Alostex ha scritto:malika ha scritto:Sono appassionata d'arte.
È vero magari un libro in biblioteca non costa nulla.
Andare a una mostra credimi già costa di più. Se è nella grande città siamo sui 30 euro tra spostamenti, la mostra, senza fermarmi a mangiare o fare altro.
E allora benvenuta nel club. Lo sono anche io. Non ho amici che disegnano, non ho amici a cui piaccia l'arte. Il mio artista preferito è morto da un pezzo e di mostre sue non ne fanno mai se non in Austria o in Germania. Ho coltivato le mie passioni comprando libri su di lui, disegnandolo, leggendo su di lui, trovando altri fan online. Gestisco pagine su wikipedia che hanno a che fare con lui. Ho Deviantart. Direi che ci sono molti modi per inseguire le proprie passioni, no?
Cerca le varie associazioni che ci sono nella tua città. Pure nella mia che è minuscola ci sono associazioni per amanti dell'arte, le raggiungi coi bus.Ma ora che sono a casa, nel mio circondario che odio, non è facile dire "prendo e mi concedo questo". Sto risparmiando ogni singolo centesimo, lavoro e basta. Torno a casa e non so cosa fare. La sera leggo o guardo serie TV o documentari. Non ho contatto né umano né materiale.
Ripeto, le associazioni. E per quanto riguarda il lavoro è pieno di lavoretti che potresti fare. Basta che guardi su indeed e qualcosa lo trovi di sicuro. O per lavoretti a caso guarda nelle biblioteche, negli annunci pubblici, e sul sito ti-aiuto.Avevo provato in passato a iscrivermi a organizzazioni volontariato: solo anziani e occasioni di attività solo nel weekend. Io lavoro sempre nel week end e non mi è possibile partecipare.
Non so quanti anni hai, ma sul fatto che si trova gente adulta per le attività ti capisco. Ma almeno è un buon posto per cominciare.
Tantissime associazioni fanno cose durante la settimana. Di robe che fanno al weekend io ne devo ancora incontrare, quindi.Mi piacerebbe tornare a studiare all'università maturità ridono di me. Anche leggere un libro è difficile, perché finisco sempre sotto pressione. Non mi sento libera di esprimermi.
Puoi spiegarti meglio?La gente si lamenta sempre del lavoro, del ragazzo, dei social che non funzionano, mai un discorso che vada oltre al "la vita fa schifo". Io ascolto ma sono risucchiata da ciò ogni giorno, non la libertà di dire: io sono così. Mi sono sentita dire recentemente che sono la pecora nera, la diversa, da persone che dovrebbero invece incoraggiare il fatto che possa essere unica e non un robot che si fa selfie.
O sei particolarmente sfigata o può anche darsi che tutto quello che fai è lamentarti in continuazione, non provare a socializzare e non ascoltare nessuno dei consigli che ti vengono dati. Due domande me le farei.
Sono anni che giro tra varie associazioni. Non amo disegnare, ma fare la guida.
Ho provato varie associazioni ma poi per le attività nel week end (beata te che le trovi, ma capisco che il pubblico va a visitare le cose nel week end) o ritrovo lontano (la città grande è comunque lontana per me, ci vogliono 2 ore a andare e a tornare tra macchina e mezzi, e la sera dopo le 24 i mezzi non passano) o attività che non mi interessano (es guardiasala senza poter parlare) non sono riuscita a starci dietro.
Ho fatto la quota associativa ma a parte un'associazione (che mi forniva sconti nei musei) non è stata sfruttata. Anche gli associati vedevano che era un problema per me. D'altronde non ero pensionata.
Ma quello che mi interessa è poter visitare: dal viaggiare al visitare mostre all'avere anche solo una persona che mi segue con un poco di curiosità. Non sono un'accademica ma ho 5 anni di base di storia dell'arte.
Mi piacerebbe andare all'università e studiate storia dell'arte, ma fatico ad aprire anche solo un libro del liceo che ho appena comprato.
Dovete anche tenere conto anche didove vivo: un paesino dove tutti si lamentano. Anche una mia amica mi ha detto che questa zona è proprio priva di stimoli e che mi ci vorrebbe una città universitaria, con più stimoli.
devo anche tener conto della mia situazione in casa: devo dire sempre ai miei dove vado,cosa faccio, si intromettono, mi giudicano di continuo.
Se andavo all'università a 20 anni, mia madre pretendeva il 30 in tutte le materie, o comunque voti alti, senza errori. Poi è andata diversamente. Mi sono rifiutata di andarci, rinunciando a ciò che desideravo pur di non farla loro vinta. Il resto è storia: vuoto sino ad ora.
Mi direte fregatene, credetemi ho un problema di dipendenza quindi fregarmene delle persone e del giudizio è un problema per me. Non vado in terapia e non sto per prendere farmaci a caso.
Forse un giorno qualcosa cambierà lo spero.
Grazie dei consigli.