Cristel ha scritto::lol: per me che sono una comune mortale sarebbe già troppo
Vanilla ha scritto:Cristel ha scritto::lol: per me che sono una comune mortale sarebbe già troppo
Vabbè ma una volta che ce l'hai davanti...
gonerxxl ha scritto:Salve.
Ma lo sai, la domanda non mi sembra per niente banale. Qualcuno avrà le idee chiare (la maggior parte): "avere un cavallo mi renderebbe felice", "scoparmi Jodie Foster..", "conquistare il mondo", "diventare ricco...", "trovare l'amore", ecc... questione di fantasia e ne possiamo inventare altri.
Poi, c'è un'altra categoria di persone (non gli ho ancora dato un nome) che banalmente non sanno neppure loro ciò che vogliono.
Pensavo, poco fa, prima lezione di economia: "un bisogno è uno stato d'insoddisfazione ... [che può essere soddisfatto attraverso un bene o un servizio...]"
Adesso, smetterò di discutere di felicità e infelicità perché per mia filosofia sono portato a credere che la felicità non esista (non approfondisco qui), ho sempre preferito parlare appunto di soddisfazione e poco fa, durante il mio percorso meditativo che dura ormai da anni, ho potuto splendidamente agganciare lo stato di "soddisfazione personale" con l'azione di "soddisfare un bisogno".
Quindi, soddisfazione e insoddisfazione puoi vederli come sinonimi di felicità e infelicità se preferisci.
La tua domanda diventa per me: cosa ti renderebbe soddisfatto? e perciò, cosa ti serve per soddisfare il tuo bisogno? e quindi, infine, qual è il tuo bisogno? [ho fatto un percorso a ritroso, tra la seconda e la terza]
EHEH, ho il bisogno di avere un cavallo. Ma, p*rca miseria, una volta che ho il cavallo per qualche motivo trovo un'altra dannazione per sentirmi insoddisfatto: infatti vorrei scoparmi Jodie Foster. Bene, ma dopo quella magica serata vengo aggredito da un'improvvisa megalomania. Adesso miro a conquistare il mondo e diventare ricco.
Bene, sono l'uomo più soddisfatto del mondo, a questo punto, ma mi manca qualcosa: l'amore.
c***o, mi sposo, ho figli, ma il matrimonio è una vera palla. Quanto vorrei togliermi dalle scatole mia moglie e stare tranquillo...
è necessario che continui? La morale della favola: niente ci può rendere felici perché l'infelicità è nella nostra stessa natura, nella natura dell'uomo (*), MA siamo in grado di provare lo stato d'animo della soddisfazione, è temporaneo e bello, speciale (tanto che lo confondiamo con quella "felicità"), ma presto lascia spazio a un'altra insoddisfazione che necessita di essere soddisfatta, e così via finché umanamente siamo in grado di soddisfare questi nostri bisogni sempre più grandi e più difficili da soddisfare.
Qual è il bisogno finale, secondo te? C'è teoricamente un punto d'arrivo? E praticamente?
A te la parola.
(*)
La natura non ci ha solamente dato il desiderio della felicità, ma il bisogno; vero bisogno, come quel di cibarsi. Perché chi non possiede la felicità, è infelice, come chi non ha di che cibarsi, patisce di fame. Or questo bisogno ella ci ha dato senza la possibilità di soddisfarlo, senza nemmeno aver posto la felicità nel mondo. Gli animali non han più di noi, se non il patir meno; così i selvaggi: ma la felicità nessuno.
Leopardi.
enricorns2 ha scritto:beh quelle renderebbero felici ben poco a meno
Citi Leopardi a una che respira la sua filosofia ogni giorno.
Il tuo discorso è impeccabile e lo condivido dalla prima all'ultima parola, e onestamente non sarei in grado di approfondire ulteriormente l'analisi emotiva e concettuale che hai fatto.
Semplicemente, ti porto ad osservare che nel nome della mia discussione c'è una parolina: istante.
La felicità non esiste, dura poco, non si chiama felicità, qualcuno ci crede, qualcuno la evita..
Ma io parlo di istanti.
Istanti di felicità o di soddisfazione come dici giustamente tu.
In questo istante mi renderebbe felice o soddisfatta quell sms, domani non me ne farò niente e vorrò una tavoletta di cioccolata o fare sesso, per essere felice qualche istante.
La parola chiave è quella lì. Little things.
Torna a Forum sulla Gioia e sul Potere personale
Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti