Sto cercando di informarmi a riguardo. Ora sembrerebbe che i riti di passaggio del passato (riti collettivi riconosciuti dalla società, nel caso specifico gli adulti) non ci siano più (non mi esprimo sul giusto o sbagliato ma una volta c'era il militare, il matrimonio e altro) , infatti non so cosa bisogna fare per diventare grandi. E sopratutto essere riconosciuti come tali.
Per esempio i miei genitori ritengono una tappa obbligata andare via di casa (però non bisogna allontanarsi eh)con il lavoro fisso (?) e metter su famiglia (ma se non voglio e non posso procreare). questo è il loro ideale che io non condivido.
Mi chiedo quindi quando sarò adulta, matura e mi svincolero dal ruolo di figlia(nel mio caso dipendente, senza identità)? Negli ultimi anni ho affrontato e sto affrontando una sorta si adolescenza in ritardo (ribellione,desiderio di identità mia, spazio). Io mi sento non solo indietro rispetto ai miei coetanei (è un dato di fatto ma non così rilevante dopotutto) ma mi sento ingabbiata nel ruolo di figlia/bambina/incapace di stare al mondo. Credo che mi sentirei così anche se raggiungessi i miei coetanei.
Non c'è una risposta univoca, cerco più che altro spunti da cui attingere.
Sicuramente non sono l'unica a sentirmi così, sembrerebbe un problema generazionale, privo di punti di riferimento, senza certezze (ma non sono interessata a parlare di società, generazione e mutamenti, anche se ne sto tenendo conto).
Secondo voi cosa bisogna fare per diventare grandi? Ci sono delle tappe da raggiungere? Prove da affrontare?
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