Tu sei il tuo solo maestro.

:) Semplicemente dare spazio alle proprie piccole felicità.
Cerchiamo di sfruttare questo forum per dare alla gioia l'importanza che merita e condividiamo i momenti e le cose che ci rendono felici.
Da quando veniamo al mondo, nasciamo dotati di un potere immenso. Il solo trovarci a questo mondo con questa tecnologia e medicina avanzata, è tutto frutto della fantasia, della tenacia e della fiducia in se stessi di bambini che sentivano di essere inarrestabili e che hanno lasciato andare la propria immaginazione e invettiva a briglie sciolte, e questi di oggi sono i risultati! Anche noi possiamo seguire i nostri veri ideali, la nostra spinta vitale autentica e ottenere risultati esorbitanti.
Cambiamo tutto ADESSO!

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Messaggioda Whisper » 29/12/2016, 14:49



Adrien ha scritto:
Whisper ha scritto: Mi sembra lo faccia apparire troppo facile.


Credo che il Buddha sapesse ben quanto NON lo sia...

Appunto perché lo sapeva non capisco perché non scrivere che lo è. Nel senso, anche io spesso leggevo queste cose, mi apparivano così semplici e mi sentivo male perché pensavo "se è davvero così facile, perché io non ci riesco?".
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Messaggioda Ātman » 29/12/2016, 15:02



Whisper ha scritto:
Adrien ha scritto:
Whisper ha scritto: Mi sembra lo faccia apparire troppo facile.


Credo che il Buddha sapesse ben quanto NON lo sia...

Appunto perché lo sapeva non capisco perché non scrivere che lo è. Nel senso, anche io spesso leggevo queste cose, mi apparivano così semplici e mi sentivo male perché pensavo "se è davvero così facile, perché io non ci riesco?".


Non puoi giudicare da quell'estratto. Si tratta solo di alcune righe di un'opera ben più ampia, inclusa a sua volta in un canone sconfinato...
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Messaggioda Whisper » 29/12/2016, 15:08



Adrien ha scritto:
Whisper ha scritto:
Adrien ha scritto:
Whisper ha scritto: Mi sembra lo faccia apparire troppo facile.


Credo che il Buddha sapesse ben quanto NON lo sia...

Appunto perché lo sapeva non capisco perché non scrivere che lo è. Nel senso, anche io spesso leggevo queste cose, mi apparivano così semplici e mi sentivo male perché pensavo "se è davvero così facile, perché io non ci riesco?".


Non puoi giudicare da quell'estratto. Si tratta solo di alcune righe di un'opera ben più ampia, inclusa a sua volta in un canone sconfinato...

Non metto in dubbio che dietro ci sia un'opera molto più ampia e articolata, ma la frase riportata è quella e ho scritto solo come mi ha fatta sentire. E di libri che riportano passaggi come quelli ce ne sono un sacco. Ammetto di essere del tutto ignorante in materia e il mio punto di vista è sicuramente discutibile..non voleva essere un attacco :)
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Messaggioda Ātman » 29/12/2016, 15:14



Whisper ha scritto:Non metto in dubbio che dietro ci sia un'opera molto più ampia e articolata, ma la frase riportata è quella e ho scritto solo come mi ha fatta sentire. E di libri che riportano passaggi come quelli ce ne sono un sacco. Ammetto di essere del tutto ignorante in materia e il mio punto di vista è sicuramente discutibile..non voleva essere un attacco :)



E la mia non voleva essere una difesa, non sono nemmeno buddhista (o etichettabile in altro modo).

Però hai toccato un punto importante, forse una tendenza accentuatasi negli ultimi decenni a voler sintetizzare in "pillole di saggezza" ciò che richiede un intero percorso di vita...
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Messaggioda Ātman » 30/12/2016, 10:26



Ieri accennavo al problema della traduzione di quelle righe. In effetti, confrontandole con una versione inglese, emergono alcune cose interessanti:

In truth, one is one's own master, for what other master can there be?
By mastering oneself, one acquires a mastery which is difficult to achieve.


Che potremmo tradurre, fin troppo letteralmente (ma per cogliere le assonanze presenti anche nell'originale in lingua pāli):

In verità, ciascuno è il proprio padrone (signore), poiché quale altro padrone può esserci?
Padroneggiando se stessi, si ottiene una padronanza che è difficile conquistare.


Da questo deduciamo che la traduzione italiana in apertura del topic, basata su una versione inglese, traduce alternativamente "master" come "maestro" e "padrone": ma, mentre in inglese il termine può essere reso nei due modi, in pāli (la lingua originale) no.

Per evitare ulteriori fraintendimenti, quell' "essere padrone di se stessi" è riferito alla capacità di seguire una retta condotta etica controllando la mente e i sensi, non alla possibilità di fare quello che ci pare (come nuocere al prossimo). Il Dhammapada si focalizza infatti principalmente sull'ambito etico, senza troppi slanci metafisici (che in verità preferisco).
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Messaggioda Keys to the Kingdom » 31/12/2016, 14:19



un uomo comune non può essere il proprio maestro....se no è destinato al fallimento.
Esiste un solo vero Maestro ed è Cristo, chi non lo cerca sarà convinto di essere indipendente, libero e di conoscere la propria natura...ma in verità sarà solo schiavo di un ideologia che non è certo frutto del nostro io, ma della cultura e del contesto sociale da cui veniamo incosciamente subliminati, o comunque da altre influenze esterne

la verità può essere una sola ed oggettiva, non possono eistere e coesistere decine di verità soggettive, così come le regole che governano la natura nella terra o l'universo sono uniche, puoi solo capirle e sfruttarle a tuo vantaggio, non sovvertirle o credere di poterci riuscire senza subire delle conseguenze a lungo termine

il buddismo e la reincarnazione non sono teologicamente e oggettivamente corretti secondo quello che ho potuto constatare, ma li reputo pari ad un falsario e alla sua carta moneta tarocca...riesce ad ingannare qualcuno, ma non una banca e i suoi sistemi contro la contraffazione.
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