da Eliminato » 16/11/2021, 13:05
Ciao Mercury, ho un vissuto di alcolismo alle spalle, come tutto il mio albero genealogico a dir la verità (pare ci siano dei geni trasmessi ma, al contempo, un passaggio di consegna di questa abitudine da una persona all'altra, causa ambiente di questa natura). Ecco, io ti capisco e ho sentito la tua sofferenza, perché è stata la stessa mia. L'etilismo diventa una malattia vera e propria, esatto. È facile ricadere, facilissimo, soprattutto per la comodità di rinvenimento di bevande alcoliche in ogni situazione o luogo. L'alcol, per me, era diventato tutto: non solo un antidepressivo e un ansiolitico rapido al bisogno, ma pure il mio analgesico (soffro di alcune patologie croniche), il mio sonnifero... la mia intera vita. Tutto girava intorno a esso. Insomma, ogni occasione per me era diventata "quella giusta" per bere. La mia mente era arrivata a trovare ogni giustificazione. E una volta bevevo per un'occasione di festa, un'altra perché avevo passato una brutta giornata, un'altra per i dolori che non riuscivo a placare con gli antidolorifici, un'altra era per stare in compagnia, un'altra ancora era per festeggiare una serata da solo a casa mia. Insomma, l'alcol era la mia coccola calda e accogliente, un abbraccio mai avuto quando ne avevo bisogno. Inoltre, nelle occasioni sociali, mi disinibiva al punto da riuscire a eludere le mie barriere dovute all'ansia / fobia evitante. Il fatto di riuscire a fare molte amicizie e dunque ottenere maggiori feedback grazie alle mie bevute, poi, di certo non aiutava (bevute spesso vissute nel segreto - cominciavo già prima di lasciare casa infatti - era diventato un rituale sacro - nessuno doveva sapere). Purtroppo, ritenendo io il piacere dato dalle sostanze stupefacenti mille se non diecimila volte superiore a quello del sesso, non avevo scampo. L'alcol addirittura su di me aveva un effetto superiore ad alcune medicine usate come droghe, come la morfina che mi fu data anni fa in ospedale. In base a come lo dosavo, potevo maneggiarlo per ottenere qualsiasi effetto utile per me. La cosa che più mi ha colpito, parlandone poi a posteriori con il mio neuropsichiatra dopo un ricovero in clinica, fu questa: l'etanolo aveva il pregio di cancellare i miei difetti ed esaltare la mia parte di personalità nascosta ma vivace, allegra, esplosiva e sognatrice. A volte mi faceva sentire adrenalinico, invincibile, capace di poter fare ogni cosa. A te succede qualcosa di simile? Io ti ho riportato tutto quello che questa maledetta e amata droga faceva su di me, nella speranza ti senta rivisto almeno parzialmente nel mio vissuto. Tutt'oggi non rinnego del tutto la mia storia perché, devo ammettere, se non ci fosse stato l'alcol non avrei alcuna memoria di giovinezza o momenti piacevoli, senza contare che più volte mi sono salvato dal farla finita proprio perché c'era il mio salvatore, l'alcol che tutto sapeva far dimenticare. Ma veniamo alle cose negative, sì da distogliere i più giovani dal binge drinking (in effetti era questa la patologia di cui soffrivo io, magari stavo giorni senza bere nulla, poi ingurgitavo litri e litri nel giro di pochi minuti): mi sono ritrovato col fegato ingrossato e danneggiato dopo un'ecografia addominale inoltre, se prima ho scritto che il più delle volte l'alcol mi aveva salvato dal porre fine alla mia esistenza, una volta mi diede così tanta forza che mi fece commettere senza più pensieri un atto di non ritorno. Ragazzi, state attenti: questa droga è diabolica! Tentai di interrompere di botto l'abitudine, ma smisi di dormire ed ebbi un esaurimento nervoso, mi vennero le allucinazioni. Oggi ne sono uscito da quasi otto anni, ma mi sono dovuto far aiutare e tantissimo hanno fatto antidepressivi e benzodiazepine, oltre ad altre sostanze disassuefanti di cui bisogna discutere col proprio curante. Se ne può uscire ma chiaramente, per quest'ultima cosa, ci vogliono tanti anni di terapia come ho fatto io, altrimenti è facile tornare punto e a capo. Utile anche il consiglio di chi ha citato il caffè: verissimo, per me esso è stato un validissimo sostituto, ma mi raccomando di passare poi al decaffeinato nelle ore serali. Io comunque mando un abbraccio a te Mercury e a chiunque sta combattendo contro questo demone ingannatore, speranzoso che questa mia lunga testimonianza possa esser letta in futuro anche da altri, motivo per cui mi scuso per l'estensione e forse prolissità, ma ciò serviva per rendere il tutto più vivido possibile. Ciao!