Forse il suicidio è la porta per il dolore eterno

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Re: Forse il suicidio è la porta per il dolore eterno

Messaggioda Ātman » 16/10/2016, 11:57



Sebastian Black ha scritto:Beh sì, ma io rispondevo all'ipotesi di orchidea, che dice che (forse) il suicidio è la porta per il dolore eterno.
Anche morendo in modo naturale, se si è passata una vita caratterizzata dal dolore, si proverà dolore nell'aldilà, per cui non è il suicidio in sé a portare al dolore "dall'altro lato".


Potremmo dire che il suicidio aumenta le probabilità di provare sofferenza "di là"...
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Forse il suicidio è la porta per il dolore eterno

Messaggioda Keys to the Kingdom » 16/10/2016, 12:16



premetto che non capisco tutta sta fissazione per l'argomento suicidio, specie se ad averla è gente occidentale a cui non mancano l cose basilari per sostentarsi in un mondo materiale.

mi sembra assurdo che la gente che soffre davvero e che ha gravissimi problemi economici e di salute, grave malformazioni ect sia così attaccata alla vita e la riesce a vivere appieno ed è grata di poterlo fare anche se menomata da handicap fisici o gli mancano le possibilità di vivere decorosamente da essere umano..mentre noi che abbiamo molto e non abbiamo veri problemi ce ne creiamo di assurdi e sputiamo nel piatto in cui mangiamo, anche se non è la cena di un re.

avete da imparare molto dalla gente che soffre veramente per problemi reali, distaccatevi dalle cazzate materiali superflue che vi creano disagi e starete meglio. imparate ad osservare cosa conta nella vita e provate a vivere a contatto con la natura, fuori dal contesto urbano e materialista della società umana, specie di quella occidentale e capirete che i vostri problemi, che ritenete gravi sono delle cose che spesso no hanno senso di esistere fuori dalla vostra visione soggettiva delle cose e dentro la visione obiettiva della vita


elle8n ha scritto:Io sono cattolica ma ho una mia visione dell'aldilà, per esempio non credo che il suicidio sia un peccato, non credo nell'inferno... talvolta anche una morte non autoprocurata porta con sé dolore anche oltre secondo me, credo anche però che prima o poi tutto passi, che ci sia un modo per liberarsi di tutto il dolore...


che ci sia un modo per liberarsi dal dolore terrestre ci siamo e condivido.
sul resto non comprendo, come fai a definirti cattolica, o meglio ancora cristiana se non credi a quello che ti viene detto.
è come proclamarsi comunista e poi andare avotare alleanza nazionale nell'urna elettorale.
se sei cristiana dovresti ritenere la vita un dono, il suicidio è l'antitesi del dono vitale, sarebbe un affronto nei confronti del donatore.
se sei cristiana dovresti comprendere e credere che i dolori delle mancanze di questo mondo non avrebbero più peso...ma in generale dovresti crederlo seguendo quasi ogni dottrina spirituale presente su questo mondo

Riccardina ha scritto:Sono lieto di avere ragione.


ma non penso proprio, sei così incentrato sulla materialità di questo mondo che probabilmente non riesci a cogliere le mille sfumature che lo definiscono come un posto di passaggio. fortunatamente hai torto :P

Adrien ha scritto:In linea di massima concordo con te. Dopo il suicidio il dolore "di là" dura per un certo lasso di tempo, poi veniamo rispediti in questa dimensione, per continuare la nostra evoluzione, e, spesso, in circostanze peggiori di quelle attuali.


trovo illogica la teoria della reincarnazione e la trovo fuorviante..come la scusa di qualcuno che vuole procrastinare un azione o un compito. una vita è più che sufficiente a fare mille errori, a capire, imparare e cambiare..anche 10 volte la persona che siamo.
non vedo nessuna ragione per cui dovremmo ritornare più e più volte su questo mondo, scordando pure quello che abbiamo fatto nelle vite precedenti. ancora meno utile la teoria di tornare sotto fattezze di altri esseri viventi che non siano umani.
quasi quanto trovo insensata l'idea del purgatorio inventato dai cattolici unicamente per ricevere i compensi economici delle indulgenze
Sebastian Black ha scritto:Beh, ma in questo modo anche una morte naturale comporterebbe la stessa identica cosa, si perderebbe solo il corpo ma non il resto a prescindere dal modo nel quale sia arrivata la morte, e quindi proseguirebbe il dolore a prescindere dal suicidio.


non penso proprio. una volta cambiato il gioco cambieranno gran parte delle regole, saranno superflue in un altro tipo di contesto.
se muori di morte naturale e non hai fatto tu la carogna danneggiando gli altri a livello mentale ed emotivo non dovresti avere nessun genere di peso. togliendoti la vita da solo invece manchi di rispetto a chi te l'ha donata e ti porteresti una tara che ha attinenza con la nuova situazione che dovresti vivere.
in un mondo oltre la morte gran parte dei problemi e delle sofferenze legate a certi concetti non avrebbero più senso, ma altre, legate al'infinito resterebbero e deciderebbero il tuo fato e la tua condizione
Sebastian Black ha scritto:A mio avviso la condizione emotiva con la quale si giunge alla morte, specie se ha caratterizzato larga parte della vita di un individuo, ha il suo peso nell'influenzare ciò che si sperimenta "dall'altro lato". Ma ovviamente potremo accertarcene solo morendo.

appunto influenzerebbero quello che sperimenterai, ma non è detto che molte cose che ti danno dei crucci qui avrebbero un peso in un altro piano eistenziale, specie se ritorni nella moltitudine globale da cui sei stato separato molti pesi sparirebbero (solitudine, essere incompreso, depressione, ect)
Adrien ha scritto:Beh sì, ma io rispondevo all'ipotesi di orchidea, che dice che (forse) il suicidio è la porta per il dolore eterno.
Anche morendo in modo naturale, se si è passata una vita caratterizzata dal dolore, si proverà dolore nell'aldilà, per cui non è il suicidio in sé a portare al dolore "dall'altro lato".

invece si, hai sempre sputato alla possibilità e alla prova che ti è stata offerta, il suicidio è la peggiore delle azioni in un percorso che conduce ad unaltro piano esistenziale
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Messaggioda kathellyna » 16/10/2016, 12:25



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Messaggioda Bonifacio » 16/10/2016, 12:27



Adrien ha scritto:In linea di massima concordo con te. Dopo il suicidio il dolore "di là" dura per un certo lasso di tempo, poi veniamo rispediti in questa dimensione, per continuare la nostra evoluzione, e, spesso, in circostanze peggiori di quelle attuali.


evoluzione?
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Messaggioda Ātman » 16/10/2016, 12:28



Bonifacio ha scritto:
Adrien ha scritto:In linea di massima concordo con te. Dopo il suicidio il dolore "di là" dura per un certo lasso di tempo, poi veniamo rispediti in questa dimensione, per continuare la nostra evoluzione, e, spesso, in circostanze peggiori di quelle attuali.


evoluzione?


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Messaggioda Bonifacio » 16/10/2016, 12:32



Adrien ha scritto:
Bonifacio ha scritto:
Adrien ha scritto:In linea di massima concordo con te. Dopo il suicidio il dolore "di là" dura per un certo lasso di tempo, poi veniamo rispediti in questa dimensione, per continuare la nostra evoluzione, e, spesso, in circostanze peggiori di quelle attuali.


evoluzione?


Evoluzione spirituale (in mancanza di aggettivi migliori).

Adrien ha scritto:[...]per continuare la nostra evoluzione, e, spesso, in circostanze peggiori di quelle attuali.

forse dipenderà da me, ma non vedo quale evoluzione possa esserci in ciò. la chiamerei involuzione semmai.
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Messaggioda Riccardina » 16/10/2016, 12:34



Il vantaggio che hanno gli esseri umani rispetto agli animali è proprio che in casi disperati possono concepire l'idea del suicidio. Questo è un segno di grande intelligenza, non sprechiamolo con paure di cose spirituali che sono come la società.
Keys to the Kingdom ha scritto:
Riccardina ha scritto:Sono lieto di avere ragione.

ma non penso proprio, sei così incentrato sulla materialità di questo mondo che probabilmente non riesci a cogliere le mille sfumature che lo definiscono come un posto di passaggio. fortunatamente hai torto :P

Fortunatamente sono incentrato sulla materialità quotidiana, che è quella con cui vivo e con cui vivrò finché mi batterà il cuore. Meno male che è così, mi preoccuperei se non fossi attento alla materialità.
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Ultima modifica di Riccardina il 16/10/2016, 12:42, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Ātman » 16/10/2016, 12:38



Bonifacio ha scritto:
Adrien ha scritto:
Bonifacio ha scritto:
Adrien ha scritto:In linea di massima concordo con te. Dopo il suicidio il dolore "di là" dura per un certo lasso di tempo, poi veniamo rispediti in questa dimensione, per continuare la nostra evoluzione, e, spesso, in circostanze peggiori di quelle attuali.


evoluzione?


Evoluzione spirituale (in mancanza di aggettivi migliori).

Adrien ha scritto:[...]per continuare la nostra evoluzione, e, spesso, in circostanze peggiori di quelle attuali.

forse dipenderà da me, ma non vedo quale evoluzione possa esserci in ciò. la chiamerei involuzione semmai.


Premesso che sto discutendo di ciò che intuisco, che potrebbe essere smentito da quanto sperimenterò morendo.

Le circostanze hanno lo scopo di stimolare a dare il meglio di sé, quindi ad evolvere. Posso illudermi di sottrarmi alla mia vita col suicidio, ma poi mi toccherà affrontare quelle stesse prove, o peggiori se il contesto peggiorerà.
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Messaggioda Ātman » 16/10/2016, 12:40



Riccardina ha scritto:Il vantaggio che hanno gli esseri umani rispetto agli animali è proprio che in casi disperati possono concepire l'idea del suicidio. Questo è un segno di grande intelligenza, non sprechiamolo con paure di cose spirituali che sono come la società.


Guarda, in linea di principio io sono un fautore del metodo empirico. Purtroppo in questo caso non posso consigliarlo a causa del codice penale e di quello mio etico personale.
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Messaggioda Bonifacio » 16/10/2016, 13:06



Keys to the Kingdom ha scritto:mentre noi che abbiamo molto e non abbiamo veri problemi ce ne creiamo di assurdi e sputiamo nel piatto in cui mangiamo, anche se non è la cena di un re.

avete da imparare molto dalla gente che soffre veramente per problemi reali, distaccatevi dalle cazzate materiali superflue che vi creano disagi e starete meglio.


mi sembri uno di quegli utenti del passato che si erano iscritti qui credendo di avere la sfera magica in mano o facendo intendere erroneamente di aver conosciuto di persona uno per uno tutti gli utenti del sito e che per questo si sente in pieno diritto di giudicare. parlo per me, ma sono certo di parlare anche per (molti) altri: tu non mi conosci e non puoi dire "che ho molto da imparare da gente che soffre veramente" o da gente che ha "veri problemi", questa non è una gara, ogni persona reagisce in modo diverso ad un dolore/problema, sia esso grande o minimo.

Keys to the Kingdom ha scritto:distaccatevi dalle cazzate materiali superflue che vi creano disagi e starete meglio.

hai le tue opinioni, bene, libero di dirle. ma queste non sono assolutamente un lasciapassare per dire superficialmente ciò che vuoi o ciò che pensi sugli altri.

saluti.
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