Christmas (Boys) Love

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Christmas (Boys) Love

Messaggioda Elliscrive91 » 09/12/2022, 15:33



Un Natale movimentato a Osaka

Jun si sistemò la sciarpa e giocherellò con una ciocca di capelli viola. Seduto su una panchina del parco, attendeva il mio arrivo. Dalla posizione in cui mi trovavo, avevo un vantaggio: potevo osservarlo senza essere visto. Avevo deciso di nascondermi proprio per ammirarlo da lontano ed evitare così l'imbarazzo per la sua vicinanza.

Il cuore non smetteva di martellare nel mio petto e le gambe erano paralizzate. Feci un respiro profondo per cercare di calmarmi.

Lui mi inviò un messaggio, che ignorai di proposito, quindi decise di telefonarmi. Risposi dopo qualche squillo.

«Dove sei?» domandò con una punta di preoccupazione. «Ti sei perso? Devo venire a prenderti?»

«No, arrivo subito» risposi in tono dolce.

«Sbrigati, sto gelando.»

«Quando saremo soli, ti scalderò io.»

Aprì la bocca, ma non disse nulla. Mentre lo raggiungevo, mi accorsi che le sue guance si erano tinte di rosso. Ridacchiai.

«Da quando sei così spudorato?» chiese tra l'imbarazzato e il sorpreso.

Un ragazzo con un paio di occhiali dalla montatura spessa si accomodò accanto a Jun e mi coprì la visuale. Lo sconosciuto si avvicinò sempre di più al mio ragazzo. Mi fermai con lo smartphone ancora in mano e gli occhi spalancati.

Jun lo allontanò con il gomito. Non aveva chiuso la telefonata, potevo sentire la loro conversazione senza avvicinarmi troppo.

«Ti sei dimenticato della promessa?»

«Di quale promessa parli?» Jun si alzò di scatto. «Non ti conosco neanche.»

L'altro lo imitò e gli sussurrò qualcosa all'orecchio. Il mio ragazzo sbiancò e annuì più volte, prima di riprendere il telefono.

«Kei, scusami. Puoi andare direttamente a casa dei miei zii?» domandò con una certa titubanza. «Mi sono ricordato di avere un impegno importante.»

Indietreggiai in modo da non farmi scoprire dai due. «Il giorno del tuo compleanno?»

«Perdonami, ti spiegherò tutto stasera. Ora devo andare. A dopo.»

Strinsi forte il pugno. «Ciao.» Il tono della mia voce era mesto, tanto flebile da non essere quasi udibile.

Jun seguì quello sconosciuto su un'automobile scura e scomparve dalla mia vista. Ricacciai indietro le lacrime: mi sembrava di essere tornato indietro nel tempo, di aver vissuto di nuovo il periodo in cui lui aveva dei segreti. Sconsolato, mi incamminai verso la casa dei suoi zii.

«Buongiorno» bofonchiai sulla porta d'entrata del negozio degli Anjo.

«Ciao, Kei» mi salutò lo zio. «Non hai incontrato Jun lungo la strada? È uscito presto stamattina.»

«Sì, l'ho visto... con un altro. Jun mi tradisce.»

L'uomo si sfiorò il mento con aria pensierosa. «Impossibile» esordì poco dopo. «Lui non fa altro che parlarci di te. Aspettava con ansia questo giorno per stare insieme a te.»

«Invece è scappato via con un ragazzo e non mi ha dato nessuna spiegazione.» Sentii un nodo alla gola, che massaggiai per attenuarne il dolore.

Lo zio appoggiò una scatola sul bancone del negozio e si portò una mano alla schiena. Sospirò per la fatica.

«Ha bisogno di aiuto?» chiesi.

«Non preoccuparti. Devo effettuare una consegna, ma sono in ritardo. Mariko mi sta aspettando al Castello.»

«Posso pensarci io, se vuole.»

Scosse la testa. «Scordatelo, sei mio ospite.»

«Non si preoccupi. Non ho niente da fare e ho bisogno di distrarmi. Vada da sua moglie, almeno lei si diverta oggi.»

Chinò il capo. «Grazie. Aspetta, ti scrivo l'indirizzo e come arrivarci. Non è troppo distante.»

L'uomo prese una penna e un foglietto, ci appuntò tutti i dati e me lo diede. Presi il pacco e uscii con lui. Chiuse il negozio e mi ringraziò ancora una volta, prima di allontanarsi a piedi.

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Elliscrive91
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