Cosa ne pensate sul tema della violenza sulle donne?

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Cosa ne pensate sul tema della violenza sulle donne?

Messaggioda VeraVita » 08/01/2025, 15:56



Sapete, io su questo argomento non so tanto bene esprimermi. Perché è indubbio che ci siano veramente (almeno in base alla mia esperienza) uomini che se ne approfittano davvero molto delle donne. Poi, sapete. Quando si è molto giovani e inesperte può facilmente capitare di fare brutte esperienze. Infatti, secondo me, dovrebbero essere i genitori a dover sapere proteggere le loro figlie da questi ragazzacci. Però, non sempre si può.
La storia della povera e giovanissima Giulia Cecchettin mi ha fatta riflettere. Nel senso che in realtà c'è molto violenza psicologica anche molto diplomatica. E, magari noi donne neanche ce ne accorgiamo perché in linea di massima siamo più buone (sempre secondo me).
Ma in linea di massima io penso che se una donna è adulta diverse cose se le va a cercare (con il dovuto rispetto). Non sempre è così.
Però, volevo anche sapere la vostra.

Grazie a chi risponderà ma anche a chi si limiterà a leggere.
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VeraVita
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Messaggioda Lanoia » 08/01/2025, 17:55



Molti femminicidi succedono perché i loro ragazzi vogliono sbarazzarsi delle mogli/compagne vedi il caso Tramontano ma moltissimi altri, in altri casi il fattore scatenante è la gelosia o la mania di controllo dell'uomo e infine chi non si rassegna alla fine della storia come appunto il caso Cecchettin...lui veramente scandaloso e spero resti in carcere a vita. Lei purtroppo troppo buona e crocerossina l'ha assecondato troppo... doveva essere più dura e respingerlo quando aveva avvertito segnali di squilibrio e ambigui da parte del suo ex..
Purtroppo credo che continueranno a succedere sempre finché la donna non verrà tutelata meglio e soprattutto quando capirà che una dipendenza affettiva non è amore, spesso chi ama davvero perdona o si fa da parte...chi ama non uccide!
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Messaggioda ClaudiaK » 08/01/2025, 20:21



:mmm2:
Condivido che la violenza psicologica sia grave quanto quella fisica, se non di più.

Penso, comunque, che la condizione media della donna occidentale di oggi sia addirittura splendida, sia rispetto a quella che appartiene ad altre culture contemporanee e sia rispetto a quella del nostro passato (anche di soli 70 anni fa).

Purtroppo la maggior forza fisica maschile (che è in natura ed è innegabile) , unita alla eterna sottovalutazione o addirittura compressione delle potenzialità intellettive e produttive femminili, ha graniticizzato nei secoli dei secoli un "primato" maschile altamente discutibile e soprattutto agito da sempre in modo esecrabile... E si tratta di retaggi così atavici e radicati nel profondo che non si può sperare che possano essere superati nell'arco di pochi decenni.
(non ne faccio neanche una questione di cultura e di buona educazione : tristemente memorabile il caso del dr. Matteo Cagnoni, dermatologo super vip, proveniente da ottima famiglia, che si mostrava (anche in TV e su FB) paladino dell'antiviolenza sulle donne...e che quando capì che la bella e raffinata moglie (di pari estrazione sociale) lo avrebbe lasciato...non solo la uccise A BASTONATE, ma poi pateticamente cercò di farla franca in tutti i modi...compreso il fuggire dalla finestra come un undicenne, quando i Carabinieri andarono ad arrestarlo... ) :'(

Sul concetto che alcune "se le vadano a cercare"...devo ammettere che in via di principio respingo istintivamente il concetto.
Ma se rifletto su alcuni casi anche banalissimi del reale, non posso negare di aver pensato proprio "se le cerca".
Tipo : estate scorsa usciamo da un agriturismo su strada di campagna dove eravamo stati a cena. Mi fermo con un'amica a fare due ultime chiacchiere a fianco ddelle nostre auto parcheggiate e passa una ragazzetta dell'età apparente di non più di 17 anni. Veramente carinissima, vestita solo di un pantaloncino rosa e di un top, molto bellina anche di viso. A perdita d'occhio io e la mia amica 9dopo la mezzanotte) eravamo le uniche persone presenti su quella strada di campagna, in cui c'erano solo villette e casali con alti recinti di siepi. La ragazzina camminava (neanche troppo speditamente) DA SOLA su questa strada di campagna, in piena notte, ed essendo di una "appetibilità sex" che non poteva passare inosservata.
So che io e la mia amica l'abbiamo guardata, poi ci siamo guardate e non c'è stato bisogno di parlarne. Abbiamo continuato a seguirla con lo sguardo fin quando potevamo, e avevamo terrore al suo posto...
Tra donne adulte, poi, ho esempi di donne che davvero "se la cercano" , tipo la bella amica che ufficialmente deposita una media di tre querele all'anno contro il suo amante, che è molto violento psicologicamente (e a volte materialmente), ma è verità vera che lei lavora incessantamente per farlo "ingelosire da pazzi"...al solo scopo di alzare l'asticella della propria "preziosità" e convincerlo a separasi dalla moglie per andare a vivere con lei...

E insomma..boh...so che le genereralizzazioni non mi piacciono mai.
Aldilà di tutto esistono le persone, e se (dovendo generalizzare) è vero che esista e sia radicata la "tentazione della padronanza" al maschile...trovo che sia altrettanto vero che al femminile siano state altrettanto atavicamente affilate tante di quelle "armi sottili" ...proprio sottili come l'ago o l'uncinetto, con cui le donne hanno fatto meraviglie nei secoli... da poter essere (volendo) non migliori sul piano della violenza, quanto meno psicologica e manipolatoria.
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Messaggioda Lanoia » 08/01/2025, 20:29



Si ok Claudia però a uccidere un essere umano ci va coraggio. E molto spesso non sono accecati dalla rabbia ma pianificano proprio tutto e accoltellano con piacere...ci sono stati anche tanti casi opposti, di psicopatiche stalker che hanno buttato l'acido in faccia all'ex per il solo gusto di rovinargli la vita...
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Messaggioda ClaudiaK » 08/01/2025, 23:12



Lanoia ha scritto:Si ok Claudia però a uccidere un essere umano ci va coraggio. E molto spesso non sono accecati dalla rabbia ma pianificano proprio tutto e accoltellano con piacere...ci sono stati anche tanti casi opposti, di psicopatiche stalker che hanno buttato l'acido in faccia all'ex per il solo gusto di rovinargli la vita...


Sul fatto che violenze estreme siano possibili anche dalle donne, come già detto, con me sfondi una porta aperta. :)
Sono meno visibili e fragorose perchè (ovviamente) non puntano quasi mai sulla forza fisica. Ma non per questo sono meno gravi.

Non riesco, invece, a chiamare "coraggio" il sentimento di chi uccide un altro umano.
Secondo me il coraggio non è assolutamente mai il sentimento prevalente in un omicida (o femminicida).
Penso al caso più grave, che è quello dei serial killer.
Non è il coraggio ad essere il sentimento prevalente, neanche quando ingaggiano autentiche sfide agli inquirenti... Sono schiavi di un sentimento che si potrebbe dire "piacere (di uccidere)", e ne sono talmente schiavi da non compiere proprio nessuna di quelle valutazioni che sostengono il Coraggio.
Ma anche i vari ossessi dei "femminicidi da abbandono di lei"... secondo me non hanno mai neanche pensato al "coraggio", proprio perchè sono vittime di un loop che non riesce assolutamente ad alzare lo sguardo sulla realtà e resta bloccato (ossessivamente, appunto) sull'idea che il femminicidio equivarrà (FOLLEMENTE) a loro "liberazione"!!!
E nemmeno mi verrebbe da insozzare il termine "coraggio" abbinandolo a narci-malignissimi che sono delinquenti assoluti, come nel caso Tramontano! Lì c'è addirittura la NON considerazionre assoluta della vita altrui, e la STUPIDITA' altrettanto assoluta di illudersi di farla franca dicendo puttanate a gogò, quando si ha la brillante idea di sopprimerlo solo perchè è di ostacolo a qualche proprio progetto...

Come dire : che "coraggio" ci vorrebbe mai, per sopprimere una vita, quando la vita altrui - per te criminale folle e dissociato - vale meno di un boccale di birra?
Sei TU @Lanoia, che lo chiami "coraggio", perchè evidentemente hai il sanissimo senso del Rispetto della Vita altrui.
Ma il criminale...quel rispetto non sa manco cosa sia...
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Messaggioda Cordis » 08/01/2025, 23:46



Non ho letto tutto, ma non è vero ne il discorso del "coraggio", ne il discorso del mancato "rispetto della vita" (quest' ultimo discorso può valere per un criminale di professione, uno che ne ha gia fatte tante e si è "abituato" a non considerare un c***o la vita degli altri), nella maggior parte dei casi, secondo me, ci sono solo due fattori:
1 non mi rompere i co*****i, non mi rompere i co*****i, non mi rompere i co*****i, ecco, l'ho ammazzata e adesso i co*****i non me li rompe più!
Caso tramontano
2 uno è scemo, sia come quoziente intellettivo, sia (ancor di più) come quoziente EMOTIVO, e si fa dei viaggi che pensa rappresentino la realtà.
Caso cecchettin
A questi due fattori si aggiunge l'odio (caso cecchettin, te maledetta non mi ami, devi morire), o il mancato rispetto della vita umana (caso tramontano, cara moglie, c'ho l'amante e te adesso mi sei d'intralcio, non c'è tanto da dire: devi sparire e basta)

Questi sono due bruttissimi casi di cronaca che dimostrano la miseria che la natura umana può raggiungere, i due soggetti sono passati all' omicidio e noi possiamo quindi chiaramente identificarli come criminali, però occhio che dinamiche del genere sono più frequenti di quanto i fatti di cronaca ci facciano sapere, perché non ci scappa il morto, e possono riguardare anche le donne come parte che aggredisce.

Poi a me il termine femminicidio non piace, che facciamo? Cominciamo a parlare anche di maschicidio o bambinicidio?
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Messaggioda Lanoia » 09/01/2025, 0:19



Come infanticidio mi viene in mente la Chiara di Traversetolo che ne ha uccisi due e seppelliti in giardino e sta bella bella a casa sua... :sleep:
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Messaggioda Cordis » 09/01/2025, 4:23



Parlavamo di violenza sulle donne? Leggetevi questo...
Sul serio, leggetelo, per capire che cos' è...

https://www.centromachiavelli.com/2025/01/04/grooming-gangs-pakistane-nel-regno-unito/

Non conoscevo il fenomeno delle “grooming gangs”, ora so cos'è...
è qualcosa di bestiale, soprattutto perché per anni le vittime sono state messe a tacere, o addirittura minacciate, dalle stesse autorità che avrebbero dovuto difenderle
A me una cosa del genere fa' paura, mi fa' paura che possa succedere, in maniera cosi estesa e per anni...
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Messaggioda Romoletto » 09/01/2025, 18:07



Io credo che quando subentrano problemi come quelli che viveva la povera Giulia Cecchettin bisogna sempre parlarne con i propri famigliari e quando è necessario avvisare le forze dell'ordine mttendo un legale, poi in alcuni casi non serve neppure questo e l'unica soluzione è dare un sacco di mazzate a questi signori.
Purtroppo viviamo in un mondo sempre più violento dove i rapporti sentimentali sono malsani, non si vivono storie d'amore in modo corretto mettendo da parte la gelosia, il possesso, la rabbia.
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Messaggioda Navigator63 » 11/01/2025, 4:03



Romoletto ha scritto:Purtroppo viviamo in un mondo sempre più violento dove i rapporti sentimentali sono malsani

Come alcuni sapranno l'argomento mi sta a cuore (ma in modo contro-corrente, per così dire).

Quindi mi vedo costretto ad esordire smentendo questo luogo comune così diffuso, ma del tutto infondato: i crimini violenti sono in diminuzione da decenni, e questo vale più o meno in tutto l'occidente.
La percezione soggettiva dei crimini è aumentata, non il loro numero; questo è dovuto a:
1. Informazione più estesa e capillarizzata (sappiamo tutto di tutti).
2. Spettacolarizzazione dei crimini (perché cattura attenzione e fa guadagnare). Quindi a volte i media "gonfiano" i fatti e li distorcono; un giornale che dicesse "Va tutto bene" non venderebbe.

Questo trend vale anche per i "femminicidi" (*): sono in calo costante da decenni, ed ultimamente sono sui 100 l'anno in Italia.
E non lo dico io, lo dicono i dati Istat.

Certamente è un fatto molto grave (l'omicidio lo è sempre :dunno: ), ma ma la sua frequenza è molto minore di quanto venga trasmesso: in pratica ogni anno vengono uccise lo 0,0003% delle donne italiane.
Quindi il clamore mediatico a riguardo è del tutto sproporzionato (per raffronto, i suicidi femminili sono dieci volte tanto, e le morti domestiche di donne 35 volte tanto... ma quante volte ne sentite parlare?!?).

(*) Definizione arbitraria e sessista, che stabilisce come la morte di alcuni sia "più grave" che quella di altri (cittadini di "Serie A" e "Serie B"), il che tra l'altro è incostituzionale, ed è pure inaffidabile: spesso vengono classificate come "femminicidi" morti che non lo sono realmente (per via della propaganda femminista che tende sempre ad amplificare il fenomeno).

Quanto ai "rapporti malsani", sarebbe una novità...? :facepalm:
Quelli sono sempre esistiti. La storia - e la letteratura, che dalla vita trae ispirazione - sono sempre stati ricchi di tradimenti, violenze, sopraffazioni, raggiri, manipolazioni ed eventi tragici. Anzi, semmai un tempo erano più comuni e persino accettati (vedi il "delitto d'onore" che un tempo giustificava l'omicidio).
E' parte della natura umana: gli esseri umani sono egoisti, ed a volte bastardi; sai che novità. :dunno:
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