Dall'anno scorso non sono più andato agli allenamenti di atletica del mio primo allenatore, perché mio papà aveva cominciato a fare storie sul fatto che il posto dove andavo ad allenarmi era scomodo per andarci (era una zona trafficata), e abbastanza lontano da dove abitiamo noi. Quindi, mio papà aveva preferito mandarmi dal secondo allenatore, visto che la strada era molto più comoda per raggiungere l'altro campo di atletica.
Tra la questione della comodità, si sono aggiunti anche altri problemi, come: impegni familiari, il sole (quando fa TROPPO caldo io non vado a correre perché ho avuto problemi al cuore da piccolo e non posso fare troppi sforzi) e l'estate, e questi motivi hanno contribuito a non andare agli allenamenti del mio primo coach.
A causa di questi motivi, il mio primo allenatore, mi ha cacciato dai suoi allenamenti perché pensava che io non avessi voglia di allenarmi. Non mi ha più invitato alle pizzate di gruppo con gli altri atleti e non ero stato invitato alla festa di compleanno di un'atleta, l'anno scorso.
Secondo voi, ha fatto bene il mio primo coach a cacciarmi dai suoi allenamenti, o sono io che ho fatto bene ad andare all'altro campo di atletica più comodo, e più raggiungibile dall'altro allenatore?