Ho notato una cosa.. quando sto su internet.. quando si parla di determinati argomenti.. soprattutto di attualità / usi e costumi / relazioni ecc... il pensiero degli altri è talmente diverso e talmente inaccettabile / scadente che in breve tempo sono argomentazioni che mi fanno arrabbiare.
Nella realtà questo non capita probabilmente perchè non si parla molto di queste cose. Ma non è una rabbia incontrollata o sulla quale io posso fare qualcosa... è proprio che, una persona che la pensa così... mi fa ribrezzo e mi da proprio fastidio. Il problema è che ho sviluppato proprio un pensiero che si discosta da quello della maggior parte della gente quindi quando si parla di quelle cose... tendo ad allontanarmi e allontanare.
Ad esempio si parlava sul fatto che sia normale offrire la cena ad un appuntamento.
Ma siccome non c'è proprio soluzione.. secondo me la cosa migliore è proprio NON parlarne. Cioè... ho capito che io NON devo parlare di quelle cose.
E questo pensiero così tanto differente e inconciliabile con la maggior parte delle persone, crea INEVITABILMENTE litigi.
In altre parole io NON posso dire, esprimere, quello che penso. Perchè quello che penso è offensivo per gli altri.. e quello che pensano gli altri è offensivo per me. Siamo troppo diversi, troppo in antitesi.
Ho deciso quindi che per salvare il salvabile dal punto di vista sociale... eviterò in ogni caso di parlare di determinati argomenti. D'altro canto... secondo me non è così fondamentale pensarla allo stesso modo.
La gente non mi dispiace quando non si parla di quelle cose... ha anche dei lati positivi. Però ci sono argomenti che secondo me vanno tassativamente evitati e sui quali ho capito che non devo pronunciarmi.
Infatti tutti i problemi.. sono nati da quando ho cominciato a dire quello che pensavo. E' meglio non dire mai niente... rimanere sul vago. Una volta lo facevo e avevo tanti amici, non mi arrabbiavo perchè non mi esprimevo.
Viceversa esprimermi porta puntualmente e inevitabilmente ad arrabbiarmi / allontanarmi.. perchè fondamentalmente non c'è nessuna persona come me. Sono troppo diverso dagli altri. Ma io non sono il tipo di diverso che non riesce ad essere al passo con gli altri o che si sente in difetto rispetto agli altri... io ritengo, so di avere ragione e di essere meglio degli altri dentro di me.
Quindi è una questione più di 'tattica diplomatica' che altro, cioè: Scelgo di non dire quello che penso.. scelgo di annuire e fare "a-ha".. solamente per non rimanere solo. In realtà io resto fermo nelle mie posizioni, anzi.. resto ancora più fermo perchè non ne discuterò neanche più. Ma non mi esprimerò così gli altri si illuderanno di avermi convinto e ci sarà il quieto vivere. Io avrò dentro di me la consapevolezza di essere nel giusto e gli altri sbagliati... loro la loro illusione di essere tutti daccordo. E bon. Un escamotage per far sì che alla fine siano tutti felici nelle loro illusioni.
Faccio bene o no? Ci sono altre soluzioni per non essere esclusi / non allontanarsi / allontanare? E' una presa di posizione saggia oppure è sbagliato?