Immaginare la vita che vorrei

:) Semplicemente dare spazio alle proprie piccole felicità.
Cerchiamo di sfruttare questo forum per dare alla gioia l'importanza che merita e condividiamo i momenti e le cose che ci rendono felici.
Da quando veniamo al mondo, nasciamo dotati di un potere immenso. Il solo trovarci a questo mondo con questa tecnologia e medicina avanzata, è tutto frutto della fantasia, della tenacia e della fiducia in se stessi di bambini che sentivano di essere inarrestabili e che hanno lasciato andare la propria immaginazione e invettiva a briglie sciolte, e questi di oggi sono i risultati! Anche noi possiamo seguire i nostri veri ideali, la nostra spinta vitale autentica e ottenere risultati esorbitanti.
Cambiamo tutto ADESSO!

Immaginare la vita che vorrei

Messaggioda LaCele » 13/12/2020, 15:53



Da qualche mese ho iniziato a mettere in pratica questa tecnica: chiudo gli occhi e immagino la vita che vorrei. No, non sto dicendo che immagino me stessa mentre ho il lavoro dei sogni, la macchina dei sogni e la relazione dei sogni. Queste sono fantasticherie da bambini.
Funziona così: ho avuto una giornata pesante al lavoro, arrivo a casa e dopo aver cenato chiudo gli occhi (poco importa se sono sul divano, in cucina o nel letto) e immagino squarci della vita realistici ma piacevoli, ad esempio, prendo il ricordo di una vacanza felice e lo rivivo, lo trasformo, cerco di sentirmi li.
Prendiamo la mia giornata di lavoro tipo: immagino la situazione, elimino i particolari che mi danno fastidio, la rivivo come vorrei che fosse stata.
Qualche volta mi immagino con una vita diversa (ma sempre realistica) ripercorro le meravigliose vie di Milano (città in cui ho studiato e in cui sono rinata, cambiata e mi sono lasciata alle spalle tante cose da incubo, città in cui ho conosciuto gente meravigliosa che porto nel cuore), mi immagino lì, nella casa in cui ho vissuto, faccio finta di essere lì come tanti anni fa, di rivedere i miei amici, di andare a lavoro come faccio ora, di lavorare senza gli scazzi di adesso, di uscire e fare aperitivo con i vecchi amici.

Insomma sto manipolando la realtà per non viverla.

Perché la realtà in cui vivo mi fa parecchio schifo, mi fa schifo il luogo in cui vivo, mi fa schifo la gente rozza e retrograda, mi fa schifo il loro accento, mi fa schifo la persona con cui sto e il lavoro che faccio (il lavoro in se mi piace, ma il posto di lavoro, la gente che ho attorno, le dinamiche...sono pesanti da sopportare) e l’unico modo che ho per non cadere in depressione è far finta di vivere una vita diversa.

Mi piacerebbe sapere se qualcuno pratica questa “forma di meditazione”...mettialmola cosi :sleep:
O se sono totalmente fuori di testa...

A cosa porta tutto ciò? Assolutamente a niente, non è che domani cambierò città e sarà tutto come lo immagino, ma mi aiuta a sopportare meglio questa vita soffocante. :giveup:
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Immaginare la vita che vorrei

Messaggioda JustBreathing » 13/12/2020, 16:09



Se funziona, beata te. Senza sarcasmo: se aiuta, complimenti per aver trovato un buon lenitivo.
Con me non funziona (solitamente rifugiarmi in un ricordo comporta solo passare poi due ore a piangere quando il ricordo sparisce) fa piacere che con te funziona.
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Immaginare la vita che vorrei

Messaggioda Ātman » 13/12/2020, 16:19



Ogni tanto ho usato qualche visualizzazione di luoghi ameni come aiuto al rilassamento, ma non è tra le tecniche che utilizzo più spesso (anzi non la uso da un po'). Non ci vedo niente di male, ma parallelamente cercherei anche di fare qualcosa per la mia vita reale: capisco che oggigiorno non sia facile decidere di mollare il lavoro o cambiare città, ma quello che mi colpisce è che ti faccia "schifo" anche la persona con cui stai. Francamente cercherei di allontanarmi almeno da lui/lei.
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Immaginare la vita che vorrei

Messaggioda SimoBlutone » 13/12/2020, 16:59



Lo faccio sempre, è l'unico modo per rivivere quei minuscoli momenti felici della mia vita. Pesco un ricordo e ci vivo dentro escludendo tutto il resto.
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Nella mia testa c'è sempre stata una stanza vuota per te
quante volte ci ho portato dei fiori
quante volte l'ho difesa dai mostri

Adesso ci abito io
e i mostri sono entrati con me.

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Immaginare la vita che vorrei

Messaggioda MrFire » 13/12/2020, 18:33



LaCele ha scritto:Da qualche mese ho iniziato a mettere in pratica questa tecnica: chiudo gli occhi e immagino la vita che vorrei. No, non sto dicendo che immagino me stessa mentre ho il lavoro dei sogni, la macchina dei sogni e la relazione dei sogni. Queste sono fantasticherie da bambini.
....
Insomma sto manipolando la realtà per non viverla.


Ho avuto modo di approfondire le tecniche immaginative studiando da molti autori per tanti anni. Il mio problema era focalizzarmi sull'apprendimento della tecnica corretta o perfetta. E per tanto tempo ho studiato e basta, senza mai dedicare regolarmente del tempo agli esercizi di cui parli.
Concentrarsi, senza pensare ad altro, per immaginare qualcosa è un modo collaudato per creare la realtà che si desidera. A quanto pare, noi siamo una macchina e la nostra macchina, se è immersa nella dimensione giusta, si lascia egualmente suggestionare sia da ciò che è vero e sta accadendo sia da ciò che è inventato di sana pianta. Si spiega in letteratura che la mente dell'uomo è programmabile e la si può indirizzare laddove si vuole per creare le condizioni del cambiamento.
Immaginare ciò che si desidera, però, viene subito da sottolineare, non è roba da bambini o solo da bambini. Chiunque, in qualunque momento, può iniziare a disegnare la propria vita. Si insegna che tutto nasce da un'idea e per indirizzare il proprio corpo, i propri meccanismi, a sfornare idee bisogna introdurre domande e quesiti, diretti o indiretti, attraverso il pensiero. Immaginare significa concentrarsi e pensare qualcosa per dargli forma.
Grazie agli strumenti che ho appreso, io sono aggrappato ai miei sogni da bambino. Credo che l'unico motivo per cui io sia al mondo sia quello di realizzare le mie aspirazioni originarie. Tutto questo indipendentemente dalle contingenze, dalle restrizioni oggettive, dalle dinamiche di sopravvivenza che ci vietano di sognare quando si diventa grandi.
Immaginare per crearsi una nuova vita è possibile, io ne sono convinto. Indipendentemente dai risultati, queste tecniche mi hanno permesso almeno di indirizzarmi verso i miei sogni, che avevo abbandonato perché avevo smesso di sognare.
Quello che stai facendo tu in questo momento è quello di ricordare situazioni e avvenimenti che ti fanno piacere, spostando l'attenzione verso i ricordi. Puoi utilizzare situazioni belle che già conosci certamente per creare le condizioni del cambiamento ma tutto dipende dall'atteggiamento mentale, dai presupposti con cui ti immedesimi in queste situazioni. Se pensi che "stai manipolando la realtà per non viverla" è proprio quello che ottieni. Si ottiene esattamente quello che si pensa,anche se la cosa è spesso oggetto di contraddizioni e critiche da parte di chi sente parlare di queste cose senza averle mai studiate e praticate.
Le tecniche della mente sono cose molto efficaci. La cosa che più mi ha colpito del tuo post è l'aver relegato a sogni da bambini cose che in realtà sono sogni che tutti dobbiamo avere perché non è mai troppo tardi per avere ciò che si vuole.
Quando ho iniziato a studiare queste tecniche nel gennaio 2011 ero sotto l'effetto di due psicofarmaci ed ero senza speranze. Non avevo ricordi belli a cui agganciarmi e ho dovuto obbedire ai suggerimenti degli esperti del c.d. "Nuovo Pensiero" che mi dicevano di immaginare "la vita che vorrei". Consiglio a tutti di preparare una tavola dei sogni e di ritagliare ciò che si vuole. Io, tra l'altro, ritagliai un aereo che partiva e c'era il verbo take off che in inglese significa decollare. A giugno 2012 cambiai casa e città. E' cominciata una nuova vita. Queste tecniche hanno del miracoloso e mi hanno permesso di non perdere la fede in me stesso e nelle capacità innate dell'essere umano, nonostante i casini in cui ci troviamo. Lo scritto è di uno che di tanto in tanto può avere anche momenti e giornate no, ma che in passato era un depresso iper-cronico che un testo del genere non avrebbe potuto scriverlo per via dei "rallentamenti" dei farmaci. Sono proprio anzitutto le tecniche della mente che mi hanno permesso nei primi mesi del 2012 di dire addio alla psichiatra e di non avere più la necessità impellente di andare a chiedere aiuto a uno specialista di quel tipo. Le tecniche della mente fanno parte degli strumenti offerti da un settore denominato Self-help o di auto aiuto. Vanno sperimentate e non giudicate dal di fuori. E' come voler scartare con l'immaginazione un uovo e presumere persino di conoscere la sorpresa che contiene senza nemmeno prendersi la briga di acquistarne uno dal supermercato!
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Immaginare la vita che vorrei

Messaggioda LaCele » 13/12/2020, 18:55



Caro mr fire, mi hai dato una boccata di buonumore.
Allora, non volevo banalizzare i sogni dei bambini, intendevo dire che è come se vivessi una vita parallela nella mia mente, che però deve appunto essere reale, non inventata di sana pianta. Per intenderci, immaginare di essere in grado di volare o di spostare un libro dalla libreria per trovarsi in un mondo parallelo sono sogni che tutti da bambini abbiamo fatto, ma che (forse) nessun adulto farebbe.
Ciò che dici tu è giustissimo, vedo che molta gente della mia età sceglie di fare un lavoro che non gli piace solo perché “si trova facilmente lavoro” e perché “ciò che volevo fare da bambino è stupido, devo mettere i piedi per terra”, però, almeno Nel breve termine, bisogna porsi obiettivi coerenti con le proprie possibilità. Non ha senso immaginarsi essere un cantante famoso se nella realtà canti sotto la doccia e non sei nemmeno iscritto ad una scuola di canto.
Insomma, io non definirei il mio un “sognare”. Sognare presuppone già desiderare qualcosa realizzabile o meno, io voglio solo fuggire dalla realtà.
Non è nemmeno un “rievocare un ricordo”, non rievoco i ricordi, li uso per creare degli spunti nella mia mente, mi serve una base realistica da ricalcare. Come dici tu, quando eri depresso non riuscivi...perché? Perché eri immerso in tutta una serie di pensieri e cose negative che bloccavano la tua immaginazione, cioè mica puoi far immaginare il mare a qualcuno che non L ha mai visto.
è una sorta di esercizio spirituale, un rituale catartico, un po’ come doccia-netflix-pizza per tirarsi su da una giornata pesante.
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Ultima modifica di LaCele il 13/12/2020, 18:59, modificato 1 volta in totale.
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Immaginare la vita che vorrei

Messaggioda Ief » 13/12/2020, 18:57



LaCele ha scritto:Da qualche mese ho iniziato a mettere in pratica questa tecnica: chiudo gli occhi e immagino la vita che vorrei. No, non sto dicendo che immagino me stessa mentre ho il lavoro dei sogni, la macchina dei sogni e la relazione dei sogni. Queste sono fantasticherie da bambini.
Funziona così: ho avuto una giornata pesante al lavoro, arrivo a casa e dopo aver cenato chiudo gli occhi (poco importa se sono sul divano, in cucina o nel letto) e immagino squarci della vita realistici ma piacevoli, ad esempio, prendo il ricordo di una vacanza felice e lo rivivo, lo trasformo, cerco di sentirmi li.
Prendiamo la mia giornata di lavoro tipo: immagino la situazione, elimino i particolari che mi danno fastidio, la rivivo come vorrei che fosse stata.
Qualche volta mi immagino con una vita diversa (ma sempre realistica) ripercorro le meravigliose vie di Milano (città in cui ho studiato e in cui sono rinata, cambiata e mi sono lasciata alle spalle tante cose da incubo, città in cui ho conosciuto gente meravigliosa che porto nel cuore), mi immagino lì, nella casa in cui ho vissuto, faccio finta di essere lì come tanti anni fa, di rivedere i miei amici, di andare a lavoro come faccio ora, di lavorare senza gli scazzi di adesso, di uscire e fare aperitivo con i vecchi amici.

Insomma sto manipolando la realtà per non viverla.

Perché la realtà in cui vivo mi fa parecchio schifo, mi fa schifo il luogo in cui vivo, mi fa schifo la gente rozza e retrograda, mi fa schifo il loro accento, mi fa schifo la persona con cui sto e il lavoro che faccio (il lavoro in se mi piace, ma il posto di lavoro, la gente che ho attorno, le dinamiche...sono pesanti da sopportare) e l’unico modo che ho per non cadere in depressione è far finta di vivere una vita diversa.

Mi piacerebbe sapere se qualcuno pratica questa “forma di meditazione”...mettialmola cosi :sleep:
O se sono totalmente fuori di testa...

A cosa porta tutto ciò? Assolutamente a niente, non è che domani cambierò città e sarà tutto come lo immagino, ma mi aiuta a sopportare meglio questa vita soffocante. :giveup:


Io personalmente no. Il tuo è come se fosse un tentativo di evasione dalla vita attuale. Hai mai pensato a cambiare a poco a poco la tua vita? A me capita di visualizzare invece i bisogni inespressi proprio come un bambino, ogni tanto sento che è forte il desiderio di fantasticare con la mente. È allietante come cosa anche se sto cercando di vivere il più possibile nel presente
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Messaggioda LaCele » 13/12/2020, 19:09



Ciao lef, si, giustamente hai ragione, e se potessi creerei davvero la mia vita.
Il fatto è che per farlo come prima cosa dovrei cambiare città (non è vero questo luogo comune secondo cui se stai bene con te stesso stai bene ovunque!!)
Vivo in un posto dove non c’ niente se non mafia e degrado, il lavoro non offre nessuna crescita personale, la gente è gretta o retrograda, non ho nessun amico qui. Non ho niente da spartire con questa gente. Sono stata insofferente per anni, e sono stata bene solo quando me ne sono andata.
Questo spero che risponda anche a chi più su mi ha chiesto perché non lascio il mio attuale fidanzato.
Ovviamente finché non esce un posto di lavoro in un luogo che mi è più congeniale, ho un po’ di problemi a “sbloccarmi”
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Messaggioda TheDarkKnight » 13/12/2020, 19:14



Un pomeriggio di molti anni fa mi misi a letto e immaginai una giornata al mare con una mia vecchia conoscenza, questo evento non si è mai verificato eppure a distanza di così tanto tempo rammento ancora quel falso ricordo. Stessa cosa è accaduta per alcuni sogni piuttosto dettagliati e vividi. Sarebbe bello un giorno installare esperienze di vita modellandole a proprio piacimento confondendo quelle vere tra quelle false.
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“Con suo disappunto, non poter scegliere il proprio percorso è la triste condizione dell’uomo. Gli è solo dato di scegliere come atteggiarsi quando il destino chiamerà sperando che non gli manchi il coraggio di rispondere”.

"...tu per loro sei solo un mostro come me..."

"Sono cambiato, mi sono abituato, sono un sopravvissuto."

"Se Dio non può sconfiggere il male allora non è onnipotente,
Se può sconfiggerlo e non vuole farlo allora Dio è malvagio,
Se invece non vuole e non può farlo allora perché chiamarlo Dio???"


"Ho provato a essere come loro. A vivere come loro. Ma finisce sempre nello stesso modo.Mi hanno portato via tutto."

"Combattere per sopravvivere, come se foste già morti; lottare per la vittoria, come se foste già sconfitti"

Se la vita è un dono perché ne pago io il prezzo?

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Messaggioda Ief » 13/12/2020, 19:32



LaCele ha scritto:Ciao lef, si, giustamente hai ragione, e se potessi creerei davvero la mia vita.
Il fatto è che per farlo come prima cosa dovrei cambiare città (non è vero questo luogo comune secondo cui se stai bene con te stesso stai bene ovunque!!)
Vivo in un posto dove non c’ niente se non mafia e degrado, il lavoro non offre nessuna crescita personale, la gente è gretta o retrograda, non ho nessun amico qui. Non ho niente da spartire con questa gente. Sono stata insofferente per anni, e sono stata bene solo quando me ne sono andata.
Questo spero che risponda anche a chi più su mi ha chiesto perché non lascio il mio attuale fidanzato.
Ovviamente finché non esce un posto di lavoro in un luogo che mi è più congeniale, ho un po’ di problemi a “sbloccarmi”



Ti capisco benissimo, so come ci sente. Anche io come te ho vissuto per tanti anni così, vedevo tutto e tutti come nemici finchè poi non ho toccato il fondo e mi sono perdonato. Hai tutti i presupposti per poter cambiare, stringi i denti
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