Immaginare la vita che vorrei

:) Semplicemente dare spazio alle proprie piccole felicità.
Cerchiamo di sfruttare questo forum per dare alla gioia l'importanza che merita e condividiamo i momenti e le cose che ci rendono felici.
Da quando veniamo al mondo, nasciamo dotati di un potere immenso. Il solo trovarci a questo mondo con questa tecnologia e medicina avanzata, è tutto frutto della fantasia, della tenacia e della fiducia in se stessi di bambini che sentivano di essere inarrestabili e che hanno lasciato andare la propria immaginazione e invettiva a briglie sciolte, e questi di oggi sono i risultati! Anche noi possiamo seguire i nostri veri ideali, la nostra spinta vitale autentica e ottenere risultati esorbitanti.
Cambiamo tutto ADESSO!

Immaginare la vita che vorrei

Messaggioda MrFire » 13/12/2020, 20:40



LaCele ha scritto:Non è nemmeno un “rievocare un ricordo”, non rievoco i ricordi, li uso per creare degli spunti nella mia mente, mi serve una base realistica da ricalcare. Come dici tu, quando eri depresso non riuscivi...perché? Perché eri immerso in tutta una serie di pensieri e cose negative che bloccavano la tua immaginazione, cioè mica puoi far immaginare il mare a qualcuno che non L ha mai visto.
è una sorta di esercizio spirituale, un rituale catartico, un po’ come doccia-netflix-pizza per tirarsi su da una giornata pesante.

Quando ero depresso (cioè durante il mio periodo di patologia acuta) stavo gestendo un trauma. La depressione mi ha scaraventato via dalla vita dei miei sogni di adolescente. La depressione è una malattia: ti blocca qualunque cosa tu stia facendo nella vita. Nella depressione si entra e non si sa quando e se se ne esce. Ecco, queste parole per far capire bene cosa significa essere in uno stato di depressione organica: la depressione non è solo una "questione d'umore". A uno che non ha mai visto la luce e che non ha mai condotto una bella vita, non puoi chiedergli di sognare. Non sa come farlo. Per questo esistono queste tecniche: per ridare fiducia a chi non ce l'ha più e non sa come uscirne. Da depresso non riuscivo a sognare perché non sapevo come farlo, non sapevo che era possibile farlo e non sapevo che era possibile sognare di tutto. Certamente l'ambiente influiva, l'ambiente è tutto. Se metti un depresso a Villa Certosa, almeno durante una sessione di Bunga Bunga si sentirà meglio. Ma io non vivevo a Villa Certosa. Poi sono arrivati quelli del nuovo pensiero. Ho iniziato da un personaggio come Jim Rohn e poi sono approdato a uno dei più famosi maestri del nuovo pensiero che è Napoleon Hill. Molta gente ha bisogno che qualcuno dica che anzitutto "E' possibile" ed è possibile "cambiare".
Non solo ero immerso in cose negative che non stimolavano l'immaginazione e la proattività ma c'erano dei farmaci: a questi ultimi devo un lungo periodo di stasi psico-fisica. Davvero io riguardo tutta la mia storia e credo veramente di essere stato drogato e non curato. So benissimo che qualche lettore potrà storcere il naso, ma vorrei presentarvi tanto il me stesso allettato che - ancora "normale" e fiducioso degli esperti - si curava con tutti i crismi suggeriti.
Il paragone con Netfix c'entra e non c'entra. Netfix ti manipola dall'esterno, captando la tua attenzione e programmandola sui contenuti offerti, che riceviamo passivamente. E' una programmazione passiva, e siamo alla mercé di ciò che Netfix e l'industria cinematografica sceglie di produrre.
L'atto immaginativo, direbbe qualche mago (e già, la radice della parola immaginazione riconduce al MAGUS), è atto supremo e sovrano. Appartiene solo a individui capaci di scegliere e di decidere. A individui che sovrappongono l'universo di dentro a quello di fuori. E' un Netfix al contrario: "io sono il regista della mia vita".
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MrFire
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Messaggioda LaCele » 14/12/2020, 14:07



Ehi mr fire, allora, inizio con il dirti che non ho inteso netflix come tu hai interpretato, volevo dire che alla fine di una giornata pesante, il lavoratore medio da turni di 12 più viaggio andata-ritorno annesso si rilassa così. È quasi un automatismo. Netflix non ha niente s che fare con il creare la propria realtà, anzi, è molto più alla portata di tutti perché appunto ti offre dei contenuti che non devi nemmeno sforzarti mentalmente per seguire.
L’autoimmaginazione è una cosa seria, non è banale e automatica come quella del bambino, ci vuole un serio sforzo mentale, proprio come quello di uno scrittore o di un regista. Io non sono nemmeno molto brava a praticarla appunto perché mi impegna molto la mente, prossimamente vorrei imparare a renderla automatica.
In alcuni casi mi sforzo ma non riesco, esempio pratico: nei momenti di intimità con il mio fidanzato cerco di immaginare di essere con il mio ex, mi riesce con troppo difficile a causa della differenza di comportamenti, non mi basta chiudere gli occhi e farlo stare zitto, insomma gli stimoli esterni vanificano i tentativi.
Sono stata depressa anche io ed è esattamente come lo descrivi, è come se fossi in delle sabbie mobili, non importa quanto ti agiti, rimani là dentro finché non trovi qualcosa a cui aggrapparti.
Quando sei triste puoi fare qualcosa che ti tiri su, quando sei depresso non solo non hai voglia di fare niente, ma sai già che qualsiasi cosa farai non ti darà nessun beneficio, quindi speri che qualcuno ti butti dentro a Villa Certosa per migliorare le cose, ma in realtà non te ne frega poi così tanto.
Io ne sono uscita grazie al lavoro, avevo talmente tanto da fare che dovevo essere forte, piano piano ho deciso di costruire me stessa così come volevo, non è una formula magica, andrebbe meglio se avessi il contorno giusto, perché solo io non mi basto, vorrei vivere da un’altra parte circondata da altra gente e avere opportunità diverse. Però devo dire che l’autoimmaginazione mi aiuta a non ricadere in depressione.
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Messaggioda kathellyna » 14/12/2020, 14:24



immagino, non perché lo voglia ma succede comunque, sempre "realtà alternative" alla mia vita ma non mi fa bene, perché poi penso alla differenza che c'è tra esse e la mia situazione ed è peggio che mai.

LaCele ha scritto:nei momenti di intimità con il mio fidanzato cerco di immaginare di essere con il mio ex, mi riesce con troppo difficile a causa della differenza di comportamenti, non mi basta chiudere gli occhi e farlo stare zitto, insomma gli stimoli esterni vanificano i tentativi.

oof per lui. crudo.
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Messaggioda germano » 14/12/2020, 15:16



LaCele ha scritto:Ciao lef, si, giustamente hai ragione, e se potessi creerei davvero la mia vita.
Il fatto è che per farlo come prima cosa dovrei cambiare città (non è vero questo luogo comune secondo cui se stai bene con te stesso stai bene ovunque!!)
Vivo in un posto dove non c’ niente se non mafia e degrado, il lavoro non offre nessuna crescita personale, la gente è gretta o retrograda, non ho nessun amico qui. Non ho niente da spartire con questa gente. Sono stata insofferente per anni, e sono stata bene solo quando me ne sono andata.
Questo spero che risponda anche a chi più su mi ha chiesto perché non lascio il mio attuale fidanzato.

Stai dicendo che non lasci il fidanzato perchè ,in una massa di gente che disprezzi, lui è semplicemente quello che disprezzi meno?
Capisco che in un contesto del genere c'è anche il "dovere sociale" di avere un fidanzato, sennò sei sparlata.... però...andiamo....

Riguardo il fantasticare, io lo faccio praticamente tutti i giorni da quando sono nato (o da quando ne ho memoria) e considera che ora ho 46 anni.
Da bambino lo facevo anche ad occhi aperti in qualunque momento di svago della giornata, mentre da adulto solo mentre sto aspettando di addormentarmi. E anche un pochino alla mattina, per qualche minuto, quando non ho voglia di alzarmi subito.

A dire il vero, a partire dall'adolescenza queste fantasie hanno iniziato a includere quasi sempre dei momenti intimi con delle ragazze, momenti più dolci e coccolosi quando cerco di addormentarmi e più piccanti (anche hard) quando invece sonnecchio alla mattina.
Ma sempre con delle vere e proprie storie che durano anche più giorni (a puntate) , anche nel caso di fantasie erotiche: negli anni sono diventato più cerebrale anche nell'erotismo e ad eccitarmi sono soprattutto le situazioni, i contesti, mentre da adolescente era solo un rapido sfogo.

Ovviamente le fantasie trattano una vita diversa da quella pallosa e monotona che ho in realtà.
Qualche volta sono fantasie su ciò che vorrei fare e come vorrei che si realizzassero. Queste magari poi le realizzo anche, ma non nell'aspetto più romantico. Cioè la fantasia includeva anche una bella e dolcissima ragazza... che non si concretizza nella realtà :lol:
Altre volte queste fantasie sono ancor meno..."coi piedi per terra": vedi... a 46 anni ,anche se si conosce una donna, il massimo dell'avventura è uscire a mangiare. Poi magari c'è anche il dopocena, ma che palle...non mi verrebbe nemmeno voglia. Vuoi mettere con una notte d'estate in riva al mare sotto le stelle e con il fuoco??!? :love: Purtroppo sono situazioni che ho vissuto in adolescenza e non credo che si ripeteranno più :dunno:


Comunque, guarda, a me è sempre piaciuto tantissimo fantasticare così e ,se mi dicessero che si può guarire con una pillola, io non la prenderei mai e poi mai.


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Messaggioda LaCele » 15/12/2020, 15:19



Ciao germano, io ho 33 anni e si, l’Avventura massima sono i 2 cicchetti in centro dopo cena mai oltre la mezzanotte perché il giorno dopo tocca lavorare... molto più interessante sotto le stelle, con la musica a palla, con una bottiglia in una mano e una chitarra nell’altra... per questo mi manca la mia vita universitaria, non avevamo niente ma avevamo tutto, ora ci sono i soldi ma ....non c’ la vita.
Allora, si, mi rendo conto di essere patetica e tutto, siamo cresciuti con i film sul vero amore e con il consiglio di “meglio soli che mal accompagnati” , che poi quando vivevo fuori era pure facile fare amicizia, conoscere bella gente...
crescendo ho capito che bisogna un po’ mettere i piedi per terra, insomma o rimango sola (perché si, ci sono quelli che hanno trovato l’amore a 50 anni, l’amore non ha età etc ma più vai avanti e più diventa difficile conoscere persone e trovare qualcuno che non abbia figli e paranoie appresso) e poi, se il substrato culturale in cui vivo è questo (tamarri volgari, mafiosi, con il centro scommesse come serata ideale...) è difficile che il vero amore arrivi solo aspettando con pazienza. I paeselli del sud non sono Milano. Non sto affatto generalizzando. Questa è la realtà ed è il motivo per cui tante persone come me se ne vanno all’estero o nelle grandi città del nord.
Il mio fidanzato è una persona con cui sto bene dal punto di vista della vita di tutti i giorni. Purtroppo però ha Una mentalità molto chiusa, ma cosa peggiore per me al momento:a letto è un disastro (in realtà è un disastro anche a dare un bacio, ha la delicatezza di un elefante e un romanticismo inesistente)
La cosa peggiore è il pensiero del mio ex che invece aveva la capacità di “leggermi nel pensiero”, con cui avevo una intesa pazzesca. Dopo aver trovato il meglio queste situazioni deludenti non fanno che deprimerti.
Insomma, succo della questione, posso anche lasciare il mio fidanzato perché “se non puoi amare non devi accontentarti” ma poi? Vado a vivere con mamma e papà e aspetto che l’uomo dei miei sogni mi scriva in direct su Instagram?
O prendo una casa in affitto e 2-3 gatti per non sentirmi troppo sola? :violin:
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Messaggioda kathellyna » 15/12/2020, 16:03



LaCele ha scritto:Insomma, succo della questione, posso anche lasciare il mio fidanzato perché “se non puoi amare non devi accontentarti” ma poi? Vado a vivere con mamma e papà e aspetto che l’uomo dei miei sogni mi scriva in direct su Instagram?
O prendo una casa in affitto e 2-3 gatti per non sentirmi troppo sola? :violin:

non è che "non devi accontentarti", il problema è che questo ragazzo ci mette tempo e impegno per stare con una persona che pensa "mi fa schifо la persona con cui sto" [parole tue], che durante i rapporti pensa all'ex e vuole pure che lui stia zitto così si concentra meglio su questa idea. tra l'altro tempo fa avevi scritto un post in cui dicevi le stesse identiche cose di un altro uomo, che poi avevi lasciato, quindi o te li cerchi tutti uguali [e ci sarebbe da capire perché] o il problema di queste relazioni sei più tu che loro. stare da soli, vivere da soli, non è un fallimento, né lo è riconoscere che non si è pronti per una relazione per qualsiasi motivo. è molto peggio, a mio parere, stare con qualcuno ci fa "schifo" e illudere una persona per non dover andare a vivere da soli.
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Messaggioda germano » 16/12/2020, 10:29



LaCele ha scritto: il substrato culturale in cui vivo è questo (tamarri volgari, mafiosi, con il centro scommesse come serata ideale...)
[...]
I paeselli del sud non sono Milano.
[...]
Il mio fidanzato è una persona con cui sto bene dal punto di vista della vita di tutti i giorni. Purtroppo però ha Una mentalità molto chiusa,

Capisco.
Io sono del nord ma per motivi personali ho frequentato molto anche i paesini del sud, fatti di centri scommesse con uomini panciuti posizionati tutto il giorno davanti all'ingresso e che non fanno altro che fumare come turchi.
E pasta al forno la domenica (le donne vengono valutate in base alla loro bravura in cucina).

Immagino che il tuo fidanzato è uno di quelli che se non mangia pastasciutta almeno 1 volta ogni 2 o 3 giorni, inizia a sentire un vuoto esistenziale :lol:
E guai a parlare di kebab o ristorante cinese.

La cosa peggiore è il pensiero del mio ex che invece aveva la capacità di “leggermi nel pensiero”, con cui avevo una intesa pazzesca. Dopo aver trovato il meglio queste situazioni deludenti non fanno che deprimerti.
Insomma, succo della questione, posso anche lasciare il mio fidanzato perché “se non puoi amare non devi accontentarti” ma poi? Vado a vivere con mamma e papà e aspetto che l’uomo dei miei sogni mi scriva in direct su Instagram?

Queste parole mi fanno rabbrividire.
Cerca di leggere e rileggere molto bene anche ciò che ti ha scritto kathellyna:
"o te li cerchi tutti uguali [e ci sarebbe da capire perché] o il problema di queste relazioni sei più tu che loro. stare da soli, vivere da soli, non è un fallimento, né lo è riconoscere che non si è pronti per una relazione per qualsiasi motivo. è molto peggio, a mio parere, stare con qualcuno ci fa "schifo" e illudere una persona per non dover andare a vivere da soli."

O prendo una casa in affitto e 2-3 gatti per non sentirmi troppo sola?

E' quello che farai quando (quando, NON se) divorzierai.

Germano

ps: ma al momento vivi con quel fidanzato?
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Messaggioda LaCele » 17/12/2020, 12:46



Katellyna, il post del2019 parlava della stessa persona con cui sto ora, forse con toni anche meno delicati, non ricordo, ma ci siamo lasciati e poi rimessi insieme. Non voglio apparire come una persona così cattiva e senza scrupoli, perché poi non lo sono affatto, anzi. Mi rendo conto che forse ho enfatizzato troppo le parole ed esagerato la questione, ripeto, il mio fidanzto è un bravo ragazzo, mi sono sempre impegnata per renderlo felice e idem lui, non l ho mai tradito e mai lo farò (ma potrebbe succedere con una buona probabilità che la cosa finisca). Non è colpa di nessuno se a letto è totalmente incapace. Mi sembra di aver specificato in più post che preferisco “il fai da te” a farlo con lui (non voglio condividere dettagli intimi perché penso possa offendere la sensibilità di qualcuno, ma posso assicurare che la situazione è tragica e con tutto l’amore del mondo ...non si vive di solo pane!) . In 33 anni non ha mai avuto una ragazza a parte me (e ora mi spiego il perché)
Vivere da soli o non esser pronti non è un fallimento, il fatto è che non so se sarò mai pronta. Non a queste condizioni.

Germano, mi hai fatto sorridere perché hai descritto esattamente la realtà che vivo tutti i giorni!
Giustamente io non sono sempre carina e gentile, spesso lui da di matto perché non ho voglia di intimità, ma nonostante tutto non mi molla, forse perché sai che vita triste senza una figura femminile al tuo fianco, quando sei stato abituato a mammà che ti risolve tutti i problemi. Si, accidenti, la lasagna e la parmigiana sono patrimonio dell’unesco, il sushi non si mangia perché mica i popoli orientali sono puliti come noi! E poi riso e pesce sai che noia... Puoi essere la persona più interessante del mondo, ma se non cucini come nonna e mamma non sei nessuno e non ti sposi. (E poi che vergogna avere 33 anni e ancora niente figli!)
Ridiamoci su, ho ancora qualche anno di autonomia per andarmene e ricominciare, e forse è questo che mi fa svegliare di buon umore la mattina nonostante tutto!
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