Rileggere i tuoi post di 5 anni fa e oltre, sei cambiato/a ?
Inviato: 27/07/2021, 10:36Decisamente si. Prima tendevo a dare la colpa PREVALENTEMENTE (non del tutto) agli altri dei miei casini.
Poi gli orrori e le tragedie che sono avvenuti dal 2017 sino ad oggi, e soprattutto rivelazioni e constatazioni varie sul mio ambiente familiare che mi sono state tenute nascoste con costanza per tutta la mia vita, e sul funzionamento di quest'ultima, del mondo e delle cose mi hanno fatto abbondantemente ricredere.
La mia parte "idealistica" è morta. Proprio MORTA. Non riesco più a gioire, o quanto meno ad entusiasmarmi come prima, verso le piccole cose che mi procuravano quell'effetto. E nessuna speranza alimenta più la mia vita. Solo la più totale disperazione verso la realtà.
In più sono decisamente più obbiettivo verso di essa. Adesso considero le cose legate al loro contesto e alla varietà delle situazioni.
Non sono più risentito verso gli altri (che non siano i miei familiari), il tempo lenisce tutto. Ho imparato a considerare maggiormente i miei limiti. Il rancore verso le "circostanze" invece è diventato più forte che mai.
Proprio qui ho scritto:
E questo concetto per me è più vero e valido che mai.
Oggi inoltre per me (parlo sempre di cose riguardanti il funzionamento della vita e del mondo, non di attualità) non esistono più verità assolute, ne eccezioni alla regola. Sia che a riportarle siano "fonti ufficiali" o "propaganda di regime", sia che siano "fonti non mainstream su cose troppo scomode che nessuno ti dirà mai, di verità troppo difficili da accettare". Io ho basato le mie sicurezze di vita prima sulle prime, poi sulle seconde, e su entrambe ho fatto le mie scelte. Anche per quello sono finito in questa maniera.
La verità è che è in questo mondo è tutto dannatamente relativo.
Non c'è l'eccezione alla regola perchè non c'è nessuna regola.
Poi gli orrori e le tragedie che sono avvenuti dal 2017 sino ad oggi, e soprattutto rivelazioni e constatazioni varie sul mio ambiente familiare che mi sono state tenute nascoste con costanza per tutta la mia vita, e sul funzionamento di quest'ultima, del mondo e delle cose mi hanno fatto abbondantemente ricredere.
La mia parte "idealistica" è morta. Proprio MORTA. Non riesco più a gioire, o quanto meno ad entusiasmarmi come prima, verso le piccole cose che mi procuravano quell'effetto. E nessuna speranza alimenta più la mia vita. Solo la più totale disperazione verso la realtà.
In più sono decisamente più obbiettivo verso di essa. Adesso considero le cose legate al loro contesto e alla varietà delle situazioni.
Non sono più risentito verso gli altri (che non siano i miei familiari), il tempo lenisce tutto. Ho imparato a considerare maggiormente i miei limiti. Il rancore verso le "circostanze" invece è diventato più forte che mai.
Proprio qui ho scritto:
Mirrorblame ha scritto:Io sono del parere che anche la fortuna giochi un ruolo importante. Essere con le intenzioni giuste nel posto giusto al momento giusto.
Mirrorblame ha scritto:La vita è bella solo per chi è predestinato ad averne una bella. In altre parole per chi capita nel posto giusto, nel momento giusto, nel contesto giusto, fra le persone giuste, e soprattutto fa le scelte giuste. Se no è una bilancia.
E questo concetto per me è più vero e valido che mai.
Oggi inoltre per me (parlo sempre di cose riguardanti il funzionamento della vita e del mondo, non di attualità) non esistono più verità assolute, ne eccezioni alla regola. Sia che a riportarle siano "fonti ufficiali" o "propaganda di regime", sia che siano "fonti non mainstream su cose troppo scomode che nessuno ti dirà mai, di verità troppo difficili da accettare". Io ho basato le mie sicurezze di vita prima sulle prime, poi sulle seconde, e su entrambe ho fatto le mie scelte. Anche per quello sono finito in questa maniera.
La verità è che è in questo mondo è tutto dannatamente relativo.
Non c'è l'eccezione alla regola perchè non c'è nessuna regola.