BELLA IN TUTTE LE STAGIONI

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BELLA IN TUTTE LE STAGIONI

Messaggioda Royalsapphire » 24/03/2015, 17:15



BELLA IN TUTTE LE STAGIONI


A cura di Ermelinda Anna Minnella

Cambia la stagione, cambia la pelle!

4 stagioniOgni passaggio da una stagione all'altra, è avvertito profondamente dalla nostra epidermide; oltre allo stress emotivo legato alle nostre percezioni, la pelle subisce anche le influenze esterne. Sbalzi di temperatura e di umidità, agenti atmosferici quali pioggia, vento, sole o gelo, non giovano certo al sottile equilibrio della nostra epidermide. A questo aggiungiamo poi una dose di trascuratezza o di superficialità nella scelta di cure e prodotti, ed il gioco è fatto: pelle spenta ed impura 365 giorni lanno. Volete evitare questo inconveniente? Seguite il nostro programma di rinnovamento...

Splendore in tre fasi

Uno degli errori più comuni è quello di utilizzare per lunghi periodi la stessa linea di prodotti; latte, tonico, creme da giorno e da notte, vengono sostituite solo quando il flacone non ha più nulla da dare. In realtà ogni stagione deve portarci a modificare le cure che rivolgiamo al nostro corpo e al nostro viso. Se in inverno va benissimo una crema dalla consistenza più corposa, in estate al contrario dobbiamo usare un idratante dalla texture leggerissima. In autunno ed in primavera, stagioni di passaggio per eccellenza, dobbiamo invece assecondare e favorire il naturale ricambio cellulare cui lepidermide è soggetta…. parliamo naturalmente di pulizia profonda, idratazione, cure mirate, massaggi e maschere specifiche.


Prima fase: purifichiamo...

La pelle appare spesso offuscata da un velo di opacità che ne riduce la luminosità e ne evidenzia le imperfezioni. Soprattutto dopo un'estate di sole e mare, la pelle appare spenta e, se l'abbronzatura inizia a lasciarci, la cute assume un colorito davvero sgradevole… per cancellare lo stress dal viso occorre innanzitutto una buona pulizia. Per almeno una settimana sarà necessario usare un buon sapone detergente, un gommage o un esfoliante delicato da passare sul viso inumidito con acqua tiepida; l'operazione va ripetuta mattino e sera per i primi sette giorni, e poi protratta per circa un mese ma solo la sera. Se preferite potete assicurarvi una buona pulizia con i vecchi, ma sempre validi, sistemi casalinghi. Il peeling fai da te si può preparare miscelando qualche cucchiaio di yogurt magro naturale con una abbondante manciata di zucchero semolato; l'alternativa per le pelli più grasse è rappresentata dalla miscela zucchero-limone… per le pelli disidratate si può aggiungere alla miscela yogurt-zucchero, una parte di latte detergente nutriente. Dopo aver pulito il viso in profondità, si passa un batuffolo di cotone imbevuto di tonico picchettando e tamponando; si lascia asciugare all'aria e si procede con una crema specifica, idratante per il giorno e nutriente per la sera. Sulle pelli miste o grasse la crema nutriente va sostituita con una seboequilibrante o con una purificante. Per ottenere risultati eccellenti, si consiglia l'uso di una maschera cosmetica, da applicare la sera a giorni alterni per i primi sette giorni, due volte la settimana nei successivi quindici giorni ed infine una volta la settimana a regime ordinario. Per favorire l'azione della maschera, prima dell'applicazione del prodotto, occorre lavare il viso con acqua calda e latte detergente e con il volto ancora umido, bisogna massaggiare con movimenti circolari; sciacquare nuovamente il viso con abbondante acqua calda, tamponare con una tovaglia l'eccesso di acqua e stendere uno strato abbondante di maschera, lasciando agire per il tempo necessario. Dopo aver rispettato il tempo di posa si può lavare bene la faccia e rimuovere ogni residuo con del detergente lava viso.

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Seconda fase: trattamenti specifici

Con la pelle pulita e priva di impurità ogni trattamento estetico e cosmetico darà risultati ottimali. La cosa importante è sapersi orientare nella scelta del prodotto specifico più adatto alle proprie esigenze. Innanzitutto bisogna scegliere che tipo di cosmetico acquistare e dove acquistarlo. Esistono svariate possibilità: dal prodotto naturale a quello galenico, dal preparato fitoterapico a quello cosmetico, dalla profumeria, alla farmacia… ciò che conta è che nel nostro armadietto non manchi nulla. I complici fondamentali sono il latte ed il tonico, entrambi indispensabili per la pulizia di base; a questi possiamo aggiungere uno struccatore per occhi e labbra, utile per rimuovere rossetto lunga tenuta e mascara resistente all'acqua, e se non vogliamo farci mancare proprio nulla, possiamo completare il reparto prima pulizia con dell'acqua termale, da spruzzare su viso, collo e decoltè per una immediata sensazione di benessere.P er la pulizia profonda non possono invece mancare scrub o emulsioni con granuli, maschere, argilla verde ventilata e qualche olio essenziale da miscelare all'argilla. Da non sottovalutare i vapori alle erbe che dilatano i pori aiutando la pelle ad espellere impurità e particelle inquinanti; allo stesso tempo le erbe sapientemente adoperate aiutano a lenire le irritazioni. Per ottenere i massimi benefici dal vapore, bisogna far bollire dell'acqua e versarla in un catino dove avrete posto le vostre erbe di bellezza, acquistate fresche in erboristeria. Dovrete poi coprire il capo con un telo di spugna e rimanere col volto sulla bacinella per circa dieci minuti, facendo in modo di far andare il vapore sul viso senza disperderlo. Tra le erbe detergenti ricordate l'ortica e la camomilla, tra le astringenti il limone, la menta e l'arancio amaro, mentre per cicatrizzare è possibile usare finocchio e ylang ylang. Per la preparazione della maschera all'argilla, usate invece gli oli essenziali: per la pelle grassa scegliete tra salvia, rosmarino, geranio e issopo; per la pelle secca, ma impura, indirizzatevi verso l'estratto di rosa, gelsomino o camomilla. Una volta purificata a fondo la pelle, concedetevi qualche minuto di puro relax con un massaggio delicato effettuato con la punta delle dita, picchiettate cioè della crema idratante su viso e collo fino a completo assorbimento.


Terza fase: dieta cosmetica

La bellezza viene sempre e comunque da dentro, ecco perché per avere una pelle sana e luminosa non è sufficiente effettuare solo trattamenti esterni. Nella maggior parte dei casi un disordine alimentare o una dieta povera di vitamine e sali minerali, sono alla base dei più comuni problemi di pelle; la pelle grassa o impura è il sintomo più evidente di una alimentazione scorretta, ricca di cibi grassi ed esageratamente elaborati, così come la pelle spenta è sinonimo di carenze vitaminiche… basta modificare il proprio regime alimentare per vedere i primi benefici sulla pelle. Innanzitutto bevete molto, aggiungete ortaggi e verdure fresche ad ogni pasto, ridimensionate l'uso di sostanze raffinate e di alcolici. Possibilmente mangiate cibi ricchi di fibra, yogurt, frutta fresca e cereali. L'ideale sarebbe poi fare uso di tisane ed infusi preparati ad hoc in erboristeria. Molte bevande risultano, oltre che utilissime, anche gradevoli e soprattutto in inverno, una tazza di infuso caldo non guasta proprio. Quando vi fate preparare la miscela di erbe, tenete conto non soltanto dei bisogni estetici ma anche di quelli fisiologici; se ad esempio soffrite di digestione lenta, di ritenzione idrica o di qualunque altro disturbo, fatelo presente al vostro erborista, otterrete un mix in grado di aiutarvi su tutti i fronti… Curata l'alimentazione, il primo passo è fatto, ma non basta, adesso dovrete scegliere un trattamento mirato da ripetere ciclicamente; fiale anti-età, idratanti profondi, creme al collagene o al retinolo, alla vitamina A o alla vitamina E… non vi rimane che farvi consigliare dal farmacista o dall'erborista di fiducia, oppure rivolgervi ad una estetista qualificata o prenotare un controllo dal dermatologo. Qualunque prodotto scegliate ricordate di usarlo con costanza e di ripetere periodicamente il trattamento che vi è stato consigliato. Ricordate che il rinnovamento cellulare si ottiene nel tempo, ecco perché per ottenere risultati visibili servono almeno trenta giorni di cure costanti… interrompere il ciclo a metà annullerebbe quanto fatto sino a quel momento, perciò se iniziate un trattamento, portatelo a termine. Qualche minuto dedicato al vostro aspetto, vi regalerà una sensazione di benessere anche psichico, e si sa, per stare bene con gli altri, bisogna prima stare bene con se stessi….



LE NUOVE FORME ESTETICHE FAI DA TE

Uno dei luoghi comuni oggi facilmente superato è che i trattamenti estetici debbano essere lunghi e noiosi. Infatti negli ultimi anni si è assistito ad uno sviluppo di nuove forme cosmetiche che rendono quest’ultime pratiche, facili, veloci e divertenti. Il vantaggio principale di queste nuove forme è che spesso sono auto somministrabili e quindi non richiedono particolari accortezze (sempre se opportunamente utilizzati).

Per citarne alcuni:

I cerotti per i punti neri , sono basati su una tecnica adesiva affine ai grassi che ostruiscono i follicoli, dopo l’applicazione si strappano e portano con sé il tappo di sebo e i corneociti formatisi. La particolare miscela di resine che compongono l’adesivo selezionano il comedone che alla fine si ritroverà attaccato al cerotto in modo visibile.
I cerotti antirughe , in tutte le forme e misure, per i solchi naso-genieni, per le rughe glabellari o per le zone perioculari, permettono a particolari sostanze (ad esempio gli alfa idrossiacidi) di agire in modo intenso, occlusivo e localizzato laddove ce n'è bisogno. Una soluzione molto apprezzata dalle donne all’avanguardia o che avendo una pelle particolarmente sensibile non possono rischiare trattamenti troppo estesi e potenti.
Prodotti bifasici o plurifasici , si presentano in due strati diversi che sono di solito colorati con tinte contrastanti per aumentare l’effetto sorpresa. Il gioco dei liquidi, che agitati si mescolano per poi tornare separati dopo un attimo, affascina ma ha anche un’utilità nei prodotti da strucco. Seguendo la legge del “simile scioglie simile”, questi prodotti asportano sia la parte delle formule solubile in acqua (idrosolubile) sia quella solubile nel grasso (liposolubile). Il vantaggio stà nel fatto che in un cosmetico normale le due fasi richiederebbero una gran quantità di tensioattivi emulsionanti, che per loro natura tendono sì a detergere ma possono anche aggredire le zone delicate su cui si strofina lo struccante, con la possibile formazione di macchie o lievi irritazioni. Il bifasico, infatti, risulta oggi il più delicato.
Le maschere autoriscaldanti , sfruttano la capacità di specifiche sostanze, come gli zeoliti e i poliglicoli, di sviluppare calore una volta a contatto con l’acqua. Dal punto di vista chimico-fisico ciò avviene perché queste molecole essendo attratte dall’acqua liberano in essa l’energia in loro possesso sotto forma di calore. L’aumento di temperatura favorisce la dilatazione dei follicoli pilo-sebacei, consentendo così una pulizia più profonda. Inoltre dato che la velocità di reazione tra sostanze chimiche raddoppia ogni dieci gradi circa di aumento di temperatura, è così esaltata l’azione di alcuni principi funzionali.
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Ci sono prodotti anche per capelli con estratti di frutta e minerali, che hanno un effetto riparante dall'interno per capelli danneggiati:

Le maschere-pastiglia in tessuto , una sorta di pastiglie in fibra di cotone ottenuta per compressione di tessuti sotto vapore e calore si imbibisce di particolari soluzioni cosmetiche e, quasi per magia, si distende in una maschera con forellini e occhi.
Le maschere che raffreddano , principio chimico simile a quelle riscaldanti ma contrario. In questo caso le molecole in soluzione diventano più fredde, perché la reazione è guidata dal grado di disordine che possono raggiungere. Le sostanze si sciolgono ma per farlo devono assorbire calore dall’esterno. Questa reazione tipica di alcuni sali, come il cloruro di calcio e il nitrato di ammonio, è sfruttata per favorire l’effetto tensore e tonificante delle basse temperature, utile ad esempio in caso di rilassamento cutaneo del viso, busto e corpo in genere.
Esistono anche maschere raffreddanti per occhi stanchi.



Tutte queste tecniche auto eseguibili sono di sicuro successo se eseguite con le dovute precauzioni e senza esagerazioni. Per esempio l’impiego di maschere riscaldanti utilizzate in maniera sregolate può dare origine ad un’irritazione della pelle molto fastidiosa. Infine non bisogna dimenticare che l’intervento di un esperto è sempre auspicabile per ottenere dei risultati sicuri e privi di effetti indesiderati.




MASCHERA AD AZIONE SUPERFICIALE BOTU-SIMILE

Nel diciottesimo secolo, nella cittadina tedesca di Ellezelles, morirono alcune persone, che avevano consumato prosciutto non cotto, preparato per una veglia funebre. Non se ne riconobbe la eziologia, ma le modalità dell’accaduto promossero il termine botulismo, dal latino Botulus = salsiccia. I soggetti colpiti mostravano nausea, ipotensione, secchezza delle mucose e tetraparesi flaccida nei territori di distribuzione dei nervi nervi oculomotori.
Solo agli inizi del 1900 si comprese, che il botulismo era determinato un batterio, il Clostridium botulinum, produttore di una potente neurotossina e pochi anni più tardi ne furono messe in evidenza la struttura e le caratteristiche chimiche.

Clostridium botulinum
Clostridium botulinum


La struttura

La tossina botulinica è una voluminosa proteina con peso molecolare di 900.000 dalton, ma solo una piccola parte di essa è responsabile della sua attività. Infatti in determinate condizioni essa si dissocia, in parte, in porzioni polipeptidiche inattive, ma importanti nel mantenere stabile la struttura terziaria e quaternaria, e nella neurotossina vera e propria, del peso molecolare di 150.000 dalton.
Tale ultima è una catena polipeptidica, di cui si riconoscono 7 sierotipi da A a G, a loro vota ancora inattivi. La porzione biologicamente attiva della neurotossina viene liberata da proteasi batteriche o tissutali che, spezzando un legame disolfurico, separano la catena in due segmenti, uno pesante H da 100.000 dalton ed uno leggero L da 50.000 dalton.

Gli effetti tossici

In condizioni normali un impulso nervoso, attraverso un nervo, arriva al corrispettivo muscolo o ghiandola, provocandone rispettivamente la contrazione o la secrezione, mediata dal rilascio di un neurotrasmettitore chimico. La tossina botulinica agisce proprio a livello di queste connessioni (sinapsi), penetra a livello della giunzione nervosa e blocca il rilascio del mediatore chimico; in tal modo la contrazione muscolare o la secrezione ghiandolare vengono ridotte. Tale processo viene definito chemodenervazione.

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Gli utilizzi terapeutici ed estetici

Il famoso fisiologo francese Claude Bernard nel suo libro “ Scienza Sperimentale” scriveva “ I veleni possono essere impiegati sia come mezzi di distruzione della vita che come agenti per il trattamento del malato”; sulla spinta di tale affermazione, nel 1970, il Dott. Alan Scott, oftalmologo californiano, che cercava una soluzione alternativa alla cura dello strabismo, cominciò a trattare alcuni pazienti con la tossina botulinica; tutto questo portò, nel 1980 alla prima pubblicazione circa l’utilizzo della tossina sull’uomo. Da allora il botulino è stato impiegato nei tic facciali e nelle distonie focali e via via in altre patologie come l'iperidrosi ascellare, dei piedi e delle mani.

Recentemente la tossina botulinica è stata autorizzata per il trattamento di alcune rughe mimiche del volto. Le rughe sono una tappa obbligata mano mano che l'età avanza e sono il frutto delle modificazioni interne dell'organismo, cui si intersecano i fattori ambientali, complessivamente indicati come photoaging. Deve essere considerato anche l'incessante movimento della muscolatura mimica del volto, che si attiva per permettere abituali movimenti, ma la sua contrazione si verifica anche a causa dell'emotività: basta pensare alle espressioni accigliate, arcigne, dure, dolci, allegre, preoccupate che sollecitano i muscoli corrugatori, i frontali, gli orbicolari, gli elevatori ed i depressori delle labbra ed il muscolo procero. In definitiva le rughe mimiche rivestono, un duplice ruolo sul volto umano: influenzano la valutazione anagrafica e quella caratteriale. La reiterata contrazione di uno o più settori muscolari mimici aumenta i solchi di espressione, contribuendo all'alterazione ed all'invecchiamento dell'incarnato. Il medico ha a disposizione, per attenuare tali inestetismi, il peeling, la dermoabrasione, il lifting, i rivitalizzanti, gli enfatizzanti, i filler, e, da poco tempo, la tossina botulinica.

Fu proprio il dottor Alan Scott, durante i suoi studi sui trattamenti delle malattie oculari con la tossina botulinica, osservò che l'uso di tale tossina attenuava le rughe perioculari, ma il primo studio sistemico sul suo uso nel ringiovanimento facciale, che riguardava le rughe glabellari, fu presentato da Carruthers A. e Carruthers J. nel '90 e pubblicato nel '92.

I vari tipi di rughe facciali
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Tipologie di rughe

Solo recentemente, per effetto dei continui sviluppi tecnologici, è a disposizione del medico una maschera particolare ad azione simil botulinica formata da una componente solida in polvere che viene mischiata in giuste proporzione con la componente liquida.

Tra i principi attivi, presenti nella soluzione liquida della maschera si trova un esapeptide botulino-simile, ottenuto mediante tecnologie avanzate, “Macrocystis pirifera/hidrolysed wheat protein” che porta il nome di lysediner R. Trattasi di una alga bruna che incrementa la sintesi di collagene, elastina, fibronectina; riduce, controllandola il ruolo delle proteinasi, per cui si realizza attività tonificante, antiproteinasica, riduce la profondità delle rughe, previene l'invecchiamento cutaneo, interferisce sul meccanismo di formazione delle rughe con effetti miorilassanti, regola la sovrapproduzione di catecolamine.

Applicazione

Si procede al posizionamento della maschera sul volto precedentemente deterso e, se necessario, sul collo e sul decolleté; eventualmente, se il medico lo ritiene opportuno, il volto va trattato con un peeling per assottigliare ulteriormente l'epidermide e quindi favorire la penetrazione dei principi attivi. Il tempo di posa della maschera è di almeno 40 min., durante il quale il meccanismo occlusivo della maschera stessa permette un contatto prolungato dei principi attivi con la pelle, favorendone così la penetrazione più in profondità.

Al momento opportuno la maschera viene rimossa e si applica una lozione riossigenante vitaminizzata Si passa quindi all'applicazione sul viso di una crema specifica che rafforza la condotta terapeutica precedentemente seguita.

In definitiva la maschera prevede:

Mescolare in un recipiente largo la polvere e il liquido con una spatola fino ad ottenere una pasta omogenea, quindi aggiungere del catalizzatore continuando a mescolare;
Applicare sul viso struccato e pulito con soluzione fisiologica la maschera;
Lasciare la maschera in posa per circa 40 minuti;
Rimuovere la maschera;
Impacco con lozione riossigenante per circa 3 minuti;
Applicare al viso una crema;
Applicare alle palpebre l'emulsione specifica;
Applicare 1 maschera una volta la settimana per 3/4 volte;
Procedere poi con una maschera ogni 2 mesi.

L’utilizzo della maschera è opportuno soprattutto per pelli con evidenti segni di ageing; la stessa applicazione può essere ripetuta e, a giudizio del medico, si possono effettuare impianti di filler, rivitalizzazione e quant'altro possa essere utile.

I vantaggi della metodica su indicata sono rappresentati, rispetto al botulino iniettato, dal suo carattere soft, proprio perché non si prevedono iniezioni, per cui è impossibile il verificarsi di lividi, ecchimosi e gonfiori. Si ha per tale motivo una buona compliance del paziente. I risultati sono buoni se riferiti alle rughe fini superficiali, anche perché si ha la possibilità di agire su zone vietate o difficilmente trattabili con il botulino iniettivo come le palpebre, i solchi nasogenieni e le labbra. Inoltre la delicatezza di azione della maschera permette di trattare attori, politici, addetti alle public relations, ove la mimica facciale è importante e la tossina botulinica potrebbe, se iniettata da mani inesperte, alterare la mimica dell'incarnato.

Tra gli svantaggi va considerata la possibilità di agire solo su rughe molto superficiali e la necessità di un'eventuale riapplicazione. Tuttavia la maschera rappresenta, comunque, un vantaggio nell'arsenale terapeutico a disposizione del medico, poiché essa non interferisce con l'applicazione congiunta di altre metodiche mediche, come le stesse iniezioni di botulino, che possono aver ragione per esempio su una ruga glabellare profonda.



TRATTAMENTO RESTITUTIVO NUTRIENTE / ANTIETÀ



Nella società attuale l'essere esteticamente gradevoli e di aspetto giovanile è un fattore importante: può aiutare nelle relazioni, sia nell'ambiente di lavoro che in privato. Sono perciò sempre più numerose le proposte di trattamento cosmetico/estetico studiate per prevenire ed attenuare l'invecchiamento cutaneo.

Come illustrato nella sezione invecchiamento della pelle, il fenomeno è caratterizzato dalla minore capacità dei tessuti di rigenerarsi, che si evidenzia nell'epidermide (la parte più esterna della pelle) con un generale assottigliamento ed una minore idratazione. Molti sono i fattori interni ed esterni che contribuiscono ad aggravare questa situazione. Tra i fattori esterni più importanti si sottolinea il danno alla cute derivante da eccessive esposizioni alle radiazioni solari o UVA artificiali.

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Per nutrire e rivitalizzare le pelli aride e disidratate, la moderna cosmetica funzionale offre oggi una vasta gamma di prodotti. I principi attivi in essi contenuti sono in grado di attenuare, ed in parte ritardare, l'invecchiamento cutaneo. Sostanze funzionali di origine biologica sono le proteine idrolizzate di collagene, di elastina, reticolina, fibronectina e alcune vitamine. Queste sostanze sono in grado di trattenere l'acqua nei tessuti e hanno la capacità di formare sulla superficie cutanea un vero film protettivo. Ricordiamo ancora l'NMF, fattore naturale di idratazione, il miele, l'acido gammalinoleico, il gammaorizanolo estratto dall'olio di riso, le ceramidi.





Trattamento restitutivo nutriente - Esempio di protocollo

Detergere accuratamente viso, collo e décolleté utilizzando un detergente specifico per pelli aride e devitalizzate
Tonificare utilizzando una lozione tonica analcolica contenente estratti vegetali con azione addolcente, lenitiva
Applicare sulle aree cutanee da trattare uno strato compatto ed uniforme di crema acidificante e riacidificante per preparare la pelle al trattamento
Dopo un tempo di posa di circa 10 / 15 minuti eliminare i residui di crema acidificante ed applicare sulla zona di pelle da trattare una dose generosa di siero antietà contenente principi attivi ad azione nutriente restitutiva (complessi vitaminici, acido ialuronico, oligoelementi termali)
Favorire l'assorbimento rapido del siero con manovre di massaggio pneumatico (tecnica di massaggio ad azione stimolante/ossigenante) per favorire la riattivazione della microcircolazione superficiale
Applicare sulla pelle una dose generosa di crema ricca nutriente (principi attivi contenuti: bisabololo, burro di karitè, lecitina di soia, Vitamine E, A, C, B5) ed eseguire un accurato massaggio manuale
Eliminare i residui di crema ed applicare sulla pelle uno strato uniforme di maschera antirughe per pelli secche e devitalizzate. (Tempo di posa 10 -15')
Eliminare la maschera e tonificare
Applicare una dose di siero concentrato antietà e favorire l'assorbimento
Concludere il trattamento applicando sulla pelle uno strato uniforme di crema ricca nutriente

L'esperto consiglia

Detergere la pelle mattina e sera utilizzando un detergente delicato che eserciti sulla pelle un azione detergente non aggressiva e rispetti il mantello idrolipidico cutaneo;
Tonificare la pelle mattina e sera utilizzando un tonico analcolico contenente estratti vegetali ad azione addolcente (malva, camomilla, hamamelis);
Utilizzare due volte al giorno(mattina e sera ) un siero revitalizzante arricchito da estratti restitutivi antietà (complessi vitaminici, acido ialuronico, oligoelementi termali);
Utilizzare una/due volte al giorno una crema ricca antirughe, soprattutto nelle stagioni fredde e dopo lunghe esposizioni solari;
Utilizzare 2/3 volte la settimana una maschera emolliente/nutriente.
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