Akorgentil ha scritto:
La mancanza di denaro.
Il fatto che non saprei cosa andare a fare altrove.
Il fatto che nel passato ho sempre fallito e rinunciato per ogni cosa che ho provato a fare.
Il fatto che molti lavoro come cameriere o cassiere mi mettono in difficoltà, visto che faccio fatica nel misurarmi con troppe persone che non conosco, infatti preferire lavori in cui fai il tuo lavoro senza molta gente che ti "disturba", faccio fatica ad affrontare le mie paure...
Il denaro è un fattore molto importante ma la sua assenza non ti impedisce di fare con un po' di invettiva. Da quel che so ci sono leggi Europee che favoriscono non solo il lavoro giovanile ma anche la loro formazione, infatti mi ricordo di un ragazzo che partì dall'Italia con niente ed ora è proprietario di un ristorante in Belgio. Ovviamente per questo tipo d percorso bisogna essere forti perché comunque si va verso l'ignoto. Il passato per quanto possa essere travagliato, difficile, bisogna metterlo in un pacco e spedirlo con posta priorità verso l'Isola che non c'è, in parole povere e battuta a parte devi trovare quella forza che ti contraddistinguerà, quella forza che ti farà rialzare. Ognuno di noi ha questa forza ma tante volte o non la si conosce oppure a causa della depressione/solitudine/isolamento la si ignora (non perché la vogliamo effettivamente ignorare). Sul fatto di misurarsi con gli altri, ebbene mi ci ritrovo pure io, stai parlando con una persona che in 20 anni qui sulla Terra non è andata oltre ai genitori, infatti mi ritrovo a non saper minimamente comportarmi con gli altri se non il solito "ciao come va?", tu mi dirai "beh non mi pare" ma ciò che lo nasconde potrebbe essere la mia sensibilità che infondo c'è e dice "allora quand'è che mi mostri al mondo?". Lo so sembro che racconto favole ad un bambino ma è il modo più semplice per far intendere cose difficili. Ovviamente tu non devi sperare solo in lavori dove puoi stare solo anche se ti capisco in quanto negli stage che ho fatto ero sempre sola, macinavo ore su ore, pensa che all'ultimo stage dissi perfino "beh rinuncerei persino alla pausa pranzo" (a me basterebbero 5 minuti ). Comincia a lavorare su questo, cerca di trovare una specie di quieto vivere con gli altri senza chiedere troppo a te stesso, insomma fa piccoli passi come quando i bebè cominciano a camminare