Avevo appena scritto che era un periodo tranquillo...non lo farò più.
Altra umiliazione sul lavoro (contestazione domanda di ferie, delle quali ho bisogno assolutamente, viste le mie condizioni).
Non mi sono mai data malata (anche se ne avrei il diritto), ma dopo un anno di lavoro intenso, contavo di riposarmi il mese di agosto. E questa è la ricompensa.
Sono veramente stanca...Non so fino a quando potrò tirare avanti...
Sono ormai vent'anni che faccio un lavoro che non mi piace, che ho cercato più volte di cambiare, anche facendo il concorso per l'insegnamento (la mia passione) , miseramente fallito.
Se avessi un marito più comprensivo gli chiederei di poter restare a casa, guadagnando lui abbastanza per tutti e due. Ma con "lui" non si può sapere cosa succederebbe.
Sono tornata a pensare a come potrei farla finita...
Non ho davvero più motivi per vivere: né il lavoro, né la famiglia, che sento lontanissima, né le poche soddisfazioni che ci possono essere nell'esistenza e che io non sono in grado di godere.
Quando avevo 28 anni, in un attacco depressivo, ho cercato di farla finita coi farmaci ansiolitici, ma il tentativo è fallito.
Ora sto pensando a buttarmi giù da un luogo alto. Ma sono una maledetta vigliacca.
L'unica libertà che mi rimane è quella di farla finita, e non ho il coraggio di esercitarla.
Paradossalmente, morire sarebbe un prendere il controllo sulla mia vita, un dire "non ci sto, non ho scelto io di vivere così, quindi scelgo di morire".
Non lo trovo affatto un gesto vigliacco, ma di estremo coraggio, che io non sono in grado di compiere, ancora (spero di trovare la forza).