||| [...] sono "nata" [...]Già, si finisce all'inferno nascendo.
Condannare alla nascita altri esseri significa sbatterli nella dannazione.
||| [...] ho un po' paura di andare all'inferno (sono cresciuta in una famiglia cristiana...), reincarnarmi o cose simili. [...]Le mosche hanno molto da insegnarci. Ricoperte di peli come noi, sono nostre parenti, anche se non strette (come le bertucce, che più ci somigliano).

La mosca quando viene spappolata da una paletta dove finisce? Resta dove si trova, ridotta in poltiglia.
Non c'è altro per le mosche. Non c'è altro per noi.
Della serie:
Vivere nella prospettiva dei ditteri (muscidi) morti.
Oh, se potessimo volare anche noi, piccole mosche, intorno a uno scimmione ed essere spappolati da una palettona!
Noi stiamo alle mosche come le illusioni (a cui siamo attaccati) stanno all'appetitoso sterco (a cui s'attacano le mosche).
||| Vorrei essere americana per comprarmi una pistola e spararmi in testa. Mi immagino spesso anch'io questa fine, in cui mi faccio saltare le cervella, solo, all'interno di una foresta non frequentata (se nordamericana o meno non credo faccia gran differenza).
A volte mi immagino come un bovino pronto a essere stordito e fatto fuori in un macello, ma questa è un'altra storia...
[The NeverEnding Story, by Limahl]