Aries

Mito dell'ariete inventato da me

Questo spazio è dedicato alla raccolta di storie inventate.

Aries

Messaggioda -Entropia » 02/07/2018, 20:39



Tra la città di Lunia e quella di Evergarden c'era una fitta e intricata foresta; si narrava pullulasse di creature spaventose e che, una volta entrati, difficilmente se ne potesse uscire vivi.

Devian era un giovane ragazzo che, scacciato dal proprio villaggio a causa di una maldicenza, si trovò ormai avvilito e solo al cospetto dei confini della misteriosa foresta.
Il vento sembrava invitarlo ad addentrarvisi ed il fruscio prodotto dal movimento leggero delle foglie somigliava ad un dolce sussurro.

Attratto da una misteriosa forza, Devian varcò l'entrata della foresta, per poi svanire rapidamente tra le fronde dei maestosi alberi centenari.

Non ci volle molto tempo per capire d'aver commesso un grande errore, all'interno della fitta boscaglia orientarsi era impossibile; le tenebre notturne incombevano pericolosamente e non v'era traccia d'alcun riparo. La fortuna gli sorrise quando, finalmente, s'imbatté in un albero cavo, dove decise avrebbe trascorso la notte.

Il suo sonno fu agitato poiché orribili incubi lo perseguitavano. Il mattino seguente, nonostante la stanchezza, decise di incamminarsi attraverso il fitto fogliame. Camminò in lungo ed in largo, finendo per tornare sempre al punto di partenza. Esasperato ed esausto, crollò in ginocchio. Lentamente in lui si facevano strada l'avvilimento e la disperazione, stava per accettare la sua fine quando una voce umana lo richiamò:

-Vuoi davvero arrenderti così, Devian?
-Chi sei?! - chiese il ragazzo impaurito, guardandosi attorno.
-Vuoi davvero darla vinta così in fretta a coloro che ti hanno esiliato? - domandò la voce misteriosa.
-Forse me lo merito di morire da solo, nessuno mi ha mai amato, magari la verità è che non c'è un posto per me, nel mondo... - mormorò con un filo di voce spezzata e tremante.
-Sciocchezze! Devi reagire figliolo, la vita è una lotta incessante, guai ad arrendersi. Ci sono tante cose per cui vale la pena vivere e se getti la spugna adesso non le conoscerai mai. Alzati, Devian. Prenditi la tua rivincita. - lo esortò la voce.
-Mostrati, visto che conosci il mio nome! - urlò Devian, intimidito.

Un maestoso ariete fece capolino tra i rami.
I due si guardarono per un eterno istante. Devian era incredulo e meravigliato. Quello che si trovava di fronte era probabilmente uno spirito della foresta; ne aveva sentito parlare quando lavorava presso il vecchio Tobias, bibliotecario e studioso di Evergarden.
Gli spiriti della foresta erano creature incredibilmente sagge, difficilmente si mostravano agli umani, pertanto, quando ciò accadeva, bisognava essergli grati e far tesoro dei loro preziosi insegnamenti.

-Cosa dovrei fare allora? - chiese umilmente il giovane.
-E' semplice: devi lottare, devi reagire, solo così potrai riconquistare il rispetto del quale sei stato privato. Diventa saggio e forte, e vedrai che al tuo ritorno verrai accolto con ammirazione. - spiegò Aries.

Passarono diversi anni; anni difficili durante i quali Devian si allenò duramente per diventare forte. Aries però, non si limitò ad addestrarlo come guerriero, gli trasmise parte delle sue conoscenze, facendo di lui un uomo saggio ed astuto.

Solo dopo aver completato un lungo e arduo percorso di preparazione al giovane era concesso di far ritorno al proprio villaggio. Il luogo dove per anni aveva vissuto, era una vera e propria prigione temporale dalla quale solo i meritevoli potevano uscire.

-E' giunto il momento, sei finalmente pronto. - sentenziò Aries.
Devian non disse una parola, ma la sua ardente sete di rivalsa era palpabile.
Poco prima ch'egli varcasse il portale dimensionale, Aries lo invitò a chiudere gli occhi per meditare insieme un'ultima volta. Non appena ebbero finito, Devian si accorse che lo spirito era scomparso, lasciando, come unica prova della propria esistenza, un elmo dorato e splendente a forma di testa d'ariete. Era assai imponente e maestoso, arrivando a coprire il volto fino al naso.
Devian, dopo averlo indossato fieramente, soffocando le lacrime di gratitudine e commozione, s'incamminò verso casa.

Al suo ritorno, così come Aries ebbe profetizzato, coloro che un tempo l'avevano scacciato, ora lo guardavano pieni d'ammirazione, stima e curiosità.
Da quel giorno Devian, non si fece mai più abbattere dalle avversità, né svilire dalle persone.

Col tempo, Devian divenne anziano e canuto, non poté più indossare il fastoso e pesante elmo, ed un paio di corna arcuate crebbero sul suo capo. Molti giovani inesperti ed insicuri si rivolgevano a lui per chieder consiglio ed a tutti loro Devian ricordava:

-La vita è una lotta incessante... Reagite sempre, non arrendetevi mai.
  • 0

Immagine

A lesson without pain is meaningless. That’s because no one can gain without sacrificing something. but by enduring that pain and overcoming it, he shall obtain a powerful, unmatched heart… A fullmetal heart...

- Edward Elric
Avatar utente
-Entropia
Amico level eleven
 
Stato:
Messaggi: 505
Iscritto il: 29/11/2016, 10:28
Località: Tartaro
Citazione: La mélancolie est l'illustre compagnon de la beauté, elle est si bien que je ne peux concevoir aucune beauté qui ne porte en elle sa tristesse.

-Charles Baudelaire
Genere: Femminile

Torna a Storie inventate da noi o da altre fonti

Chi c’è in linea in questo momento?

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti

cron
Reputation System ©'