Salve a tutti, di solito sono molto prolisso nelle mie presentazioni, quindi abbiate pazienza se sarà un po' lungo il post.
Scrivo dalla provincia di Napoli, ed ho 19 anni e qualche mese.
La mia passione principale sono le serie tv, gli anime ed i manga che seguo assiduamente.
Mi piace anche fare qualche giretto, visitare posti nuovi e sedermi qualche volta nei parchi, soprattutto da quando ho iniziato con gli antidepressivi.
Sono un tipo notturno, ho avuto orari sballatissimi (mi svegliavo alle 19) ma ora con la melatonina sono più contenuto.
Sono sempre stata una persona timida, riservata, cresciuto da genitori con la stessa forma mentis in un ambiente senza altri parenti. Ho passato gli anni delle elementari in una campana di vetro, passando il tempo a studiare e socializzare il minimo con i miei compagni di classe. Iniziata la prima media sono incominciati i miei problemi, sono stato perennemente vittima di bullismo per i tre anni a venire, che ho frequentato con poca regolarità, e nel frattempo mio padre a seguito di un attacco ischemico ha iniziato a soffrire di infermità mentale. Complice le varie situazioni, sono rimasto chiuso nella mia cameretta dai 15 ai 17 anni e mezzo, in un mondo composto di anime e serie tv, tagliando anche qualsiasi ponte online.
Il primo anno è stata una gioia, finalmente fuori dai meccanismi che mi mettevano così angoscia ma poi col tempo la situazione di mio padre si è aggravata, mia madre ha iniziato a vacillare dallo stress e con l'atmosfera che si respirava ho iniziato ad avvertire i primi sintomi della solitudine. Dopo un forte periodo di insonnia decido di rivolgermi al Centro Salute Mentale della mia città, spostandomi poco dopo da uno psichiatra privato avendo avuto un forte impatto negativo nel contesto pubblico. Mi è stata diagnosticato un disturbo depressivo maggiore e mi sono stati prescritti antidepressivi ed ansiolitici per l'insonnia. Quel periodo, estivo, è stato uno dei più liberi per me.. complice i farmaci avevo voglia di andare al parco a fare una semplice passeggiata, ho stretto alcune amicizie online e alcuni ho avuto il piacere di incontrarli anche se molto lontani, avendo trovato persone dolcissime che non solo mi hanno ospitato ma anche aiutato economicamente col viaggio. Come dicevo in precedenza, sono passato da essere recluso ad andare in posti come Milano in cui mai ero stato, non essendo mai uscito dal mio paesino. Ed adesso possiamo passare al presente.
Ho ripreso i contatti con un mio vecchio amico delle elementari, ed a volte ho la possibilità di uscire con la sua comitiva, però io purtroppo non mi ci trovo e la mia tendenza ad essere evitante non aiuta. Tutto ciò per me è un impegno, come se dovessi lavorare, sento che non dovrei allontanarli perché rimarrei solo ma allo stesso tempo mi sento ancora più solo in quei momenti, in una calca di persone cui non sanno nemmeno i miei vari problemi. Frequento una psicologa settimanalmente, continuo a chattare di rado con le persone conosciute online e cerco di continuare ad andare avanti.
Qui nasce il problema più attuale, io non ho voglia di vivere. Dopo tanti anni di sofferenza non sopporto più il minimo stress, soffro di qualsiasi problema somatico (colon irritabile, problematiche muscole tensive, insonnia ecc..), quei pochi che conosco dal vivo non li sopporto e mi ritrovo senza un diploma, forte danno nella mia autostima. Non trovo il senso per andare avanti, per incominciare un serale il prossimo inverno, o semplicemente per andare al controllo dal dentista. Mi sembrano tutti sforzi inutili perché ormai non sono più attratto da un percorso di vita normale. I farmaci però fanno il loro effetto, ed infatti soffro di sbalzi d'umore enormi... un giorno mi sveglio con la voglia di andare a correre (anche se alla fine non ci vado mai) e l'altro penso tutto il giorno al suicidio, come fosse un'ossessione.
Purtroppo a causa degli anni di reclusione, ho perso la maggior parte delle mie capacità sociali.. sono freddo, non mostro un minimo di emozione, non rido per una battuta altrui. Sono un peso morto. Se ho vicino una persona, come quei pochi incontri fatti tramite Internet, per la quale provo una forte emozione: vorrei abbracciarla forte, percepire del contatto umano. Ma sono completamente disabituato, nemmeno a mia madre riesco a dare più un bacio.. provo solo vergogna ed anzi, se qualcuno cerca di toccarmi istintivamente mi ritraggo. Allo stesso tempo sono una persona molto sentimentale, che crede nelle amicizie viscerali, profonde e vorrebbe a sentirsi completamente a proprio agio con una persona ma quando mi vedo in questo stato, mi rendo conto che difficilmente potrò raggiungere delle semplici amicizie intime. Soprattutto nel mondo che frequento io, di fiere e fumetti, vedo molte persone esprimere le proprie emozioni senza pudore, il bambino che c'è in loro, ed io mi sento amputato al loro confronto. Da chi non conosce i miei problemi, come quelle persone che vedo saltuariamente dal vivo, probabilmente risulto snob e insensibile, mi è stato esplicitamente detto che metto soggezzione, e non posso dargli torto. Mi sento senza futuro, ma non ho nemmeno voglia di costruirmelo, ogni settimana vorrei lasciar perdere con la psicologa perché non faccio altro che sfogarmi e faccio spendere soldi ai miei, quei pochi attimi in cui sono di buon umore sento di viverli da solo, andare in strade solitarie, fare una corsa.. ho paura di incontrare altre persone, di raccontare che sono un nullafacente e figuriamoci di sviolinare tutti i miei sentimenti negativi per questa vita, quindi rinuncio a priori.
Ed ora, sto vivendo giorno per giorno.. ho quasi finito col dentista, assumo i farmaci regolarmente, mi spingo ad andare dalla psicologa, cerco di non evitare quel mio compagno delle elementari ma ognuna di queste cose è un macigno per me. Vorrei anche qualcosa di positivo, un motivo per andare avanti e invece mi ritrovo ad affrontare ogni cosa con una maschera piantata sul viso e giorno dopo giorno perdo sempre più voglia di continuare. Naturalmente non mi suiciderei, per non dare la mazzata finale alla mia famiglia, ma non vedo nemmeno il senso di iniziare qualsiasi cosa.
Ammetto la verità, ora come ora vorrei semplicemente delle persone con cui confidarmi di tutto, passare i momenti in cui non sono impegnato con esse in modo da avere un motivo per sopportare ed andare avanti, e mollare quel gruppo di amicizia d'apparenza che si è venuto a formare. O una pausa prolungata ricoverato da qualche parte.
Forse trascorrere così tanto tempo in casa mi ha fatto completamente disabituare a ciò, che probabilmente è realtà per molti altri.. ma io non ci sto e non so per quanto possa continuare a recitare la mia parte.
Oggi mi sono svegliato prima, conoscevo questo forum da un poco ed ho deciso di iscrivermi. Mi rendo conto quindi di aver fatto un altro passo verso l'iniziare un qualcosa, e sono contento. Spero possa dialogare serenamente nel forum. Grazie per aver letto