Tempo fa (da una certa persona poi) ho sentito che il suicidio è qualcosa di egoista (perchè appunto se c'è qualcuno che ci vuole bene essa/i ne soffrirebbe/ro) e da codardi (ovvero che secondo certa gente il suicidio è per persone che nemmeno "provano a lottare", una scorciatoia per fuggire dai problemi), addirittura ho sentito che è da "perdenti".
Il suicidio sarebbe la più forte ed estrema forma di autolesionismo (trovato su wikipedia), la persona che si è suicidata non è un perdente, chi ha commesso un'atto del genere aveva bisogno di aiuto.
Ebbene secondo me non è una forma di egoismo, codardia ecc...
"Semplicemente" una persona in quel momento, per quel che ne sappiamo poteva anche non essere lucida a causa del dolore estremo(ovvero non avere nemmeno la consapevolezza di quello che faceva), chi si suicida può averci provato in tutti i modi, aver lottato (anche per anni), quindi non vuol dire che uno non abbia fatto un bel niente, anzi, è che il dolore è talmente forte che una persona non riesce a reggere ed essa non ha nessuno colpa, poichè appunto non credo si decida di stare male.
Io penso (in parole povere e ripeto) che una persona in questi casi ha bisogno di aiuto, da soli dubito che ce li si possa fare (tranne magari per cose più piccole).
Pensate a quanto una persona deve aver sofferto poco prima di uccidersi, sicuramente un dolore che nemmeno a parole si può spiegare.
Ci sarebbero altre cose da dire a riguardo, ma piacerebbe sentire la vostra opinione/spiegazione, se avete anche altro da aggiungere ancora meglio.