Prevenzione: CONTROLLO DELL'IPERTENSIONE

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Prevenzione: CONTROLLO DELL'IPERTENSIONE

Messaggioda Royalsapphire » 23/03/2015, 23:28



E’ utile un controllo periodico della pressione arteriosa?

L’ipertensione arteriosa è uno dei principali e più insidiosi fattori che contribuiscono allo sviluppo delle malattie cardiovascolari, che sono la prima causa di morte ed invalidità nei paesi industrializzati.

In Italia 10 milioni di persone sono ipertesi (circa il 20 % degli adulti e il 35 % degli anziani), poco più della metà sa di esserlo e di questi solo la metà assume una terapia; pertanto meno di un terzo degli italiani affetti da ipertensione arteriosa ha dei valori di pressione soddisfacenti.Questi dati indicano chiaramente come un periodico controllo della pressione arteriosa sia quanto mai consigliabile, anche per soggetti giovani e sani; questo anche alla luce dei sempre minori effetti collaterali e sempre maggiore efficacia della terapia antipertensiva eventualmente instaurabile.

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Ci sono poi dei fattori aggiuntivi che influenzano la prognosi del soggetto iperteso:

Presenza dei principali fattori di rischio non modificabili:

Sesso maschile > 55 anni o femminile > 65 anni di età
Diabete melli
Familiarità per malattie cardiovascolari

Presenza dei principali fattori di rischio modificabili:

Fumo di sigaretta
Sedentarietà
obesità
ipercolesterolemia
alcol (in quantità elevata)
dieta non equilibrata

Presenza di danni d’organo:

aumento della massa cardiaca
malattie renali
placche aterosclerotiche alle principali arterie

quando un soggetto, oltre ad essere iperteso, è anche portatore di uno o più dei fattori di rischio sopra elencati, il rischio di incorrere in una malattia invalidante aumenta.


LA TERAPIA OMEOPATICA PER L'IPERTENSIONE
A cura di Marta Chiappetta

L’ipertensione è un disturbo della circolazione sanguigna. La pressione è data dalla forza con cui il sangue viene spinto verso le pareti delle arterie (pressione arteriosa).
Il cuore, attraverso le sue pulsazioni, spinge il flusso sanguigno attraverso tutto il corpo. La pressione si considera normale tra i 140 mm Hg di (sistolica) e 85 mm Hg di (diastolica). Questi valori possono oscillare in determinati momenti in base ad alcuni fattori, ad esempio se il corpo è in attività.

Circa il 25-30% della popolazione soffre di ipertensione; la patologia colpisce maggiormente gli anziani. Nel 90% dei casi l’ipertensione è asintomatica e può essere primaria (o essenziale) e secondaria.
L’ipertensione si definisce secondaria quando è scatenata da specifici fattori o patologie:
- cause endocrine;
- disturbi ormonali;
- malattie renali;
- patologie congenite.

Nell’ipertensione essenziale non ci sono patologie o cause scatenanti specifiche ma esistono determinati fattori che aggravano la patologia: l’abuso di sale (contenuto in molti alimenti), fumo, alcol, liquirizia. Anche alcuni farmaci come la pillola anticoncezionale e i cortisonici possono generare problematiche ipertensive.
Tutti questi fattori sono importanti concause della malattia ma soprattutto vi è da considerare lo stile di vita: una vita stressante, sedentaria o al contrario eccessivamente iperattiva, associata a un’alimentazione sbagliata o a problemi di obesità, così come gli stress emotivi, le ansie e le preoccupazioni agiscono fortemente sulle oscillazioni della pressione.
Nella maggior parte dei casi l’ipertensione è asintomatica; il paziente scopre di essere iperteso solo quando si sottopone ad una visita medica. Anzi, paradossalmente, avverte un accentuato vigore fisico che può trarre in inganno poiché si tratta di una falsa energia legata all’innalzamento dei valori pressori.
I sintomi si manifestano solo quando l’ipertensione si aggrava; in questo caso può comparire una forte cefalea pulsante, soprattutto al mattino così come vertigini, debolezza, sudorazione, arrossamento degli occhi, emorragie nasali.
L’ipertensione di per sé non è una patologia mortale ma è la causa di disturbi alla circolazione celebrale, di gravi patologie renali e cardiache.

In campo omeopatico ci sono molti rimedi in grado di agire sull’ipertensione. Spesso vengono associati alla terapia allopatica e hanno una funzione di sostegno.
Nell’anamnesi del paziente in cura omeopatica viene riservata particolare attenzione allo stile di vita che conduce, alle abitudini alimentari, alla vita sociale e relazionale, uso di farmaci e droghe. Come per le altre patologie, il rimedio d’elezione sarà quello che rispecchia la totalità dei sintomi.

Nux vomica è indicata quando il paziente è un gran fumatore, tende ad abusare di alcol e cibi pesanti. Ha un aumento evidente di colesterolo e trigliceridi nel sangue.
Conduce una vita stressante e iperattiva, è collerico, sedentario, soffre d’insonnia. Possono associarsi disturbi di stomaco, acidità gastrica, stipsi.

Baryta carbonica si prescrive nei casi di ipertensione degli anziani che lamentano perdita della memoria e del senso di orientamento, ansie e paure forti, soprattutto quella di non guarire dalle malattie. È utile nel trattamento dei soggetti con arteriosclerosi. Sintomi concomitanti sono cefalee, paralisi omolaterale, sudorazione, forti vertigini, acufeni.

Aurum metallicum è uno dei più importanti rimedi dell’ipertensione perché presenta grossa parte dei sintomi emotivi spesso alla base di questa patologia. Aurum è un collerico, ipersensibile a tutti gli stimoli (fisici e psichici). Soffre di forti crisi depressive, ha pensieri suicidi. Durante le crisi presenta un viso rosso e congestionato, forti palpitazioni, gonfiore gastrico,vampate di calore al capo. Caratteristica è la sensazione che il cuore si fermi all’improvviso.

L’ansiolitico per eccellenza, Ignatia amara, è certamente indicato quando lo stato emotivo che alterna momenti di tristezza e di euforia fa oscillare continuamente la pressione. Sono presenti sintomi tipici quali senso di oppressione, gonfiore gastrico, nausea, tremori e contrazioni. È utile in caso di profondi stress emotivi, traumi affettivi, delusioni sentimentali o lavorative.

Le crisi ipertensive sono spesso violente e improvvise: in questo caso si prescrive Aconitum napellus, il rimedio degli stati acuti. Aconitum rappresenta la classica crisi ipertensiva. Ha il viso congestionato, un’ansia fortissima, agitazione e paura della morte, palpitazioni, formicolii e intorpidimento, senso di oppressione, fitte toraciche.

Un rimedio simile ad aconitum nella forma acuta è Glonoinum. È utile nei disordini circolatori improvvisi, quando le crisi violente sono accompagnate da tachicardia, vertigini, cefalea fortissima che migliora premendo il capo. Il paziente è confuso, fortemente spaventato.

Sulphur cura una forma di ipertensione spasmodica che alterna altri sintomi oltre all’ipertensione, come ad esempio problemi cutanei o asma. È indicato per le persone robuste, calorose che soffrono di gonfiore addominale e pesantezza delle gambe.

I disturbi ormonali ed emotivi che caratterizzano la menopausa causano spesso ipertensione nel sesso femminile. In questi casi Lachesis si prescrive alle donne calorose, molto loquaci, eccitate, ansiose, fortemente gelose. Le pazienti presentano spesso problemi cardiaci e durante le crisi hanno forti vampate di calore, palpitazioni, tensione al torace.

Tutti i rimedi vanno assunti nelle diluizioni dalla 5 alla 30 CH. Nel trattamento dell’ipertensione spesso risultano utili le diluizioni più basse per la fase acuta e quelle più alte per un’azione psichica più profonda e mirata.

Bibliografia
Brandl A., Omeopatia pocket, CIC Edizioni Internazionali, Roma , 2006
Hodgson S.S., Il medico in famiglia, Grandmelò, Roma , 1996
Bressan P., Gamacchio R.C., Manuale pratico di omeopatia, Giunti 2009
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