Pensieri incontrollati. Un consiglio o risposta mi aiuterebbero

MyHelp: Forum di mutuo aiuto, di prevenzione del suicidio e di gestione delle crisi.
A volte si pensa di non aver più nulla da perdere, nè più motivi di esistere.
E' facile pensarlo se non si ha qualcuno con cui confrontarsi. La vita è piena di insidie, ed è facile perdersi. Ma spesso basta una mano per rimettersi in piedi.
Ma questo è anche un forum sulla Morte, il più grande tabù nella storia dell'essere umano, la paura più grande.

Pensieri incontrollati. Un consiglio o risposta mi aiuterebbero

Messaggioda Ospite7 » 27/03/2020, 10:40



Buongiorno a tutti, sono nuova e forse non ho neanche usato bene il forum. non sono una persona di molte parole quando si tratta di questo genere di argomenti, ma dopo la giornata di ieri ho creduto che la cosa migliore fosse cercare un forum dove parlare dei miei pensieri per evitare che gli stessi possano affondarmi.

Cercherò di essere breve: sono sempre stata e sono tutt'ora una persona tremendamente aggressiva, che in certi momenti vomita, sulle persone, una rabbia e un'acidità che neanche si rende conto di avere. soprattutto quelle a cui vuole bene. la mia rabbia negli ultimi mesi è cresciuta sempre di più e non solo non mi fa più vivere in pace con nessuno, non mi fa più vivere e basta, al punto che credo che le cosa migliore sia non farlo più. non soffermandomi sul fatto che queste emozioni siano fortemente altalenanti, c'è da aggiungere che ho già vissuto situazioni del genere in passato, dove purtroppo, in fasi acute, sono passata all'autolesionismo (devo dire senza particolari risultati se non il sollievo del singolo momento), e scrivo qui sperando in una risposta proprio per evitare che riaccada, in quanto parlarne potrebbe distrarmi da ciò. Man mano che cresco queste crisi mi sembrano sempre più violente, più forti, si manifestano con un'iniziale isteria che mi porta a letteralmente schizzare per qualsiasi cosa, ad un senso di vuoto e tristezza quasi tranquillizzante.

Pensieri suicidi li ho avuti in passato, ma quelli avuti nelle giornate di l'altro ieri e ieri mi hanno davvero spaventato. Ho eliminato qualsiasi tipo di social e di contatto. Ero sul letto e continuavo a vedermi cadere giù dalla finestra, c'era in me qualcosa di così forte che a momenti davvero mi sarei alzata. è stato orrendo perchè quella parte di me che non vuole morire era spaventata, anzi terrorizzata. Sento che la mia vita, le mie relazioni, qualsiasi cosa intraprenderò sarà un totale fallimento. Cosa mi ha sempre impedito di uccidermi era la paura di far soffrire chi mi ama, ma ora sento dentro di me che il loro dolore sarà superabile e pur sempre inferiore a quello che arreco loro tutti i giorni. sono stanca, e non è sonno. io non è che non ce la faccio più, è che mi abbatto ancor prima di provarci perchè so che tornerò a pensare queste cose deleterie. come posso vivere così? con la costante paura di me stessa e di fare del male agli altri e a me?

Oggi mi sento più calma ma continuo a sentire questo dolore atroce, sento di dover piangere, sento che arreco solo del male ai miei amici, al mio fidanzato, sento che a nessuno importa davvero di me (tutti odiano quando lo dico, ma non capiscono che io lo sento sul serio, non lo dico per offenderli ma per giustificare in maniera veritiera me e i miei pensieri). per me non ha senso far nulla, non trovo scopo, non trovo obiettivo, in questo momento sono un danno e basta. e passerà so che passerà, ma il problema è che finge di passare, il problema è che questo male ha deciso di perseguitarmi e tornare sempre da me, e credo che la cosa migliore sia allontanarsi da tutti e stare sola perchè una persona così è solo un danno.

Ho scritto qui perchè spero che qualcuno possa non aiutarmi, ma capirmi e consigliarmi, qualcuno che ha vissuto una situazione simile, e che mi possa aiutare a non fare cose che ora definirei scemenze, ma che in attimi di crisi farei senza pensarci due volte. Grazie
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Messaggioda Anery » 27/03/2020, 12:19



ciao Ospite7 e benvenuta.
Sarà pure una frase fatta ma cerca di incanalare la tua rabbia in qualcosa di costrittivo e magari prendi in considerazione la possibilità di farti aiutare da qualcuno.
Cosa di preciso fa scatenare queste crisi?
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Saluti.

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Messaggioda Loffio » 27/03/2020, 12:41



Secondo me, non hai tutti i torti ad essere in collera col mondo. Anche io odio le persone - tranne pochissimi che salvo per amicizia - e più analizzo la situazione, più mi rendo conto che ho sempre più ragioni di odiarle. Se il mondo gira male, la colpa non è soltanto di chi lo fa girare male, ma anche di chi non fa nessun tentativo per impedirlo. Così sono arrivato al punto che se dovessi vedere in giro qualcuno davvero in difficoltà, non mi farei scrupoli a girarmi dall'altra parte e pensare solo ai fatti miei.
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Auguro le più atroci sofferenze ai politici e ai giudici!
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Messaggioda Lyra2.0 » 27/03/2020, 15:21



Ciao Ospite7, innanzitutto hai fatto molto bene a scrivere: quando ci sentiamo affondare dalle nostre emozioni o dai nostri pensieri può essere utile esternarli, come dici per distrarti, per essere capita, per ricevere un consiglio... e non solo per questo.

Parli di un'aggressività incontrollabile, di emozioni fortemente altalenanti, di autolesionismo, senso di vuoto, tristezza, pensieri suicidari, e leggo anche sconforto, senso di colpa e tanto altro... insomma mostri in questo tuo post tanto malessere.
Ho un po' rivisto la me di tempo f nel quadro che fai di tutta questa confusione di pensieri ed emozioni e sento di riproporti una domanda che a suo tempo mi fece un amico: "Per quanto ancora pensi di poter continuare a vivere così?" e che un po' penso ti poni anche tu dato che scrivi: "come posso vivere così?"

Vivere in mezzo a quel marasma di pensieri ed emozioni da cui ti senti affondare è qualcosa che ti porta sempre più allo sfinimento, e ogni volta ti rialzi con sempre meno forze di quella precedente, e con la tentazione di lasciarsi andare a certi pensieri sempre più forte.
Questo te lo dico per esperienza, anche se probabilmente sto dicendo solo cose banali, ma sempre per esperienza mi sento di consigliarti caldamente di concentrare tutte le poche forze che senti che ti rimangono non per affliggerti e colpevolizzarti del tuo malessere e delle conseguenze che questo causa a chi ti vuole bene e a cui tu vuoi bene, ma per impegnarti al meglio nelcapire e risolvere questo tuo malessere... cerca qualcuno che possa aiutarti, come ad esempio uno psicoterapeuta, o rivolgiti al CSM.
Questo è un momento particolare ma per esigenze di salute (e ricordati che il malessere psicologico fa parte dei problemi di salute) si può uscire e ad esempio andare al CSM.
Prendi in mano la situazione, fatti aiutare, perché come dici tu poi anche se passa ci ricadi sempre e col tempo queste crisi peggiorano, e se peggiorano ulteriormente? Non voglio spaventarti...voglio solo cercare di farti guardare la situazione da un occhio esterno e da un occhio che ha già vissuto una situazione simile.

Spero di essere stata un minimo di aiuto... tieni duro.
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Messaggioda nynaeve » 27/03/2020, 15:38



Ciao,
ti comprendo molto bene, anche io soffro di forti attacchi di rabbia. Capisco il senso di vuoto che senti dopo la collera, così come il sentirti quasi "distruttiva" nelle relazioni con gli altri.
Forse sarebbe utile indagare da dove nasca questa rabbia per cercare di contenerla e di usarla (come qualcuno ha suggerito) per creare qualcosa di costruttivo.

So che potrebbe sembrare contro-intuitivo, dal momento che sostieni di avere pensieri suicidi perché temi di danneggiare le persone che ti sono vicine con i tuoi comportamenti, ma la cosa migliore che puoi fare quando hai impulsi suicidi (secondo la mia esperienza) è stare in compagnia di persone che ti vogliono bene e a cui vuoi bene (anche se in quei momenti l'unica cosa che vorresti fare è isolarti completamente). Se questi pensieri ti vengono quando sei sola e non hai la possibilità di stare con altre persone, cerca di fare qualcosa per cercare di interrompere il flusso di pensieri negativi (scrivere o ascoltare musica, per esempio) e ricordati sempre che questi pensieri sono passeggeri.

Oltretutto, alcuni pensieri come "una persona così è solo un danno" non sono veritieri, ma legati alle emozioni che provi in questo momento. Sono sicura che se lo chiedessi alle persone che ti conoscono bene, ti direbbero che non è vero.
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Messaggioda Ospite7 » 28/03/2020, 13:02



Anery ha scritto:ciao Ospite7 e benvenuta.
Sarà pure una frase fatta ma cerca di incanalare la tua rabbia in qualcosa di costrittivo e magari prendi in considerazione la possibilità di farti aiutare da qualcuno.
Cosa di preciso fa scatenare queste crisi?


Ciao Anery, grazie della risposta. Ho cercato in passato di farmi aiutare, ma dalla mia ignoranza mi sono sempre sembrati sforzi e terapie inutili. Una frase, una parola, spesso quelli che definiamo "film mentali", un niente basta a farmi dire cose che feriscono le persone attorno e conseguentemente me
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Messaggioda Ospite7 » 28/03/2020, 13:04



Loffio ha scritto:Secondo me, non hai tutti i torti ad essere in collera col mondo. Anche io odio le persone - tranne pochissimi che salvo per amicizia - e più analizzo la situazione, più mi rendo conto che ho sempre più ragioni di odiarle. Se il mondo gira male, la colpa non è soltanto di chi lo fa girare male, ma anche di chi non fa nessun tentativo per impedirlo. Così sono arrivato al punto che se dovessi vedere in giro qualcuno davvero in difficoltà, non mi farei scrupoli a girarmi dall'altra parte e pensare solo ai fatti miei.


Ciao Loffio, purtroppo il mio non è un odio cieco verso le persone. è uno sfogo, è il modo in cui libero una rabbia incontrollata e il problema è ce+he non lo faccio con le persone in mezzo alla strada, o non solo, ma proprio con quelle che rientrano nel mio "nido"
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Messaggioda Ospite7 » 28/03/2020, 13:09



Lyra2.0 ha scritto:Ciao Ospite7, innanzitutto hai fatto molto bene a scrivere: quando ci sentiamo affondare dalle nostre emozioni o dai nostri pensieri può essere utile esternarli, come dici per distrarti, per essere capita, per ricevere un consiglio... e non solo per questo.

Parli di un'aggressività incontrollabile, di emozioni fortemente altalenanti, di autolesionismo, senso di vuoto, tristezza, pensieri suicidari, e leggo anche sconforto, senso di colpa e tanto altro... insomma mostri in questo tuo post tanto malessere.
Ho un po' rivisto la me di tempo f nel quadro che fai di tutta questa confusione di pensieri ed emozioni e sento di riproporti una domanda che a suo tempo mi fece un amico: "Per quanto ancora pensi di poter continuare a vivere così?" e che un po' penso ti poni anche tu dato che scrivi: "come posso vivere così?"

Vivere in mezzo a quel marasma di pensieri ed emozioni da cui ti senti affondare è qualcosa che ti porta sempre più allo sfinimento, e ogni volta ti rialzi con sempre meno forze di quella precedente, e con la tentazione di lasciarsi andare a certi pensieri sempre più forte.
Questo te lo dico per esperienza, anche se probabilmente sto dicendo solo cose banali, ma sempre per esperienza mi sento di consigliarti caldamente di concentrare tutte le poche forze che senti che ti rimangono non per affliggerti e colpevolizzarti del tuo malessere e delle conseguenze che questo causa a chi ti vuole bene e a cui tu vuoi bene, ma per impegnarti al meglio nelcapire e risolvere questo tuo malessere... cerca qualcuno che possa aiutarti, come ad esempio uno psicoterapeuta, o rivolgiti al CSM.
Questo è un momento particolare ma per esigenze di salute (e ricordati che il malessere psicologico fa parte dei problemi di salute) si può uscire e ad esempio andare al CSM.
Prendi in mano la situazione, fatti aiutare, perché come dici tu poi anche se passa ci ricadi sempre e col tempo queste crisi peggiorano, e se peggiorano ulteriormente? Non voglio spaventarti...voglio solo cercare di farti guardare la situazione da un occhio esterno e da un occhio che ha già vissuto una situazione simile.

Spero di essere stata un minimo di aiuto... tieni duro.



Lyra buongiorno e grazie mille. ho accolto più volte l'invito a farmi aiutare, e forse per un pregiudizio ritengo sia inutile ma d'altro canto l'alternativa è stare in questo modo. è una questione come dici tu, non solo di forza, ma anche di volontà, è come se non ne avessi più, non mi va neanche di provarci nella consapevolezza che tornerà. ogni anno di dico sempre "è peggio dell'anno prima ma se supero questa è fatta"... ma torna sempre l'anno dopo... grazie per avermi risposto, davvero
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Messaggioda Ospite7 » 28/03/2020, 13:12



nynaeve ha scritto:Ciao,
ti comprendo molto bene, anche io soffro di forti attacchi di rabbia. Capisco il senso di vuoto che senti dopo la collera, così come il sentirti quasi "distruttiva" nelle relazioni con gli altri.
Forse sarebbe utile indagare da dove nasca questa rabbia per cercare di contenerla e di usarla (come qualcuno ha suggerito) per creare qualcosa di costruttivo.

So che potrebbe sembrare contro-intuitivo, dal momento che sostieni di avere pensieri suicidi perché temi di danneggiare le persone che ti sono vicine con i tuoi comportamenti, ma la cosa migliore che puoi fare quando hai impulsi suicidi (secondo la mia esperienza) è stare in compagnia di persone che ti vogliono bene e a cui vuoi bene (anche se in quei momenti l'unica cosa che vorresti fare è isolarti completamente). Se questi pensieri ti vengono quando sei sola e non hai la possibilità di stare con altre persone, cerca di fare qualcosa per cercare di interrompere il flusso di pensieri negativi (scrivere o ascoltare musica, per esempio) e ricordati sempre che questi pensieri sono passeggeri.

Oltretutto, alcuni pensieri come "una persona così è solo un danno" non sono veritieri, ma legati alle emozioni che provi in questo momento. Sono sicura che se lo chiedessi alle persone che ti conoscono bene, ti direbbero che non è vero.


Ciao Nynaeve, grazie infine anche a te, accetto i consigli e leggerli mi darà sicuramente un spinta fisica per seguirli. Paradossalmente sapere che qualcun altro ti capisce o ha vissuto una situazione simile, nella sciocchezza del pensiero, mi fa sentire meglio. grazie ancora per i consigli
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