LaCele ha scritto:Da qualche mese ho iniziato a mettere in pratica questa tecnica: chiudo gli occhi e immagino la vita che vorrei. No, non sto dicendo che immagino me stessa mentre ho il lavoro dei sogni, la macchina dei sogni e la relazione dei sogni. Queste sono fantasticherie da bambini.
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Insomma sto manipolando la realtà per non viverla.
Ho avuto modo di approfondire le tecniche immaginative studiando da molti autori per tanti anni. Il mio problema era focalizzarmi sull'apprendimento della tecnica corretta o perfetta. E per tanto tempo ho studiato e basta, senza mai dedicare regolarmente del tempo agli esercizi di cui parli.
Concentrarsi, senza pensare ad altro, per immaginare qualcosa è un modo collaudato per creare la realtà che si desidera. A quanto pare, noi siamo una macchina e la nostra macchina, se è immersa nella dimensione giusta, si lascia egualmente suggestionare sia da ciò che è vero e sta accadendo sia da ciò che è inventato di sana pianta. Si spiega in letteratura che la mente dell'uomo è programmabile e la si può indirizzare laddove si vuole per creare le condizioni del cambiamento.
Immaginare ciò che si desidera, però, viene subito da sottolineare, non è roba da bambini o solo da bambini. Chiunque, in qualunque momento, può iniziare a disegnare la propria vita. Si insegna che tutto nasce da un'idea e per indirizzare il proprio corpo, i propri meccanismi, a sfornare idee bisogna introdurre domande e quesiti, diretti o indiretti, attraverso il pensiero. Immaginare significa concentrarsi e pensare qualcosa per dargli forma.
Grazie agli strumenti che ho appreso, io sono aggrappato ai miei sogni da bambino. Credo che l'unico motivo per cui io sia al mondo sia quello di realizzare le mie aspirazioni originarie. Tutto questo indipendentemente dalle contingenze, dalle restrizioni oggettive, dalle dinamiche di sopravvivenza che ci vietano di sognare quando si diventa grandi.
Immaginare per crearsi una nuova vita è possibile, io ne sono convinto. Indipendentemente dai risultati, queste tecniche mi hanno permesso almeno di indirizzarmi verso i miei sogni, che avevo abbandonato perché avevo smesso di sognare.
Quello che stai facendo tu in questo momento è quello di ricordare situazioni e avvenimenti che ti fanno piacere, spostando l'attenzione verso i ricordi. Puoi utilizzare situazioni belle che già conosci certamente per creare le condizioni del cambiamento ma tutto dipende dall'atteggiamento mentale, dai presupposti con cui ti immedesimi in queste situazioni. Se pensi che "stai manipolando la realtà per non viverla" è proprio quello che ottieni. Si ottiene esattamente quello che si pensa,anche se la cosa è spesso oggetto di contraddizioni e critiche da parte di chi sente parlare di queste cose senza averle mai studiate e praticate.
Le tecniche della mente sono cose molto efficaci. La cosa che più mi ha colpito del tuo post è l'aver relegato a sogni da bambini cose che in realtà sono sogni che tutti dobbiamo avere perché non è mai troppo tardi per avere ciò che si vuole.
Quando ho iniziato a studiare queste tecniche nel gennaio 2011 ero sotto l'effetto di due psicofarmaci ed ero senza speranze. Non avevo ricordi belli a cui agganciarmi e ho dovuto obbedire ai suggerimenti degli esperti del c.d. "Nuovo Pensiero" che mi dicevano di immaginare "la vita che vorrei". Consiglio a tutti di preparare una tavola dei sogni e di ritagliare ciò che si vuole. Io, tra l'altro, ritagliai un aereo che partiva e c'era il verbo take off che in inglese significa decollare. A giugno 2012 cambiai casa e città. E' cominciata una nuova vita. Queste tecniche hanno del miracoloso e mi hanno permesso di non perdere la fede in me stesso e nelle capacità innate dell'essere umano, nonostante i casini in cui ci troviamo. Lo scritto è di uno che di tanto in tanto può avere anche momenti e giornate no, ma che in passato era un depresso iper-cronico che un testo del genere non avrebbe potuto scriverlo per via dei "rallentamenti" dei farmaci. Sono proprio anzitutto le tecniche della mente che mi hanno permesso nei primi mesi del 2012 di dire addio alla psichiatra e di non avere più la necessità impellente di andare a chiedere aiuto a uno specialista di quel tipo. Le tecniche della mente fanno parte degli strumenti offerti da un settore denominato Self-help o di auto aiuto. Vanno sperimentate e non giudicate dal di fuori. E' come voler scartare con l'immaginazione un uovo e presumere persino di conoscere la sorpresa che contiene senza nemmeno prendersi la briga di acquistarne uno dal supermercato!