli, ma solo di difesa personale della propria privacy, onde poi non dover appellarsi al diritto all'oblio.



In base alla mia esperienza: no, non bisogna sempre dire tutto ciò che si pensa. A meno che quella persona non ce lo chieda nel modo più specifico, oppure, siamo proprio esasperati dalla situazione. È un atteggiamento estremamente maleducato. Perchè la sincerità è soggettiva, dipende, da persona a persona e ognuno è libero la vita che desidera avere, con tutti i pro e i contri della situazione. Sii assume, lui, le proprie responsabilità. Non sta a me, dire come deve vivere. A meno che come ripeto, non me lo chieda di persona, perché dall'esterno per me, è più facile vedere la situazione, allora, si, gli dò una mano. Ma se, ad esempio, una persona si veste in un certo modo che non mi piace, non posso dirglielo nella maniera più assoluta che non mi piace. Sta a lui decidere come si sente meglio e a suo agio. Io non posso andare a dire, ad esempio, ad un barbone che per me, lui, ha scelto di stare così, che dipende da lui stare meglio a meno. O, chi fuma e chi si alcolizza non lo devono fare perché poi si faranno male a lungo andare. Le persone sono libere. Tu mi dirai che la tua libertà inizia dove finisce la mia. Io sono d'accordo ma dico un'altra cosa: io sto fra i miei simili e con persone che sposano la mia idea. Non posso dire alle persone come devono vivere. Sanno loro come meglio vivere. A meno che come ririri ripeto me lo chiedano, allora, si. Glielo dico eccome, dove secondo me, sbagliano. Ma non mi devo imporre, e non devo assolutamente, costringere qualcuno. Quello che fa bene a me, non vuol dire che faccia bene a te. Se a me, ad esempio, non mi piace chi è poligamo, chi dice bugie per avere il suo torna conto personale, chi mi comanda a bacchetta e via discorrendo, stai sicuro che non sarà mai mio amico. Tornando alla tua domanda: no, ci deve essere un equilibrio. Perchè quella persona potrebbe non capire. Un passo alla volta. Ci sono molti modi per dire qualcosa o per insegnare qualcosa. "Io dico sempre come la penso", "io sono sincera", "tu non raggiungi il successo perché non sei così e co lì" Scusami, ma per me, sono comportamenti estremamente maleducati. Poi, per carità io sono bassa (uno dei miei tanti difetti) e sai quante volte mi hanno massacrata per questo mio dono? Sai, quante me ne hanno dette? Sai, quante volte ho risposto e loro hanno solo saputo minimizzare ciò che erano? Non siamo perfetti ma siamo umani. Questo penso io. Parere non richiesto: non sentirti in colpa se magari non se magari non dici proprio tutto, anzi, ti stai facendo un gran favore, molto probabilmente, secondo me, non saresti vivo! Scusami, ma se uno deve pensare a tutto quello che gli dicono non vive più!


Grazie per la risposta, VeraVita :squint:

Ho, tuttavia, una domanda per te: se qualcuno ti chiedesse qualcosa di altamente personale (faccio esempio random stupidissimo: "sei mai andata a letto con qualcuno?"), tu risponderesti con sincerità la possibile risposta oppure diresti una mezza verità / piccola bugia bianca?
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Messaggioda kathellyna » 29/05/2022, 12:37



nel caso della droga è comprensibile, perché è un tema su cui ci sono pregiudizi, ma se chiedo a qualcuno se è di milano e mi risponde "no, sono di roma" e poi vengo a sapere in seguito che effettivamente è di milano, due domande sulla sua sincerità in generale me le faccio. si può sempre dire "non me la sento per il momento di dire dove abito".
per altre questioni effettivamente è un bel problema, non mi piace mentire ma neppure voglio che mi vengano fatte domande sulla mia vita e che la gente inizi a trattarmi in modo "diverso" e spiacevole per le risposte che do, è uno dei motivi per cui parlo il meno possibile con persone che non conosco bene.
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Messaggioda Mr.Eric » 29/05/2022, 15:37



Omettere non è essere bugiardi. Però quelli che hai fatto tu non sono esempi di omissione... ma proprio di, appunto, "menzogna". Forse sto per andare eccessivamente nel profondo della questione, esagerando rispetto alla domanda che hai posto. Ma partirei col dire, che per quanto lo si voglia, è impossibile essere al 100% sinceri. Capita continuamente a tutti di "mentire"... per salvaguardia personale o anche solo per convenzione sociale. Anche alla persona più onesta del mondo. Il fingere di provare gusto nel bere un finto caffè che la tua ipotetica nipotina ti sta versando in un'improbabile tazzina di plastica è mentire. O magari l'annuire alle stronzate che un parente spara durante una cena di famiglia... quando l'unica voglia che avresti è di mandarlo a cagare... ma che non fai per il quieto vivere della situazione, è mentire. O anche solo pensieri che abbiamo, ma che sono talmente tanto stonati con ciò che è socialmente accettato che non ammetteremmo mai, magari a volte pure a noi stessi. Perché si, spesso mentiamo addirittura a noi stessi. Detto questo, ci sono modi e modi di mentire.... spesso variano e cambiano di numero in base anche a quanto vogliamo che la nostra reputazione rimanga la migliore possibile. C'è chi mente di continuo nella speranza di essere "ben visto", riducendosi a mostrasi per ciò che non è.
Io mi reputo una persona piuttosto sincera... più che altro dal mio post-depressione (perché da ragazzino vivevo di stronzate, anche non richieste). Tendo a mostrarmi per quello che sono... anche perché sono diventato una persona che se ne fotte abbastanza di come possa apparire. Poi, per carità... dipende dai contesti. In un posto come questo mi faccio veramente pochi problemi a parlare di tutto... anche delle cose più sconvenienti. Sicuramente complice anche il relativo anonimato che c'è. Ovvio che in un contesto tipo quello lavorativo, mi guardo bene dal dire tutto. Fossimo completamente sinceri a lavoro, perderemmo il lavoro in 15 minuti... già solo per i contrasti che si creerebbero con il titolare immediatamente (perché si.. in tempo record lo/la manderesti a fare in c*lo per divergenze di pensiero). Non le racconterei mai di tutte le stronzate che ho fatto, spesso anche illegali, o di tutto ciò che mi passa per la mente. Tendo, appunto, ad "omettere"... e se proprio sono obbligato, mento. Dipende tanto con chi e di cosa si parla e di che rapporto c'è con quella persona. Spesso il mentire va a braccetto con il buonsenso. Non si può essere sempre sinceri. A meno che non si voglia vivere da reietti isolati dal mondo. Sicuramente cerco di essere il più sincero possibile con me stesso... che forse è la cosa più importante.
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Messaggioda Mr.Eric » 29/05/2022, 15:57



kathellyna ha scritto:ma se chiedo a qualcuno se è di milano e mi risponde "no, sono di roma" e poi vengo a sapere in seguito che effettivamente è di milano, due domande sulla sua sincerità in generale me le faccio. si può sempre dire "non me la sento per il momento di dire dove abito".
per


Quoto, assolutamente.
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Messaggioda Passenger » 29/05/2022, 16:20



Sì, credo che sia necessario essere sinceri, nel bene e nel male, solo così si può crescere e migliorare, nascondere la verità peggiora solo...tutto!
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Messaggioda Massimiliano89 » 29/05/2022, 18:22



Broken Mirror ha scritto:Buona domenica, cari amici del forum! :hi:

Ecco uno dei miei quesiti ciclici, una domanda che in passato ho posto spesso ad amici e parenti anche.

Cosa ne pensate dell'essere sinceri sempre, al 100%, con chiunque?

Intendo dire sempre tutta la verità, nient'altro che la verità in qualsiasi contesto, anche di fronte a domande scomode o personali. A tutti.

Io, seppur sia rispettato in ogni ambiente per essere notoriamente diretto e cristallino (ma sempre con diplomazia), ho a volte pagato a caro prezzo la mia brutale sincerità, perché persone "poco limpide" hanno poi utilizzato le mie confidenze intime per tentare di creare danno alla mia reputazione.

Ora, io vi domando: vale sempre la pena essere trasparenti, in maniera sì idilliaca ma forse anche ingenua?

Purtroppo questo mondo non è il paese delle fiabe, quindi io oggi sono cambiato: sono sì per l'essere sinceri il più possibile, ma solo per non ingannare gli altri o creare danno a esterni. E per non tradire, chiaramente, né in amicizia né in amore.

Per tutto il resto, nel tempo, ho invece capito che conviene eludere il più possibile domande troppo personali, specie poste con indiscrezione da sconosciuti.

Se proprio presi a bruciapelo, a quel punto penso la cosa più sana da fare per tutelarsi sia quella di edulcorare un pochino le cose che si dicono, anche perché a quella persona non cambierebbe niente, ma per noi la differenza invece può essere tanta.

Esempio banale: gente che ti chiede se tu abiti a Milano, ma magari tu ci abiti realmente. Allora che si può fare per non dire qualcosa che riteniamo troppo privato? --> "No, non abito a Milano, ma a città xyz".

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Voi che ne pensate di tutto questo? Omettere è essere bugiardi?

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Dipende dalle situazioni. Qualora si avessero di fronte persone di cui non ci si possa fidare al cento per cento, ed esse rivolgono domande invasive, essere bugiardi è la miglior cosa. Parlo - come dici tu - di difesa personale e non di ledere il prossimo.
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Massimiliano89
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