Capolinea

Post lungo e confusionario

MyHelp: Forum di mutuo aiuto, di prevenzione del suicidio e di gestione delle crisi.
A volte si pensa di non aver più nulla da perdere, nè più motivi di esistere.
E' facile pensarlo se non si ha qualcuno con cui confrontarsi. La vita è piena di insidie, ed è facile perdersi. Ma spesso basta una mano per rimettersi in piedi.
Ma questo è anche un forum sulla Morte, il più grande tabù nella storia dell'essere umano, la paura più grande.

Capolinea

Messaggioda Syzygy » 05/07/2015, 13:57



Come ho già scritto sarò lungo,confusionario,riflessivo e pseudo filosofeggiante se tutto questo vi irritasse,vi capirei.

Ho pensieri suicidi da che ne ho memoria.Inconsciamente sapevo a cosa andavo incontro.Lo sapevo quando ero un bambino che ingenuamente con quelle che alla fine erano solo fantasie innocue pensava di togliersi la vita all'inizio della preadolescenza,suppongo perché il pensiero di crescere,diventare adolescente e adulto e vivere una vita monotona e noiosa come quella di tutti gli altri già mi infastidiva e lo so adesso,a 20 anni,quando ogni volta che apro gli occhi al mattino penso "c***o,sono ancora qui" e quando penso al suicidio comincia a girarmi la testa,il battito cardiaco accelera e le gambe tremano.Adesso so che sono spacciato,non ho più speranze e la mia decisione l'ho presa mi manca un come (voglio solo eliminare i margini di errore),un dove (vorrei sparire e non farmi più trovare,non voglio commemorazioni nè niente) e un quando (voglio ancora ritardare la cosa il più possibile anche se so che finirà così)

La mia esistenza non è mai stata vita,non ho mai vissuto.La mia è stata mera sopravvivenza.Sono sempre andato avanti per inerzia.Sono totalmente apatico ed è così da quando ho acquisito per la prima volta un modo di pensare "adulto",cioè da quando sono uscito dall'infanzia. Non mi sono mai legato a nessuna persona.Ho sempre finto.Ho sempre finto perché sono nato e cresciuto in un determinato contesto,epoca,località e soprattutto in una specie sociale in cui un'individuo solitario,completamente isolato tranne che per necessità biologiche non può sopravvivere,non è programmato per farlo.
Ho sempre finto anche per necessità.Ho portato maschere.Se prima ero io così,estremamente introverso e chiuso poi è diventata una necessità,l'auto-isolamento col tempo è diventato la mia protezione,una protezione che ha fatto più danni di quanti ne avrebbe fatti la sua assenza..Ho fatto finta di vivere per moltissimo tempo e per altrettanto ho fatto finta di non esistere.

Ho sempre voluto sapere un po' tutto di tutto.Non sopporto il fatto di essere nato in un'epoca e in un luogo in cui si sa così poco e in cui soprattutto la maggioranza non vuole sapere.Sappiamo troppo poco del mondo che ci circonda. Non lo sopporto. La nostra esistenza non ha senso,cito Carl Sagan:
"La Terra è un piccolissimo palco in una vasta arena cosmica. Pensate ai fiumi di sangue versati da tutti quei generali e imperatori affinché, nella gloria ed il trionfo, potessero diventare i signori momentanei di una frazione di un punto. Pensate alle crudeltà senza fine impartite dagli abitanti di un angolo di questo pixel agli abitanti scarsamente distinguibili di qualche altro angolo, quanto frequenti i loro malintesi, quanto smaniosi di uccidersi a vicenda, quanto ferventi i loro odii. Le nostre ostentazioni, la nostra immaginaria autostima, l'illusione che abbiamo una qualche posizione privilegiata nell'Universo, sono messe in discussione da questo punto di luce pallida. Il nostro pianeta è un granellino solitario nel grande, avvolgente buio cosmico. Nella nostra oscurità, in tutta questa vastità, non c'è nessuna indicazione che possa giungere aiuto da qualche altra parte per salvarci da noi stessi."
Non sono mai riuscito a convivere con tutto questo,siamo creature ignoranti e rozze che non riescono a convivere tra loro,ovvio che tutti coloro che cercano di far passare messaggi tipo "la violenza è innaturale" mentono però è anche vero che ormai abbiamo raggiunto un punto nella nostra evoluzione in cui è inutile più che altro.Non giriamoci intorno,la natura è violente e l'evoluzione una guerra genetica ma ammazzarsi tra di noi dopo essere vissuti su questo pianeta per 200.000 anni?Che senso ha?
L'odio dilaga come ha sempre fatto,gli uomini hanno bisogno di leader,di confini,sono alla perenne ricerca di un capro espiatorio,le masse non pensano,non sono razionali,seguono dogmi e verità assolute,vogliono distruggere chi ha pensieri diversi,il loro impulso alla distruzione dell'altro è superato solo da quello per l'autodistruzione.
Noi ci stiamo autodistruggendo,dicono che stiamo devastando il nostro pianeta ed è vero,ma solo in parte,il pianeta è sopravvissuto a tutto e la vita anche,la vita ha ripreso il suo corso in tempi geologicamente brevi dopo eventi che sono arrivati a spazzare via anche il 96% delle specie viventi.Ci sono state 5 estinzioni di massa nella storia ma nuove forme di vita si sono sempre evolute dalle ceneri delle vecchie e succederà di nuovo perché noi non stiamo distruggendo la vita ma solo quella che c'è ora,compresa la nostra,miriadi di studi lo dicono: la sesta estinzione di massa è in atto,ma la gente comune non può accorgersene perché non può ragionare in termini di tempi geologici,i tassi di estinzione sono solo numeri,anche per chi li scopre e ne parla,gli effetti non sono visibili nell'arco della vita di un essere umano.Quindi,solo numeri.
Arriverà il momento in cui la situazione non sarà più sostenibile e la vita come la conosciamo,non esisterà più,non esisteremo più neanche noi,ma nuova vita si svilupperà e avrà tempo per svilupparsi.Si stima che tra un miliardo di anni il Sole sarà già diventato troppo caldo per sostenere la presenza di acqua liquida in superficie di questo pianeta,tra 5 invece il Sole morirà inghiottendo la Terra (forse) con il suo ultimo rantolo prima di diventare una piccola stella morta.Tutto ha una fine.Anche l'universo finirà ma qui le domande diventano troppo grandi e fornire risposte e previsioni impossibili.Quello che succederà è un'incognita. Big Freeze,Big Rip,Big Crunch,Universo oscillante,morte termica,transizione di fase quantistica,ricorrenza di Poincaire,Multiverso,teorie delle stringhe e del mondo-brana le speculazioni e le teorie sono innumerevoli,intricate al limite della comprensibilità e inimmaginabili.Niente è certo e niente di tutto ciò vedremo.

Siamo insignificanti,siamo dei neonati ma consideriamo la nostra storia come più grande ed importante di qualsiasi altra cosa ma la verità è ben diversa https://www.google.it/url?sa=i&rct=j&q= ... 6176398058
Non servono ulteriori spiegazioni.
E se ci confrontiamo all'universo e alla sua età la cosa diventa incomprensibile,da uscirci di testa.Già è difficile immaginare che la luce di quei puntini che vediamo nel cielo di notte abbia viaggiato per decine o anche centinaia o migliaia di anni prima di colpire i nostri occhi.Ma immaginare che quelle siano solo distanze minuscole è un'altra cosa.93 miliardi di anni luce di universo osservabile e noi non siamo in grado nemmeno di raggiungere il sistema stellare più vicino,a 4 anni luce.Ma ogni ricerca su internet è più che esplicativa per avere una vaga idea delle dimensioni dell'universo confrontate con casa nostra.Un paragone che nella nostra mente può avere riscontro solo in una vaghissima idea.Non possiamo avere a che fare con cose così,la nostra mente è limitata.

Non ho mai sopportato il fatto di avere limiti,di poter conoscere così poco.Ho sempre preso atto del fatto che la vita di un essere umano fosse scontata,banale,noiosa e monotona nel migliore dei casi,tragica,dolorosa e alienante nel peggiore.Non ho mai voluto invecchiare,vedere il decadimento,morire vecchio e con il cervello fuso con l'autosufficienza andata in vacca da tempo.Vita normale: lavoro,figli,vita di comunità,sorriso stampato sulle labbra sempre e comunque,senza pensare al senso di tutto questo.No,non ho mai voluto niente di questo,a dir la verità non ho mai capito cosa volevo.So solo che non voglio essere come gli altri,non voglio questo mondo,questa vita.Tutto ciò non è per tutti e di certo non per me.

Bene, per ora basta,ho da scrivere ancora moltissimo.Lo farò in un altro post.Questa è solo la punta dell'iceberg di quello che c'è nella mia testa ma i problemi sono stati specialmente fuori,era il mio rapporto con il mondo che non andava.Perderò dignità con quello che scriverò in seguito agli occhi di chi legge questo topic,lo so.Ma questa parte riflessiva è solo un'introduzione,c'è molto di peggio,ci sono cose con cui non sono mai riuscito a convivere e non ci riuscirò.
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Messaggioda Syzygy » 05/07/2015, 19:41



Ok,continuiamo.
La mia storia è solo una dimostrazione di quanto alcuni mix di genetica,caratteristiche nostre innate,ambiente ed esperienze di vita possano essere micidiali e spietati.La mia storia fondamentalmente non esiste,sono convinto anche di non poter davvero morire perché non ho mai vissuto.
La morte per me è sempre stata una fonte di curiosità.Non volevo vedere oltre però,ho sempre saputo che oltre non ci può essere nulla,o almeno nulla che noi possiamo definire,nessuno è mai tornato indietro dalla morte per spiegarci cosa succede dopo e seguendo la logica si presuppone che si smette di esistere e stop,il nostro corpo viene smantellato in tutte le sue molecole che vanno a comporre altro,alcune nuova vita,altre no.La coscienza e la sua natura è uno dei più grandi misteri al giorno d'oggi,ne sappiamo estremamente poco ma per logica dovrebbe essere un constructo biologico: cervello=coscienza,una volta che il cervello ha smesso di funzionare,noi non ci siamo più.La vita inoltre è molto più grande di noi,ha moltissime forme diverse in moltissimi luoghi diversi,noi conosciamo solo la vita sulla Terra,ma l'universo è talmente grande che non c'è motivo di pensare che non sia pieno di vita e io so di non essere speciale,di appartenere a una specie giovane e insignificante in tutto ciò e so che se c'è un destino che mi attende o attende quello che sarà rimasto di me qualunque cosa sia,non sarà un destino diverso a cui è andata e andrà incontro ogni cosa abbia mai vissuto in quest'universo.
Detto ciò,la morte mi ha sempre attratto,sapevo che era la fine di tutto ma volevo sapere cosa fosse il nulla assoluto,formalmente prima della nascita c'è quello che c'è dopo la morte ma com'è iniziare a esistere?Com'è cessare di farlo?Io non è che escluda categoricamente che ci possa essere qualcosa che non sappiamo,anzi,non sarebbe male ma semplicemente non so e vorrei sapere.

Con le riflessioni credo di aver finito per ora passiamo a quello che c'è sotto la punta dell'iceberg,passiamo a ciò con cui non posso convivere.
Chi sono io?Ultimamente la verità mi è piombata in testa,solo negli ultimi mesi le mie tendenze suicide sono affiorate con tutta la loro forza,solo ultimamente ho capito.E sono cominciati i rimpianti.Perché non sarebbe dovuta finire così.
Io per prima cosa nasco quando mia madre ha 47 anni e mi padre 49.Ciò mi ha fatto presto tirare le mie conclusioni:
-Sono più incidente io di un figlio che nasce quando la madre ha 16 anni.E già questa è una consapevolezza durissima.Ma non cambia la vita a nessuno.Alla fine chi se ne frega
-Devo essere economicamente indipendente e levarmi di torno prima dei 25 anni.E non sembra molto facile quando chi ti ha preceduto ha lasciato casa solo verso la trentina.Dato il paese di nascita.Dati gli studi che tu,idiota ti sei scelto.
-Rischio che mi andasse davvero male.Intendo malattie genetiche.Ad esempio oltre i 46 anni per una donna le probabilità di avere un figlio con sindrome di Down sono del 5%.No ma grazie del rischio che mi avete fatto correre.Sono quelle cose che si pensa "no,non può accadere a me le probabilità sono esigue" ma accadono,inutile chiudere gli occhi.
Ovviamente il fatto che da bambino i tuoi genitori abbiano l'età dei nonni dei tuoi compagni ti fa sentire diverso e a disagio,ma sei un bambino non te ne importa molto.
Questa non è una delle cose andate storte nella mia vita,è solo una condizione neutra ma a volte pesante.

C'è una foto di quando ero piccolo,un primo piano di quando avrò avuto 2-3 anni,che mi da la nausea ogni volta che vedo.In quell'immagine si vede il futuro di quel bambino,cioè il mio passato e presente.Si vede che aspetto avrebbe avuto il bambino della foto,che esperienze avrebbe fatto,che inferno avrebbe attraversato,di che morte sarebbe morto.
Ho avuto problemi su cui si sarebbe potuto fare qualcosa e non si è fatto niente.
In pratica appena inizia l'adolescenza scoppia l'inferno.Senso di limitatezza enorme,periodi simil-hikikomori,consapevolezza che non sarò mai come gli altri,che non avrò mai una vita che qualcuno avrebbe voluto.
La possibilità di vivere comincia nello sguardo dell'altro.
Nei miei confronti lo sguardo dell'altro è stato sempre impietoso,a volte disgustato,a volte divertito,a volte sadico,a volte diceva "poveretto,ho avuto una gran fortuna potevo nascerci io così".Io tutto questo non lo capivo.Per tanti particolari ho sempre disprezzato la mia immagine così profondamente da non volerla nemmeno migliorare per quello che si poteva perché l'autostima mancava del tutto.Non sono paranoico nè dismorfofobico,credo che quest'ultimo disturbo nel mondo maschile non esista o quasi,un ragazzo non ha motivi di pensare di avere un aspetto invalidante se non gli piovono addosso giorno dopo giorno,anno dopo anno feedback che lo confermano.E purtroppo così è stato.
Ma sono comunque andato avanti,per inerzia,in condizioni pietose,sono sopravvissuto.Ho finito la scuola e mi sono iscritto all'università ed è proprio durante questo mio primo anno di vera vita adulta che ha seriamente cominciato a sfaldarsi tutto nella mia testa e non solo.
C'è un periodo della mia vita su cui credo non mi abbiano mai detto tutta la verità.Dovevo ancora compiere 4 anni quando la vita l'ho rischiata per una malattia neurologica infettiva che mi ha fatto restare in coma un mese.Se ne sapeva poco ma non so di preciso come sono ancora qua.Ne ho portato i segni per anni.Sono arrivato molto spesso a chiedermi perché sono dovuto sopravvivere se poi mi son dovuto trovare a rimpiangere continuamente di essere nato.
Mi accorgo che qualcosa non va poco dopo l'entrata nel nuovo anno,qualcosa che traumatizza chiunque,che porta gente felice e spensierata a cadere in depressione psicotica e meditare il suicidio,figurarsi me che penso al suicidio tutta la vita,Potrebbe sembrare poco ma per me è stata la miccia che ha fatto esplodere tutto.
Inizio a perdere i capelli,lo so non è così strano subito dopo la fine dell'adolescenza ma è comunque traumatico e diciamo raro perché perla maggioranza degli uomini il problema inizia verso i 30 anni o pure la mezza,poi ci sono i fortunati per cui non inizia proprio.
Questa cosa mi ha polverizzato,sono diventato un sociofobico che non riesce più a rivolgere la parola a gente che non conosce o che conosce poco e con chi conosce è spento,insicuro,debole,irritabile o cerca di coprire il fatto di voler la morte riuscendo ad avere l'effetto solamente di voler morire ancora di più.Mi ha polverizzato perché dopo aver passato tutto questo tempo da più brutto e sfigato di turno era impensabile che le cose potessero peggiorare ancora e invece lo hanno fatto.Perché sono l'ultima persona al mondo che poteva permetterselo in giovane età e no,non ho niente per poterci porre rimedio: la genetica/i miei genitori/io(?)/il destino/Dio qualunque cosa vogliate mi ha dato oltre a una faccia che firmerei con due litri di sangue per cambiare con qualcun'altro anche solo giudicato come normale mi ha dato una statura imbarazzante e altro che perderei solo tempo a scrivere. Ovviamente sto cercando di correre ai ripari con le cure che ci sono al momento,ma al momento quasi non c'è rimedio,quelli che ci sono funzionano e non funzionano,di certo non ti fanno tornare come nuovo.E no,non c'è possibilità che col tempo migliori,non c'è possibilità che quando mi inizieranno a chiamare "pelato di merda",direzioni in cui vado perché la mia alopecia androgenetica è aggressiva e in mezzo anno o poco più mi ha fatto perdere tanto che non riesco a crederci,cioè per ora me ne accorgo ancora solo io ma basta poco perché anche qualcun'altro possa accorgersene.Ma di ciò ho già parlato abbastanza.

Mai come negli ultimi mesi sono stato nero e pessimista,sono spacciato e niente può salvarmi,forse in passato sarebbe stato possibile e sarebbe bastato poco ma ora assolutamente no.
Io non ho un singolo bel ricordo.
Non mi sono mai legato a nessuno e non ci sono riuscito.Mi è stato sempre fatto capire da tutti che sapevano come sarei andato a finire,quando finalmente lo farò alla notizia la maggior parte di chi mi conosce farà spallucce e dirà "beh,doveva succedere" e farà come se nulla fosse successo.Ora potrei andare in giro e chiedere a parecchia gente "tu se fossi stato in me quando ti saresti tolto la vita?" e ricevere risposte come "8 anni fa"."6 anni fa","5","non sarei nato direttamente".Tutti mi han fatto capire che io non meritavo la vita,che ero solo un tragico fallimento evolutivo.Nessuno mi ha mai considerato un altro essere umano che al suo pari pensa e deve adempiere a varie funzione,non sono mai stato un altro essere per cui ad esempio vale la piramide di Maslow,ma un giocattolo o qualcosa di non vivo.
Mi sono sempre chiesto dove ho sbagliato,cosa ho sbagliato,soprattutto ultimamente che è crollato tutto.Quindi sì,io sono arrivato quasi alla fine della mia corsa ma perché?
-Perché alcune condizioni che potevo di base gestire sono state aggravate da altre dipendenti e no dalla mia volontà?Sì
-Perché ho aspettato passivamente senza la volontà di far andare sin da subito alcune cose per il meglio?Sì
-Ho fatto tante cazzate in passato senza nè volere e forse potere porre rimedio sì?
-Tornerei indietro per cambiare molte cose?Sì
-Ci riuscirei?Non so
Questo solo per dire che la vita spesso offre riscatto e redenzione ma altrettanto spesso non lo fa,non è colpa di nessuno.Succede
Ho sbagliato tutto nella mia vita,non ho mai capito cosa volevo e ho sbagliato ancora e non sono stato abbastanza fortunato da potermi permettere errori.
Quindi la mia decisione l'ho presa,mi manca solo un modo e un momento per far finire tutto e lasciarmelo alle spalle,non so cosa succederà dopo,non so di preciso cosa succederà in relazione alla mia dipartita e non mi pongo il problema,voglio solo che finisca tutto,che la mia esistenza trovi il suo culmine,fare almeno una cosa giusta.Non lascerò niente dietro di me,purtroppo non ho fatto in tempo e non ho voluto farlo perché chi lo sapeva di arrivare a questo punto,tutte le mie conoscenze e tutto ciò che è stato di me sparirà ma sapete cosa?Proprio questo voglio.Ma non voglio che ancora una volta,dopo di me,chi non lo merita faccia la stessa fine
"Le ore prima di un suicidio sono fatte di enorme presunzione ed egocentrismo."
(David Foster Wallace)
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Messaggioda Syzygy » 07/07/2015, 17:57



Non capisco questa censura.Io certe cose non le ho scritte così come si leggono qua.Vista la natura del sito pensavo si potesse andare a ruota libera. Boh, non è così importante comunque.

Una cosa comunque che non sopporto è il percepire di essere vivo solo qui e ora, non poter mai sapere cosa vuol dire essere un'altra forma di vita, o un'altro uomo in un'altro luogo e in un'altra epoca o era, di sesso diverso o di etnia diversa, di cultura e di lingua diversa, o pure una forma di vita di un'altro mondo. Non so niente di tutto questo e nessuno lo sa, non si può neanche sapere se ci sia vita al di fuori della Terra, moltissime cose lo fanno sospettare ma non sappiamo quanto possa essere evoluta questa vita e non possiamo avere nessunissima conferma in questo periodo storico. Lo trovo frustrante .
Il peso delle cose che non posso conoscere è una di quelle cose che mi impedisce di vivere, sembra un paradosso, lo so.
Non so, credo di non essere parte di qualcosa di più grande, quando qualcosa di più grande c'è e finché sono vivo non posso farne parte. posso solo osservare come tutti l'universo ma guardarlo come qualcosa di molto strano. Invece con la morte posso entrare a far parte dell'infinito, anche senza per forza entrare in discorsi metafisici che sconfinano nella speculazione più pura, facendo sì che quello che una volta mi costituiva si sparga in tutte le direzioni e vada a costituire altro. Si può dire che da un'unico me nasceranno tante altre strutture in un ciclo iniziato all'inizio dei tempi visto che io ero una di queste strutture nate unendo particelle di cose esistite prima di me.
Nona avrei mai pensato niente di tutto questo se fossi stato diverso, se tutto quello che poteva andare male nella mia esistenza non fosse andato male, o almeno non ci avrei pensato fin da quando ero appena entrato nell'adolescenza.
Ma non sapere è, ad oggi, o meglio a questa esistenza oggi, il peso più grande. Se sapere volesse dire non esistere più così sia. Se volesse dire altro, così sia. Ma sicuramente l'esistenza non è tutta qua, forse la vita sì, ma l'esistenza no. Io adesso, persona con nome e cognome non sono più, per me è finita. Ma ci dev'essere qualcosa di più grande, qualcosa che nessun mito, religione o corrente scientifica può avvicinare. Il Tutto deve avere una sua natura che non è alla nostra portata ma c'è, le spiegazioni logiche ci sono. Ma non fanno per noi.
Io morirò.
L'universo stesso morirà.
Ma c'è dell'altro.
Non è finita, non è mai finita
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Messaggioda Syzygy » 08/07/2015, 10:53



Sto delirando e sto usando questa pagina come tavolozza dove buttare giù quello che mi viene in mente.

La mia mente non è più lucida.La mia dimensione fisica e l'ambiente mi hanno tolto pure una mente lucida.
Non mi importa niente, nessuna speculazione, teoria, non cerco di rassicurarmi e come va, va. Io in questo momento voglio solo morire e uscire dal tempo,vedere la figata della fine dei tempi qualunque cosa accada. Ma non sarà così, non sarà proprio, perché smetterò di esistere, non saprò nemmeno cose, perché non saprò, non è che non sarò cosciente e basta ma sarò come un sasso, non più vivo.
Voglio solo sparire da questo mondo, il resto non mi interessa.

Mai come in questo periodo scavo nei miei ricordi per cercare di capire dove ho sbagliato, individuando tantissimi bivii, in pratica la mia esistenza è un enorme collezione di " avrei dovuto". Ma non solo. Non sono l'unico che ha contribuito alla mia distruzione.
La gente accresce la propria autostima polverizzando quella altrui, è un dato di fatto. A tutti fa comodo avere intorno un capro espiatorio, qualcuno che sta peggio di te di cui impedisci la reazione proprio perché lo fai stare peggio. E questa cosa si moltiplica, sei solo contro un'esercito. Avrò conosciuto solo m***e (ok se metto gli asterischi me lo lasciate?) umane per quanto riguarda la mia generazione, che devo dire? Mai avuto NESSUNO a cercare di spronarmi anche in modo molto duro del tipo " sei solo un povero idiota, non sei un orrendo fallito sei solo un povero idiota senza palle,DEVI DARTI UNA SVEGLIATA!". L'altra opzione è che un orrendo fallito senza speranza lo ero già in partenza, eppure nessun handicap, non si spiega. Di ciò me ne sono accorto troppo tardi, nonha senso dire " non è mai troppo tardi", è troppo tardi, lo saprò. Di chi è la colpa? Di chiunque. Mia e di chi mi stava intorno. Sì, mia in gran parte, non lo nego.
Il mio corpo ha fo****o anche il mio cervello col tempo. Non ci voglio ancora credere. Ma perché a me?

Tutto inutile. Tutto quello che da sempre poteva andarmi male, è andato male. Proprio è quasi impossibile crederci. Ma l'occasione di svanire insieme a tutto questo arriverà, non dovrò più preoccuparmi di nulla. Non sarò più. Non voglio più. Tutto questo avrà fine. Dopo non sarà affar mio.
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Messaggioda Syzygy » 09/07/2015, 18:58



Anche oggi mi prende l'impulso di scrivere qualcosa qua.La verità è che è solo una questione di tempo.Dipende principalmente da quello,il mio ultimo giorno sulla Terra non è ancora arrivato,ma si sta avvicinando veloce,aspetterò ancora,sistemerò alcune questioni,ho ancora cose da fare e mi serve ancora tempo,tempo che sta stringendo ma manca relativamente poco alla mia partenza.
Ma il tempo di per sé non esiste,è un nostro mero costructo o almeno,lo è nella nostra concezione quantificabile,dipende dalla nostra posizione nel cosmo nient'altro.Nasciamo e moriamo,ma il tempo continua a non esistere per come lo intendiamo noi,è solo una dimensione di cui non conosciamo ancora la natura e il perché.

Mi si potrebbe dire "pensa a chi tiene a te" ma nessuno ha mai tenuto a me. Mi hanno fatto tante pressioni perché mi togliessi di mezzo.Non mi importa nulla se dopo qualcuno si tormenterà cercandosi di spiegare il motivo per cui è successo,intanto questi mentirà soltanto a sè,lo sa perché è successo,lo sa eccome e la sua parte di colpa in questo ce l'ha di sicuro.Qualcuno probabilmente riderà persino di me,qualcuno dichiarerà che non ne ha idea anche ma ce l'ha,sa come mi considerava e sa che portavo una maschera,io non mi abbasso al suo livello,non auguro nulla perché questo è proprio uno dei motivi per cui mi dimetterò da questo mondo. Io mi chiamo fuori voi continuate a spaccarvi la testa
Sono stato cresciuti a frasi fatte,in forma verbale non ho mai ricevuto aiuti.Gente sadica e schifosamente ipocrita in ogni dove.Buon viso a cattivo gioco per l'eternità.
Non han capito,nessuno ha mai capito cos'ero per loro.
E così dall'esterno sembrava tutto normale.

Sono arrivato al punto di non fregarmene più della mia vita e del mio corpo,non voglio più essere me stesso,che ciò voglia dire conoscere o no,preferisco far parte dell'Universo come materia inanimata che continuare con questa farsa.
Non sono io questo,non mi sento vivo.
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Messaggioda Syzygy » 03/08/2015, 21:30



Non è possibile,mi chiedo sempre più spesso se tutto ciò sia reale.Mi dico che non può essere.La nausea è ogni giorno più forte.Basta.Credi che peggio di così non possa andare e invece i fatti aspettano solo di smentirti e di farti capire che non esistono più speranze, che è tutto finito.Non riesco più a guardarmi allo specchio.La sofferenza mi si legge in faccia, mi ha sfigurato, vedo un guscio vuoto. Non posso più farcela, non posso più vivere.
Credo che questo sarà il mio ultimo messaggio su questo forum, chissà quando la farò finita ma fino ad allora sarò un non-vivente.Sono già morto.
Spero solo, auguro a chi sta leggendo di essere in grado di scegliere tra la vita e la morte il prima possibile perché nessuno merita di passare anche più di pochi secondi nel limbo tra le due, figurarsi anni.
Sono entrato qua non in cerca di aiuto ma solo di un posto dove potessi scrivere cose per cui non trovavo spazio da altre parti, l'ho fatto e ho finito. Così come porrò fine alla mia esistenza quando sarà il momento e lascerò questo maledetto mondo.Sarò libero,tornerò a casa.
Un saluto a tutti.
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Messaggioda Syzygy » 04/10/2015, 17:27



E invece sono ancora qua.Anche se ogni speranza si è estinta da tempo.Nessuno ha mai capito e nessuno capirà mai. Ormai è finita, posso dire che non c'è più nessuna persona a cui di me ne freghi qualcosa anche se sarebbe più corretto dire che alla fine ho capito che era meglio mandare tutti a fan****, non ho mai conosciuto persone di circa la mia età (a qualsiasi età) che mi considerasse un essere umano con i suoi stessi pensieri, necessità, paure eccetera. Se esistono persone che sanno che esisto che non mi hanno già pugnalato alle spalle o di fronte è perché non mi frequentano abbastanza o perché sono semplici parenti, conoscenti lontani e gente che non ha alcun interesse nel torturarmi. Ma tutti gli altri lo hanno avuto. Non esco quasi più di casa. Due mesi fa ho cancellato l'intera rubrica del cellulare ad esempio, nessuno mi avrebbe più cercato comunque e sono sparito dalla circolazione. Ho cancellato tutto dal mio computer: musica, foto ecc. Ho lasciato solo un documento Word di poche righe sul dekstop in cui ho scritto che l'ho fatta finita e qualche altra cosa di nessuna importanza. Appunti per esami già dati o non passati. Dovevo dare ancora 2 esami per chiudere l'anno ma non ci riesco, non voglio. Dovrei ricominciare ad andare all'università, questo semestre ho solo 3 giorni di lezione. Ma non vivrò per andarci. Non ci riesco. Quando ho guardato l'orario delle lezione mi ha assalito il panico, non posso tornare in mezzo alla gente, ho paura, proprio non riesco a pensarci.
Quando ho scritto l'ultimo messaggio di questo post, avevo già provato una volta, senza nemmeno avvicinarmi al risultato. Ho tentato un'altra volta poi. Volevo tagliarmi la gola e morire così in tempi brevi. Quindi mi chiudo nel bagno di casa (verso mezzogiorno, e i miei genitori non rientravano fino a sera) sperando che da lì uscisse solo un cadavere. Avevo un coltellino affilato. Niente, voglio dire, è difficile. Centrare la carotide intendo, se viene recisa è questione di minuti, a volte addirittura secondi. Invece non va così, parecchi tagli ma poco più profondi ed estesi di qualche ferita accidentale posso farmi quando mi faccio la barba.Lieve spossatezza, sonno, palpitazioni e sete ma non dovrei aver perso neanche il sangue che viene preso con una donazione. Le ferite si sono rimarginate in poche ore. Quello stesso giorno,ho preso il treno fino a una paio di stazioni di distanza, sono sceso e ho dato un occhiata in giro per vedere se potessi allontanarmi a piedi lungo i binari fino a un punto in cui farmi travolgere, sono tornato in stazione e mi sono seduto ad aspettare il primo treno in direzione casa, ho visto un treno in transito a 100 km/h a occhio e croce, in stazione c'era altra gente e non so, non ho provato l'impulso di buttarmi in mezzo ai binari, forse non ho fatto in tempo, forse è una morte che mi fa ancora più paura di quella per dissanguamento dovuto a un taglio netto. Morire così, all'improvviso, travolti da un oggetto che viaggia talmente veloce da non farti nemmeno rendere conto di quello che sta succedendo. Davvero non so. Dopo quello che mi ha fatto decidere di chiuderla a 20 anni. questi pensieri sono solo una beffa.
Ma la verità è che non c'è motivo di andare avanti e neanche modo, non ho cari a cui pensare nè a cui dire addio, ho solo persone a cui augurare che esista qualcosa di peggiore della morte e che ci passino attraverso. Non ero geneticamente in grado di sopravvivere. non avevo possibilità di vivere, mi detestavano a vista. Mi sono illuso e ho provato a comportarmi "normalmente" ma ho retto per poco.
Sono sempre stato il reietto che adesso scrive su questo forum, solo che ora me ne sono reso pienamente conto.Avevo tutto ciò che di sbagliato potessi potenzialmente avere. Tante cose sbagliate proprio oggettivamente a cui col tempo se ne sono solo aggiunte altre. Insofferenza e comportamenti "strani" e preoccupanti che venivano rimbalzati solo con frasi di circostanza, senza che nessuno potesse capire, mai una mano tesa, mai uno spiraglio. La gente cerca continuamente qualcuno a cui sia andata peggio e ovviamente non pensa che sia già abbastanza male ma pensa di aver trovato un facile bersaglio su cui scaricare tutto il proprio sadismo. E chi sta peggio non ha limiti di sopportazione perché non è un essere umano.
Ed ero anche invisibile.Soprattutto invisibile.Ignorare o torturare.
Ma finire tutto resta difficile.
So che non c'è un dopo.Che i computer non vanno in paradiso.Che l'universo finirà (per me).Niente tunnel bianchi.Niente altra vita.Niente reincarnazione. Niente ritorno a una sorta di "coscienza universale". Se vi aspettate di fluttuare fuori dal corpo, osservando l'universo dall'alto preparatevi a rimanere delusi, anzi no, la delusione è per i vivi, i morti manco respirano.
Basta pensare alla leggerezza con cui uccidiamo un insetto, ci preoccupiamo forse che per lui ci sia una "vita dopo la morte"? Noi cosa abbiamo di più? Siamo molto più complessi e quindi? Gli esseri viventi più complessi non sono speciali sono solo più complessi degli altri.Il cervello produce energia e questa energia non scompare nel nulla, sì, ma l'energia non ha vita propria. Tutti gli esseri viventi muoiono e allora cosa viene dopo la morte per gli animali più primitivi? Spugne?Coralli?Meduse?Tutti gli animali privi di un cervello centralizzato?E le altre forme di vita?Piante?Batteri?
E siamo miliardi in crescita, se è vero che abbiamo un'"anima" o una "coscienza" immortale allora quante ce ne sono disponibili, come vengono in questo mondo,come farebbero a essere indipendenti dalla materia?
Niente ha senso
Io come tutti morirò e non esisterò più,le prima cosa sarà forse un dolore mai provato prima e dopo si spegnerà tutto, forse non me ne accorgerò nemmeno e non esisterò più.Il mio corpo si deteriorerà come fa tutta la materia di questo mondo e i miei atomi saranno riciclati.Il resto non lo so
Forse prima di dire che si va a morire si dovrebbe dire che si ha vissuto, io non l'ho fatto.
Ecco
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