Perchè ci penso continuamente

[La Musica del Vento]

Certo, avresti preferito che tuo marito ti avrebbe dato maggior supporto nelle tue decisioni.
Mi dispiace che ti senti sola in questo, ma il fatto che tu ti senta così forse non significa che tu lo sia realmente. Magari ci sono persone, degli amici per esempio, che possono ascoltarti e diciamo "diminuire" questo senso di solitudine.

[Nonsonoio]

Grazie a tutti voi che mi sostenete.
Fisicamente sto un po' meglio, e anche le crisi depressive (legate in gran misura all'epilessia), con un nuovo farmaco, sono diminuite.
La mia situazione personale negativa, lavorativa e famigliare, è sempre la stessa, ultra-negativa.
A 50 anni, non vedo cosa posso fare.
Vorrei lasciare il lavoro, che è la mia maggiore fonte di depressione, ma, con un marito di cui non mi posso fidare, non posso farlo (sarei economicamente del tutto dipendente da lui, che mi ha già dato delle "fregature").
Per cambiare ormai è tardi. Mi sarebbe piaciuto insegnare filosofia e ho anche fatto un concorso, in passato, ma è andato male (cominciavo già a risentire del deterioramento delle mie capacità mnemoniche dovuto al lupus).
Ora non mi resta che sperare in una svolta nella mia vita, ma non so proprio da dove potrebbe venire.
Prima o poi tutto questo finirà, ma quali cose belle mi rimarranno? Solo dei ricordi.....che svaniranno con me.

[Arianna D.]

Per quello che ne so le malattie che riguardano il sistema immunitario sono strettamente legate a problemi psicologici. Si chiama psiconeuroendocrinoimmunologia ed è una sezione specifica della medicina che si occupa di questi problemi. Per quanto riguarda psichiatri, psicologi ecc... in base alla mia esperienza o se ne trova uno davvero in gamba oppure è meglio starne alla larga. Naturalmente c'è il problema economico e se non sei ricco non puoi curarti a dovere. Potresti rivolgerti a gruppi di auto aiuto con cui parlare di persona oppure cerca di documentarti da sola sui tuoi disturbi leggendo libri, articoli scientificie quant'altro..
Mi sembra chiaro che ti senti in trappola ma dovresti anche chiederti come hai fatto a finirci dentro e come mai non trovi il coraggio di dire NO a tutto e a tutti e riprenderti la tua vita. Studiati un piano che ti consenta di cambiare le cose un po' alla volta per arrivare a una tua indipendenza da persone alle quali attualmente sei sottomessa.
Potrebbe esserti utile vedere su You-tube le lezioni universitarie tenute da Luciano Marchino, con il titolo di "corso di psicologia clinica".
Credo che potrebbero interessarti quella sul diritto di esistere, il diritto di imporsi, il diritto di possedere se stesso.
Spero che possano aiutarti a capire la situazione in cui ti trovi.
Un bacio e, fatti coraggio, magari la soluzione è più vicino di quanto pensi.

[Nonsonoio]

Un particolare grazie anche ad Arianna D., della quale ho letto la storia personale nel suo lungo post.
Ha ragione, dovrei cercare l'indipendenza dalle persone che non mi aiutano.
Non mi aiuta soprattutto mio marito, che, quando mi vede sconvolta, anziché cercare di calmarmi, alza la voce (così la alzo anch'io, e si finisce per litigare).
Preciso che io non comincio mai ad attaccarlo con male parole, mi basta contraddirlo, pacatamente e con rispetto, perché lui mostri disprezzo per me. A questo punto gli rispondo, ma solo per difendere la mia dignità. Il problema è che questa situazione si ripete sempre.
Purtroppo, essendo affetta da depressione, psicosi e patologie varie, di natura fisica e mentale, non posso affrontare un divorzio.
Lo stesso problema per il lavoro: è un lavoro che si fa sempre più difficile e frustrante, che non mi lascia tempo neppure per curarmi, ma non posso lasciarlo, è la mia unica fonte di sostentamento. Con un marito prepotente come il mio, se fossi in sua completa balia (anche economicamente) mi troverei ridotta al rango di strofinaccio.
Andiamo avanti così, giorno per giorno...
Ora sto vedendo, dal punto di vista medico, che la depressione potrebbe essere causata dall'epilessia, ma, d'altro canto, gli stessi farmaci anti-epilettici possono causare depressione... Quindi, chissà se riuscirò a curarmi! E' proprio un incubo!

[Nonsonoio]

Oggi ho ritirato il risultato del secondo elettroencefalogramma.
Tutto nella norma, stavolta.
Devo rassegnarmi al fatto che non sia diagnosticabile alcuna malattia "fisica" contro la quale combattere. Probabilmente non c'è mai stato nulla, e io mi sono messa in testa di essere malata per avere la speranza di migliorare almeno coi farmaci.
Sono solo un caso "psichiatrico", mi devo rassegnare.
Visto che non c'è nulla contro cui combattere, ma solo me stessa, spero veramente un giorno di avere la forza di farla finita.
Andando dal neurologo, mi sono data un'ultima possibilità. Questa è sfumata. Sono solo una povera pazza, depressa o schizofrenica, non so.
La situazione oggettiva in cui mi trovo a vivere non potrà mai migliorare, solo peggiorare, come la mia malattia mentale.
Possibile che sia così vigliacca da non riuscire a farla finita?
L'unica preghiera che mi è rimasta è quella di trovare la forza per cadere nel nulla.

[Valentina G.]

Oggi ho ritirato il risultato del secondo elettroencefalogramma.
Tutto nella norma, stavolta.
Devo rassegnarmi al fatto che non sia diagnosticabile alcuna malattia "fisica" contro la quale combattere. Probabilmente non c'è mai stato nulla, e io mi sono messa in testa di essere malata per avere la speranza di migliorare almeno coi farmaci.
Sono solo un caso "psichiatrico", mi devo rassegnare.
Visto che non c'è nulla contro cui combattere, ma solo me stessa, spero veramente un giorno di avere la forza di farla finita.
Andando dal neurologo, mi sono data un'ultima possibilità. Questa è sfumata. Sono solo una povera pazza, depressa o schizofrenica, non so.
La situazione oggettiva in cui mi trovo a vivere non potrà mai migliorare, solo peggiorare, come la mia malattia mentale.
Possibile che sia così vigliacca da non riuscire a farla finita?
L'unica preghiera che mi è rimasta è quella di trovare la forza per cadere nel nulla.

Prega di riuscire a liberarti di tuo marito, invece!

[Nonsonoio]

Ho passato un periodo un po' più tranquillo (secondo me, ho una psicosi altalenante). Un viaggio mi ha distratto . Dopo il viaggio sono stata male, per la stanchezza e il sole (nemico del lupus), ma almeno mi è passata la depressione grave.
Il viaggio ai tropici lo ha voluto mio marito, strafregandosene della mia malattia, per festeggiare i suoi 50 anni, ma è piaciuto anche a me, che amo il mare più di me stessa. Ora non so che fare. Tornare a sperare o no?
Il lavoro, in questo periodo, per motivi organizzativi, si è fatto meno pressante.
Poi tutto tornerà ad essere come prima.
Non ho grande fiducia. Soprattutto, sono sempre sola.
Non ho appoggio neanche dai miei. Li ho chiamati al telefono ieri sera, e oggi mio padre mi ha scritto un messaggio "chiama qualche volta". Ci mancava. La vecchiaia non fa bene neanche a loro...
Il marito è sempre uguale, forse un po' più tranquillo (in attesa della prossima esplosione quando avrà un problema).
Grazie a tutti quelli che mi leggono.

[elle8n]

Ciao, mentre leggevo le tue tue risposte mi è capitata sotto gli occhi la frase 'sono solo un caso psichiatrico'.
Io toglierei quel solo, lo toglierei assolutamente! Io ho diversi problemi psichiatrici e so cosa vuol dire sperare sempre in una diagnosi fisica', di un qualcosa che ti possa dare la sicurezza nel dire 'prendo questo farmaco e sto meglio'. E' logorante sapere di dover contare soprattutto su sé stessi e sul lavoro che bisogna andare a fare per stare meglio, io sono seguita da uno psicoterapeuta ed uno psichiatra per i farmaci ma è difficile se poi aggiungiamo anche il fatto che per altri problemi di salute a volte sono costretta a saltare qualche appuntamento ti lascio immaginare le difficoltà ma non perdo mai la speranza nel futuro. Nonostante tutti i problemi. Tu hai perso la fede, io invece ho fede in tutto. E' questo che mi fa andare avanti e che mi ha salvato dall'ultimo tentativo di suicidio.
Mi spiace per la tua situazione e comprendo che tu possa non vedere una via di uscita ma non ti arrendere, chissà magari anche solo parlare qui può aiutarti, magari possiamo aiutarti. Se ne sentissi il bisogno o ne avessi voglia sentiti libera di contattarmi
Ti farebbe bene allontanarti da tuo marito ma comprendo che tu non possa affrontare un divorzio in questo momento, so cosa porta un divorzio (non di persona, io ho quasi 23 anni ma un amica di famiglia ha sofferto molto dopo il divorzio il suo ex marito era una persona orribile).
Non mollare, ok? Cerca di pensare positivo: c'è un motivo per tutto, davvero.
Un abbraccio.

[Tormento Supremo]

Ciao, per caso ho letto questi topic. Anch'io soffro di una malattia autoimmune, la sindrome di Behçet dalla quale sono derivate anche il Chron e la Spondilite e altri problemi e rognette varie (diabete, uveiti, interventi chirurgici, depressione, emicrania, ecc...). Questa storia è molto simile alla mia. Spero di esserti utile dicendoti come sto cercando di risolvere... Sono stata al CSM ma lo psichiatra mi ha liquidata in 5 minuti dicendo che ho una depressione reattiva risolvibile solo rimuovendo la causa. Ho perso il lavoro, non ho una famiglia e nessuno ma proprio nessuno. Fortunatamente sono arrivata alla terapia biologica ANTI-TNF alfa (Humira) dopo 14 anni di cura con cortisone a dosi massicce e immunosoppressori (ciclosporina), questa terapia mi ha salvato la vita. Adesso sto lottando, andando avanti giorno per giorno risolvendo un problema per volta, mi sento confusa, intasata e soffocata dai problemi e tra gli attacchi di emicrania micidiali, mi concentro sforzandomi su un solo problema al giorno escudendo tutti gli altri. Ho stilato una lista con tutte le cose da fare e sono moltissime, poi le ho ordinate secondo la priorità e man mano che ne risolvo una la cancello. Mi sento un sasso schiacciato da un macigno... sempre l'incubo di finire sotto un ponte... 3 traslochi quasi contemporaneamente per sopravvivere e saprai benissimo che con queste malattie rare non ti aiuta nessuno, né i servizi sociali, né le cooperative (coges)... Mi hanno riconosciuto un'invalidità dell'80% non rivedibile e non ho entrate poiché per avere diritto a quella miseria di 279 euro non devi essere proprietario di nulla, ho qualcosa che non si può definire una casa e comunque risulto proprietaria e quindi, per gli assistenti sociali sono ricca e dovrei sopravvivere mangiando i mattoni almeno finché non mi sequestrano tutto visto che ho un mutuo e tantissime spese e tiro avanti con le riserve accantonate. Avevo trovato uno straccio di lavoro, anzi 2... il Centro per l'Impiego non mi ha rilasciato i documenti e mi ha fatto andare avanti e indietro dal SIL al CSM, finché ho perso anche queste opportunità, mi hanno detto che con questa patologia non posso lavorare nemmeno nelle categorie protette. Ebbene... adesso sto andando a correre, quasi ogni mattina faccio 14 Km in collina, faccio ginnastica da sola, ce la sto mettendo tutta e vedo che riesco! Ho pensato che non appena mi sentirò abbastanza in forma ritornerò all'INPS davanti alla commissione per farmi togliere l'invalidità.
Un Abbraccio forte forte!

[Nonsonoio]

Grazie per le risposte.
Io un lavoro ce l'ho, anche se è parte del problema...E' un ambiente piuttosto vessatorio, in cui ti fanno passare la voglia di lavorare.
Non posso licenziarmi, e tiro avanti....