Salve.
A questo punto mi trovo in difficoltà: potrei suggerirti qualche metodo, ma sarebbe contro la mia etica.
Però mi preme di spiegarti perché non esiste un suicidio (o una morte in generale) non dolorosi: il motivo è semplice, l'essere vivente è concepito per autoconservarsi e la sensazione di dolore è la difesa più efficace (con i suoi limiti) per questo scopo.
La morte provoca inevitabilmente dolore in quanto l'encefalo sa che in quel momento sta per "spegnersi" e manda impulsi nervosi all'impazzata (come un arrampicarsi sui vetri) affinché il vivente si tragga fuori dalla situazione di pericolo.
In svizzera esiste la clinica del suicidio assistito (legale in tale stato), dove si usa un farmaco molto potente che probabilmente è simile a quello dell'iniezione letale in alcune zone dell'America.
Peccato però che purtroppo (o per fortuna) non è ammesso in quella clinica chi soffre di distrubi psicologici.
Adesso, lasciando da parte le sciocchezze, mi preme di suggerirti di trovare sostegno presso qualche professionista (uno psicoterapeuta per intenderci).
Vedrai che c'è sempre una via d'uscita e te lo dice chi ci è già passato; certo, io non so la tua situazione, ma fidati, io dico sempre "in questo mondo c'è sempre almeno qualcuno che ha più di noi e c'è sempre almeno qualcuno che ha meno di noi" (come una linea infinita).
Purtroppo questa è la vita e non possiamo ribellarci.
Prova a vedere i tuoi problemi come un essere a sé: questa è una guerra! Non vorrai mica dargliela vinta?
Auguri, e viviti la vita
