Congiuntivite, tipologie

fonte: altervista.org

Qui potete trovare informazioni utili su come curare delle comuni patologie.

Congiuntivite, tipologie

Messaggioda Royalsapphire » 15/11/2017, 9:13



Che cos’è
La congiuntivite è l’infiammazione della congiuntiva, cioè della membrana che riveste le palpebre e copre la superficie esposta del bulbo oculare.
La congiuntivite può essere classificata come infettiva o non infettiva.

La congiuntivite infettiva rappresenta il 70 per cento di tutti i casi ed è causata da un batterio (di solito stafilococchi, pneumococchi, streptococchi) o da un virus ed è molto contagiosa.

La congiuntivite non infettiva (che rappresenta il restante 30 per cento di tutti i casi), può essere causata da allergie (per esempio dovuta al polline), prodotti chimici (come ad esempio gli inquinanti atmosferici, fumo o detersivi), o malattie sistemiche (artrite reumatoide, lupus, malattia di Kawasaki, colite ulcerosa o malattia di Crohn).

Quando alla base vi è una allergia vera e propria, questi sintomi non sono quasi mai isolati ma interessano anche la mucosa nasale (oculorinite). Si parla di oculorinite stagionale quando i sintomi compaiono dopo esposizione a pollini (febbre da fieno, pollinosi) oppure di oculorinite perenne se è una conseguenza della sensibilizzazione agli acari della polvere o agli animali domestici.

La congiuntivite allergica è caratterizzata dalla mancanza di secrezione purulenta e si riconosce per il forte prurito e gonfiore della congiuntiva. L’arrossamento oculare e il prurito interessano quasi sempre entrambi gli occhi e sono accompagnati da lacrimazione intensa. La congiuntivite allergica si manifesta con maggiore frequenza nei giovani con predisposizione allergica o con un quadro di allergia generale già accertata. Anche un dotto lacrimale non completamente aperto o condizioni erpetica (come l’herpes simplex o herpes zoster) possono causare congiuntivite.

I sintomi della congiuntivite infettiva:

Dolore agli occhi mono o bilaterale
Gonfiore agli occhi
Arrossamento degli occhi
Secrezioni o lacrimazione dagli occhi, che durante la notte formano crosticine sopra l’occhio
Una sensazione granulosa negli occhi
Prurito oculare
I sintomi della congiuntivite causati da allergie sono:

Prurito intenso degli occhi
Lacrimazione degli occhi eccessivi
Gonfiore degli occhi
Arrossamento degli occhi
Starnuti
Naso che cola
I sintomi per le congiuntivite non infettive dipendono dalle circostanze (cioè, se la congiuntivite è causata da smog, la persona può verificare prurito, occhi rossi, se la congiuntivite è causata da una sostanza chimica negli occhi, la persona può sentire bruciore, avere occhi rossi e visione offuscata).

Cura e terapia
Terapia della congiuntivite batterica
Se l’infezione è di origine batterica il medico può prescrivere una terapia con un collirio antibiotico: l’infezione guarirà entro alcuni giorni. In alcuni casi, e in particolare nei bambini, invece del collirio viene prescritta una crema oculare: la crema è di norma più facile da somministrare ai neonati o ai bambini rispetto al collirio, tuttavia può offuscare la visione anche per 5-10 minuti dopo l’applicazione. Con entrambi i tipi di farmaco ci si può attendere che i sintomi scompaiano nel giro di alcuni giorni. Seguite le istruzioni del medico e seguite la terapia fino alla fine, per prevenire le ricadute dell’infezione.

In genere, i farmaci sono reperibili sottoforma di colliri o pomate oculari; la modalità di somministrazione e la durata della terapia dipendono dalla gravità dell’infezione e dal tipo di battere implicato:

Cloramfenicolo (es. Vitamfenicolo, Mycetin, Chemicetina): l’antibiotico presenta un ampio spettro d’azione, il che significa che è attivo contro più patogeni; a tal proposito, è indicato per il trattamento della congiuntivite batterica quando il batterio implicato non è stato ancora isolato. Consultare il medico.
Ciprofloxacina (es. Ciprofloxac, Samper, Ciproxin, Kinox): il farmaco antibiotico (chinoloni) va assunto alla posologia di 1-2 gocce nell’occhio/occhi affetto/i ogni due ore per i primi due giorni di terapia; successivamente, proseguire il trattamento instillando 1-2 gocce ogni 4 ore, per 5 gg.
Levofloxacina (es. Levofloxacina, Levixiran, Aranda): instillare 1-2 gocce di levofloxacina (0,5%) nell’occhio affetto da congiuntivite ogni 2 ore durante il primo giorno di terapia; proseguire dal terzo giorno instillando 1-2 gocce nell’occhio affetto ogni 4 ore, per non più di 4 volte al giorno.
Gentamicina (es. Gentamicina, Ciclozinil, Genbrix, Gentalyn): antibiotico aminoglicosidico. Per il trattamento della congiuntivite da Pseudomonas aeruginosa, instillare 1 goccia di collirio nel sacco congiuntivale dell’occhio affetto, 2-4 volte al giorno. Per i primi due gg di terapia, è possibile aumentare la frequenza di applicazione del prodotto. Consultare il medico. il farmaco è reperibile anche associato a prednisolone.
Tobramicina (Tobral)
Collirio allo 0,3% di tobramicina (pari a 0.3 g di tobramicina per 100 ml di soluzione);
Unguento per uso oftalmico allo 0,3% di tobramicina (pari a 0.3 gr di tobramicina per 100 gr di prodotto).
Nonostante la definizione dello schema posologico spetti al medico, dopo aver considerato molto attentamente la gravità del quadro clinico del paziente, in linea di massima i dosaggi generalmente consigliati sono :
2- 4 gocce al giorno di collirio per 3-4 volte al giorno;
2-4 applicazioni al giorno di unguento.
Acido fusidico (es. Fucidin): per il trattamento della congiuntivite da stafilococco. Per il dosaggio: consultare il medico.
Terapia della congiuntivite virale
Per la maggior parte dei casi di congiuntivite virale non esiste alcuna terapia: il virus, infatti, deve fare il suo corso, e può impiegare fino a due o tre settimane per guarire. La congiuntivite virale spesso inizia in un occhio e può infettare anche l’altro nel giro di alcuni giorni. I sintomi, di norma, si risolvono spontaneamente.

I farmaci antivirali possono rappresentare un’opportunità se il medico diagnostica che la causa della congiuntivite virale è il virus dell’herpes simplex.

Diclofenac (es. Dropflam 1MG/ML COLLIR.5ML, Voltaren Ofta 20FL MON.0,3ML): per sfiammare e per diminuire il dolore associato alla congiuntivite si raccomanda di instillare una goccia di prodotto (collirio) 4-5 volte al giorno.
Ketorolac (es. Ketorolac ACV 20MG/ML 10ML): anche se indicato per lo più per trattare le infiammazioni oculari post-operatorie, viene talvolta indicato per la congiuntivite virale. Consultare il medico.
Desametasone (es. Decadron, SOLDESAM, Luxazone 0,2%, Visumetazone COLL. 3ML 0,1%, Luxazone UNG. OFT. 3G 0,2%): sottoforma di collirio, applicare il prodotto 4-6 volte al giorno, oppure ogni 30-60 minuti in caso di infezione grave. Continuare la terapia fino alla riduzione dei sintomi. Sottoforma di crema, applicare il prodotto 3-4 volte al giorno. Consultare il medico.
Terapia della congiuntivite allergica
Se l’irritazione è provocata da una congiuntivite allergica, il medico potrebbe prescrivervi uno o più tipi di collirio indicati in caso di allergie. Tra di essi ricordiamo i colliri antistaminici, i decongestionanti, gli stabilizzatori dei mastociti, i colliri steroidei ed antinfiammatori.

È anche possibile alleviare i sintomi della congiuntivite allergica evitando, se possibile, i fattori che scatenano l’allergia.

Congiuntivite allergica: per il trattamento della congiuntivite allergica, i farmaci più indicati sono gli antiallergici (colliri); in caso di gravità, è possibile utilizzare anche antistaminici (per os o per applicazione topica) e corticosteroidi.

Olopatadina (opatanol): oltre che per la congiuntivite, il farmaco antistaminico viene utilizzato in terapia per la cura della febbre da fieno. Si raccomanda di instillare una goccia di prodotto in uno o in entrambi gli occhi affetti, ogni 8 ore.
Emedastina (es. Emadine): questo collirio è uno dei più utilizzati per la cura della congiuntivite allergica stagionale. Instillare una goccia di farmaco due volte al giorno. Non utilizzare il farmaco per più di sei settimane.
Azelastina (es. Lasticom): particolarmente indicato per la cura della congiuntivite allergica: si raccomanda di applicare una goccia nell’occhio affetto, due volte al giorno. Aumentare la frequenza di somministrazione al bisogno, previo consulto medico.
Ketotifene (es. Zaditen): instillare una goccia negli occhi affetti da congiuntivite, ogni 8-12 ore.
Antazolina (es. Antistin Privina COLL. 10 ML , Antaz NA FN COLL 10ML): il principio attivo è reperibile da solo o in associazione a nafazolina. Instillare due gocce di attivo, 2-4 volte al dì.
Per le forme più gravi di congiuntivite allergica (es. cheratocongiuntivite) è possibile somministrare altri colliri antiallergici come:

Sodio Cromoglicato (es. Lomudal Collirio GTT 10ML 4%, Cromabak 20MG/ML COLL10ML): instillare il farmaco 4 volte al giorno.
Nedocromil sodico (es. Tilade 10MG/2ML): per il trattamento della congiuntivite allergica complicata, si raccomanda di somministrare il prodotto nell’occhio affetto (o in entrambi) due volte al dì; nei casi più gravi, instillare le gocce quattro volte al giorno. Non utilizzare il farmaco per oltre 3 mesi.
Lodoxamide (es. Alomide 0,1% 20F COLL.0,5 ML, Alomide 0,1% Collirio 5 ML): il farmaco va instillato 4 volte al giorno in uno o in entrambi gli occhi colpiti da congiuntivite.
Stile di vita e rimedi pratici Per aiutarvi ad affrontare i sintomi della congiuntivite prima che scompaiano del tutto, è possibile:
Fare impacchi sugli occhi. Per fare un impacco, inumidite un asciugamano di cotone senza peli nell’acqua e strizzatelo bene prima di applicarlo sulle palpebre chiuse. Un impacco freddo può essere utile per alleviare la congiuntivite allergica. Se la congiuntivite colpisce un occhio solo, non toccate entrambi gli occhi con lo stesso asciugamano: in questo modo diminuirete il rischio di contagio tra gli occhi.
Provate a usare il collirio. I colliri in vendita in farmacia senza richiesta (le cosiddette lacrime artificiali) possono essere utili per alleviare i sintomi. Alcuni colliri contengono antistaminici o altri farmaci in grado di aiutare i pazienti affetti da congiuntivite allergica.
Evitate per un po’ le lenti a contatto. Se indossate le lenti a contatto, probabilmente è opportuno non metterle finché gli occhi ritorneranno a stare bene. Il tempo di pausa dipende dalla causa della congiuntivite. Chiedete al medico se è consigliabile buttare via le lenti usa e getta, la soluzione per la pulizia e la custodia. Se le lenti che usate non sono usa e getta, pulitele accuratamente prima di riutilizzarle.
Prevenzione
Per prevenire il contagio della congiuntivite è indispensabile praticare un’ottima igiene. Ad esempio è consigliabile:

Non toccarsi gli occhi con le mani.

Lavarsi spesso le mani.
Cambiare ogni giorno gli asciugamani e la biancheria
Non condividere gli asciugamani né la biancheria.
Cambiare spesso le federe dei cuscini.
Buttare via tutti i cosmetici che usate attualmente.
Non condividere i cosmetici né gli oggetti per la cura personale.
I sintomi della congiuntivite possono regredire e scomparire entro tre o quattro giorni, tuttavia i bambini affetti da congiuntivite virale possono essere contagiosi anche per più di una settimana.

Se vostro figlio ha la congiuntivite, tenetelo a casa finché non inizia la terapia. La maggior parte delle scuole e degli asili richiedono che i bambini attendano almeno 24 ore dall’inizio della terapia prima di ritornare. Se avete qualche dubbio sul momento in cui è opportuno ritornare a scuola o all’asilo, chiedete consiglio al pediatra.

Traduzione ed integrazione a cura di Elisa Bruno

Revisione scientifica e correzione a cura del Dr. Guido Cimurro (farmacista)

Le informazioni contenute in questo articolo non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.

LE LACRIME ARTIFICIALI
L’offerta del mercato è ampia: i prodotti ad azione lubrificante e umettante sono costituiti soprattutto da sostanze capaci di formare soluzioni viscose che facilitano lo scorrimento della palpebra durante l’ammiccamento (il movimento involontario e rapidissimo di chiusura e riapertura delle palpebre) e in grado di formare un film acquoso distribuito e persistente sulla cornea. I principali componenti sono i derivati della cellulosa (es. Cellufresh, Celluvisc monodose, Dacriosol), il polivinilalcol (es. Lacrilux, Hypotears, ecc…), il povidone (es. Clarover), l’acido ialuronico (es. Dropstar TG, Vismrd, Hy-Drop monodose) e molte altre. Altre sostanze più viscose, come il carbomer (es. Dacriogel, Viscotirs, ecc…) vengono impiegate per lo più nella formulazione di pomate o gel oftalmici, più adatti per la somministrazione serale, prima di coricarsi, in quanto la loro consistenza è tale da alterare per qualche tempo la visione.
Una importante distinzione da fare nella scelta di un prodotto è la sua presentazione sottoforma di collirio multidose o monodose. I colliri multidose, cioè quelli che si possono aprire e chiudere e che contengono alcuni ml di soluzione (in genere 10 ml) e contengono conservanti per preservarne la sterilità. Queste sostanze possono risultare irritanti per l’occhio e possono essere assorbite dai materiali di cui sono fatte le lenti a contatto. Non vanno perciò utilizzati da chi ha problemi di questo tipo. In ogni caso, la soluzione rimasta va eliminata dopo 30 giorni dall’apertura del flacone (o prima se così indica il prodotto utilizzato). Le preparazioni monodose si presentano invece in forma di piccoli contenitori in plastica contenenti poche gocce di soluzione sterile. Una volta aperti e utilizzati, la soluzione rimasta va eliminata perché non contengono conservanti. Sono quindi prodotti più sicuri, ma hanno lo svantaggio di essere generalmente più costosi.

In ogni caso, qualsiasi prodotto si scelga, la composizione delle lacrime artificiali è sempre molto diversa da quella delle lacrime naturali. La varietà dei prodotti in commercio consente tuttavia di stabilire soggettivamente, provando le diverse alternative, qual’è il prodotto più adatto al proprio caso, anche perché non esistono dati che consentano di stabilire la maggiore efficacia di una sostanza rispetto all’altra e che indirizzino la scelta verso un prodotto o l’altro.

La somministrazione di questi preparati andrebbe effettuata ad intervalli regolari e non solo quando si comincia ad avvertire la sensazione di fastidio.

FARMACI CHE PROVOCANO SECCHEZZA DELL’OCCHIO
Diuretici [es. furosemide (Lasix), spironolattone (Aldactone)] Associazioni estro-progestiniche [es. contraccettivi orali (come Fedra, Yasmin)] Beta-bloccanti [es. atenololo (es. Tenormin), carvedilolo (es. Dilatrend)] Farmaci ad azione anticolinergica [es. antistaminici (es. desclorfeniramina-Polaramin), antidepressivi triciclici (es. amitriptilina-Laroxyl, clomipramina-Anafranil)]
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