Il cardine del sistema circolatorio è il cuore, che "pompa" il sangue che, a sua volta, convoglia le sostanze necessarie al nutrimento e quindi al funzionamento di tutto l'organismo. Un sistema complesso che può "incepparsi" in vari modi, attraverso il malfunzionamento della pompa centrale o una disfunzione dei vasi sanguigni, o ancora a causa della fragilità di un'arteria o un suo irrigidimento e la conseguente incapacità di assorbire l'aumento della pressione sanguigna. Sono questi meccanismi a determinare una malattia del sistema circolatorio.
Arteriosclerosi
La parola chiave dell'arteriosclerosi è "endotelio", la sottile e delicata pellicola che riveste la parete interna dei vasi sanguigni ed è a diretto contatto con il flusso ematico. E' grazie alle sue caratteristiche che il sangue resta fluido e non coagula come quando fuoriesce da una ferita.L'arteriosclerosi ha inizio quando l'endotelio viene, in qualche modo, danneggiato.
L'arteriopatia cronica ostruttiva degli arti inferiori
Quando la malattia interessa i vasi che portano il sangue alle gambe, alle volte, si hanno una serie di disturbi, più o meno invalidanti, il più caratteristico dei quali è la claudicatio intermittens. I medici chiamano questa condizione arteriopatia ostruttiva periferica (AOP).
Bradicardia
Che cos'è? La bradicardia sinusale è, la diminuzione della frequenza cardiaca (tra 40 e 60 battiti al minuto).
Palpitazioni
La palpitazione o cardiopalmo è la sensazione soggettiva suscitata da una aritmia cardiaca, cioè l'aumento improvviso e repentino della frequenza del battito cardiaco.
Le cardiopatie congenite
Con la denominazione di cardiopatie congenite si definiscono tutti quei difetti più o meno gravi del cuore che si manifestano alla nascita e sono tra i più frequenti: riguardano 8 casi ogni 1000 nati.
Il Colesterolo
Una serie di studi epidemiologici hanno messo in evidenza la correlazione tra i valori del colesterolo nel plasma ed eventi ischemici cardiovascolari; dagli stessi studi è emerso inoltre che vari fattori di rischio, tra cui fumo, diabete e obesità, si potenziano a vicenda, per cui tanto più numerosi sono i fattori di rischio in un singolo individuo, tanto maggiore sarà la probabilità di morte per cause cardiovascolari.
Il colesterolo: le terapie
L'ipercolesterolemia è un importante predittore di rischio cardiovascolare unitamente ad altri fattori più o meno importanti. La sola dieta, se i valori di colesterolo sono al di là un certo valore, non è efficace, tantomeno i vari integratori in commercio. La terapia farmacologica, in molti casi, è dobbligo e i farmaci più efficaci ed utilizzati per la riduzione del colesterolo sono le Statine, di cui esistono diversi tipi in commercio.
Extrasistole
L'extrasistole è, una aritmia cardiaca, cioè la contrazione prematura del cuore o di una sua parte, che altera la successione regolare dei battiti.
La Fibrillazione atriale
La fibrillazione atriale è un'aritmia cardiaca, un tipo di tachicardia caratterizzato da un numero di battiti, teorico, compreso tra i 300 e 600 al minuto. Si tratta di una patologia relativamente diffusa (in Italia ne soffrono circa mezzo milione di persone) che colpisce in prevalenza la popolazione anziana, gli ultrasettantenni, e che si protrae per un certo periodo di tempo, può provocare un ictus o danni al muscolo cardiaco.
Insufficienza cardiaca: Identikit dello scompenso cardiaco
L'insufficienza cardiaca è uno stato fisiopatologico nel quale il cuore non riesce a pompare il sangue in quantità adeguata alle richieste metaboliche dei tessuti oppure può farlo solo con 'pressioni riempimento' sanguigno elevate.
Insufficienza cardiaca: Perchè il cuore si scompensa
Lo scompenso è una malattia a carattere progressivo in cui si verifica un deterioramento della struttura e della funzione cardiaca.
Insufficienza cardiaca, scompenso cardiaco, diagnosi
Dal momento che lo scompenso cardiaco sta diventando uno dei problemi più importanti della medicina moderna, la diagnosi, corretta e precoce, è un fase fondamentale nella parabola evolutiva della malattia.
Varici
Semplici inestetismi o vera e propria malattia, le varici rappresentano ancor oggi un serio problema sanitario e sociale. Molto frequenti specie nel sesso femminile, si stima che una donna su dieci tra i 30 e 60 anni presenti questa patologia, le varici sono dilatazioni venose che per lo più colpiscono gli arti inferiori, gambe e cosce.
Ipertensione
L'ipertensione arteriosa è una condizione morbosa caratterizzata da un aumento dei valori della pressione arteriosa sistolica o massima (rilevabile durante la sistole che è la fase di contrazione del cuore) e della pressione diastolica o minima (determinata dalla fase di riposo o rilasciamento del muscolo cardiaco).
L'ipertensione arteriosa resistente
I valori della pressione arteriosa cambiano con l’età e tendono a modificarsi non solo con l’avanzare degli anni ma anche nel corso della giornata: in genere sono più alti al risveglio e diminuiscono durante il giorno e possono variare a causa di sollecitazioni fisiche ed emotive.
Ipotensione
Per ipotensione si intende quella condizione caratterizzata da valori della pressione sanguigna inferiori alla normalità. L'ipotensione può manifestarsi in conseguenza di altre patologie, per esempio in presenza di uno scompenso cardiaco, di insufficienza dei surreni, di denutrizione e di disidratazione.
Pericardite
La pericardite è un processo infiammatorio che coinvolge la guaina fibrosa che riveste il cuore, detta 'pericardio'.I sintomi possono ricordare quelli di un attacco cardiaco ed includono, dolore toracico ed alterazioni del ritmo cardiaco. La causa è sconosciuta o dovuta ad infezioni virali ma il decorso è sovente benigno ed autolimitantesi, con un trattamento per il quale può essere sufficiente la sola aspirina.
Tachicardia
La tachicardia è, l'aumento della frequenza dei battiti cardiaci oltre il normale valore, dovuta ad aumento del ritmo sinusale.
Aritmie cardiache
Con il termine aritmie si intendono le alterazioni del regolare ritmo e della frequenza delle pulsazioni cardiache. Il ritmo cardiaco normale ha origine nel nodo senoatriale ed è definito ritmo sinusale.
Infarto
La cardiopatia ischemica nelle sue forme (angina pectoris, infarto acuto del miocardio) rappresenta la prima causa di ricoveri nella maggior parte dei paesi industrializzati.
L'apparato circolatorio è l'apparato del corpo umano deputato al corretto funzionamento della circolazione sanguigna, ed è composto da una pompa, cioè il cuore, che è l'organo più importante di questo sistema, e da una serie di tubi che raggiungono ogni area ed ogni organo del corpo, cioè i vasi sanguigni, distinti in arterie, vene, capillari e linfatici.
La circolazione del sangue è fondamentale per l'organismo poiché è tramite essa che ad ogni singola cellula del corpo vengono forniti ossigeno e sostanze nutritive, quindi aminoacidi, zuccheri e grassi. Viene resa possibile dall'azione del cuore, che è un muscolo cavo che attraverso le sue contrazioni, spontanee e ritmiche, fa circolare il sangue in due differenti circuiti, quello polmonare o piccola circolazione, e quello sistemico o grande circolazione.
Attraverso la piccola circolazione il sangue venoso, quindi che trasporta anidride carbonica, viene pompato dal cuore verso i polmoni, dove si scarica, si purifica, carica ossigeno e poi torna al cuore. Da qui riparte per la grande circolazione, cioè viene immesso nelle arterie e raggiunge ogni parte dell'organismo, dove cede l'ossigeno e prende l'anidride carbonica. A questo punto torna verso il cuore attraverso le vene, rientra nel circuito polmonare e ricomincia da capo il suo viaggio.
Sangue venoso e sangue arterioso non entrano in contatto: il cuore infatti, sezionato in senso longitudinale, appare nettamente distinto in due aree, divise da un setto verticale. La parte destra viene chiamata cuore venoso, perché qui passa il sangue venoso, quella sinistra è il cuore arterioso, dove circola il sangue arterioso. Se invece lo si considera rispetto alla parte superiore e inferiore, si vedrà che sopra ci sono due cavità chiamate atri, e sotto altre due cavità chiamate ventricoli.


Posizione del cuore rispettoagli altri organi adiacenti
Il cuore si trova nella parte del torace chiamata mediastino, cioè la cavità situata tra i polmoni.
Il cosiddetto pericardio è composto da epicardio, un foglietto che aderisce perfettamente al muscolo cardiaco, e dal pericardio propriamente detto, un altro foglietto che lo circonda creando una sorta di cavità in cui il cuore può contrarsi liberamente. La parete della cavità è a sua volta coperta da una membrana, denominata endocardio.
Per quanto riguarda la forma, può ricordare vagamente un cono rovesciato, con la base in alto e la punta in basso a sinistra. Le dimensioni variano da persona a persona e in base al riempimento; in media, per quanto riguarda un uomo adulto, si parla di 13 centimetri in senso longitudinale, quindi dall'apice alla parte superiore, e 11 centimetri in senso trasversale, mentre lo spessore nella direzione che va dalla spina dorsale allo sterno è di massimo 8 centimetri. Nelle donne è lievemente più piccolo. Anche nel peso non c'è un valore standard: il peso medio è di circa 300 grammi, ma può variare fra 280 e 340 in un maschio adulto e fra 230 e 280 grammi in una femmina adulta. Le cavità rilasciate possono contenere quasi 500 millilitri di sangue.
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Il cuore è dunque non solo sezionabile longitudinalmente in una parte destra e sinistra, ma anche trasversalmente: il solco detto coronario o atrioventricolare separa la parte superiore, composta da due atri, uno destro e uno sinistro, e la parte inferiore, con i due ventricoli. Gli atri sono separati tra loro dal solco interatriale, i ventricoli sono divisi da due solchi, uno anteriore e uno posteriore, detti interventricolari.
Per quanto riguarda l'esterno, si riconoscono una faccia anteriore o sternocostale, una posteroinferiore o diaframmatica, una base e un apice. La base è composta dalla faccia posterosuperiore degli atri, all'altezza delle vertebre toraciche 5°-8°, ed è in rapporto con aorta discendente ed esofago. L'orifizio di sbocco di vena cava superiore ed inferiore è in corrispondenza dell'atrio destro, quello delle vene polmonari di destra e sinistra è invece in corrispondenza dell'atrio sinistro.
La punta bassa del cuore, ossia l'apice, corrisponde al verticolo sinistro ed è in rapporto col polmone sinistro all'altezza del quinto spazio intercostale. La parte destra e quella sinistra del cuore non sono in comunicazione, ma all'interno di ogni parte comunicano fra loro le due cavità corrispondenti: atrio e ventricolo sono in comunicazione tramite l'orifizio atrioventricolare, sia a destra sia a sinistra. Quindi ci sono due orifizi, che regolano il passaggio del sangue e ne bloccano il reflusso. La valvola dell'orfizio atrioventricolare destro si chiama tricuspide (ossia ha tre cuspidi, tre lembi a punta), quella dell'orifizio atrioventricolare sinistro è la valvola mitrale, che ha due cuspidi. I muscoli papillari sono strutture colonnari che si trovano nei ventricoli e che collegano apice e pareti dei ventricoli ai lembi delle valvole, a cui sono fissati tramite i tendini detti corde tendinee.
Nei ventricoli ci sono anche i forami arteriosi: a destra quello per l'arteria polmonare, a sinistra quello per l'aorta. Anche gli osti arteriosi hanno delle valvole, dette semilunari perché ognuna è formata da tre lembi semilunari.

L'aia cardiaca è l'area della parete toracica anteriore in cui si trova il cuore, la cui rappresentazione è utile durante l'esame obiettivo per valutare se morfologia e fisiologia del cuore sono nella norma. La percussione infatti può rendere l'idea delle dimensioni e con l'ascultazione si valutano i toni cardiaci, cioè i rumori prodotti dal flusso del sangue attraverso gli osti cardiaci. L'ascultazione si fa su punti specifici, chiamati focolai di ascoltazione, che sono quattro. Il primo è il focolaio mitralico: il rumore è conseguente alla contrazione del ventricolo sinistro, e si ascolta nella regione chiamata itto della punta, che corrisponde all'apice del cuore, nel quinto spazio intercostale.
Il secondo è il focolaio tricuspidale, il cui rumore corrisponde alla contrazione del ventricolo destro, e si ascolta nel quinto spazio intercostale destro, vicino allo sterno. Poi c'è il focolaio polmonare, nel secondo spazio intercostale sinistro presso lo sterno, dove si apprezza principalmente il rumore dovuto all'attività dell'arteria polmonare. Infine il focolaio aortico, all'estremo costale del secondo spazio intercostale destro, permette di ascoltare il rumore causato dall'attività aortica. Quindi l'aia cardiaca permette di individuare i punti che corrispondono agli osti arteriosi, polmonare e aortiso, e venosi, orifizi atrioventricolari destro e sinistro.
Fisiologia
Il cuore funziona come una pompa, permettendo la circolazione del sangue, e questo avviene grazie al fatto che si contrae spontaneamente e ritmicamente. Questo movimento continuo è generato da stimoli elettrici che nascono proprio all'interno del cuore, nel tessuto o sistema di conduzione. Questa parte del cuore è formata da fibre muscolari il cui compito non è quello di contrarsi: trasmettono gli stimoli elettrici che fanno sì che si contragga il cuore.
Lo stimolo elettrico vero e proprio nasce in una parte del cuore, nell'atrio destro in corrispondenza della vena cava superiore, chiamato nodo del seno. Ha questo nome poiché è composto da un insieme di elementi muscolari disposti a nodo, o a gomitolo. Lo stimolo elettrico qui prodotto si trasmette al tessuto muscolare dell'atrio, che si attiva e si contrae; quindi interessa il nodo atrio-ventricolare, nel setto interatriale, dove parte un nuovo impulso elettrico. Questo viaggia attraverso fibre specifiche, nel setto interventricolare, che fanno parte del cosiddetto fascio di His, il quale si divide in due branche, a destra e a sinistra, che formano la rete di Purkinje sotto l'endocardio ventricolare. Il ritmo che il nodo del seno dà al cuore è detto sinusale; il ritmo sinusale è pari a una frequenza cardiaca, in condizioni normali, tra circa 70 e 75 battiti al minuto. Gli altri centri esistenti in grado di far contrarre il cuore seguendo una specifica frequenza, quindi capaci di automatismo, determinano una frequenza minore.
La variazione della frequenza cardiaca può essere causata da vari fattori che influenzano l'attività del nodo del seno; così come il sistema nervoso simpatico la accelera, il sistema nervoso parasimpatico la rallenta. Le correnti prodotte dalla propagazione degli stimoli elettrici possono essere registrate con un elettrocardiogramma.
Tutta questa attività di trasmissione degli stimoli elettrici e contrazione serve a far sì che il cuore mantenga la sua funzione di pompa aspirante e premente, la cui energia è fornita dalla sua stessa contrazione. Questo lavoro serve a far funzionare la circolazione sanguigna all'interno di vene, arterie e capillari, e si parla di un volume di traffico di circa cinque litri di sangue al minuto, in condizioni normali. Se ci si sottopone a uno sforzo fisico particolarmente intenso, il cuore può arrivare a pompare fino a venti litri di sangue al minuto.
Tutto il lavoro che il cuore compie contraendosi e rilasciandosi è un ciclo che si chiama rivoluzione cardiaca; le due fasi che si susseguono senza sosta sono dette rispettivamente sistole, cioè la fase di contrazione, e diastole, la fase di rilasciamento. La capacità di pompare è dovuta alla parete muscolare e al sistema vascolare: il cuore contraendosi crea pressione sul sangue che si trova nelle cavità cardiache, che tramite le valvole viene spinto nell'aorta e nel tronco polmonare, i due grandi tronchi che si originano dal miocardio. Le valvole assicurano che il sangue possa procedere solo in una direzione. Il sangue che proviene dalla periferia del corpo si raccoglie nell'atrio destro, quello che arriva dai polmoni nell'atrio sinistro. Dagli atri il sangue passa ai ventricoli, che svolgono la vera funzione di pompa, poiché si contraggono creando una pressione più alta e spingendo così il sangue nell'aorta o nel tronco polmonare. I ventricoli sono più sviluppati degli atri, e hanno uno spessore molto maggiore; mentre gli atri lavorano a pressioni molto basse, i ventricoli sviluppano pressioni molto più alte.

Come visto, alla base della circolazione c'è il concetto di pressione: se nelle arterie il sangue procede grazie direttamente alla spinta cardiaca, in vene e capillari il sangue scorre grazie alla differenza di pressione tra questi vasi e gli atri che hanno una pressione bassissima, quasi nulla. La pressione dipende anche dalle pareti dei vasi che si contraggono, dalla quantità di sangue in circolo, e anche dalla contrazione dei muscoli scheletrici, che aiuta il ritorno venoso.
Quando si parla di misurare la pressione arteriosa, si intende la misura della pressione che c'è nel sistema circolatorio. Si parla di massima e minima perché la massima corrisponde alla fase sistolica e la minima a quella diastolica. Da qui si può capire l'importanza della pressione e la sua misurazione. Un calo di pressione può portare anche alla perdita di conoscenza perché se dalla pressione dipende la circolazione del sangue, una riduzione notevole comporterà un impedimento della corretta circolazione fino al cervello: questo determina la perdita di coscienza, e in casi estremi si può arrivare al collasso cardiocircolatorio e alla morte.
Arterie e vene
Le arterie sono i vasi sanguigni che si diramano dal cuore fino alla periferia dell'organismo. Se in partenza hanno un diametro che può arrivare fino a 25-30 millimetri, più si allontanano dal cuore più si ramificano, diminuiscono di grandezza e diventano le cosiddette arteriole, con un diametro medio di 0,2 millimetri. Le arteriole a loro volta si ramificano in vasi ancora più piccoli, i capillari arteriosi, che hanno un diametro tra 7 e 30 micron (1 micron equivale a un millesimo di millimetro). I capillari arteriosi sboccano nei capillari venosi e nelle vene. Le vene compiono il percorso inverso delle arterie: vanno dalla periferia al cuore. Se le arterie infatti portano alle cellule sangue ossigenato, il compito delle vene è quello di riportare indietro, verso il cuore, il sangue che ha ceduto l'ossigeno e le sostanze nutritive, e si è caricato in cambio dei rifiuti, tra sostanze e gas come anidride carbonica.
Come abbiamo visto, il cuore può idealmente essere suddiviso in cuore destro e sinistro: è il cuore destro che raccoglie il sangue venoso dal corpo e lo pompa nei polmoni.
Il percorso è il seguente: il sangue "sporco", che viene dalla periferia del corpo, arriva a confluire nelle vene cave superiore ed inferiore, da qui entra nell'atrio destro, viene spinto nel ventricolo destro, immesso nell'arteria polmonare, che lo porta ai polmoni per ossigenarsi. Il cuore destro quindi raccoglie e spinge solo sangue venoso, che contiene anidride carbonica. Questo processo si chiama piccola circolazione, cioè la circolazione che riguarda il sangue venoso raccolto nel cuore destro che arriva ai polmoni, viene ossigenato negli alveoli polmonari e viene riportato al cuore, stavolta alla parte sinistra. Della piccola circolazione fanno parte il tronco polmonare che parte dal ventricolo destro, e si divide in arteria polmonare destra e sinistra (ognuna raggiunge il polmone corrispondente); e le vene polmonari, che portano il sangue purificato nei polmoni nell'atrio sinistro. Da qui il sangue passa al ventricolo sinistro e viene pompato verso il corpo tramite l'arteria chiamata aorta. Il cuore sinistro quindi contiene solo sangue ossigenato, destinato ad arrivare a tutte le cellule del corpo: il viaggio del sangue verso il corpo è la cosiddetta grande circolazione.
L'aorta, il tronco da cui poi si diramano tutte le arterie della grande circolazione, parte dal ventricolo sinistro, scende lungo la colonna vertebrale, percorre cavità toracica e addominale, al livello della quarta vertebra lombare termina, diramandosi nelle arterie iliache. L'aorta viene suddivisa in tre porzioni: aorta ascendente, tra cuore e metà sterno, da cui partono le coronarie; arco dell'aorta e infine aorta discendente, che comprende aorta toracica e aorta addominale.
Naturalmente il cuore oltre a pompare il sangue ne è a sua volta irrorato, e ha anzi delle pareti muscolari altamente vascolarizzate, nel caso debba far fronte ad un aumentato fabbisogno energetico, ad esempio per uno sforzo intenso. Le arterie che irrorano il cuore sono dette coronarie e si formano all'origine dell'aorta ascendente, nei seni aortici di Valsalva. Le due coronarie originarie, la destra e la sinistra, si ramificano in vasi che diventano sempre più piccoli e raggiungono tutte le parti del cuore. La coronaria sinistra inizia con un tratto che è detto tronco comune, e poi si dirama in ramo interventricolare anteriore e ramo circonflesso. Orientativamente si può dire che questi rami portano sangue alla parte sinistra del cuore, mentre la destra è irrorata dalla coronaria destra.