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Spesso, si sente dire che la vita è un dono e come tale va rispettato e preservato. E' davvero così? Voi cosa ne pensate?

dipende dai momenti e dalle circostanze. Io ho avuto una vita meravigliosa per tanti anni. Ho amato e sono stato amato, ho avuto tre figli stupendi e un buon lavoro. Poi il matrimonio ha cominciato a scricchiolare e a maggio dell'anno scorso mia moglie mi ha lasciato. Ora la mia vita non mi interessa più, sento solo dolore. Non mi uccido perché ho tre figli e mia moglie da mantenere.

68love ha scritto:dipende dai momenti e dalle circostanze. Io ho avuto una vita meravigliosa per tanti anni. Ho amato e sono stato amato, ho avuto tre figli stupendi e un buon lavoro. Poi il matrimonio ha cominciato a scricchiolare e a maggio dell'anno scorso mia moglie mi ha lasciato. Ora la mia vita non mi interessa più, sento solo dolore. Non mi uccido perché ho tre figli e mia moglie da mantenere.

Questo è vero, le stagioni della vita sono aleatorie. Ma, dal momento che hai vissuto bei momenti, in un futuro prossimo, potrebbero ritornare seguendo la ciclicità delle vicissitudini.

Per quanto mi riguarda quando penso alla mia vita m’inmagino immersa in acqua, con i piedi tocco la sabbia, però non ci sono problemi perché mi sono appena buttata in acqua quindi ho ancora molto ossigeno, ad un certo punto mi accorgo che se non risalgo potrei affogare e cerco di risalire ed è lì che i piedi cominciano a sprofondare nella sabbia, cerco di spingermi per risalire ma dopo diversi tentativi sprofondo sempre di più e mi rendo conto che tutto lo sforzo che ho fatto per cercare di risalire è stato inutile quindi semplicemente mi lascio andare.
Io la vedo così, non so se una vita che non vale nulla debba essere preservata, forse si, finché si può

Per me non è affatto un dono nè una disgrazia, io non sapendo con certezza l'esistenza di Dio non saprei chi possa averci fatto questo "dono" e perciò non lo penso come tale. Io ho due pensieri: il primo consiste nel fare della vita ciò che si vuole (senza fare del male ad altri), incluso finirla con le proprie mani. Il secondo consiste nel fare ciò che si vuole seguendo le emozioni (seguo più questo pensiero), ad esempio, io non consiglierei mai a qualcuno di suicidarsi perché farebbe provare emozioni negative sia a me che alla sua famiglia e ai suoi amici. Io mi sentirei in colpa soprattutto per aver "deciso" della sua vita e ciò è intollerabile.

In conclusione, sinteticamente, per me ognuno fa ciò che più gli aggrada, sperando sempre che lo faccia per propria volontà.

Per me la vita...è la possibilità di mettere alla prova me stesso con le dinamiche di questo universo. E' una sfida affascinante e sorprendente....questa è la mia vita.

La mia idea è che niente ha valore di per sé, siamo pupazzini nelle mani del caos e dell'entropia. Però siamo in grado di dare - più o meno arbitrariamente - valore alle cose, per cui la risposta per me è che la vita ha esattamente il valore che le si dà.

Come dissi una volta non considero regalo qualcosa che ad un certo punto ti viene chiesto indietro e spesso sottratto contro il tuo volere.
Se così non fosse il mio punto di vista sarebbe totalmente differente, sarei una persona nettamente migliore, vogliosa di migliorare continuamente curiosa del futuro e delle sue infinite opportunità.

Il valore della vita resta comunque variabile in base a tantissimi fattori sui quali non abbiamo alcun potere, in altre condizioni a questo punto della mia esistenza avrei potuto tranquillamente essere morto ma anche ritrovarmi felice con una persona al mio fianco e con cui ero intento a progettare un futuro, nulla di così sorprendente, una semplice vita umana, ma è andata diversamente e così mi ritrovo fin dal principio solo e tenuto a distanza come un appestato. Non potevo chiedere di meglio

A volte ha il massimo valore, a volte penso che non valga la pena lottare..

Facile: dipende con che cervello nasci.
Conosco tante persone con buona chimica nel cervello per i quali sicuramente la vita è una bella avventura. Se gli capitano disgrazie loro recuperano e quel che non li uccide li rende più forti.
Se invece hai un cervello difettoso come il mio, che sono capace di avere paura di tutto (anche del nulla) andare in ansia senza motivo, essere triste senza motivo, farmi colpe senza motivo, fissarmi inesorabilmente sugli aspetti strazianti di qualunque vicenda... allora no, non vale la pena. Però ho paura anche della morte, quindi mi tocca stare qui a cercare di gestire questo disastro.
La fede? Guardando da quella parte non ho mai sentito niente. Potrei fingere, ma sarebbe inutile. Mi sprecavo a pregare di non perdere... esattamente quello che invece ho perso.
Tutto questo può essere un DONO?
E' una CONDANNA.
Ovviamente le persone con il cervello sano questo spesso non lo capiscono e credono che sia un problema di volontà, ma non è così.
Dico tutto questo molto serenamente e lucidamente a quasi cinquant'anni.