Sento di non aver mai avuto una vita che si possa definire felice. Chi l'ha avuta d'altronde? Ma sono andato avanti lo stesso, con alti e bassi.
Alcuni mesi fa, dopo molti problemi sul lavoro, ho meditato il suicidio, ma quando stavo lì per commetterlo, mi sono tirato indietro perché mi ha spaventato il silenzio della morte. Ero lì in bagno sotto la doccia col coltello in mano e le cuffiette nelle orecchie ascoltando una canzone che mi avrebbe accompagnato nel gesto estremo. Ho spento la luce. E mi ha assalito il terrore del buio, del nulla, così ho desistito. Il mio compagno mi ha trovato piangente sotto la doccia e s'è preso un bello spavento.
Mi ha aiutato molto la mia terapeuta a superare quel momento di crisi, che per fortuna è andato via. Ho ripreso in mano a poco a poco la mia vita e ho chiesto il trasferimento dal lavoro. Nel frattempo è arrivata l'estate, la mia terapeuta è andata in maternità, ma mi ha lasciato il suo contatto email.
Verso fine estate le ho scritto e mi ha risposto con una bellissima email, dandomi forza e coraggio. Ho ripreso il lavoro dopo le ferie. Nuovo ambiente, stessi problemi: mi sento incapace ed inadatto. Un buono a nullo. Voglio levarmi di mezzo. Oggi sono uscito distrutto dentro perché sento di non essere all'altezza delle cose. Nel tragitto di ritorno a casa ho pianto. A casa mi sono buttato sul letto e sono ritornati i pensieri del suicidio.
Non pensavo che, dopo un periodo sereno, avrei così velocemente ripensato al suicidio. Eppure, lo vedo come unica scappatoia da questa vita che avverto come inutile ed opprimente. Io e il mio compagno stavamo facendo progetti di una casa nuova, ma mi accorgo che è stato un errore pensarci, non potrei lasciarlo poi nei debiti.
Riaffiora l'idea di tagliarmi le vene sotto la doccia, la sento molto forte. Sono stanco di questo andare ogni volta su e giù: scendere nel baratro e risalire la china. La vita è troppo brutta e complicata. Ho voglia solo di pace una volta per tutte. Cosa posso fare???