da Premio Nobel » 10/12/2015, 0:27
A me capitò circa 1 anno e mezzo fa ( maggio 2014) che una ragazza della mia università perse la vita in un incidente stradale ( per carità, non è un caso di suicidio, però credo sia esemplificativo comunque).Io personalmente non avevo nessun rapporto con questa persona, la salutavo al massimo venendola nei corridoi, al massimo ci scambiavo qualche parola, ma niente di più.
Quando però sono venuto a conoscenza del suo decesso: inizialmente ero stordito, come se non capissi bene quello che era successo; successivamente mi sono disperato. Tornato a casa ho infine fatto una cosa che era da un bel po' che non facevo: ho pianto.
Ho pianto lontano da occhi indiscreti, nessuno mi ha visto piangere perchè non volevo essere visto da nessuno; questo perchè di solito le persone quando piangono per dolore sono più deboli, e quindi cercano, se possono, di porre in essere maggiore riservatezza come una sorte di protezione.
Probabilmente se tu dovessi morire suicida, molte persone che ti conoscono, anche soltanto di vista, piangerebbero di te, soprattutto se poi sei giovane: non tanto per ipocrisia, ma perchè capiscono che hai subito un destino ingiusto e a cui non si può porre rimedio... se poi a ciò si dovesse aggiungere il fatto che tu ti sei suicidato, si aggiungerebbe ulteriore strazio: perchè la domanda che ci si pone è, perchè lo hai fatto?... le persone più care, a cui magari tu stesso vuoi bene, aggiungerebbero poi: come avrei potuto evitarlo? ( poichè le persone più care, i tuoi familiari, o i tuoi amici si chiederebbero che cosa avrebbero potuto fare per salvarti... aggiungendo altro dolore magari proprio a quelle persone che non vorresti far soffrire)
Per cui secondo me la risposta è: Tanta gente piangerà per te, tanta gente soffrirà per il dolore della tua morte, tanta gente soffrirà perchè sei stato proprio tu che ti sei tolto la vita, e tanta gente soffrirà perchè non è stata in grado di salvarti