Mi presento

Mi presento, cerco amici nel Lazio e nella mia città.

Mi presento

Messaggioda crisbil » 28/02/2017, 3:13



-Ecate- ha scritto:Infatti,è stato come se all'improvviso aprissi gli occhi e vedessi una nuova realtà…
Che esisteva già da tempo,ma che non riuscivo a vedere..


Sì, esatto: ci si accorge della situazione all'improvviso, quando il processo - lo smarrire sé stessi - è già del tutto avvenuto, non mentre è ancora in divenire. Ed è estremamente brutto.. perché non hai più nessuna possibilità di .. non dico risolvere, ma neanche di intervenire e rimediare a qualche danno prima che sia troppo tardi.

-Ecate- ha scritto:Una delle mie paure è proprio quella di perdere troppo tempo…eppure non posso farne a meno. Anche se sono consapevole del fatto che il tempo non l’avrò più indietro,non riesco a sfruttarlo e lascio che passi così. Mi accorgo del susseguirsi dei giorni solo grazie ai ritmi della mia famiglia…La mia camera è spesso al buio,e se non ci fossero loro,non saprei se fuori è giorno o è notte.


E' stato così anche per me, sai ? Identico proprio. Anche la stanza tenuta spesso al buio.. e quel non sapere se fuori era giorno o notte (E anche oggi, è ancora così, lo confesso).
Avevo anche io, pure allora, la consapevolezza del tempo che passava e che non sarebbe tornato; ma ad analizzarla con gli occhi di oggi ..era una consapevolezza molto superficiale, "astratta", la mia; cioè, tipo vedere la punta di un iceberg (forse anche molto meno, come percentuale) senza nemmeno sapere che c'era qualcosa d'altro, di molto più grosso e rilevante, "sotto"..

Un giorno mi sono risvegliato.
Mi sembrava tutto uguale.
Poi... mi sono accorto..
ho realizzato..
dentro di me..
nell'intimo..
che avevo 40 anni.

Sono inorridito.
Ho pianto.
(varie sono state le ragioni e le cause che hanno influito)

E' stato in quel momento che ho capito esattamente e appieno il significato del passare del tempo.
Una consapevolezza che non era più superficiale e "teorica", ma talmente reale da poterla vedere e toccare.. ce l'avevo pure sul viso, pure sulla pelle; così profonda da straziarmi nell'animo, fin nelle viscere.

-Ecate- ha scritto:Credo che il problema nasca perché nessuno pensa ai bisogni più bassi,che nella piramide di Maslow,riguardano la fisiologia e la sicurezza forse perché fin da piccoli ci viene detto di riuscire a realizzarci nella vita. Quindi noi puntiamo in alto,scordandoci di tutto il resto. Secondo me la possibilità di recuperare le basi non è svanita,perché nonostante tutto possiamo sempre migliorarci. Certo non aver proseguito per passi graduali,non facilita le cose,ma si può cercare di inserire o di rafforzare quei bisogni,ora che si sono apprese le proprie mancanze


Sì, puntare ai bisogni più elevati, di auto-realizzazione, alla fine, è la cosa più "semplice", che in un certo senso si viene pure spinti a fare, quella comunque sempre accessibile a tutti: perché tutti possiamo imparare qualcosa, a disegnare, a suonare uno strumento, a dipingere, a coltivare bonsai, a cucinare torte, a scrivere poesie, a comporre musica... non serve altro che studio, costanza ed impegno.

Il problema è che senza l'aver soddisfatto prima quei bisogni molto più umani e importanti che stanno al di sotto.. non riuscirai, per quanto ti possa sforzare ed impegnare, a sentirti appagato. E nemmeno a sentirti bene.

Sulle possibilità nel presente di "recuperare".. non lo so, a me non sembra più possibile..

Cioè, sì.. ho tanta consapevolezza.. so esattamente cosa mi manca, la natura dei miei bisogni (non li nego o "rimuovo" più, come invece facevo in passato).. il problema è che non ho gli strumenti (le capacità, le esperienze... e nemmeno le occasioni e le possibilità, ormai) di soddisfarli.

Cerco di spiegarlo in modo più semplice e immediato possibile: in passato ero io che rifiutavo la "vita".. ora, invece, è come se nonostante i miei sforzi di andare verso di essa, fosse la vita stessa a rifiutare ..ad escludere.. me.

Le ragioni sono tante.. ma il fattore critico e in assoluto più limitante.. penso sia diventato ormai proprio l'età.
  • 0

" Now more than ever the illusions of division threaten our very existence.
We all know the truth: more connects us than separates us.
But in times of crisis the wise build bridges, while the foolish build barriers."
Avatar utente
crisbil
Amico Top Level
 
Stato:
Messaggi: 1909
Iscritto il: 14/01/2017, 13:12
Genere: Maschile

Mi presento

Messaggioda -Ecate- » 28/02/2017, 16:46



crisbil ha scritto: E' stato così anche per me, sai ? Identico proprio. Anche la stanza tenuta spesso al buio.. e quel non sapere se fuori era giorno o notte (E anche oggi, è ancora così, lo confesso).
Avevo anche io, pure allora, la consapevolezza del tempo che passava e che non sarebbe tornato; ma ad analizzarla con gli occhi di oggi ..era una consapevolezza molto superficiale, "astratta", la mia; cioè, tipo vedere la punta di un iceberg (forse anche molto meno, come percentuale) senza nemmeno sapere che c'era qualcosa d'altro, di molto più grosso e rilevante, "sotto"..

Un giorno mi sono risvegliato.
Mi sembrava tutto uguale.
Poi... mi sono accorto..
ho realizzato..
dentro di me..
nell'intimo..
che avevo 40 anni.

Sono inorridito.
Ho pianto.
(varie sono state le ragioni e le cause che hanno influito)

E' stato in quel momento che ho capito esattamente e appieno il significato del passare del tempo.
Una consapevolezza che non era più superficiale e "teorica", ma talmente reale da poterla vedere e toccare.. ce l'avevo pure sul viso, pure sulla pelle; così profonda da straziarmi nell'animo, fin nelle viscere.



Capisco in parte quel che dici. Quando mi trovo in un momento particolarmente triste,doloroso e pieno di sconforto avverto anch’io la mia età…e inorridisco.
E accade perlopiù, perché metto a confronto la mia vita con quella altrui..
Alla fine mi ritrovo ad essere combattuta tra un senso d’urgenza,perché ho già 19 anni,e la tranquillità di averne solo 19. Ritorno così nello “stato teorico”,guardando la situazione dal di fuori,quasi come non mi coinvolgesse sul serio,come se quel numero fosse solo un numero e non mi appartenesse.



crisbil ha scritto: Cerco di spiegarlo in modo più semplice e immediato possibile: in passato ero io che rifiutavo la "vita".. ora, invece, è come se nonostante i miei sforzi di andare verso di essa, fosse la vita stessa a rifiutare ..ad escludere.. me.


Perchè la rifiutavi?
  • 0

Avatar utente
-Ecate-
Amico level three
 
Stato:
Messaggi: 136
Iscritto il: 25/02/2017, 17:49
Località: Roma
Citazione: Il fatto è che le rivolte dell'anima sono irreversibili, una volta avviate non si arrestano più.
Genere: Femminile

Mi presento

Messaggioda crisbil » 28/02/2017, 17:09



-Ecate- ha scritto:Alla fine mi ritrovo ad essere combattuta tra un senso d’urgenza,perché ho già 19 anni,e la tranquillità di averne solo 19. Ritorno così nello “stato teorico”,guardando la situazione dal di fuori,quasi come non mi coinvolgesse sul serio,come se quel numero fosse solo un numero e non mi appartenesse.


E, invece, quel numero, ti appartiene. Quel numero è importante. Quel numero conta.


crisbil ha scritto:Perchè la rifiutavi?


Sostanzialmente.. perché la realtà, la mia, non mi piaceva. La rifuggivo. Cercavo ogni maniera e modo possibile per prendere le distanze da essa.
(e ancora, in gran parte, è così.. )

Il problema è che mantenere totale distanza dalla realtà è manterla dalla vita. E quindi "scegliere" di non vivere (anche se, sul momento, non te ne rendi del tutto conto).

E ad un certo punto...

(quel numero CONTA).
  • 1

" Now more than ever the illusions of division threaten our very existence.
We all know the truth: more connects us than separates us.
But in times of crisis the wise build bridges, while the foolish build barriers."
Avatar utente
crisbil
Amico Top Level
 
Stato:
Messaggi: 1909
Iscritto il: 14/01/2017, 13:12
Genere: Maschile

Mi presento

Messaggioda -Ecate- » 28/02/2017, 17:37



crisbil ha scritto:E, invece, quel numero, ti appartiene. Quel numero è importante. Quel numero conta.


Per ora,non mi appartiene e non è importante..
  • 0

Avatar utente
-Ecate-
Amico level three
 
Stato:
Messaggi: 136
Iscritto il: 25/02/2017, 17:49
Località: Roma
Citazione: Il fatto è che le rivolte dell'anima sono irreversibili, una volta avviate non si arrestano più.
Genere: Femminile

Mi presento

Messaggioda crisbil » 28/02/2017, 18:47



-Ecate- ha scritto:Per ora,non mi appartiene e non è importante..


Sì, forse "appartiene" era una parola quantomeno imprecisa.
Può anche non appartenere (in effetti io non sento mi appartenga e mi sia mai appartenuto, quel numero), se lo si considera solo in funzione di sé stessi.
Quel che volevo dire .. è che un numero che ti "definisce", ti "delinea", ti "identifica" comunque agli occhi degli altri.

Importante in questo senso, pure.
E lo è comunque, a prescindere dal "senso" (o non-senso) che può avere per te.
  • 0

" Now more than ever the illusions of division threaten our very existence.
We all know the truth: more connects us than separates us.
But in times of crisis the wise build bridges, while the foolish build barriers."
Avatar utente
crisbil
Amico Top Level
 
Stato:
Messaggi: 1909
Iscritto il: 14/01/2017, 13:12
Genere: Maschile

Mi presento

Messaggioda -Entropia » 01/03/2017, 12:47



Spero tu possa uscirne presto, altrimenti poi finisci come me.
Finisce che la confusione mentale si ripercuoterà su ogni aspetto della tua vita, distruggendola inesorabilmente, senza che tu possa farci nulla. È come stare in una stanza con la forza di gravità moltiplicata per cinquanta volte: una morsa.

Finirai per fare una stronzata dopo l'altra pur di non pensare, pur di poter prendere quella 'boccata d'aria fresca' necessaria a trovare la forza di resistere ancora un po'.

Spero davvero che tu possa vincere tutto questo...
  • 0

Immagine

A lesson without pain is meaningless. That’s because no one can gain without sacrificing something. but by enduring that pain and overcoming it, he shall obtain a powerful, unmatched heart… A fullmetal heart...

- Edward Elric
Avatar utente
-Entropia
Amico level eleven
 
Stato:
Messaggi: 520
Iscritto il: 29/11/2016, 10:28
Località: Tartaro
Citazione: La mélancolie est l'illustre compagnon de la beauté, elle est si bien que je ne peux concevoir aucune beauté qui ne porte en elle sa tristesse.

-Charles Baudelaire
Genere: Femminile

Mi presento

Messaggioda LiliMarleen » 01/03/2017, 12:55



Siamo folli ad amare cio' che non puo' essere amato ma l' amore e' vita e non possiamo frne a meno.
  • 0

LiliMarleen
Amico level three
 
Stato:
Messaggi: 112
Iscritto il: 27/02/2017, 18:00
Località: Taranto
Genere: Femminile

Mi presento

Messaggioda -Ecate- » 01/03/2017, 14:49



-Entropia ha scritto:Spero tu possa uscirne presto, altrimenti poi finisci come me.
Finisce che la confusione mentale si ripercuoterà su ogni aspetto della tua vita, distruggendola inesorabilmente, senza che tu possa farci nulla. È come stare in una stanza con la forza di gravità moltiplicata per cinquanta volte: una morsa.

Finirai per fare una stronzata dopo l'altra pur di non pensare, pur di poter prendere quella 'boccata d'aria fresca' necessaria a trovare la forza di resistere ancora un po'.

Spero davvero che tu possa vincere tutto questo...


Grazie,spero anch’io di riuscire a superare questa situazione,in cui mi sento privata del mio essere. O meglio mi sento come un oggetto che è stato usato e che ora attende di essere riusato o di avere vita nuova,ma per ora sta chiuso in uno scatolone dove la gravità lo incatena a stare sul fondo.
In ogni modo,auguro anche a te il meglio...
  • 1

Avatar utente
-Ecate-
Amico level three
 
Stato:
Messaggi: 136
Iscritto il: 25/02/2017, 17:49
Località: Roma
Citazione: Il fatto è che le rivolte dell'anima sono irreversibili, una volta avviate non si arrestano più.
Genere: Femminile

Mi presento

Messaggioda miz » 05/03/2017, 15:32



ciao Ecate, ho letto tutta la discussione ma mi ha colpito in particolare l'ultimo messaggio che hai scritto, perchè per lungo tempo anche io ho vissuto come chiuso in uno scatolone, la mia stanza semibuia in cui vagavo di giorno e facevo fatica a dormire di notte, veramente brutti momenti, quasi un carcerato. solo io ricordo quando e per colpa di chi è iniziata tutto questo,forse le nostre storie sono un po' troppo diverse per riuscire a darti consigli utili ma l'età è dalla tua parte e penso lo saranno anche molte persone, sia qui nel forum che fuori nel mondo
  • 0

miz
Amico level one
 
Stato:
Messaggi: 10
Iscritto il: 28/01/2017, 16:02
Località: toro
Genere: Maschile

Mi presento

Messaggioda -Ecate- » 05/03/2017, 16:16



Ciao Miz,
L’immagine del carcerato,è davvero azzeccata. E devo dire che rispecchia anche la mia condizione:così come egli vive nella cella io vivo nella mia stanza.
Comunque a sostenermi e ad essere dalla mia parte non ho molte persone,purtroppo, …le uniche che ho nel mondo reale sono i miei famigliari..
  • 0

Avatar utente
-Ecate-
Amico level three
 
Stato:
Messaggi: 136
Iscritto il: 25/02/2017, 17:49
Località: Roma
Citazione: Il fatto è che le rivolte dell'anima sono irreversibili, una volta avviate non si arrestano più.
Genere: Femminile

PrecedenteProssimo

Torna a Lazio

Chi c’è in linea in questo momento?

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite

Reputation System ©'