Forse la domanda più stupida del mondo

[Suicidina]

Sarebbe più facile se fossi morta?
Lo so i miei familiari ne soffrirebbero però certe volte è così dura che non posso non pensarci. Scusate il disturbo

[Hanamichi]

Fino a qualche tempo fa ci ho pensato spesso. Io, al contrario di te, non mi preoccupo della sofferenza che potrei recare ai miei cari. Vedo la morte come la fine di tutto, non come una soluzione, ma come la fine della mia sofferenza. Non ho più pensieri suicidi, c'è stato un periodo in cui volevo farla finita, ma ora attendo il mio turno sperando che venga il più presto possibile, intanto cerco di vedere le piccole cose positive che ho nella mia inutile vita. Spero e prego affinché ci siano giorni migliori.

NESSUN DISTURBO!

[semplicementeio]

Ho provato a farla finita varie volte e ho sempre fallito. Anche lì.
Sarebbe tutto più facile se non esistessimo.
Ma qual è il tuo problema?

[A.M.]

Il suicidio non è mai una risposta. È solo il cancellare la domanda. In ogni caso chi si vuole suicidare non vorrebbe morire, ma vorrebbe vivere diversamente. In alcuni casi purtroppo c'è poco da fare per migliorare la propria vita (basta pensare ad una malattia incurabile). Altre volte invece basta poco per ribaltare una situazione ( trovare un lavoro, trovare qualcuno che ci ami.) Cose a volte difficili, ma non oggettivamente impossibili. Mettiti al centro del tuo mondo e dicci cosa veramente vorresti. :-) magari potresti trovare qualcuno in grado di aiutarti o che cerca lo stesso.

[iaia]

Si, se fossi morta sarebbe più facile perché non esistendo non avrei più problemi, ma in fondo in fondo so che sono troppo orgogliosa per farlo. Suicidarmi sarebbe buttare la spugna e dimostrare a me stessa che ho fallito per l'ennesima volta.

[a_lawliet]

Questa domanda me la sono posta molte volte.
In realtà, a pensarci, credo che ad essere morti le cose non diventino più facili.
Per il semplice fatto che finiscono.
Cessi di esistere.
Mi vergogno quasi a dire che ho pesato al suicidio, in un momento in cui mi sentivo persa, abbandonata e senza uno scopo.
Essendo stata esclusa dagli altri per la maggior parte della mia vita non ho mai pensato alle conseguenze di un tale gesto.
Pensavo che nessuno avrebbe sofferto.
Poi mi sono ricordata di mia madre.
Si, litighiamo, ma è mia mamma.
È un amore incondizionato.
Al funerale di mio nonno, un anno e mezzo fa, ho visto persone che neanche conoscevo piangere disperate sbattendo i pugni sul muro della chiesa.
E mi sono chiesta cosa avrebbe fatto mia madre.
Forse uccidermi avrebbe "risolto" i miei problemi, ma avrebbe voluto dire arrendersi.
Io invece avevo già deciso che avrei lottato e mi sarei presa la mia rivincita.
E quando l'ho capito ho detto NO.