Adrien ha scritto:Robinson ha scritto:Ti ringrazio di queste tue parole e mi trovi molto daccordo con le tue conclusioni e in buona parte delle premesse. Solo su una di queste ultime rovescerei totalmente l'assunto. I problemi nascono proprio dal fatto che ancora oggi inseguiamo la tradizionale visione egoico bellica "noi siamo noi e gli altri sono gli altri". Ecco, anche le scienze contemporanee ci hanno da tempo confermato che non è affatto così. In realtà noi siamo gli altri e gli altri sono noi, non c'è nulla che ci divida. Le divisioni sono prodotte dal nostro cervello e dalla sociocultura, ma sono effimere.
Questo sentirci separati dagli altri e anche da noi, ha contribuito a costruirci le problematiche attuali, o quanto meno a non riuscire ad interpretarli.
Quando chiesero alla grande Etty Hillesum , "cosa porta gli uomini a distruggersi fra loro?" Lei rispose "ricordati che sei un uomo anche tu".
Ecco penso sia proprio da qui che debba partire il percorso di ricerca di amorevolezza ed ascolto. Se ascoltiamo davvero noi stessi nel profondo, lo staremo facendo anche verso gli altri.
Bello vedere citata la Hillesum... Per il resto, temo ci vorrà molto tempo ancora (e il rischio di estinzione della nostra specie) perché venga abbandonata la visione "egoico-bellica" di cui parli. Bisognerebbe che la percezione dell'"Unità del Tutto" fosse a disposizione di chiunque, non di pochi saggi e rari fortunati che la intravedono in uno stato passeggero di consapevolezza. Un'adesione puramente intellettuale a tale verità non ci porta lontano, anche se potrebbe essere un inizio.
Confermo.
Potranno essere necessari secoli. Magari ci riusciamo prima dell'estinzione.