Il valore della vita umana...

[Esseredistante]

Premetto, sulla base della mia, purtroppo, esperienza personale posso affermare che il seme del suicidio e della morte viene impiantato in una persona sempre da cause esterne, ossia il principio causa/effetto.

Forse qualcuno potrà dirmi che non ho scoperto l’acqua calda, eppure, puntualmente, in generale, si mette alla pubblica gogna una persona con pensieri suicidi, fregandosene altamente della sua causa esterna, PROPRIO COME SE LA SUA CAUSA ESTERNA NON ESISTESSE, esclusivamente con pregiudizio, messa di fronte a tutti i suoi familiari, parenti e conoscenti, distruggendogli completamente la reputazione senza nessuna discrezione, arrivando ad addossargli la responsabilità di ciò che le è accaduto, ossia la “colpevolizzazione della vittima”, operando un T.S.O. ed imbottendola di psicofarmaci, di conseguenza senza risolvere NULLA ed, alla fine, la persona perde completamente la sua identità di “essere umano” e diventa semplicemente “uno strano oggetto rotto da riparare” e spesso… da riparare a qualsiasi costo e con qualsiasi mezzo, un po’ come quando c’è un problema al computer ed al posto di capire e risolvere il problema si decide di formattarlo, anche se non c’era nessun bisogno di farlo.

A tal proposito, io sono la prova certa e concreta di quanto detto sopra ed infatti la causa dei miei pensieri legati al suicidio non è MAI stata minimamente ascoltata, come se le mie parole fossero “un rumore bianco” ed i miei testi “solo pagine bianche”, ossia la cosiddetta “vittimizzazione secondaria”.

In questo forum MyHelp ho letto diverse persone con l’intenzione, anche celere, di suicidarsi, ma ho letto anche le risposte date a queste persone ed io posso anche essere d’accordo che la vita umana possa essere un bene prezioso, ma a quale prezzo ?

Queste sono le mie domande.

Gli psicofarmaci e la terapia elettroconvulsivante risolvono 9 ANNI DI CYBER-BULLISMO (Diffamazioni, Istigazione al suicidio, Minacce di morte, Concorrenza sleale, Violenza privata fra i reati principali) ?

Gli psicofarmaci e la terapia elettroconvulsivante risolvono la mancanza di lavoro ?

Gli psicofarmaci e la terapia elettroconvulsivante risolvono la mancanza di soldi ?

Gli psicofarmaci e la terapia elettroconvulsivante risolvono l’affitto di una casa senza busta paga ?

Gli psicofarmaci e la terapia elettroconvulsivante risolvono i problemi legali ?

Gli psicofarmaci e la terapia elettroconvulsivante risolvono la perdita di memoria derivata da 9 ANNI DI CYBER-BULLISMO ?

Gli psicofarmaci e la terapia elettroconvulsivante risolvono la difficoltà a fare i calcoli a mente ?

[VeraVita]

Premetto, sulla base della mia, purtroppo, esperienza personale posso affermare che il seme del suicidio e della morte viene impiantato in una persona sempre da cause esterne, ossia il principio causa/effetto.

Forse qualcuno potrà dirmi che non ho scoperto l’acqua calda, eppure, puntualmente, in generale, si mette alla pubblica gogna una persona con pensieri suicidi, fregandosene altamente della sua causa esterna, PROPRIO COME SE LA SUA CAUSA ESTERNA NON ESISTESSE, esclusivamente con pregiudizio, messa di fronte a tutti i suoi familiari, parenti e conoscenti, distruggendogli completamente la reputazione senza nessuna discrezione, arrivando ad addossargli la responsabilità di ciò che le è accaduto, ossia la “colpevolizzazione della vittima”, operando un T.S.O. ed imbottendola di psicofarmaci, di conseguenza senza risolvere NULLA ed, alla fine, la persona perde completamente la sua identità di “essere umano” e diventa semplicemente “uno strano oggetto rotto da riparare” e spesso… da riparare a qualsiasi costo e con qualsiasi mezzo, un po’ come quando c’è un problema al computer ed al posto di capire e risolvere il problema si decide di formattarlo, anche se non c’era nessun bisogno di farlo.

A tal proposito, io sono la prova certa e concreta di quanto detto sopra ed infatti la causa dei miei pensieri legati al suicidio non è MAI stata minimamente ascoltata, come se le mie parole fossero “un rumore bianco” ed i miei testi “solo pagine bianche”, ossia la cosiddetta “vittimizzazione secondaria”.

In questo forum MyHelp ho letto diverse persone con l’intenzione, anche celere, di suicidarsi, ma ho letto anche le risposte date a queste persone ed io posso anche essere d’accordo che la vita umana possa essere un bene prezioso, ma a quale prezzo ?

Queste sono le mie domande.

Gli psicofarmaci e la terapia elettroconvulsivante risolvono 9 ANNI DI CYBER-BULLISMO (Diffamazioni, Istigazione al suicidio, Minacce di morte, Concorrenza sleale, Violenza privata fra i reati principali) ?

Gli psicofarmaci e la terapia elettroconvulsivante risolvono la mancanza di lavoro ?

Gli psicofarmaci e la terapia elettroconvulsivante risolvono la mancanza di soldi ?

Gli psicofarmaci e la terapia elettroconvulsivante risolvono l’affitto di una casa senza busta paga ?

Gli psicofarmaci e la terapia elettroconvulsivante risolvono i problemi legali ?

Gli psicofarmaci e la terapia elettroconvulsivante risolvono la perdita di memoria derivata da 9 ANNI DI CYBER-BULLISMO ?

Gli psicofarmaci e la terapia elettroconvulsivante risolvono la difficoltà a fare i calcoli a mente ?

Ciao Essere distante..

Io anche ti posso parlare, purtroppo, in base alla mia più modesta esperienza personale.
Mi sento di dirti che non esiste nessuna pietra filosofale, che la felicità è dentro di noi. Se ti guardi dentro e ti ascolti, scoprirai una gran ricchezza al tuo interno. Per carità, potrai non poter controllare gli eventi esterni ma per lo meno, quelli dentro di te, si. Guardati allo specchio e di a te stesso che sei meraviglioso, che dal passato hai tratto una lezione di vita ma non ti riguarda più.
Leggi, viaggia e sii curioso..
Vedrai che le cose, piano, piano andranno meglio. La strada per volersi bene è più vicina di quanto credi.
Coraggio!

[Esseredistante]

Ciao VeraVita,

no comment.

[ilfalsosnake]

No comment per chi ha scritto sopra di me, preferisco non alimentare polemiche dato che certe persone adorano raccontarsi storie a cui non credono nemmeno loro stesse.

@Esseredistante.

Non sai quanto condivida e comprenda ciò che hai scritto soprattutto nella prima parte.
E' ciò che succede sotto gli occhi di chi vive la situazione direttamente e chi la guarda da fuori.
Il resto non può nemmeno immaginare cosa significhi finchè non la prova.

Tutte le considerazioni su quanto possa essere preziosa la vita umana la lascio a chi si racconta le favole.

[Esseredistante]

@Esseredistante.

Non sai quanto condivida e comprenda ciò che hai scritto soprattutto nella prima parte.
E' ciò che succede sotto gli occhi di chi vive la situazione direttamente e chi la guarda da fuori.
Il resto non può nemmeno immaginare cosa significhi finchè non la prova.

Tutte le considerazioni su quanto possa essere preziosa la vita umana la lascio a chi si racconta le favole.

Esattamente, parola per parola.

[elle8n]

Caro Esseredistante, come sai ovviamente anche tu questo è un discorso non solo complicato (per tutte le differenze personali e il modi diversi di vivere) ma anche delicato: per molti certi argomenti sono off-limits.

Io sono ancora giovane ma ho passato brutti momenti e non nego di aver contemplato di mettere fine a tutto il dolore fisico ed emotivo che provavo.
E' da ignoranti pensare che l'ambiente e le persone attorno a noi non contribuiscano al nostro malessere che lo facciano in modo consapevole o meno.
Per fortuna ora ho deciso di avere ancora speranza nel futuro ma non so, onestamente, come potrei sentirmi fra un mese, un anno, dieci anni.
Perchè i problemi non sono scomparsi, sono ancora li, in agguato.
Sono molto fortunata a non essere sola, ad avere qualcuno accanto che nei momenti bui mi ha teso una mano ma devo ammettere che l'ultima volta neanche loro mi hanno saputo aiutare, credo che sia stato semplicemente un miracolo.

Come ha scritto ghost certe cose sono comprensibili solo se le conosci, se le passi e le vivi (è un po' come chi dici a chi soffre d'ansia di calmarsi e farsela passare: perchè non sa cosa voglia dire).

Io sono una persona generalmente positiva ma, come ti dicevo, chi lo sa fra un po' cosa potrebbe succedere? Non tutti i problemi si possono risolvere. Posso solo dire di tentare di non mollare ma sono frasi spesso vuote.

Una persona che amavo e che amo si è tolta la vita, molti lo hanno giudicato ma io non ho potuto: che ne sanno loro di cosa passava? Io lo so e lo capisco: solo l'ignoranza non legittima il dolore e le scelte altrui.

[Esseredistante]

Ciao elle8n,

al contrario di quello che hai scritto nel tuo primo paragrafo, il mio discorso è estremamente chiaro e trasparente e non ha proprio nulla a che fare con le differenze personali ed i modi diversi di vivere della gente, infatti qui si sta discutendo, semplicemente, di come il principio CAUSA/effetto relativo al suicidio venga puntualmente gestito in modo "non adeguato" e "non conforme" verso la persona stessa ed in palese violazione dei Diritti Umani e Costituzionali.

E' una cosa veramente vergognosa ed ignobile mettere sullo stesso piano una persona che ha una reale malattia mentale ed una persona che si vuole suicidare perché non trova lavoro e non vuole pesare sulle spalle degli altri.

Qui bisogna discutere seriamente ed anche tanto dello schifo di individui che lucrano sulle disgrazie altrui, trattando ogni persona con pregiudizio e strafottenza.

[Eliminato]

Perdonami, ma non capisco io però questa strafottenza che alcuni come te hanno all'interno di questo forum sinceramente.

Che cosa stiamo dicendo? PERCHÉ dovrebbe essere confrontata la gravità di suicidio tra una persona disperata economicamente e una sofferente di disagio psichico?

BASTA con queste graduatorie di sofferenza, scusatemi ma non se ne può più di leggere certe cose. Nel 2022 dovremmo cambiare questa visione e abbattere lo stigma verso la sofferenza della mente, che poi essa possa esser causata dall'esterno o dall'interno (disturbo psichiatrico endogeno) poco cambia, perché il succo è cercare una via per parlare del dolore e di quello che causa, suicidio compreso.

[Esseredistante]

Perdonami, ma non capisco io però questa strafottenza che alcuni come te hanno all'interno di questo forum sinceramente.

Non usare parole di cui non conosci il significato.

Io strafottente ? Ma come ti permetti ?

Che cosa stiamo dicendo? PERCHÉ dovrebbe essere confrontata la gravità di suicidio tra una persona disperata economicamente e una sofferente di disagio psichico?

Le mie domande sono molto chiare a riguardo, le hai lette prima di scrivere a sproposito ?

Una persona che è senza lavoro ha bisogno di un lavoro, una persona che ha problemi mentali ha bisogno dei farmaci.

BASTA con queste graduatorie di sofferenza, scusatemi ma non se ne può più di leggere certe cose. Nel 2022 dovremmo cambiare questa visione e abbattere lo stigma verso la sofferenza della mente, che poi essa possa esser causata dall'esterno o dall'interno (disturbo psichiatrico endogeno) poco cambia, perché il succo è cercare una via per parlare del dolore e di quello che causa, suicidio compreso.

Dovresti finirla tu di pensare che tutta la gente possa essere trattata allo stesso modo.

Il succo è trattare una problematica in modo adeguato e conforme alla problematica stessa.

[Eliminato]

Una persona che è senza lavoro ha bisogno di un lavoro, una persona che ha problemi mentali ha bisogno dei farmaci.

E quindi? Dove vorresti arrivare, dunque?
Esistono dolori di serie A e altri di serie B?