Intanto il concetto si può anche rovesciare, cioé, visto che comunque prima o dopo dobbiamo morire uguale, tanto vale star qui e vedere cosa succede. Per morire si fa sempre a tempo.
Riguardo al fatto che tu abbia questo debito verso i tuoi, direi che in realtà questa cosa non esiste proprio. I tuoi si sono assunti una responsabilità nel momento in cui ti hanno messo al mondo: quella di occuparsi di te, almeno finché tu non riuscirai a diventare indipendente. Quindi non hanno granché da rinfacciarti. Poi, percarità, può capitare nel rapporti tra genitori e figli di far di questi discorsi, ma dovrebbero rimanere episodi che saltano fuori occasionalmente, nei momenti di scontro, le classiche cose che si dicono senza pensare. Se invece è proprio una specie di convinzione, allora non stà su.
Anche perché col tempo le cose comunque si rovesciano, e questo tipo di debiti si saldano lo stesso. Io sono vecchiotto e i miei cominciano ad avere una certa età. A mano a mano che invecchiano sono io che mi devo occupare sempre più di loro. Quindi vedi che alla fine i conti tornano lo stesso.
Poi personalmente (lo dico in generale, a tutti) io eviterei o magari ridurrei al minimo nelle risposte termini a doppio taglio come "bisogna". Parole come "bisogna" o "devi/devo" sono costrittive, termini perentori che rischiano di intrappolare una mente fragile o provata, o solo stanca, legandola a una condizione spesso priva di basi. Forse è più utile cercare modi di pensare più leggeri. Tipo focalizzarsi su quel che è meglio, per noi e per gli altri, piuttosto che su quel che bisogna. Alla fine, salvo poche cose (tipo bisogna pagar le tasse, e non bisogna uccidere), il resto son quasi sempre vincoli che ci creiamo noi. Non sta scritto da nessuna parte che bisogna fare questo o quello.
(Non è una critica a chi ha risposto, lo dico solo perché tante volte pure io mi sono intrappolato in queste gabbie mentali fatte di "devo essere" e "devo fare" e alla fine poi stavo peggio.
