ho smesso di vivere, sopravvivo.

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A volte si pensa di non aver più nulla da perdere, nè più motivi di esistere.
E' facile pensarlo se non si ha qualcuno con cui confrontarsi. La vita è piena di insidie, ed è facile perdersi. Ma spesso basta una mano per rimettersi in piedi.
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Messaggioda brainbow » 09/04/2016, 23:10



BAH!personalmente in passato il mio motto era ''occhio per occhio, dente per dente.'' oggi non più..credo ci voglia una buona dose di autoanalisi.troppo facile pensare che gli altri siano stronzi e stop.Spesso siamo noi che ci mettiamo nella condizione di farci fare del male, per esempio per il nostro bisogno di avere qualcuno vicino accettiamo rapporti malsani facciando di tutto per non vedere o giustificare.Secondo me bisogna saper riconoscere le persone autentiche, che meritano di entrare nella nostra vita e allontanare chi non ci interessa avere vicino.Senza rabbia e risentimenti che fanno male solo a noi!Non provo soddisfazione a fare male a qualcuno...anche se ha fatto del male a me. Questo non significa essere co*****i..non dico che bisogna accettare tutto! ma indirizzare le proprie energie in cose che meritano davvero,senza logorarsi l'anima per cose che magari sono fuori dal nostro controllo.(tipo il carattere di qualcuno,per intendersi)
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Messaggioda ivanosign » 09/04/2016, 23:30



La vediamo diversamente :)
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Messaggioda brainbow » 09/04/2016, 23:40



non sono d'accordo.prima il mio motto era ''occhio per occhio dente per dente'' ma non mi ha mai dato soddisfazione ferire gli altri.Secondo me ci vuole una buona dose di autoanalisi per imparare a interpretare le situazioni.spesso non sono solo ''cattivi'' gli altri, ma ci mettiamo anche noi nella condizione di farci fare del male.Mi spiego meglio con un esempio, quante volte per non sentirci soli accettiamo rapporti malsani?Ho imparato a tenermi vicino chi lo merita e allontanare chi mi fa male.cercando di non portarsi dietro rancore e risentimento che danneggia solo noi.senza investirci energie che è bene indirizzare in cose costruttive.
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Messaggioda brainbow » 09/04/2016, 23:48



pardon. ho scritto due volte lo stesso messaggio perchè mi sembrava non lo avesse inviato. Comunque si la rabbia cerco di lasciarla agli altri,mi manca anche quella!poi ho fatto il jackpot!XD
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Messaggioda anto87 » 10/04/2016, 10:47



brainbow ha scritto:grazie anto! :) spero di trovare anche io il mio posticino nel mondo prima o poi. magari in una società alternativa a questa..in questa realtà già so che finirei definitivamente di vivere.


personalmente non so quanto possa cambiare la societa’, ovviamente continuo a coltivare la speranza, ma la sensazione e’ che noi esseri umani continueremo a rifugiarci nella ricerca del potere x evitare di soffrire, a ricercare il controllo x galleggiare, purtroppo scorre poco amore, qst non toglie che abbiamo tutti il sacrosanto diritto, come dicevi tu, di trovarci il nostro posticino nel mondo e di godere di un po’ di serenita’…xo’ la realta’ e’ qst...la via di fuga secondo me e’ cercare persone che ci assomiglino e che ci nutrano…
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Messaggioda brainbow » 10/04/2016, 22:46



anto87 ha scritto:
brainbow ha scritto:grazie anto! :) spero di trovare anche io il mio posticino nel mondo prima o poi. magari in una società alternativa a questa..in questa realtà già so che finirei definitivamente di vivere.


personalmente non so quanto possa cambiare la societa’, ovviamente continuo a coltivare la speranza, ma la sensazione e’ che noi esseri umani continueremo a rifugiarci nella ricerca del potere x evitare di soffrire, a ricercare il controllo x galleggiare, purtroppo scorre poco amore, qst non toglie che abbiamo tutti il sacrosanto diritto, come dicevi tu, di trovarci il nostro posticino nel mondo e di godere di un po’ di serenita’…xo’ la realta’ e’ qst...la via di fuga secondo me e’ cercare persone che ci assomiglino e che ci nutrano…


non mi sono spiegata bene. grande utopia credere di poter cambiare la società,non confido in questo.
piuttosto delle società alternative ci sono,sono concrete.con tutte le loro buone contraddizioni, ma sono un alternativa.
parlo per esempio di ecovillaggi,villaggi no global,Il movimento della decrescita felice.Un villaggio molto conosciuto per esempio è ''il popolo degli elfi'' vicino a Pistoia.L'amicizia è uno scambio reciproco,un supporto...ma non la colonna portante!questo equivarrebbe a dipendere da esserne dipendenti, giusto?
personalmente, quello che mi manca è la fiducia. verso me stessa soprattutto e di conseguenza anche con gli altri.. riuscissi ad amarmi di più cambierebbe anche il mio modo di vedere il mondo e di relazionarmi con le persone,e probabilmente non ci sarebbe bisogno di cercarle stringeresti rapporti perchè lo vuoi davvero non spinto dal vuoto che abbiamo dentro.. questa è la mia analisi, ma se hai letto il mio post ti renderai conto da solo che è tutta teoria, non applicata nella vita. XD come si dice: l'importante è essere consapevoli! (io di essere una pirla!)
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Messaggioda Royalsapphire » 11/04/2016, 8:25



brainbow ha scritto:salve,sono una ragazza di 22 anni.Ho un background piuttosto grottesco alle spalle,mi sono voluta parecchio male..adesso non trovo motivi per andare avanti.Credo che questo odio verso me stessa sia scattato precocemente ,all'età di 7 anni quando i miei si sono lasciati.Mia madre era depressa e lontana mio padre era molto aggressivo..ricordo che facevamo i compiti insieme e spesso quando non capivo qualcosa mi picchiava. Insomma sfogava le sue frustrazioni su di me,io avevo paura di lui ed ero sola perché mia madre non faceva assolutamente niente per impedirglielo.Io non cosa fosse successo..prima della separazione era tutto diverso!mio padre giocava con me,mia madre era di una dolcezza infinita..l'unica spiegazione logica era che fosse colpa mia.Poi sono cresciuta,e questo senso di colpa è mutato in rabbia.Loro sono andati avanti,entrambi dopo neanche un anno si sono riaccompagnati.Mio padre però non ha perso le sue abitudini..continua ad alzare le mani,io però rispondo alle percosse.Mia madre è sempre parecchio lontana,oltretutto pensa di aver trovato un bersaglio a cui addossare tutte le colpe mio padre.Io intanto sono dodicenne e cresco con questa rabbia immensa..inizio a cercare fuori quello che nella mia famiglia non trovavo.ovvero amore.Solo che sono una bambina,una bambina che ostenta un atteggiamento da donna, sviluppata molto presto con una terza di seno e molti ragazzini (e non) che mi sbavano dietro.Ho iniziato ad avere rapporti a quell'età .Mia madre faceva finta di non vedere,anzi si comportava come una sorella maggiore più che come una madre.accettava.era più facile che mettersi contro una adolescente confusa,sciocca e colma di rabbia.mio padre totale indifferenza.Ho avuto varie storie,impossibili da portare avanti ovviamente.Poi ho iniziato le superiori e con esse è cresciuto il mio odio verso me stessa.ho iniziato a tagliarmi ovunque.Però inizia anche una storia d'amore splendida,che ricordo con estrema tenerezza anche se anche quella era mutata in un rapporto malsano, in dipendenza..inizio le sedute da uno psicologo,un po' mi aiuta.Non riesco a finire le superiori..in seconda lascio la scuola.inizio a conoscere le droghe e le feste..che meraviglia!mi sembra di aver trovato il mio posto!Inizio l'ennesima storia malata,questa con la ''M''maiuscola.Storia fatta di droghe,feste,eroina e botte.nient'altro.E l'ho voluto..l'ho portata avanti per 1 anno e mezzo..e parlo al singolare,perché non avrebbe mai spezzato quel legame malato.lo faceva sentire forte probabilmente.l'ho voluta io quella relazione masochista non mi sento una ''vittima''.Quella storia ha minato definitivamente la mia autostima..perdo le amiche con cui esco dalle medie,iniziano i primi sintomi fisici del disagio che mi porto dentro.Perdo la mia vita,ovvero il disegno. smetto di disegnare mi crogiolo nel dolore..cerco fuori quello che dentro non ho più.o che è offuscato da tutto questo dolore.Mi rifugio in altre storie, altre delusioni un moto perpetuo di dinamiche che non portano a nulla di costruttivo.SPROFONDO definitivamente..tento il suicidio svariate volte.prende il sopravvento su tutto.vado da mia nonna..a casa di mia madre è insostenibile..sono sola con il mio dolore.Vado da uno psichiatra che mi prescrive torazina..anche se secondo il suo modesto parere sono solo una ragazzina che sta crescendo.Forse un attimino riduttivo rispetto alla cura farmacologica.provo a vederlo due volte a settimana me secondo lui è troppo.il suo approccio è puramente farmacologico..pur essendo psicoterapeuta oltre che psichiatra.E io ho paura,non trovo nessun informazione esaustiva riguardo al farmaco,non c'è nessuno studio a lungo termine su pazienti pur essendo un farmaco molto datato.Cambio strada..proseguo dallo psicologo che mi ha seguito da piccola mettendo ben in chiaro che non volevo supporti farmacologici..lui insiste dice che le strade sono due:quello o una comunità.LO SFANCULO PROPRIO.ad oggi si rimangia quello che ha detto..Io non mi fido più.Delle istituzioni,delle persone,dei suddetti ''affetti'' che ti pugnalano alle spalle ma soprattutto non ho fiducia in me.vivere è diventato faticoso...troppo dolore.Non o più voglia di niente voglio solo rifugiarmi in una sana dipendenza che cancella tutto il resto.Diventa quello l'unico problema vero!in compenso cancella tutto il resto.rende più sopportabile tutto!vi sembrerà una contraddizione enorme visto che ho estremamente paura dei farmaci.Ma lei la conosco!e addolcisce un po' tutta questa cacca..quest'epoca storica schizofrenica e individualista in cui non riesco proprio a trovare un posto.Dove l'ego regna sovrano,dove gli altri diventano pedine o ostacoli.dove vince gli gioca più sporco,chi gioca d'astuzia chi è emotivamente distaccato.scrivo qui perché sto cercando una motivazione per vivere,confrontarmi con qualcuno che come me, vive in balìa del mostro.Scusate per la lunghezza del post..e ringrazio in anticipo le eventuali risposte!


Ciao!
La tua storia è toccante. Non hai idea di quanti bambini si trovino come te a dover sopravvivere a un dolore più grande di loro, nello sbando più totale, vivendo con genitori fantasma.
Non esiste droga che possa darti la serenità interiore. Esiste solo la tua presa di coscienza e riscatto del tuo dolore represso, non soltanto dei diritti violati di bambina ma anche di tutto quello che è conseguito dalle tue esperienze successivamente. Reintegrando tutto questo sarai libera.
Dimmi, come ti relazioni col mondo al giorno d'oggi? Permetti alla tua carica rabbiosa di entrare nelle tue relazioni interpersonali oppure la tieni dentro, covandola segretamente?
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Messaggioda brainbow » 12/04/2016, 0:35



Royalsapphire ha scritto:
brainbow ha scritto:salve,sono una ragazza di 22 anni.Ho un background piuttosto grottesco alle spalle,mi sono voluta parecchio male..adesso non trovo motivi per andare avanti.Credo che questo odio verso me stessa sia scattato precocemente ,all'età di 7 anni quando i miei si sono lasciati.Mia madre era depressa e lontana mio padre era molto aggressivo..ricordo che facevamo i compiti insieme e spesso quando non capivo qualcosa mi picchiava. Insomma sfogava le sue frustrazioni su di me,io avevo paura di lui ed ero sola perché mia madre non faceva assolutamente niente per impedirglielo.Io non cosa fosse successo..prima della separazione era tutto diverso!mio padre giocava con me,mia madre era di una dolcezza infinita..l'unica spiegazione logica era che fosse colpa mia.Poi sono cresciuta,e questo senso di colpa è mutato in rabbia.Loro sono andati avanti,entrambi dopo neanche un anno si sono riaccompagnati.Mio padre però non ha perso le sue abitudini..continua ad alzare le mani,io però rispondo alle percosse.Mia madre è sempre parecchio lontana,oltretutto pensa di aver trovato un bersaglio a cui addossare tutte le colpe mio padre.Io intanto sono dodicenne e cresco con questa rabbia immensa..inizio a cercare fuori quello che nella mia famiglia non trovavo.ovvero amore.Solo che sono una bambina,una bambina che ostenta un atteggiamento da donna, sviluppata molto presto con una terza di seno e molti ragazzini (e non) che mi sbavano dietro.Ho iniziato ad avere rapporti a quell'età .Mia madre faceva finta di non vedere,anzi si comportava come una sorella maggiore più che come una madre.accettava.era più facile che mettersi contro una adolescente confusa,sciocca e colma di rabbia.mio padre totale indifferenza.Ho avuto varie storie,impossibili da portare avanti ovviamente.Poi ho iniziato le superiori e con esse è cresciuto il mio odio verso me stessa.ho iniziato a tagliarmi ovunque.Però inizia anche una storia d'amore splendida,che ricordo con estrema tenerezza anche se anche quella era mutata in un rapporto malsano, in dipendenza..inizio le sedute da uno psicologo,un po' mi aiuta.Non riesco a finire le superiori..in seconda lascio la scuola.inizio a conoscere le droghe e le feste..che meraviglia!mi sembra di aver trovato il mio posto!Inizio l'ennesima storia malata,questa con la ''M''maiuscola.Storia fatta di droghe,feste,eroina e botte.nient'altro.E l'ho voluto..l'ho portata avanti per 1 anno e mezzo..e parlo al singolare,perché non avrebbe mai spezzato quel legame malato.lo faceva sentire forte probabilmente.l'ho voluta io quella relazione masochista non mi sento una ''vittima''.Quella storia ha minato definitivamente la mia autostima..perdo le amiche con cui esco dalle medie,iniziano i primi sintomi fisici del disagio che mi porto dentro.Perdo la mia vita,ovvero il disegno. smetto di disegnare mi crogiolo nel dolore..cerco fuori quello che dentro non ho più.o che è offuscato da tutto questo dolore.Mi rifugio in altre storie, altre delusioni un moto perpetuo di dinamiche che non portano a nulla di costruttivo.SPROFONDO definitivamente..tento il suicidio svariate volte.prende il sopravvento su tutto.vado da mia nonna..a casa di mia madre è insostenibile..sono sola con il mio dolore.Vado da uno psichiatra che mi prescrive torazina..anche se secondo il suo modesto parere sono solo una ragazzina che sta crescendo.Forse un attimino riduttivo rispetto alla cura farmacologica.provo a vederlo due volte a settimana me secondo lui è troppo.il suo approccio è puramente farmacologico..pur essendo psicoterapeuta oltre che psichiatra.E io ho paura,non trovo nessun informazione esaustiva riguardo al farmaco,non c'è nessuno studio a lungo termine su pazienti pur essendo un farmaco molto datato.Cambio strada..proseguo dallo psicologo che mi ha seguito da piccola mettendo ben in chiaro che non volevo supporti farmacologici..lui insiste dice che le strade sono due:quello o una comunità.LO SFANCULO PROPRIO.ad oggi si rimangia quello che ha detto..Io non mi fido più.Delle istituzioni,delle persone,dei suddetti ''affetti'' che ti pugnalano alle spalle ma soprattutto non ho fiducia in me.vivere è diventato faticoso...troppo dolore.Non o più voglia di niente voglio solo rifugiarmi in una sana dipendenza che cancella tutto il resto.Diventa quello l'unico problema vero!in compenso cancella tutto il resto.rende più sopportabile tutto!vi sembrerà una contraddizione enorme visto che ho estremamente paura dei farmaci.Ma lei la conosco!e addolcisce un po' tutta questa cacca..quest'epoca storica schizofrenica e individualista in cui non riesco proprio a trovare un posto.Dove l'ego regna sovrano,dove gli altri diventano pedine o ostacoli.dove vince gli gioca più sporco,chi gioca d'astuzia chi è emotivamente distaccato.scrivo qui perché sto cercando una motivazione per vivere,confrontarmi con qualcuno che come me, vive in balìa del mostro.Scusate per la lunghezza del post..e ringrazio in anticipo le eventuali risposte!


Ciao!
La tua storia è toccante. Non hai idea di quanti bambini si trovino come te a dover sopravvivere a un dolore più grande di loro, nello sbando più totale, vivendo con genitori fantasma.
Non esiste droga che possa darti la serenità interiore. Esiste solo la tua presa di coscienza e riscatto del tuo dolore represso, non soltanto dei diritti violati di bambina ma anche di tutto quello che è conseguito dalle tue esperienze successivamente. Reintegrando tutto questo sarai libera.
Dimmi, come ti relazioni col mondo al giorno d'oggi? Permetti alla tua carica rabbiosa di entrare nelle tue relazioni interpersonali oppure la tieni dentro, covandola segretamente?


Già...con il mio vissuto non lo riesco a sopportare proprio, quando vedo bimbi che subiscono condizioni dolorose create dai genitori.
Direi che prima la mia rabbia condizionava ogni tipo di rapporto.adesso non provo più rabbia verso i miei genitori capisco che erano solo profondamente incapaci, emotivamente parlando.e quindi sono alla fase accettazione/rassegnazione!
mi ha aiutato molto fare delle sedute mensili con entrambi.dopo pochi colloqui la situazione è nettamente migliorata e non ho praticamente più crisi.
però il mio modo di relazionarmi è profondamente compromesso.prendere coscienza ti rende libero se fai qualcosa per cambiare la tua condizione (come hai detto tu, il riscatto del mio dolore represso) altrimenti è ancora più invalidante.Comunque, tanto represso non era...non ho sofferto in silenzio.ho avuto un rapporto sempre molto conflittuale con i miei, che sfociava in liti violentissime.mi sono sempre sentita un ospite poco desiderata a casa loro. da mio padre soprattutto, dove stavo meno.dovevo chiedere il permesso per prendere da mangiare in frigo, per esempio.Dovevo pure elemosinare del tempo da soli perché c'era sempre la sua compagna.Loro comunque andavano avanti e tutelavano la loro vita faticosamente conquistata da me.delegando sempre qualcun altro.quello che potevo imparare seguendo il loro esempio è che la ''felicità'' la trovi in coppia, che da solo sei solo, nessuno ti supporta neanche i tuoi.
e io ho sempre aspettato qualcuno che mi venisse a salvare, pensando di non essere mai all'altezza,inutile. Se iniziavo una relazione con qualcuno ne facevo la colonna portante della mia vita.Adesso che sono consapevole però questo dolore rimane,sono perfettamente d'accordo le sostanze non mi daranno mai quello che mi manca davvero. Però mi aiutano a sopportare il dolore, e la diacetilmorfina è da droga che anestetizza l'anima meglio di tutte.
non ne abuso prendo 0,2 mg la sera (che spesso è più fentalin che altro...) o 0,02 di subutex.
scusami, ho scritto un poema..però c'è una domanda che mi incuriosisce.sei davvero un farmacista? se si, non ti sembra che lo psichiatra sia una figura analoga?
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Messaggioda ivanosign » 12/04/2016, 0:59



Scusami se mi intrometto ancora,(almeno qui dico sempre la mia XD) sbirciando nella home ho letto il tuo ultimo messaggio.
La dipendenza da qualcosa è, si, qualcosa che fa pensare ad altro e che addolcisce un po la vita, ma ti sconsiglio di continuare ad usare ogni giorno queste sostanze rilassanti. Non lo dico perché sono un bigotto, una volta ogni tanto va pure bene ma se ne diventi dipendente, quando vuoi smettere i problemi raddoppiano. Parlo per casi in famiglia e di vecchi amici. La maggior parte che sono entrati in contatto con "diacetilmorfina" (il nome più comune sembra più cattivo vero?) e ansiolitici vari, sono finiti maluccio... Questo non vuol dire che vale anche per te. Magari tu un giorno ti scoccia di spendere ancora soldi e continui a vivere senza queste sostanze (anche se è un po difficile visto che dopo qualche settimana che le assumi giornalmente diventa il corpo a chiedere tali sostanze). L'altro problema è l'assuefazione. Dopo un po di tempo il corpo ti chiederà di assumerne più del solito. Altro problema ancora, gli oppioidi diminuiscono vitamine e sali minerali nel sangue, quindi se non mangi bene vai in contro a problemi di salute. Se proprio devi usare queste sostanze, fallo con intelligenza; non prendere questo messaggio come una critica. Ciao :)
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Messaggioda brainbow » 12/04/2016, 2:58



ivanosign ha scritto:Scusami se mi intrometto ancora,(almeno qui dico sempre la mia XD) sbirciando nella home ho letto il tuo ultimo messaggio.
La dipendenza da qualcosa è, si, qualcosa che fa pensare ad altro e che addolcisce un po la vita, ma ti sconsiglio di continuare ad usare ogni giorno queste sostanze rilassanti. Non lo dico perché sono un bigotto, una volta ogni tanto va pure bene ma se ne diventi dipendente, quando vuoi smettere i problemi raddoppiano. Parlo per casi in famiglia e di vecchi amici. La maggior parte che sono entrati in contatto con "diacetilmorfina" (il nome più comune sembra più cattivo vero?) e ansiolitici vari, sono finiti maluccio... Questo non vuol dire che vale anche per te. Magari tu un giorno ti scoccia di spendere ancora soldi e continui a vivere senza queste sostanze (anche se è un po difficile visto che dopo qualche settimana che le assumi giornalmente diventa il corpo a chiedere tali sostanze). L'altro problema è l'assuefazione. Dopo un po di tempo il corpo ti chiederà di assumerne più del solito. Altro problema ancora, gli oppioidi diminuiscono vitamine e sali minerali nel sangue, quindi se non mangi bene vai in contro a problemi di salute. Se proprio devi usare queste sostanze, fallo con intelligenza; non prendere questo messaggio come una critica. Ciao :)


nessuna intrusione, mi fa piacere confrontarmi. se ho deciso di usare questa sostanza, sono anche a conoscenza di quali siano i rischi.sono a contatto con gente che la usa, ho lavorato a stretto contatto con tossicodipendenti..non siamo negli anni 70, le informazioni ci sono.ho una leggera dipendenza, gestibile perché ne uso davvero poca.Sono intenzionata a smettere, ma in questo periodo mi ha aiutata molto.
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