Ashwagandha, la radice rigenerante della medicina ayurvedica

Fonte: anastore.com

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Ashwagandha, la radice rigenerante della medicina ayurvedica

Messaggioda Royalsapphire » 28/12/2019, 4:10



Una persona di 75 anni, di norma, ha trascorso ben 25 anni dormendo… praticamente un terzo della sua vita! (1)

Si tratta tuttavia del migliore dei casi, dato che, purtroppo, i disturbi del sonno sono sempre più frequenti e diversificati: insonnia leggera o cronica, sindrome da ritardo della fase del sonno, jet lag, irregolarità del ritmo sonno-veglia e non solo.

Il sonno è l’unico modo in cui il nostro organismo recupera le funzionalità fisiche e mentali e, per un adulto, dovrebbe durare sei ore a notte (2). I disturbi a esso correlati comportano conseguenze disastrose, tra cui l’aumento del peso, la depressione e l’aumento del dolore (1).

La medicina ayurvedica, che fa parte della tradizione indiana, utilizza da oltre 3.000 anni una pianta incredibile come rimedio naturale contro i disturbi del sonno.



L’ashwagandha, pianta energizzante e calmante

L’ashwagandha è originaria del Pakistan, dell’India e dello Sri Lanka e appartiene alla famiglia delle Solanacee. Il nome, che deriva dal sanscrito, significa “odore di cavallo” e rimanda all’aroma di questa pianta, che può raggiungere un metro e mezzo di altezza (3).

L’ashwagandha presenta anche altre denominazioni che ne descrivono le proprietà medicinali e che, talvolta, possono apparire in contraddizione, come nel caso dell’appellativo latino Withania somnifera, che richiama gli effetti sedativi della pianta, in contrasto con la denominazione di “ginseng indiano”, che rimanda invece alle sue proprietà energizzanti (4).

La ragione per cui una pianta agisce in due modi opposti risiede nelle proprietà adattogene della stessa. Così come la Rhodiola rosea e il Panax ginseng, l’ashwagandha riequilibra l’organismo quando questo si trova a fronteggiare situazioni di stress, esercitando un’azione calmante nei casi di forte tensione, oppure stimolante durante gli episodi depressivi (5,6). Per queste ragioni, la medicina ayurvedica si serve della radice della pianta per regolare le funzioni immunitarie (7) e per migliorare l’attività sessuale (8), agendo quindi su due aspetti messi a dura prova dallo stress.


Il rimedio naturale contro i disturbi del sonno

La radice di ashwagandha contiene svariati composti attivi, come gli alcaloidi e i withanolidi (lattoni steroidei), tra cui spiccano soprattutto la witaferina A e il withanolide D (9,10), sostanze responsabili delle sue proprietà ansiolitiche e antidepressive (4).

Uno studio ha evidenziato che la pianta esercita un’azione ipnotica, resa possibile dalla modulazione del sistema GABAergico (11) (dato che l’acido gamma-amminobutirrico, o GABA, è il neurotrasmettitore che più di tutti agisce riducendo l’attività del sistema nervoso, permettendo la memorizzazione e incentivando il sonno). La radice abbassa inoltre i livelli di tribulina (un marker dell’ansia) nel cervello, stabilizzando l’umore (12).

L’azione dell’ashwagandha è stata paragonata a quella dei medicinali più noti. Svariate ricerche hanno infatti dimostrato che l’assunzione di un estratto titolato della pianta produce effetti ansiolitici simili a quelli del Lorazepam (3,13), una molecola utilizzata per la cura dell’ansia, nonché effetti antidepressivi identici a quelli dell’imipramina (4,9).

Tuttavia, a differenza di alcuni sonniferi o ansiolitici presenti sul mercato, che possono provocare amnesia o dipendenza, l’ashwagandha non presenta questi effetti collaterali; anzi, la radice della pianta protegge il sistema nervoso centrale (5), mentre i withanolidi presenti in misura maggiore sono oggetto di studio come trattamento per l’Alzheimer (14). La pianta, con le sue proprietà rilassanti e calmanti, favorisce un sonno ristoratore e di conseguenza una ritrovata vitalità durante il giorno.

La nostra ashwagandha, estratto titolato al 5% in withanolidi

Ci siamo focalizzati sulla saggezza della medicina tradizionale ayurvedica, che da millenni consiglia l’utilizzo dell’ashwagandha per il trattamento di ansia e insonnia.

Poiché l’efficacia della pianta risiede nel contenuto di withanolidi, Anastore ha ricavato dalla radice un estratto standardizzato titolato al 5% in questi composti derivati dai lattoni triterpenici, per ottenere una comprovata azione antiossidante, adattogena e calmante, oltre che benefica per il sistema immunitario.



Bibliografia

http://www.institut-sommeil-vigilance.o ... -sommeil-2

Gérard, E. (1985). La médecine ayurvédique. Editions Dangles, St-Jean-de-Braye.

Singh et al. (2011) An overview on Ashwagandha: a Rasayana (rejuvenator) of Ayurveda. Afr J Tradit Complement Altern Med 8(5 Suppl): 208–213.

Mirjaili et al. (2009) Steroidal lactones from Withania somnifera, an ancient plant for novel medicine. Molecules 14(7): 2373-2393.

Bone and Mills (2013). Principles and practice of Phytotherapy. Second Edition, Elsevier.

Pratte et al. (2014) An alternative treatment for anxiety: a systematic review of human trial results reported for the ayurvedic herb ashwagandha (Withania somnifera). J Altern Complem Med 20 (12): 901–908.

Studies on the immunomodulatory effects of Ashwagandha. Mohammed Ziauddin et Al. Journal of Ethnopharmacology. 1996

Evidence for free radical scavenging activity of Ashwagandha root powder in mice. Sunanda Panda and Anand Kar. Indian J Physiol Pharmacol. 1997

Jayanthi et al. (2012) Anti-depressant effects of Withania somnifera fat (ashwagandha ghrutha) extract in experimental mice. Int J Pharm Bio Sci Vol 3.

Grover et al. (2010) Inhibition of the NEMO/IKKb association complex formation, a novel mechanism associated with the NF-kB activation suppression by Withania somnifera’s key metabolite withaferin A. Grover et al. BMC Genomics 11(Suppl 4): S25.

Kumar and Kalonia (2008) Effect of Withania somnifera on sleep-wake cycle in sleep-disturbed rats: possible GABAergic mechanism. Indian J Pharm Sci 70(6): 806–810.

Anxiolytic-antidepressant activity of Withania somnifera glycowithanolides: an experimental study. S.K. Bhattacharya et Al. Phytomedicine. 2000

Manual de Fitoterapia. Castillo-García and Martínez-Solís (2011). Elsevier.

Kuboyama et al. (2014) Effects of Ashwagandha (roots of Withania somnifera) on neurodegenerative diseases. Biol Pharm Bull 37(6): 892–897.
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