da crix » 10/02/2015, 18:14
Io possiedo una fede molto fragile e sono più verso l'ateismo, lo dico sinceramente. Ma il punto non è naturalmente questo. E' che noi dobbiamo prima di tutto pensare a cosa perderebbe il mondo se perdesse noi. Io credo che perderebbe un mattone importante per cercare almeno di costruire una casa migliore. Certo che si è liberi di decidere, ma non è che a frenare o non frenare debba essere il timore del castigo divino. E' piuttosto il timore di non riuscire a esprimere quanto si potrebbe invece esprimere mettendoci dentro un po' di coraggio e la consapevolezza, certo lacerante, che il dolore fa parte di noi stessi. Se noi sappiamo intanto renderci conto che il dolore ha una componente costruttiva nella vita nella misura in cui sappiamo osservarlo in volto e dargli un nome avremmo già compiuto, a mio modestissimo avviso, un passo molto significativo. Siamo uomini e possiamo dare molto agli uomini e darci molto come uomini, inteso sia come spenderci molto per essi e donare molto a noi stessi. Dovremmo ricordarcelo ogni mattina quando ci guardiamo allo specchio. Cordialità.