A cura di Adelaide Valle
Alla luce del nuovo, ormai consolidato interesse maschile per la propria gradevolezza e salute estetica, carico di ben più profonde esigenze di relax e di nuove fonti di benessere, ecco una domanda che sorge spontanea quando ci si addentra nell’argomento dei trattamenti estetici. Alla fonte, in natura, la pelle e i capelli degli uomini hanno caratteristiche diverse rispetto a quelle delle donne? E in caso affermativo richiedono preparati dalla composizione differente oppure simile?
I ‘pro e contro’ della pelle maschile
Due le caratteristiche strutturali principali: la pelle dell’uomo è fondamentalmente più spessa perché composta da un derma più ricco in collagene (sostanza proteica presente nei tessuti sotto forma di filamenti, detti fibrille), è protetta da uno strato maggiore di grasso e con un colorito tendente al grigio. La ragione è nella presenza di un numero superiore di follicoli piliferi e ghiandole sebacee - che producono il ‘sebo’ che poi i batteri presenti nella cute possono trasformare in sudore acido. Per generosità della natura, l’uomo è quindi più fortunato perché ha una pelle più resistente. Questo è il motivo per cui, a parità di aggressioni esterne a carico degli agenti atmosferici, subisce più lentamente quelle variazioni che in campo estetico prendono nome di rughe, macchie, cedimenti cutanei, atonicità… Più lentamente ma spesso in modo più profondo e poco recettivo a trattamenti generici.
È anche vero che secondo un luogo comune oggi forse meno accettato, le famose ‘rughe d’espressione’ mentre invecchiano una donna, rendono l’uomo più interessante, dall’aria ‘vissuta’. Complici anche alcuni personaggi del mondo dello spettacolo, e in modo sempre più significativo dello sport, che anche in età matura conservano un gran fascino e finiscono nell’immaginario collettivo per diventare modelli cui ispirarsi.
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In ogni caso oggi – e questo è l’atteggiamento nuovo - l’uomo‘vissuto o meno’ accoglie come sua, l’idea di prevenire comunque e ritardare il più possibile i segni che il passare del tempo lascia su tutti.
A fronte di una maggiore resistenza, ancora qualche punto debole: intanto la pelle grassa (con pori dilatati e aspetto lucido) spesso produce altre problematiche sgradevoli. Più facilmente infatti è soggetta ad acne, follicolite e couperose e si disidrata in gran velocità. Sempre in merito alla pelle del viso, molto frequenti sono anche i casi di pelli ‘sensibili’ facilmente irritabili, terreno fertile di dermatiti od altre patologie quando trattate con rasature o cosmetici troppo aggressivi.
Estendendo poi l’analisi al corpo intero, resta sempre prerogativa maschile una maggiore facilità all’accumulo adiposo sulla pancia grazie agli ormoni androgeni. Vero anche che grazie ad un sistema ormonale più lineare se l’uomo segue un regime dietetico serio con regolarità, riesce a dimagrire più in fretta e ad ottimizzare i risultati.
Prodotti ‘only for man’
In principio qualche anno fa i prodotti sembravano semplicemente gli stessi del beautycase femminile rivestiti con un packaging più ‘maschile’. Poi il mercato ha cambiato rotta e puntato sulla ricerca e sulla differenziazione, spinto da esigenze sempre più marcate. Ed i consumi di conseguenza sono cresciuti, segno di un costume sociale importante.
Ecco quindi giungere alla cosmetica ‘dedicata al lui’, gamme professionali di preparati specifici ad azione detergente (apprezzati quelli in forma di gel perché più comodi), idratante, restituiva, oltre ai famosi ‘antiaging’ creati anche per lui e per la sensibilissima zona del contorno occhi. Prodotti dal packaging personalizzato, dalla texture accattivante che della ricerca tecnologica di ambito cosmetico recepiscono tutti i ritrovati più innovativi. Con uno sguardo concreto ai bisogni concreti di un uomo che pratica spesso attività fisica con costanza e ha quindi necessità di prodotti di facile applicazione ma efficaci, spesso multifunzionali. Spray rinfrescanti talvolta a base naturale, da integrare con la fragranza preferita. Prodotti da gommage per le ruvidità che nell’uomo sono più frequenti su gomiti e ginocchia. Spesso l’uomo si spinge senza titubanze, se ben consigliato, anche in ambiti un po’ ‘alternativi’, come quello dell’aromaterapia con l’uso di olii essenziali. Chi ha la pelle grassa ha molte alternative efficaci, soprattutto linee di detergenza poco aggressive (che normalizzano la produzione di sebo anziché accentuarla), maschere purificanti e prodotti specifici ‘trattanti’. Non mancano poi i cosmetici che agiscono anche sulle adiposità, ad azione drenante, rassodante e mirati soprattutto allo scioglimento dei lipidi.
All’impiego di cosmetici di qualità non va mai disgiunta una sana attività fisica, unita ad un regime alimentare equilibrato che restano in ogni caso la ricetta migliore per un fisico ed una salute all’insegna del benessere.
I capelli: non così diversi
Chi li lavora tutti i giorni come materia da plasmare con competenza, professionalità ed estro, ovvero gli stilisti in capelli nei loro saloni d’acconciatura, alla fine non trova grandi differenze tra i capelli delle clienti donne e quelli degli uomini. Ed oggi non ci sono neanche più differenze nei servizi che a loro offre. Terminati i tempi del binomio ‘taglio e barba’, oggi si parla nei centri unisex, ed in quelli solo maschili, di colorazioni, stirature, trattamenti mirati a problematiche specifiche. Insomma il panorama si è davvero arricchito di prodotti e servizi ‘ad hoc’ (anche per uso domiciliare) ma alla fine il capello maschile ha qualche particolarità? Sicuramente ha differenze nei suoi contorni generali, intendendo per contorni il disegno proposto dalle sue attaccature (soprattutto nella zona frontale) e dalla sfumature che vengono lavorate a rasoio o forbice sui lati e sulla nuca dove l’acconciatore trova un capello più duro e resistente rispetto a quello femminile. Restano però uguali per entrambi le caratterizzazioni legate alla forma, alla tipizzazione razziale, al colore.
La velocità di crescita si dice maggiore nella donna; in ogni caso tende a diminuire con l'età.
La problematica che di norma si associa più facilmente all’uomo è la calvizie (o alopecia androgenetica). È risaputo che perdere una certa quantità di capelli è assolutamente fisiologico per chiunque di noi ed appartiene al ritmo naturale dei capelli che nascono, crescono e muoiono secondo un ciclo preciso che ne garantisce il ricambio. Di solito la caduta può aumentare in primavera e autunno o sollecitata da periodi di forte stress psicofisico, per l’impiego di farmaci o per una alimentazione non corretta. Più diffusamente se ne attribuisce al’origine ad fattori genetico/ormonale.
La Calvizie detta anche ‘alopecia androgenetica’ è la forma più diffusa. Colpisce sia l'uomo che la donna e le cause sono principalmente legate a fattori ormonali e genetici. Questa calvizie è definita androgenetica perché ne sono responsabili gli ormoni androgeni, mentre la familiarità genetica ne condiziona tempi di sviluppo e progressione.
In quasi tutti gli uomini è a partire dall’adolescenza che si riscontra un arretramento della linea di attaccatura dei capelli a livello frontale e temporale. E con l’aumentare dell’età si verifica un’accelerazione della caduta. Così come le zone interessate diventano confluenti.
In genere nelle donne questo problema è meno sentito grazie alla protezione degli ormoni femminili, gli estrogeni che contrastano l’azione degli androgeni, responsabili della calvizie. Resta comunque un fatto concreto che la donna sottopone da più tempo e con continuità i propri capelli allo ‘stress’ di frequento trattamenti chimici (come colorazioni, permanenti, stirature…) rendendone il fusto più opaco e arido e indebolendolo fin alla radice. Per questo è spesso consigliabile di non usare anche in casa phon a temperature tropo alte, le chiome legate in alto o troppo strette o pettinate con troppa forza. Anche questi ‘normali’ azioni possono favorirne la caduta.
Non più ‘vecchio’ ma fashion
Fino a pochi anni fa calvo era spesso sinonimo di ‘vecchio’. Oggi se ne è rivalutato tutto il fascino tanto che molti personaggi noti ne fanno il fiore all’occhiello della propria immagine vincente. E si radono i capelli ‘a spazzola’ o totalmente soprattutto quando hanno lineamenti del viso regolari affermando vere e proprie tendenze di moda.
Per i capelli un vasto assortimento
Anche per i capelli sono cresciute in quantità e qualità sia le gamme professionali usati dagli acconciatori (che hanno sempre il loro completamento con le linee di uso domestico) che quelle disponibili in profumeria, farmacie e nei canali della grande distribuzione. Al classico shampoo, oggi ricco di mille proprietà ‘trattanti’ e non solo mirato a specifiche problematiche ma anche attento a chi ne deve fare un uso frequente – ad es. gli sportivi – si affiancano balsami districanti e ammorbidenti, lozioni restitutive, nei saloni servizi personalizzati soprattutto ad azione anticaduta. In crescita i servizi più ‘decorativi’, colori fantasia per i più giovani e trasgressivi ma anche colorazioni di copertura parziale ad effetto naturale o richiesta dei cosiddetti ’colpi di luna’ (ciocche più scure che coprono i bianchi in modo disomogeneo) o lievi contrasti tono su tono. Ma il prodotto cui non si rinuncia, soprattutto nei giovani, è quello che garantisce un finishing attuale. È l’ambito ricchissimo dello styling che spazia dai gel, alle creme lucidanti, alle cere capaci di regalare un look ‘effetto bagnato’ ma anche solo più definito ed esaltante le geometrie del taglio di base. Senza appesantire il capello e renderlo più grasso.
COSMETICI PER L'UOMO
La cosmetica non è più soltanto femminile… La popolazione maschile italiana spende più di 250 milioni di euro in prodotti cosmetici specifici per uomo e gli esperti affermano che, nel mercato cosmetico, il settore maschile sarà quello a sviluppo più rapido nei prossimi anni.
E stato effettuato dall'Istituto DIRECTA di Milano, uno studio su l'attenzione al benessere e alla cura di sé che ha l'uomo in Italia , da cui sono emerse interessanti osservazioni.
E' diminuito il tempo che gli uomini dedicano agli svaghi (cinema, sport, serate con gli amici), mentre è aumentato il tempo dedicato all'alimentazione e alla cura del proprio aspetto esteriore. E' emerso inoltre che un settore della popolazione, definito gli evoluti (nell'ambito della cura di sé e per il profilo generale), ha una maggiore attenzione all'utilizzo di cosmetici.
Ma cosa differenzia questi evoluti?
Maggior concentrazione nella fascia di età tra i 25 ed i 44 anni;
Maggior concentrazione nell'ambito di professioni di livello medio/alto.
Un altro dato interessante è che, a differenza delle donne, tra gli uomini è più sentita l'esigenza di un consiglio esperto (possibilmente di un medico dermatologo) per la scelta del giusto prodotto.
Particolarità della pelle dell'uomo

La pelle dell'uomo e della donna presentano la stessa struttura di base e la stessa composizione, ma si notano delle differenze fisiologiche. In generale la pelle maschile è più spessa rispetto a quella femminile. Misurazioni effettuate attraverso lecografia ad ultrasuoni hanno dimostrato un maggior spessore del 16% circa, a prescindere dalletà. Ciò è dovuto al fatto che lo strato corneo presenta un maggior numero di strati cellulari, e dal fatto che il derma è più ricco in collagene. Più spessa, la pelle dell'uomo è dunque di natura più resistente, più ferma, più tonica, il che implica un aspetto giovanile mantenuto più a lungo. Nonostante ciò, anche la pelle maschile è esposta ad un importante fattore di invecchiamento cutaneo: la disidratazione.
Nella pelle maschile le ghiandole sebacee sono più numerose e più grosse.
L'abbondanza di ghiandole sebacee e della loro secrezione fa si che i follicoli pilo-sebacei siano più dilatati e più evidenti. La pelle maschile ha dunque un più elevato apporto in lipidi, il che spiega come i tipi di pelle più diffusi siano grassa e mista.
Per queste ragioni, gli uomini sono generalmente attenti alla consistenza dei prodotti cosmetici, la quale deve essere fluida, non grassa e deve lasciare un effetto opaco sulla pelle.
Ulteriore caratteristica della pelle maschile è la presenza di un sistema pilifero molto sviluppato. Per quanto riguarda la barba, conta di circa 15.000 peli, con una crescita media di 13,7 cm. all'anno. La rasatura quotidiana alla quale è sottoposta la pelle rappresenta unaggressione importante, in quanto va a ridurre il film idro-lipidico di protezione. La rasatura causa, inoltre, dei micro-traumi ed un essiccamento abbinato ad arrossamenti ed irritazioni.
Per quanto riguarda il processo di invecchiamento cutaneo, si devono considerare tre modificazioni importanti:
la disidratazione
il rallentamento dell'attività cellulare
il rilassamento dei tessuti di sostegno
La disidratazione
La rarefazione dei fattori naturali di idratazione porta rapidamente ad uno stato di pelle disidratata. Questo elemento è accentuato dall'abitudine, alquanto maschile, di lavarsi con un sapone e non con un prodotto più delicato che rispetti la fisiologia dello strato corneo. Questo gesto banale di igiene quotidiana provoca la progressiva eliminazione delle protezioni cutanee naturali, facilitando l'evaporazione dell'acqua. La disidratazione è inoltre accentuata dalle aggressioni esterne come i raggi solari, il freddo, il vento.
Il rallentamento dellattività cellulare
Porta all'indebolimento dell'azione protettrice dello strato corneo. Un'epidermide che si segna ed una ruga che diviene più profonda sono segni di una diminuzione dell'attività cellulare.
Indebolimento dei tessuti di sostegno
La struttura della loro pelle permette agli uomini di accusare meno rapidamente i primi segni di invecchiamento rispetto alle donne. Se la pelle maschile si segna più tardi, in quanto la secrezione sebacea la protegge dalle aggressioni esterne, essa diminuisce però di spessore più rapidamente e, dal momento in cui il processo di invecchiamento si è attivato, si segna più in profondità, soprattutto in corrispondenza della fronte, del contorno occhi e delle guance. I cambiamenti nelle strutture dei tessuti di sostegno è più rapida presso luomo rispetto alla donna, in quanto cambiano le proprietà biomeccaniche della pelle, la quale perde la sua elasticità e tonicità. La solidità dell'epidermide, forte soprattutto nei primi trentanni di vita, cala brutalmente tra i 30 ed i 50 anni prima di raggiungere un nuovo stato di equilibrio. In sostanza, ciò che è progressivo presso la donna, è improvviso nell'uomo. Le rughe si formano bruscamente e sono caratterizzate da una profondità maggiore.
Post vacanze uomo
I TRATTAMENTI POST-VACANZE PER L'UOMO
A cura di Adelaide Valle
Parlare di ‘dopo vacanze’ può sembrare un po’ avvilente ma in realtà la vacanza è tale ed anzi di più se si riescono a ottimizzarne nel tempo i benefici.
Quegli straordinari effetti di benessere regalati dal relax, buona compagnia, stacco dalla routine quotidiana, da sole, mare e aria pulita. Una sorta di rigenerazione dello spirito e del fisico che si deve cercare di conservare il più a lungo possibile facendone il pieno cui attingere nei lunghi e grigi mesi autunnali e invernali.
Come è già stato detto, l’ideale sarebbe poter senza accanimento, inserire la cura del fisico nella pratica consueta della vita senza affannarsi nei momenti critici dell’anno. E si sa che l’uomo sempre di più si sta avvicinando a questa mentalità di saggia attenzione della propria immagine che in nulla gli sottrae virilità ma semplicemente è spia di un più equilibrato rapporto con se stesso e di una recuperata, completa e profonda esigenza di benessere a tutto tondo, compreso quello più specificatamente ‘estetico’.
Il 'post' abbronzatura
E quindi si è tornati dalle vacanze. Sicuramente qualche scampolo di bel tempo sarà ancora possibile ma il più è fatto. Di sole, mare o montagna, attività fisiche o svaghi culturali si è fatto il pieno. Si è riusciti anche quest’anno a vivere il tipo di vacanza più adatto al proprio temperamento ed ora abbronzati a pennello ci si ritrova nuovamente in città in piena ripresa lavorativa. L’aspetto è smagliante e molto attraente. A tutti, chi più chi meno, un colorito ambrato regala un senso di grande salute agendo anche a livello psicologico. Ma sole e salsedine non portano solo abbronzatura ‘sana’ ma in parallelo anche se in modo più subdolo e nascosto assicurano, non richiesti, disidratazione e ispessimento della strato corneo superficiale della pelle insieme a opacità e disidratazione dei capelli.
Nel corso delle vacanze si è stati attenti ad usare prodotti di prevenzione e quindi arginato al meglio i danni possibili ma inevitabilmente l’abbuffata c’è stata e quindi ora la pelle di viso e corpo, che di natura ricambia le cellule, tenderà a perdere anche i pigmenti di melanina prodotti sotto lo stimolo dei raggi solari. Si spiega quindi perchè anche la pelle più curata possa presentarsi leggermente più ruvida, spessa al tatto e tendente ala desquamazione in modo più evidente in alcuni punti, il cosiddetto antiestetico 'effetto farina' (di solito spalle, ventre, gambe soprattutto se non sono stati utilizzati prodotti solari con costanza). Basta a questo punto procedere con alcuni accorgimenti di base importanti.
Obiettivo idratazione super
Attenzione alla detergenza. Evitare il più possibile bagni caldi che hanno davvero il potere di eliminare ogni traccia di abbronzatura e di impoverire troppo la pelle. Meglio la doccia tiepida, sui 37 gradi, con un detergente extradolce per pelli sensibili arricchito di sostanze addolcenti. O quelli creati apposta per prolungare l'abbronzatura che contengono alcuni componenti vegetali che hanno la proprietà di fissare l'abbronzatura e una bassa quantità di tensioattivi, quindi poca schiuma responsabile del distacco delle cellule.
Poi consigliato a tutti un delicato peeling/gommage (utili i prodotti esfolianti in gel ad azione più soft) che rimuova tutte le cellule ormai morte. Eseguito dall'estetista di fiducia o fatto a casa utilizzando un prodotto ad azione levigante ma delicata. E fatto seguire dall'applicazione di un olio per il corpo e di una crema idratante e nutriente per il viso che apportino sostanze nutritive e rigeneranti alla pelle (emulsioni leggere o in gel in caso di pelle grassa). È consigliabile utilizzare al posto della solita crema, almeno il primo mese, il dopo sole proprio per assicurare alla pelle quella dose di idratazione super di cui ha assolutamente bisogno. Meglio uniformare che lasciare la pelle a macchie. In istituto vengono spesso applicati soprattutto sul viso preparati a base di acido glicolico o salicilico specifici proprio per levigare e eliminare in modo compatto gli ispessimenti che creano disuniformità. Se prendere ancora sole diventa difficile qualche lettino (non troppi) o lampada abbronzante così come l'applicazione non indiscriminata di un prodotto autoabbronzante possono aiutare a conservare e ravvivare l'abbronzatura. Ma è importante capire che anche per l'uomo è molto meglio 'curare' la pelle assicurandogli il giusto nutrimento - per evitare rughe e invecchiamento precoce - piuttosto che un innaturale e selvaggio 'look' da 'Caraibi tutto l'anno' che oggi non è neanche più di moda.
Risolti i problemi più impellenti del dopo vacanze, arginate le criticità, sarà poi la volta di studiare un piano di trattamenti a lungo termine che con calma vengono pianificati nel proprio istituto estetico di riferimento. A partire ad esempio per il viso dall'applicazione di fiale a base di vitamine e sostanze restitutive che su una pelle detersa e già trattata in profondità, agiscono nella condizione ideale per diventare una sorta di 'ricostituente' attivo con cui affrontare anche sulla pelle i 'piaceri' dell'inverno in città...
Senza dimenticare i capelli
Viene dato per scontato che anche i capelli siano stati trattati al meglio in vacanza e quindi non si ritrovino in città secchi e opachi quando non del tutto sbiaditi. Meglio in ogni caso una visita dall'acconciatore di fiducia per un ritocco al taglio o al colore quando c'è e per un trattamento restitutivo (con maschere e impacchi) sempre nella direzione del nutrimento e idratazione. Per casa sarà lui a consigliare i prodotti adatti al vostro tipo di capello e quindi un 'prolungamento' domestico delle cure ricevute in salone.